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PubblicatoOrsino Pagano Modificato 11 anni fa
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1 SISTEMI ORGANIZZATIVI COMPLESSI 15 ottobre 2013 Roma 24 settembre- 11 dicembre 2013 C.d.L magistrale: Comunicazione dimpresa 2° anno 9 crediti (inclusi crediti Laboratorio) Orario: Martedì 11-13 Aula Bianchi Bandinelli ? Mercoledì 12-14 (Aula diventerà Blu1 dal 14 ottobre) E-mail: piera.rella@uniroma1.itpiera.rella@uniroma1.it Stanza B12 Via Salaria113, tel.: 06 49918446- ricevimento mercoledì 15.30-17
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2 Lavoro di gruppo 2012 gli articoli sono stati divisi in base 1.A quale tema fa riferimento? A.Finanza B.Politica (nazionale, Ue, internazionale ) C.Economia (imprese - Tnc Pmi-, lavoro/disoccupazione- ambiente D.Società: disuguaglianze/welfare movimenti sociali E.Cultura (nazionale-cosmopolita) /ruolo mass media
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3 2.Di quali paesi si parla? A.Mondo B.USA e Canada C.Centro-Sud America D.Asia E.Unione europea F.Centro-Nord Europa G.Europa mediterranea H.Italia
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4 3.Prevale A. lanalisi della crisi B. lindicazione delle vie duscita? 4.Lautore è A.Giornalista B.Economista C.Sociologo D.Altro (specificare)…………….. 5. Fonte A.Rivista scientifica B.Giornale (cartaceo e/o on line) C.Sito internet
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5 Formare i gruppi In base a 1 e/o 2, eventualmente 3. 4. e 5. servono a valutare Rilievo dellarticolo Diffusione vostre fonti di informazione
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6 Che fare? I° una scheda dellarticolo in base alle 5 domande 1.Argomento e contenuto 2.Paese 3.Prevale analisi o vie duscita dalla crisi? 4.Autore chi è? E un liberista, un riformista o che altro? 5.Fonte? II° confronto con le altre schede del gruppo III° e con le analisi di Gallino, Crouch e altri presentati IV° Una vostra valutazione: linsieme degli articoli del gruppo presentano bene il problema o manca qualcosa?
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7 Il lavoro di gruppo si svolgerà soprattutto in aula Ogni studente fa una scheda di un articolo scelto nellambito di uno stesso tema Le schede si confrontano tra loro, oltre e con i libri sulla crisi presentati a lezione Si valuta se il materiale raccolto è sufficiente (opinioni e fonti diverse, indicazioni di vie duscita dalla crisi) A fine lavoro si farà una breve presentazione a tutti
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8 Lavori di gruppo 2013 Vogliamo confrontare i lavori del Forum Ambrosetti di Cernobbio che raduna lelite internazionale a settembre a un dato anno (2003- 2013) con le controproposte della società civile e/o di studiosi Sui lavori di Cernobbio prevalentemente a porte chiuse ci sono alcune relazioni
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9 Chi è il centro Ambrosetti In uno scenario di crisi sono i territori con unefficace strategia competitiva che crescono e si sviluppano The European House - Ambrosetti è un Gruppo professionale fondato nel 1965 da Alfredo Ambrosetti che ha progressivamente sviluppato numerose attività in Italia, in Europa e nel mondo, grazie anche al contributo propulsivo di altri Senior Partner. Gruppo professionale significa un gruppo di professionisti con un know-how omogeneo e distintivo, complementari e sinergici, tali da risultare una squadra eccellente
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10 Chi è Ambrosetti Ideatore e promotore di numerosi approcci professionali originali (gestione strategica, innovazione continua di Gruppi/Imprese, della professionalizzazione dei rapporti Famiglia-Impresa (Imprese Familiari, il più grande patrimonio economico del nostro Paese). Si laurea in Scienze Economiche e Commerciali all'Università Cattolica di Milano. Otto anni di esperienze aziendali nell'allora Gruppo Edison. Lunghi periodi di specializzazione post- universitaria e stage presso Università americane
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11 http://www.ambrosetti.eu/it/ Ricerche presentate 2013 TEH-A ha realizzato unanalisi sullandamento delleconomia nei Paesi Europei dellOCSE negli ultimi 10 anni per valutarne la performance. Sfide e priorità per lEuropa. I best performer europei in tempo di crisi Lanalisi prende in considerazioni alcuni indicatori chiave tra cui, il PIL, il tasso di occupazione, il debito pubblico, la produttività, lapertura internazionale e linnovazione. I 4 Paesi con le performance migliori sono Austria, Polonia, Slovacchia e Svezia. Stato, cittadini e imprese nell'era digitale Piattaforme integrate e servizi di e-Government per la competitività del Paese. I servizi digitali della Pubblica Amministrazione
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12 Forum Cernobbio 2013Forum Cernobbio 2013 39° edizione del Workshop Eppure c'è una via di uscita! Discorso di apertura dei lavori di Valerio De Molli, Managing Partner The European House – Ambrosetti Intervento di Antonio Tajani, Vice Presidente della Commissione Europea, alla 39° edizione del Workshop Intervento Messaggio del Presidente Giorgio Napolitano ai partecipanti "Lo scenario di oggi… Editoriale giugno I CEO che si pagano lo stipendio … se per ogni euro che riceve lamministratore, gli azionisti guadagnano almeno 1,1 euro … il manager si è guadagnato lo stipendio!I CEO che si pagano lo stipendio
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13 Rassegna stampa sullevento Internazionale fatta dal Centro Ambrosetti Nazionale
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14 Contro Cernobbio di Sbilanciamoci! Chi è Sbilanciamoci! Dal 1999, oltre 48 organizzazioni della società civile si sono unite nella campagna Sbilanciamoci! per impegnarsi a favore di uneconomia di giustizia e di un nuovo modello di sviluppo fondato sui diritti, lambiente, la pace. La campagna Sbilanciamoci! propone ed organizza ogni anno attività di denuncia, di sensibilizzazione, di pressione, di animazione politica e culturale affinché la politica, leconomia e la società si indirizzino verso la realizzazione dei principi della solidarietà, delluguaglianza, della sostenibilità, della pace.
