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PubblicatoRavenna Cozzolino Modificato 10 anni fa
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Disturbi d’ansia Disturbo da attacchi di panico Fobia sociale
Disturbo da ansia generalizzata Disturbo ossessivo-compulsivo
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Disturbo da attacchi di panico
Prevalenza % Rapporto M/F 1:2.5 Età di esordio aa
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Criteri diagnostici per l’Attacco di Panico - (DSM-IV)
Un periodo preciso di intensa paura o disagio durante il quale quattro o più dei seguenti sintomi si sono sviluppati improvvisamente ed hanno raggiunto il picco nel giro di 10 minuti: Palpitazioni Sudorazione Tremori fini o a grandi scosse Dispnea o sensazione di soffocamento Sensazione di asfissia Dolore o fastidio al petto Nausea o disturbi addominali Sensazioni di sbandamento, di instabilità, di testa leggera o di svenimento Derealizzazione o depersonalizzazione Paura di perdere il controllo o di impazzire Paura di morire Parestesie Brividi o vampate di calore
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intensità 10 5 minuti
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ansia anticipatoria (99.1%)
caratteristiche cliniche ed evolutive del DAP attacco di panico (100%) ipocondria (21.2%) ansia anticipatoria (99.1%) fobia sociale (10.6%) evitamento limitato (21.3%) D.D (31.8%) agorafobia (55.1%) demoralizzazione (30%)
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Agorafobia;condotte di evitamento e ricerca di rassicurazione
luoghi affollati luoghi chiusi viaggiare da soli mezzi di trasporto spazi aperti situazioni sociali altre ( cibi, rapporti sessuali, doccia) possibilità di tornare velocemente a casa possibilità di soccorso compagno accompagnatore sedere vicino alle uscite portare con se telefoni cellulari, ansiolitici
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Dai numerosi dati provenienti dagli studi retrospettivi e di follow-up emerge una spiccata tendenza del DAP alla cronicizzazione, alle ricadute ed alle complicanze
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DAP e comorbidità (51-90.4%) depressione maggiore (50-65%)
disturbo bipolare (13.5%) disturbo ossessivo-compulsivo ( %) fobia sociale (6-53%) disturbo d’ansia generalizzata (32.5%)
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Terapia Farmacologica del DAP
Il trattamento farmacologico è volto primariamente a bloccare gli attacchi di panico maggiori, minori, spontanei e situazionali. Successivamente alla risoluzione dell’Ansia Anticipatoria, della Polarizzazione Ipocondriaca e dell’Agorafobia.
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Fase iniziale 2-3 mesi Fase di consolidamento 6-8 mesi Terapia di mantenimento 8-24 mesi
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Fase iniziale della terapia
Riassetto cognitivo con chiare informazioni al paziente spiegando che i sintomi descritti fanno parte di uno specifico e ben conosciuto disturbo per il quale esistono varie terapie efficaci. Rassicurazione ed informazione sulle terapie antipanico e sugli eventuali fastidi iniziali.
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Trattamento a lungo termine del DAP
Si ritiene indicato un trattamento prolungato per anni, a scopo preventivo, soprattutto in relazione alla durata del disturbo,alla gravità ed alla frequenza degli attacchi di panico,alla gravità delle condotte di evitamento agorafobiche ed alla eventuale presenza di complicazioni e di condizioni di comorbidità.
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TCA SSRI imipramina clomipramina desipramina nortriptilina paroxetina sertralina fluoxetina fluvoxamina citalopram IMAO SNRI fenelzina tranilcipromina venlafaxina BDZ alprazolam clonazepam
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DAP tipico non complicato
monoterapia non responders (25-30%) DAP complicato-comorbidità polifarmacoterapia
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Disturbo da ansia generalizzata
Prevalenza ,5-6.5% Rapporto M/F :1 Età di esordio aa
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GAD: manifestazioni cliniche.
Eccessiva, irrealistica ed incontrollabile preoccupazione verso molteplici circostanze di vita. Attesa apprensiva con anticipazione pessimistica di eventi negativi e mal definiti. Stato di allarme ed ipervigilanza.
