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DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA

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Presentazione sul tema: "DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA"— Transcript della presentazione:

1 DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA
Servizio Sanitario Regionale Emilia-Romagna Azienda Unità Sanitaria Locale di Ministero della Salute Reggio Emilia B E N E S S E R E A N I M A L E: Tra equilibrio ed equilibrismo. Importante elemento anche per la sicurezza alimentare Reggio Emilia aprile 2010 Il benessere animale, fattore importante nell’erogazione degli aiuti dell’Unione Europea. Davide Barchi – Paolo Secchieri Servizio Produzioni Animali DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA

2 QUADRO GENERALE L’ESEMPIO PARMIGIANO- REGGIANO
DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA

3 QUADRO GENERALE – L’ESEMPIO PARMIGIANO-REGGIANO
DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA

4 QUADRO GENERALE – L’ESEMPIO PARMIGIANO-REGGIANO
DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA

5 QUADRO GENERALE – L’ESEMPIO PARMIGIANO-REGGIANO
DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA

6 QUADRO GENERALE – L’ESEMPIO PARMIGIANO-REGGIANO
1999/2000 Montagna Pianura TOTALE Aziende (Nr) 3.966 5.030 8.966 Latte (tonnellate) 2003/2004 2.764 3.609 6.373 2007/2008 1.902 2.631 4.533 Fonte: Regione Emilia-Romagna su dati Agea DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA

7 QUADRO GENERALE – L’ESEMPIO PARMIGIANO-REGGIANO
DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA

8 QUADRO GENERALE – L’ESEMPIO PARMIGIANO-REGGIANO
DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA

9 QUADRO GENERALE – L’ESEMPIO PARMIGIANO-REGGIANO

10 QUADRO GENERALE – L’ESEMPIO PARMIGIANO-REGGIANO
E’ confermata la stima fatta nel 2004: ogni giorno circa 8 ha del territorio regionale entrano a far parte della macro categoria dei territori artificializzati

11 LE SFIDE DELLA NUOVA PAC
George Lyon Commissione per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale Sicurezza alimentare Risposta alla crescente domanda di alimenti (Crescita prevista della popolazione mondiale da 6 a 9 miliardi entro il 2050) Risposta alle attese dei cittadini in merito alla qualità alimentare, agli standard di benessere animale ed al rapporto qualità/prezzo Salvaguardia ambientale, ma soprattutto del suolo (l’agricoltura nell’UE occupa il 47 % del territorio) Minor consumi energetici Incrementare il numero dei giovani impegnati in agricoltura DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA

12 LE SFIDE DELLA NUOVA PAC
George Lyon Commissione per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale Il ruolo degli agricoltori come principali fornitori di beni pubblici per i quali il mercato non è in grado di offrire una compensazione adeguata. Occorre incoraggiare gli agricoltori nel loro impegno a favore di un futuro più sostenibile, di una produzione di più alta qualità e di migliori condizioni di vita degli animali. Andrebbe opportunamente riconosciuta la loro funzione di gestori del paesaggio e di conservazione della biodiversità (ruolo del suolo nella biodiversità e nella conservazione del carbonio organico) DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA

13 LE SFIDE DELLA NUOVA PAC
George Lyon Commissione per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale I costi della PAC sono esigui se confrontati con i costi sociali, economici e ambientali di un agricoltura europea non regolamentata DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA

14 LE SFIDE DELLA NUOVA PAC
George Lyon Commissione per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale I costi della PAC sono esigui se confrontati con i costi sociali, economici e ambientali di un agricoltura europea non regolamentata DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA

15 DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA
PAC – BENESSERE ANIMALE – ORIENTAMENTO MINISTRI DELL’AGRICOLTURA DELL’UE Consiglio dei Ministri 22 febbraio 2010 Necessità di evitare incrementi di costi, sia produttivi, sia di controllo Potenziare la ricerca per ottenere indicatori scientificamente precisi, affidabili e misurabili Creazione di una rete europea di centri di riferimento per facilitare l’acquisizione di informazioni e fornire assistenza tecnica per lo sviluppo e l’applicazione di tali indicatori Porsi il problema di come trattare i prodotti importati DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA