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15 La campagna Sbilanciamoci! Presupposto: è necessario cambiare radicalmente la prospettiva delle politiche pubbliche rovesciando le priorità economiche e sociali, per rimettere al centro i diritti delle persone, di un mondo più solidale e la salvaguardia dellambiente Nei suoi tredici anni di attività, la campagna ha elaborato strumenti di ricerca, analisi critica e proposta Ogni anno la Campagna pubblica il Rapporto Sbilanciamoci! come usare la spesa pubblica per i diritti, la pace, lambiente. Rapporto Quars (Indice di Qualità Regionale dello Sviluppo) Da 6 anni il sito www.sbilanciamoci.info e dal 2011 pubblicazione di e-book, che raccolgono materiali comparsi sul sito e altri, e li mettono a disposizione on line con download gratuito.
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16 Contro Cernobbio di Sbilanciamoci! dieci edizioni del forum: Bagnoli (2003), Parma (2004), Corviale-Roma (2005), Bari (2006), Marghera (2007), Torino (2008), Cernobbio (2009 e 2010), Lamezia Terme (2011), Capodarco di Fermo (2012). Nel corso di questi 10 anni i forum hanno coinvolto economisti, sociologi, sindacalisti, politologi, rappresentanti del mondo accademico, delle forze politiche e delle istituzioni, delle organizzazioni della società civile e dei movimenti studenteschi in unanalisi collettiva dei processi di globalizzazione, della crisi dellattuale modello di sviluppo e nella elaborazione di proposte comuni per la promozione di politiche pubbliche alternative. XI° EDIZIONE del forum di Sbilanciamoci! 6-8 settembre 2013 a Roma Limpresa di uneconomia diversa.Le alternative alla recessione e alle diseguaglianze
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17 EUROPA DISEGUALE. Le alternative alla recessione e alle diseguaglianze 2013 Al centro di questa undicesima edizione, lanalisi della crescita delle diseguaglianze in Italia e in Europa e le possibili strategie per combatterle. Il Forum di Sbilanciamoci! si svolge ogni anno in concomitanza e simbolica alternativa al workshop degli industriali di Cernobbio Le sessioni si sono svolte presso le Officinezero e il Teatro Valle Occupato, due spazi che narrano e sperimentano concretamente nuove forme di socialità e di cooperazione dal basso, alternative contro disoccupazione e precarietà, percorsi di sostenibilità ambientale e di contrasto alla mercificazione della cultura e dei saperi. La discussione sulle cause dellaumento delle disparità di reddito, ricchezza, accesso a beni e servizi fondamentali, è stata accompagnata dall elaborazione di proposte politiche alternative per fronteggiare la crisi, rilanciare leconomia, creare nuovo lavoro, dare speranza ai giovani, assicurare diritti e solidarietà sociale
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18 http://www.sbilanciamoci.org/contr ocernobbio/
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19 Polanyi K., 1974 (ed. or. 1944), La grande trasformazione, Einaudi Testo interdisciplinare, tra la storia, leconomia la sociologia e antropologia Capovolge lidea che la società di mercato sia il punto di approdo naturale della società umana estrema artificiosità di uneconomia sottratta al controllo sociale e destinata a chiudersi con una crisi violenta Società di mercato innaturale ( eccezionale) rispetto alla storia precedente (occidentale e non), ma un mercato regolato è più utile della pianificazione socialista
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20 Il mercato del lavoro, della terra e della moneta sono artificiali Non sono merci perché non sono stati prodotti per essere venduti la terra è solo un altro nome per natura lavoro = attività umana che si accompagna alla vita stessa la sua trasformazione incide sulle relazioni di parentela e vicinato Moneta è un simbolo del potere dacquisto Eppure questi 3 mercati artificiali sono ambiti necessari alleconomia di mercato ma non possono essere lasciati a se stessi, pena la distruzione della società
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21 I danni di una fede cieca nel progresso spontaneo Tale fede ha accompagnato lindustrializzazione, come emerge dalla storia della rivoluzione industriale inglese Tra gli interventi in controtendenza legge delle 10 ore di lavoro del 1847 in GB opera di reazionari illuminati Tale rivoluzione avviene nel contesto della pace dei 100 anni (1815-1914) 1.equilibrio di potere tra le grandi potenze cade con la guerra 2.Base aurea internazionale finisce con la crisi del 29 3.Mercato autoregolato e stato liberale a livello nazionale finisce col fascismo o socialismo e provoca la grande crisi
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22 Il mercato autoregolato è unuto- pia: la grande crisi ne è il frutto E impossibile autoregolare i mercati a livello internazionale infatti i singoli stati tra il 1879 e il 1929 seguirono politiche protezionistiche + tentativi di guidare la moneta centralmente senza riuscire a controllare la finanza internazionale Durante e dopo la crisi vi furono governi popolari o reazionari fino alla guerra
