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PubblicatoSaverio Bartoli Modificato 10 anni fa
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II UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI ROMA “TOR VERGATA” Facoltà di ECONOMIA E COMMERCIO Tesi di Laurea LE AREE VALUTARIE OTTIMALI E LA COMPETIZIONE IN EUROPA Relatore: Laureando: Chiar.mo Prof Stefano Rosati Renato Brunetta Anno Accademico
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Scopo Lo scopo di questa Tesi è dimostrare che l’UME, concepita con criteri diversi da quelli della teoria delle AVO, rischia di portare ad una competizione negativa tra Stati Membri, soprattutto in campo fiscale.
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Argomenti Trattati Teoria delle Aree Valutarie Ottimali.
EMU e Criteri di convergenza. Teoria del Federalismo Fiscale. Competizione in Europa.
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La Teoria delle Aree Valutarie Ottimali
Criteri di ottimalità di una AVO: Mobilità dei fattori. Integrazione finanziaria. Integrazione commerciale. Diversificazione produttiva. Struttura fiscale. Sincronizzazione del ciclo economico. Confronto Costi – Benefici.
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L’EMU ed i criteri di convergenza adottati
I parametri di Maastricht sono: Deficit / Pil < 3% Debito / PIL < 60% Tassi a lungo < 2% Inflazione < 1,5% Stabilità del cambio > 2 Anni Tali criteri non coincidono con quelli suggeriti dalla teoria delle AVO, questo porta alla competizione fiscale.
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La Teoria del Federalismo Fiscale
Studia le relazioni tra i diversi livelli di governo, i rapporti finanziari, la distribuzione dei poteri. Spiega i rischi ed i benefici di una competizione fiscale tra stati.
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La Competizione in Europa
La competizione fiscale in Europa oggi. La tassazione dei capitali: il principio della residenza e quello della fonte. Una soluzione: il Pacchetto Monti (un codice di condotta, la tassazione dei redditi stranieri, la gestione delle royalties e dei pagamenti trasfrontalieri).
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