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PubblicatoGuerino Pinto Modificato 10 anni fa
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STUDIO DI FATTIBILITÀ: COME COSTRUIRE UN PERCORSO FINALIZZATO ALLA COSTITUZIONE DI GESTIONI ASSOCIATE
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FINALITÀ STUDIO DI FATTIBILITÀ COME STRUMENTO NECESSARIO PER: avere una "fotografia" chiara delle caratteristiche istituzionali e funzionali degli enti interessati; focalizzare i punti di attenzione in base ai quali ponderare la scelta associativa; valutare il valore aggiunto per gli enti e i cittadini della scelta associativa e del suo sviluppo; avere un quadro esaustivo di elementi valutativi di natura tecnica che, insieme ad altri elementi di opportunità e fattibilità di natura politica, sostenga le scelte da adottare.
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FASI DELLO STUDIO DI FATTIBILITÀ 1. Individuare lambito territoriale in cui il servizio associato può essere costituito 2. Istituire un gruppo di lavoro intercomunale 3. Individuare i bisogni e le priorità 4. Definire il quadro delle funzioni in ogni comune e scegliere quelle da associare 5. Programmare la nuova gestione delle gestioni associate 6. Costituzione delle gestioni in forma associata 7. Start up e adozione di sistemi di controllo
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1. INDIVIDUARE LAMBITO TERRITORIALE IN CUI IL SERVIZIO ASSOCIATO PUÒ ESSERE COSTITUITO In attesa della definizione da parte delle Regioni degli ATO, esaminare gli ambiti delle collaborazioni sovracomunali esistenti: Dimensione territoriale e demografica Istituzioni sovracomunali (provincia, area metropolitana, comunità montana) Piani di zona Distretti scolastici Compartecipazioni societarie in aziende e consorzi Sistemi economico-produttivi presenti (agricolo, industriale, terziario, artigianale) Attrattività turistica dei territori Sistema culturale LINDIVIDUAZIONE DELLAMBITO, E QUINDI DEI COMUNI CON CUI GESTIRE INSIEME FUNZIONI E SERVIZI, È INDISPENSABILE PER PROCEDERE VERSO LE OPERAZIONI SUCCESSIVE
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2. ISTITUIRE UN GRUPPO DI LAVORO INTERCOMUNALE È necessario che le analisi e le attese siano condivise tra i comuni che intendono associare le funzioni. Una volta individuato lambito, è opportuno istituire da subito un gruppo di lavoro intercomunale che elabori i contenuti dello studio di fattibilità, composto da: - i segretari comunali; - i responsabili di servizio; - gli amministratori. Il gruppo di lavoro aiuta a rilevare in modo omogeneo tra i Comuni lo stato economico, finanziario, patrimoniale e organizzativo delle funzioni da associare. Diversamente, ogni Comune potrebbe produrre uno studio di fattibilità che non dialoga con laltro, perché basato su indicatori e parametri diversi.
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3. INDIVIDUARE I BISOGNI E LE PRIORITÀ 1. Costituire un sistema di attese minimo che ci si attende e/o si deve garantire: obiettivi che la funzione associata deve perseguire per il proprio successo nel contesto di riferimento. 2. Analizzare i punti di forza e di debolezza dellorganizzazione esistente relativamente alle funzioni da associare.
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4. DEFINIRE IL QUADRO DELLE FUNZIONI IN OGNI COMUNE E SCEGLIERE QUELLE DA ASSOCIARE Occorre delineare nel dettaglio ogni funzione, analizzando anche linsieme dei servizi che la costituiscono. Decidere le funzioni da associare, quindi rilevare i servizi offertidettagliandone lo stato economico, finanziario, patrimoniale eorganizzativo con definizione di:- costi (intesi come costi diretti di produzione, indiretti e generali)- personale (organizzazione, potenziale, motivazione, turnover, contratti decentrati)- uniformità e funzionalità degli strumenti informativi - uniformità degli strumenti legislativi (statuti, regolamenti, codifiche di bilancio)- strumentazione - qualità erogata (disservizi, errori, customer satisfaction) - benchmarking (confronti con amministrazioni omogenee)
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STRUMENTI OPERATIVI – VALUTARE IL CONTESTO
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5. PROGRAMMARE LA NUOVA GESTIONE DELLE FUNZIONI ASSOCIATE Elaborare la proposta di attuazione della nuova funzione associata con dettaglio preventivo di: costi complessivi organizzazione del personale uniformità degli strumenti informativi condivisione della strumentazione qualità attesa
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STRUMENTI OPERATIVI – CALCOLARE I COSTI
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6. COSTITUZIONE DELLE FUNZIONI IN FORMA ASSOCIATA Predisporre le CONDIZIONI GIURIDICHE affinché la funzione associata con i relativi servizi possa avere il suo start up: atto di convenzionestrumenti legislativi (statuti, regolamenti, codifiche di bilancio) sistemi di valutazione piani di formazione contratti decentrati e fondo di produttività accordi sindacali (se si procede al trasferimento del personale) relazioni sindacali in genere
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7. START UP E ADOZIONE DI SISTEMI DI CONTROLLO 1. Effettuare lo start up della funzione e avviare i sistemi di controllo necessari (controllo di gestione e controllo di qualità). 2. Effettuare a cadenze periodiche lo stato del servizio e provvedere ad eventuali ritarature dei modelli organizzativi gestionali.
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