16 DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA
PAC – BENESSERE ANIMALE – ORIENTAMENTO MINISTRI DELL’AGRICOLTURA DELL’UE Consiglio dei Ministri 22 febbraio 2010 Occorre dare agli allevatori la possibilità di informare più compiutamente i consumatori per : giustificare un doveroso compenso ai loro sforzi; metterli i cittadini nelle condizioni di effettuare scelte maggiormente consapevoli. DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA

17 DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA
PAC – BENESSERE ANIMALE – ORIENTAMENTO MINISTRI DELL’AGRICOLTURA DELL’UE Consiglio dei Ministri 22 febbraio 2010 L’informazione può essere veicolata tramite: campagne di stampa etichettatura DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA

18 DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA
PAC – BENESSERE ANIMALE – ORIENTAMENTO MINISTRI DELL’AGRICOLTURA DELL’UE Consiglio dei Ministri 22 febbraio 2010 L’etichettatura presenta diverse problematiche da affrontare: definire un livello standard comunicare un livello superiore? possibilità di misurare oggettivamente i livelli superiori evitare confusioni con altri prodotti regolamentati ed etichettati (per es. biologico ed IGP) DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA

19 DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA
PAC – BENESSERE ANIMALE – ORIENTAMENTO MINISTRI DELL’AGRICOLTURA DELL’UE Consiglio dei Ministri 22 febbraio 2010 Per tentare di fornire alcune risposte ai quesiti riportati è stato istituito, presso UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione) un gruppo di lavoro con i rappresentanti di tutti gli operatori della filiera (dagli allevatori alla Grande Distribuzione), al fine di definire una proposta di “norma uni” per l’eventuale certificazione volontaria del “Benessere animale” DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA

20 PAC – BENESSERE ANIMALE – CONDIZIONALITA’
Provincia Controllo allevamenti Atti C16-18 Benessere animale Reggio Emilia 22 Modena 28 Parma 27 Ferrara 9 Altre province n.d. DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA

21 PAC – BENESSERE ANIMALE – CONDIZIONALITA’
SPECIE AREA DI NON CONFORMITA' INFRAZ. CONDIZIONALITA' IMPEGNI NON RISPETTATI TIPOLOGIA INFRAZIONE CONDIZIONALITA' BOVINI BENES- SERE C18 Taglio coda animali negligenza o intenzionale? SUINI Munire di lettiera asciutta e confortevole i box di isolamento negligenza BENES-SERE Prevedere un sistema di allarme in caso di mal funzionamento del sistema di aerazione e un sistema di generatore energia in caso mancanza di energia elettrica C17 Aumentare la frequenza dei lavaggi nei capannoni di ingrasso Diminuire il numero di scrofe nel reparto gestazione Disporre lettiera adeguata per scrofe e scrofette nella settimana antecedente il parto Ricoprire con materiale adeguato il pavimento dei lattonzoli

22 PAC – BENESSERE ANIMALE – CONDIZIONALITA’
SPECIE AREA DI NON CONFORMITA' INFRAZIONE CONDIZIONALITA' IMPEGNI NON RISPETTATI TIPOLOGIA INFRAZIONE CONDIZIONALITA' SUINI BENES-SERE C17 Box con truogoli taglienti negligenza Ambienti con scarsa luminosità BOVINI C18 Sovraaffollamento capi in lattazione Scarsa igiene abbeveratoi vacche asciutta C16 Pareti divisorie vitelli non conformi (punte pericolose e non permettono il contatto visivo) Pareti divisorie vitelli non conformi (non permettono il contatto visivo) Box vacche asciutte punto abbeveraggio non sufficiente ai capi presenti Assenza zona asciutta e pulita nel box suinetti

23 PAC – BENESSERE ANIMALE – MISURA N. 215 – PSR ASSE 2
Compensazione dei maggiori oneri per la realizzazione di sistemi o pratiche di produzione che applicano standards di benessere animale più elevati rispetto ai requisiti minimi previsti dalla legislazione vigente Ridurre in maniera effettiva e permanente lo stress degli animali Miglioramento quanti-qualitativo e igienico-sanitario delle produzioni derivate DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA

