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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2011-2012 | Gestione e comunicazione delle organizzazioni non-profit | Prof. Claudio.

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1 Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2011-2012 | Gestione e comunicazione delle organizzazioni non-profit | Prof. Claudio Cipollini FACOLTÀ DI SCIENZE POLITICHE, SOCIALI E DELLA COMUNICAZIONE A.A. 2011-2012 GESTIONE E COMUNICAZIONE DELLE ORGANIZZAZIONI NON-PROFIT 2/4 LO SVILUPPO INTEGRATO E IL RUOLO DELLE ORGANIZZAZIONI NON-PROFIT Prof. CLAUDIO CIPOLLINI

2 Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2011-2012 | Gestione e comunicazione delle organizzazioni non-profit | Prof. Claudio Cipollini LA COMPLESSITA TAYLOR IL MOMENTO DELLA COMPLESSITA Stiamo vivendo in un momento di complessità senza precedenti, dove tutto si trasforma più rapidamente di quanto riusciamo a comprendere. è una fase di transizione da unepoca che appariva stabile e sicura a unaltra in cui, come tanti sperano, tornerà lequilibrio. Molti, sommersi da un oceano di informazioni apparentemente insensate, e bombardati dalle immagini e dai suoni trasmessi dai nuovi media, non sanno più dove andare né cosa fare e desiderano sicurezza e stabilità. Ma stabilità, sicurezza ed equilibrio possono rivelarsi una delusione: niente altro che vortici passeggeri in un flusso infinitamente complesso, turbolento. Nel mondo che sta emergendo, la complessità è una condizione irriducibile quanto ineluttabile, che, se da una parte genera confusione e incertezza, dallaltra ci offre, nelle attuali trasformazioni sociali, economiche, politiche e culturali, la possibilità di pensare noi stessi in modo nuovo. Per capire il nostro tempo dobbiamo comprendere la complessità, e per comprendere la complessità dobbiamo capire che cosa rende questo momento differente da ogni altro. A caratterizzare il momento della complessità non è il cambiamento in sé, quanto il ritmo del cambiamento. Ogni cosa si muove sempre più rapidamente fino a rendere la velocità un obiettivo in sé.

3 Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2011-2012 | Gestione e comunicazione delle organizzazioni non-profit | Prof. Claudio Cipollini LE RETI Le reti sono assai più flessibili e adatte alla natura volatile della nuova economia globale. La cooperazione e lapproccio di squadra alla soluzione dei problemi permette ai partner di reagire più tempestivamente ai mutamenti dellambiente esterno. La rete impone, a chi vi partecipa, la rinuncia ad una parte della propria autonomia e della propria sovranità; daltro canto la spontaneità e la creatività che in un ambiente cooperativo, offrono ai partecipanti un vantaggio competitivo della nuova economia high tech. Dato che le reti comportano canali comunicativi complessi, prospettive diverse, elaborazione parallela dellinformazione, feedback continuo, e tendono a premiare il pensiero, chi vi partecipa è stimolato a creare nuove connessioni, produrre nuove idee, generare nuovi scenari e mettere in atto nuovi piani di azione in quello che si sta trasformando in un ambiente ipercommerciale. RIFKIN – LA CIVILTA DELLEMPATIA

4 Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2011-2012 | Gestione e comunicazione delle organizzazioni non-profit | Prof. Claudio Cipollini LA COLLABORAZIONE...stiamo verificando che la nuova era dellintelligenza reticolare rende gli approcci tradizionali alla creazione di valore insufficienti, e in alcuni casi del tutto inappropriati. Linnovazione collaborativa, per esempio, sta sopprimendo la vecchia mentalità radicata del plan and push, pianifica e spingi, insegnata nelle business school. I cittadini che concreano politiche e servizi stanno dimostrando che il modello di governo taglia unica è anacronistico.... Le organizzazioni possono avere successo e persino prosperare, in questo nuovo ambiente spostando i cinque principi della wikinomics: collaborazione, apertura, condivisione, integrità e interdipendenza. In effetti…non si tratta solo di principi fondamentali per il business; sono principi in vista del conseguimento di un mondo sicuro, prospero, giusto e sostenibile. TAPSCOTT E WILLIAMS

5 Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2011-2012 | Gestione e comunicazione delle organizzazioni non-profit | Prof. Claudio Cipollini LA CONDIVISIONE Nessuna azienda è unentità a se stante. Il successo di tutte le imprese è influenzato dalle aziende di supporto e dallinfrastruttura che le circonda. La produttività e linnovazione vengono pesantemente influenzate dai cluster, o concentrazioni geografiche di imprese collegate, fornitori, terzisti, e dellinfrastruttura logistica di un determinato settore – come lIT nella Silicon Valley, i fiori recisi in Kenia e il taglio dei diamanti a Surat in India. I cluster includono non solo le imprese, ma anche istitu- zioni come enti accademici, associazioni imprenditoriali ed organismi certificatori. Sfruttano anche gli asset pubblici della comunità circostante, cole le scuole, le uni- versità, lacqua potabile, le leggi che tutelano la concorrenza, gli standard di qualità e la trasparenza del mercato. PORTER, KRAMER

6 Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2011-2012 | Gestione e comunicazione delle organizzazioni non-profit | Prof. Claudio Cipollini MODELLI MANAGERIALI A CONFRONTO: CLASSICO VS COMPLESSO (DE TONI)

7 Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2011-2012 | Gestione e comunicazione delle organizzazioni non-profit | Prof. Claudio Cipollini IO-RETE-IO Tutto si scompone, e i singoli frammenti di certezze si ricompongono mettendosi in rete tra loro. Gli individui si stanno appropriando di se stessi, consci di essere parti di un insieme, soggetti in rete con altri soggetti. Lio si trasforma nella rete degli io. Ogni io è allo stesso tempo sé e gli altri. Ogni terminale è sé più gli altri che vengono dalla storia, dal passato, e che esistono al presente. Infiniti terminali, infiniti io in rete

8 Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2011-2012 | Gestione e comunicazione delle organizzazioni non-profit | Prof. Claudio Cipollini SISTEMA ADATTIVO Interventi capaci di far interagire temi e specializzazioni diversi, Lobiettivo è integrato e interdisciplinare: non è più il risultato di una cultura specialistica, ma Un vero e proprio sistema, una rete complessa di riferimenti culturali ed esperienziali.

9 Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2011-2012 | Gestione e comunicazione delle organizzazioni non-profit | Prof. Claudio Cipollini

10 IMPRESE TURISMO RICERCA WEB COMUNICAZIONE RESPONSABILITA SOCIALE PER LA GESTIONE E LO SVILUPPO DEL PROCESSO SVILUPPO INTEGRATO CONDIVISIONE OBIETTIVI MOBILI AGROALIMENTARE CRM

11 Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2011-2012 | Gestione e comunicazione delle organizzazioni non-profit | Prof. Claudio Cipollini DOVE ANDIAMO ? Il futuro è nostro se collaboriamo tra di noi. Se la rete del web, figlia delle nostre menti, di noi persone, è noi. Ma se è noi, allora ci deve diventare naturale cooperare e vivere in rete, empaticamente. Vivere in rete tra sette miliardi di persone, di menti che pensano e creano in base alle capacità di ognuno e di tutti. Il che significa cercare e trovare sette miliardi di verità, che è la verità. La modalità di vivere in natura, senza distruggere niente, ma solo naturalmente consumando ciò che è utile e necessario consumare.


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