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PubblicatoFilumena Smith Modificato 11 anni fa
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Automi Cellulari Automi Cellulari Binari Unidimensionali con r>1
Parte III Automi Cellulari Automi Cellulari Binari Unidimensionali con r>1 La classificazione di Wolfram Il margine del caos ed il parametro Esempi
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Def. di AC unidimensionale
La configurazione st di un AC unidimensionale, al tempo t, è un array unidimesionale di N celle (o siti) Se N è un numero finito bisogna specificare il comportamento ai margini dell’array. Nel seguito considereremo condizioni periodiche al bordo Al tempo t, ogni cella si trova nello stato stiA={0,1,…,k-1} per i=0,1,…,N-1 cosicché st AN t i= sti-r,…, sti,… sti+r è il vicinato dell’ i-esima cella
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Ancora sulla def. di AC unidimensionale
è la funzione di transizione (aggiornamento) locale: St+1i = (t i) La lista di tutti i possibili vicinati con i corrispondenti nuovi stati per la cella centrale è chiamata tabella di aggiornamento dell’AC L’operatore di aggiornamento globale : AN ->AN applica in parallelo a tutti i vicinati dell’array unidimensionale
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Notazioni Nella definizione precedente, tra gli altri, compaiono i simboli k ed r r è i numero di celle alla sinistra (o alla destra) della cella centrale che fanno parte del vicinato; è chiamato “raggio del vicinato” da r si ricava la dimensione del vicinato: d = 2r+1 k è il numero di stati in cui si può trovare una cella dell’AC (per ora consideriamo k=2)
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Esempi: AC 1D con r variabile
sti Sti+1 Sti-1 Intorno r=2 (d=5) Sti+2 Sti-2 1 sti Sti+1 Sti-1 Intorno r=3 (d=7) Sti+2 Sti-2 Sti-3 Sti+3
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Lo spazio delle regole In un AC unidimensionale con k stati e raggio r (d=2r+1) esistono: kd intorni distinti regole di transizione Se k=2 ed r=2 (d=5) regole Se k=2 ed r=3 (d=7) …un numero esagerato!
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Classificazione di Wolfram
Wolfram ha classificato gli AC unidimensionali in base al loro comportamento dinamico Classe 1 L’evoluzione porta ad uno stato omogeneo Classe 2 L’evoluzione genera strutture stabili semplici e separate o strutture periodiche Classe 3 L’evoluzione genera configurazioni caotiche Classe 4 L’evoluzione genera strutture complesse localizzate, spesso durevoli nel tempo Reference: S. Wolfram, Universality And Complexity in Cellular Automata, Physica D, 10 (January 1984) 1—35, reperibile all’indirizzo
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Una “regola semplice”, la 4 (k=2, r=1)
010 va in 1, altrimenti in 0. La regola 4 conduce il sistema verso uno stato stabile (Classe I di Wolfram)
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Una “regola caotica”, la 22 (k=2, r=1)
001,100,010 vanno in 1, altrimenti in 0. La regola 22 è una regola caotica (Class III di Wolfram)
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Un’altra “regola caotica”, la 30 (k=2, r=1)
001, 100, 010, 011 vanno in 1, altrimenti in 0. La regola 30 è una regola caotica (Class III di Wolfram) Cioè, la regola 30 genera configurazioni con alto grado di casualità temporale e spaziale
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Una “regola complessa”, la 54 (k=2, r=1)
001,100, 010,101 vanno in 1, altrimenti 0. La regola 54 è una regola complessa (Class IV di Wolfram)
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Un’altra “regola complessa”, la 110 (k=2, r=1)
001,010,011,101,110 vanno in 1, altrimenti 0. La regola 110 è una regola complessa (Classe IV di Wolfram)
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t i = sti-r,…, sti,… sti+r = sti,…, sti,… sti
Lo stato quiescente Def. Lo stato stiA ={0,1,…,k-1} si dice quiescente se St+1i = (t i) = sti con t i = sti-r,…, sti,… sti+r = sti,…, sti,… sti Cioè, uno stato si dice quiescente se, trovandosi “circondato” da stati quiescenti, non cambia di stato Negli AC unidimensionali a stati discreti si suole considerare 0 come stato quiescente
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Ancora sullo stato quiescente
La regola =54 “rispetta” lo stato quiescente poiché l’intorno 0 va in 0 (tramite ) 1 Intorno 7 Intorno 6 Intorno 5 Intorno 4 Intorno 3 Intorno 2 Intorno 1 Intorno 0 La regola =1 “non rispetta” lo stato quiescente poiché l’intorno 0 va in 1 (tramite ) 1 Intorno 7 Intorno 6 Intorno 5 Intorno 4 Intorno 3 Intorno 2 Intorno 1 Intorno 0
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Regole “legali” e “non legali”
Def. Una regola di transizione si dice “legale” se “rispetta” lo stato quiescente (S. Wolfram, Statistical Mechanics of Cellular Automata, 1983 – –) La regola =54 è, dunque, una regola “legale” La regola =1 è, invece, una regola “non legale”
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Il parametro di Langton
Il parametro , introdotto da C. Langton nel 1990, misura la percentuale di transizioni non quiescenti nella funzione di transizione dell’AC dove: Nq = Numero di transizioni verso lo stato quiescente N = Numero di transizioni totali può essere visto come una funzione :R->[0,1] dove R rappresenta lo spazio delle regole di una data classe di AC (ad es. k=2, r=2)
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Alcune considerazioni su
Il parametro è un numero compreso tra 0 e 1, cioè: 0 1 vale 0 in corrispondenza della regola 000…0 vale 1 in corrispondenza della regola 111…1 non è una funzione iniettiva, infatti: ( ) = ( ) = 1-(4/8) = 0.5 Se è piccolo, la maggior parte delle transizioni saranno verso lo stato quiescente la dinamica del sistema convergerà rapidamente verso uno stato stabile
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Class I -> Class II -> Class IV -> Class III
Il Margine del Caos Se è grande, vi saranno poche transizioni verso lo stato quiescente la dinamica del sistema sarà caotica Dunque, al crescere di si passa da dinamiche semplici, attraverso dinamiche molto complesse, a dinamiche del tutto casuali e imprevedibili Così “attraversiamo” le 4 clsassi di Wolfram nell’ordine: Class I -> Class II -> Class IV -> Class III Il valore di relativo alla transizione dalla Classe IV alla Classe III viene chiamato “Margine del Caos”
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=0.1 (K=2, r=2) Regola
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=0.2 (K=2, r=2) Regola
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=0.27 (K=2, r=2) Regola
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=0.4 (K=2, r=2) Regola
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=0.402 (K=2, r=2) Regola
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La non assoluta precisione di
L’andamento del parametro descrive qualitativamente il comportamento delle regole di evoluzione degli AC unidimensionali a stati discreti ripercorrendo le 4 classi di Wolfram Tuttavia non è un indicatore estremamente preciso del comportamento delle regole di evoluzione degli AC Questo vuol dire che in una “zona di ” in cui le corrispondenti regole dovrebbero avere un comportamento dinamico ben preciso (ad es. complesso), cadono regole con comportamenti differenti (ad es. caotico)
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Un interessante riferimento sulla Rete
In conclusione segnalo il sito: dove, oltre ad alcuni argomenti trattati in questo seminario, si può giocare con un simulatore di AC unidimensionali
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