24 PAC – BENESSERE ANIMALE – MISURA N. 215 – PSR ASSE 2
Il miglioramento si esprime attraverso criteri di valutazione oggettivi e misurabili di determinati indici o parametri agronomico/zootecnici Gli interventi aziendali (impegni) permettono di elevare, singolarmente o congiuntamente, il livello ordinario del benessere animale rispetto alla normali Buone Pratiche Zootecniche Le B.P.Z sono state suddivise in 5 macroaree all’interno delle quali sono stati evidenziati i requisiti minimi che danno origine agli impegni di miglioramento (in relazione alle maggiori criticità del sistema zootecnico regionale) DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA

25 PAC – BENESSERE ANIMALE – MISURA N. 215 – PSR ASSE 2
M A C R O A R E E: A - Miglioramento del management aziendale e del personale B - Miglioramento dei sistemi di allevamento e stabulazione C - Miglioramento del controllo ambientale D - Miglioramento dell’alimentazione e dell’acqua di bevanda E - Miglioramento dell’igiene, sanità e degli aspetti comportamentali DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA

26 PAC – BENESSERE ANIMALE – MISURA N. 215 – PSR ASSE 2
Le specie animali considerate sono: 1) Bovini – latte e carne; 2) Ovini – latte e carne; 3) Galline ovaiole; 4) Pollo da carne; 5) Suino (sistemi a ciclo chiuso) DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA

27 PAC – BENESSERE ANIMALE – MISURA N. 215 – PSR ASSE 2
Lo stato di partenza ed i miglioramenti previsti vengono misurati nei seguenti modi: bovini: valutazione mediante schema di classificazione I.B.A. (Indice Benessere Animale) altre specie animali: assenza di non conformità DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA

28 PAC – BENESSERE ANIMALE – MISURA N. 215 – PSR ASSE 2
G L I I M P E G N I di mantenimento: realizzati nel triennio antecedente la presentazione della domanda (50% del premio base) di nuova introduzione: realizzati ex- novo Vincolanti: corrispondenti a quelli previsti dalla Macroarea A) – Management aziendale e personale - realizzati sempre e congiuntamente ad uno o ad altri impegni afferenti alle altre aree DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA

29 PAC – BENESSERE ANIMALE – MISURA N. 215 – PSR ASSE 2
DURATA: 5 anni con erogazione annuale Obbligo di presentare domanda con almeno un impegno di nuova introduzione (non è ammissibile il solo mantenimento) Riduzione del 20% per ogni anno del periodo dell’entità complessiva del sostegno (€/UBA) calcolata al primo anno Il massimale aziendale (€) si ottiene moltiplicando l’entità complessiva del sostegno per il numero di UBA presenti in azienda nell’anno di impegno Le UBA dichiarate nel primo anno dovranno essere mantenute per tutta la durata dell’impegno DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA

30 PAC – BENESSERE ANIMALE – MISURA N. 215 – PSR ASSE 2
DURATA: 5 anni con erogazione annuale Obbligo di presentare domanda con almeno un impegno di nuova introduzione (non è ammissibile il solo mantenimento) Riduzione del 20% per ogni anno del periodo dell’entità complessiva del sostegno (€/UBA) calcolata al primo anno Il massimale aziendale (€) si ottiene moltiplicando l’entità complessiva del sostegno per il numero di UBA presenti in azienda nell’anno di impegno Le UBA dichiarate nel primo anno dovranno essere mantenute per tutta la durata dell’impegno DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA

31 PAC – BENESSERE ANIMALE – MISURA N. 215 – PSR ASSE 2
DURATA: 5 anni con erogazione annuale Obbligo di presentare domanda con almeno un impegno di nuova introduzione (non è ammissibile il solo mantenimento) Riduzione del 20% per ogni anno del periodo dell’entità complessiva del sostegno (€/UBA) calcolata al primo anno Il massimale aziendale (€) si ottiene moltiplicando l’entità complessiva del sostegno per il numero di UBA presenti in azienda nell’anno di impegno Le UBA dichiarate nel primo anno dovranno essere mantenute per tutta la durata dell’impegno DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA

32 DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA
PAC – BENESSERE ANIMALE – MISURA N. 215 – PSR ASSE 2 SOSTEGNO MASSIMO euro/UBA DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA

33 Il benessere animale, fattore importante nell’erogazione degli aiuti dell’Unione Europea.
Davide Barchi – Paolo Secchieri Servizio Produzioni Animali Grazie DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA


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