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23 La libertà in una società complessa La debolezza congenita della società del XIX secolo non consisteva nel fatto che era una società industriale, ma che era una società di mercato (Polanyi, 1944, p.313) Lavoro, terra e moneta vanno tolti dal mercato la loro regolazione non mina la libertà ma spesso la estende cambiamenti interni ai paesi, ma anche nelle relazioni tra paesi che possono essere di cooperazione, anziché essere egemonizzate da poche grandi potenze la scoperta della società è lancora della libertà è il riconoscimento di un limite che come quello della morte ci fa più maturi e veramente liberi
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24 Chi può cambiare le cose? Marx pensava alla classe operaia dei paesi più sviluppati Polanyi pensava al contro-movimento che cercava di proteggere la società dallecces- siva espansione del mercato tra il sec.XIX e il XX: non era un soggetto politico unitario. I migliori risultati si ottennero con la legislazione antitrust dal 1890 al 1920 e poi il New Deal tra il 1932 e 1939 negli Usa
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25 Chi può cambiare le cose oggi? Non cè un contro-movimento unitario Ma diverse realtà: Le Ong La Federazione europea o mondiale dei sindacati Le associazioni contadine di resistenza in America latina, Africa e Asia I governi di sinistra dellAmerica latina?
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26 Il ruolo dellEuropa in un momento di grande cambiamento mondiale Europa: unidentità da rafforzare secondo la proposta di Castells del 2000
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27 Una trilogia per comprendere la società come sistema complesso: economico, dei gruppi sociali e entità politiche Castells M, La nascita della società in rete, Egea, 2002 (ed or.1996) Castells M,Il potere delle identità, Egea, 2003(ed. or.1997 Castells M, Volgere di millennio, Egea, 2003 (ed or. 2000) Europa unidentità da rafforzare
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28 Castells: un autore molto particolare Respinge la cultura postmoderna per il suo nichilismo intellettuale, scetticismo sociale e cinismo politico. Crede nella razionalità, nel potere liberatorio dell'identità che non deve essere ostaggio del fondamentalismo.
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29 La nuova società (post-fordista) Per Castells è un cambiamento epocale: nasce la società in rete, che altri chiamano società della conoscenza ( o capitalismo cognitivo) Obiettivo conoscere il mondo partendo dalle tecnologie, ma sapendo che la ricerca dell'identità ha un potere pari al cambiamento tecnologico
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31 L'integrazione europea
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32 Cittadini ostili all'unificazione
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33 anni '90, relativa stabilità
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36 Vi sentite cittadini europei? Come considerate lunione europea? Manca identità?
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39 La nuova strategia Europa 2020 (del 2010): OBIETTIVI PRINCIPALI 1.tasso di occupazione popolazione 20 - 64 anni dal 69% al 75%; 2.investire il 3% del PIL in R&S, migliorando nel settore privato 3.definire un nuovo indicatore dei progressi in innovazione; 4.– ridurre tasso abbandono scolastico al 10% (è 15%)
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40 La nuova strategia Europa 2020 (del 2010): OBIETTIVI PRINCIPALI 2 5.portare la quota della popolazione 30-34 anni in possesso di un diploma universitario dal 31% ad almeno il 40%; 6.– ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 20% rispetto ai livelli del 1990 o del 30%, 7. portare al 20% la quota di energia rinnovabile nel nostro consumo finale di energia e migliorare del 20% l'efficienza energetica; 8.– ridurre del 25% il numero di europei che vivono al di sotto delle soglie di povertà nazionali, facendo uscire dalla povertà più di 20 milioni di persone
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41 CRESCITA INTELLIGENTE SOSTENIBILE INCLUSIVA Intelligente innovazione, istruzione, società digitale sostenibile "Un'Europa efficiente sotto il profilo delle risorse modernizzando il nostro settore dei trasporti. Una politica industriale per l'era della globalizzazione" inclusiva OCCUPAZIONE E COMPETENZE LOTTA ALLA POVERTÀ
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42 Buoni propositi, ormai spariti? Se ne tiene conto, quando si fanno proposte contro la crisi?
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