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PubblicatoConsolata Carboni Modificato 11 anni fa
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La campagna di scavi archeologici nell’area abbaziale dell’estate 2011
Gino Fornaciari Università di Pisa Divisione di Paleopatologia, Storia della Medicina e Bioetica Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana La campagna di scavi archeologici nell’area abbaziale dell’estate 2011 Comune di Altopascio The Ohio State University
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Localizzazione del sito
San Pietro di Pozzeveri, già chiesa abbaziale della Badia di Pozzeveri, si trova nell’omonima località del comune di Altopascio (LU), sulla sponda nord orientale dell’antico Lago di Sesto. L’abbazia era posta in prossimità della via Francigena e sorgeva su un dosso di circa 20 m s.l.m. che le permetteva di dominare la distesa lacustre e gli acquitrini circostanti. BADIA POZZEVERI
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Assetto geo-politico dell’area
Il sito rivestì grande rilevanza per diversi fattori topografici e insediativi che condizionarono, tra XI e XV secolo, l’espansione politica e cultuale della Badia: Posizione strategica lungo la via Francigena Preesistenze insediative: villaggio di X secolo con due chiese Vicinanza con lo Spedale di Altopascio
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Storia del sito 952: Uberto, margravio di Tuscia concede a Teudimondo Fraolmi “quinque casis set rebus illis massariciis in loco et finibus ubi dicitur Pozeuli” 1039: prima attestazione di due edifici religiosi: la chiesa di Santo Stefano “que esse videtur in Burgo de Puctieuli”, e la chiesa di San Pietro “prope suprascripto burgo de Puctieuli” 1056: la canonica di San Pietro è istituita nella diocesi lucchese 1095: Urbano II concede il privilegio di sepoltura e sancisce il passaggio da canonica a monastero 1103: ingresso all’abbazia dei Camaldolesi di San Romualdo XII-XIII secolo: ampliamento dei beni del monastero e giuspatronato della famiglia dei Porcaresi 1325: battaglia tra fiorentini e lucchesi nella piana del Bientina, attorno al territorio di Altopascio Fine XIV secolo: declino del cenobio 1408: soppressione definitiva dell’ente monastico che, con bolla pontificia del 3 luglio, è unito da papa Gregorio XII al capitolo della cattedrale lucchese
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Le emergenze monumentali e le tracce sepolte
STRUTTURE MEDIEVALI SUPERSTITI torre campanaria (fino al terzo superiore) abside transetto settentrionale e fianco nord. La chiesa abbaziale e la torre campanaria hanno subito, nel corso del XIX secolo, cospicui interventi di ristrutturazione che ne hanno alterato l’originaria veste romanica; tuttavia, sia la pianta della chiesa, a navata unica con transetto, che la struttura della porzione inferiore della torre, così come il paramento della tribuna e del transetto della chiesa, risultano ben leggibili. Evidenziati in giallo i paramenti medievali
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Le emergenze monumentali e le tracce sepolte
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Le emergenze monumentali e le tracce sepolte
STRUTTURE SEPOLTE I resti dell’abbazia medievale (refettorio, capitolo, chiostro ecc.) sono completamente sepolti. Dalla presenza di un pozzo, collocato a sud della chiesa e compreso verosimilmente nel chiostro del monastero, si può evincere come le strutture abbaziali si sviluppassero a sud dell’edificio sacro. L’area retrostante l’abside della chiesa, così come quella adiacente al fianco nord, dovevano essere in gran parte adibite a spazio cimiteriale. E’ inoltre molto probabile che un muro di cinta cingesse gli spazi monastici. MURO DI CINTA (?) CIMITERO (?) POZZO CHIOSTRO (?) N
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orti scriptorium celle dei monaci sala capitolare chiesa abbaziale
refettorio Chiostro cimitero cucine magazzini Esempio di abbazia simile a quella di Pozzeveri: il monastero di S. Michele alla Verruca (Pisa) nella fase cistercense (XIII secolo). Cortesia Prof. S. Gelichi (Università di Venezia)
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Potenziale archeologico del sito
LE SEPOLTURE Orizzonti sepolcrali estesi e presumibilmente integri Ampia diacronia (dall’alto medioevo all’età moderna) Sepolture afferenti ad un contesto monastico LE STRUTTURE ABBAZIALI L’evoluzione del complesso monastico tra XI e XV secolo LA CULTURA MATERIALE I reperti mobili (ceramica, metallo, vetro ecc.)
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Antropologia e Ergonomia
Paleopatologia = studio delle malattie antiche attraverso i resti archeologici umani Antropologia e Ergonomia Paleonutrizione ARCHEOLOGIA DELLE SEPOLTURE
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Potenziale archeologico del sito
BATTAGLIA DI ALTOPASCIO L’esercito dei Fiorentini, condotto da Raimondo di Cardona, si insediò proprio nella spianata prospiciente la Badia dal 9 al 21 settembre 1325 È verosimile che siano rimaste tracce sepolte dell’accampamento e delle armi, oltre alle fosse comuni dei caduti
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Programma di indagine 2011 OBIETTIVI | 1 Indagini non invasive
Prospezioni geofisiche all’interno ed all’esterno della chiesa Rilievo delle emergenze con strumenti ottici ed elettronici
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Programma di indagine 2011 AREA DI INDAGINE OBIETTIVI | 2
Acquisizione di un campione stratigrafico dei livelli cimiteriali Ripulitura dell’area di indagine Apertura di una serie di saggi prospicienti l’abside e il transetto nord AREA DI INDAGINE
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Programma di indagine 2011 OBIETTIVI | 3
Costruzione di ipotesi predittive per le future indagini Determinazione e ricostruzioni virtuali delle aree di intervento Creazione di una mappa di rischio archeologico
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Comprensione e valorizzazione
Lo scavo e le ricerche ad esso correlate permetteranno di conoscere: Il territorio prospiciente allo scomparso lago di Sesto e gli scambi, l’economia e l’evoluzione dell’insediamento dall’alto Medioevo all’età Moderna La demografia, le tipologie sepolcrali e la ritualità funeraria Lo stato di salute delle comunità monastica e laica Le dinamiche della Battaglia di Altopascio
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Impegno didattico 4-16 luglio 2011 24 luglio-20 agosto 2011
10 studenti (dottori e dottori magistrali) del Master di I livello in Bioarcheologia, Paleopatologia ed Antropologia Forense organizzato dalle università di Pisa, Bologna e Milano 24 luglio-20 agosto 2011 24 studenti (graduate, postgraduate e PhD) della Ohio State University
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Divulgazione Diffusione quotidiana on line dei risultati di scavo su paleopatologia.it, sul portale della Ohio State University e sui principali social networks Apertura del cantiere di scavo al pubblico; accoglienza e guida ai visitatori
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Grazie per l’attenzione!
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