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GAD: manifestazioni cliniche
Tensione muscolare, tremori, dolori, astenia Disturbi del sonno Difficoltà di concentrazione Irritabilità, irrequietezza Disturbi neurovegetativi
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GAD: Terapia Benzodiazepine Buspirone Triciclici SSRI Venlafaxina
Psicoterapia
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GAD: Terapia In relazione alle caratteristiche di decorso cronico
del disturbo, si ritiene necessaria una terapia di mantenimento a lungo termine.
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FOBIA SOCIALE Prevalenza 1-2,6% Rapporto M/F 1:1
Età di esordio aa
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Fobia sociale: manifestazioni cliniche
Persistente paura di situazioni nelle quali l’individuo è esposto ad un possibile giudizio degli altri. Paura di poter agire in modo goffo, ridicolo, imbarazzante od umiliante. Manifestazioni neurovegetative. Condotte di evitamento.
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Fobia Sociale: principali situazioni temute ed evitate
Parlare in pubblico Mangiare in pubblico Scrivere in pubblico Lavorare quando si è osservati Usare bagni pubblici Entrare in un locale dove altre persone sono riunite Incontrare persone dell’altro sesso Parlare a persone autorevoli Andare o dare un ricevimento Restituire merce ad un negozio Resistere alle pressioni di un venditore Guardare negli occhi le persone
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La Fobia Sociale tende ad assumere un decorso cronico e progressivamente invalidante. Frequenti complicazioni sono l’abuso di alcolici, ansiolitici e sostanze. Gli episodi depressivi sono frequenti nel decorso del disturbo.
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Fobia Sociale: terapia
SSRI IMAO Betabloccanti Psicoterapia cognitivo-comportamentale
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Disturbo Ossessivo-Compulsivo
Prevalenza % Rapporto M/F :1 Età di esordio < 25aa
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Ossessioni Compulsioni
Idee, pensieri, immagini o impulsi persistenti, ricorrenti, intrusivi ed inappropriati che causano ansia ed intenso disagio. Compulsioni Comportamenti ripetitivi o atti mentali eseguiti in modo stereotipato in risposta ad una ossessione o per prevenire eventi temuti. L’attività non è connessa in modo realistico con ciò che dovrebbe prevenire o è chiaramente eccessiva.
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Ossessioni di contaminazione
Ossessioni dubitative Ossessioni a contenuto aggressivo Ossessioni a contenuto sessuale Ossessioni di ordine e simmetria
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DOC: caratteristiche di decorso
Esordio in età giovanile (adolescenza e prima età adulta). Tendenza alla cronicizzazione. Decorso continuo o fluttuante (in alcuni casi può essere episodico). Nel 15% dei casi(secondo l’APA) decorso con progressivo deterioramento delle capacità di funzionamento sociale ed occupazionale. Possibile presenza di periodi di remissione parziale o quasi totale dei sintomi, alternati a periodi di peggioramento.
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DOC: necessità di trattamento protratto
Il DOC, anche se può avere un decorso episodico, è un disturbo essenzialmente cronico che necessita di trattamento protratto per lunghi periodi di tempo. Necessita di lunghi periodi di trattamento anche nel caso vi sia remissione sintomatologica in seguito alla terapia.
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DOC:efficacia della terapia
In relazione alla gravità del disturbo ed alle sue caratteristiche spesso gravemente invalidanti ed in considerazione dell’inefficacia di qualsiasi intervento terapeutico prima della recente introduzione delle terapie specifiche, la riduzione della sintomatologia, anche parziale, va considerata come un rilevante risultato terapeutico.
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DOC:efficacia della terapia
30-60% di miglioramento significativo. 10% di regressione completa o quasi completa della sintomatologia. Elevata percentuale di ricadute alla sospensione della terapia.
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DOC: terapia Le terapie specifiche per il DOC si basano essenzialmente
sui farmaci ad azione serotoninergica e l’attività antiossessiva appare specifica e non correlata con l’effetto antidepressivo di questi farmaci.
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DOC: terapia CLOMIPRAMINA SSRI SNRI
Monoterapia e terapie in associazione Possibili tecniche di potenziamento con: neurolettici, risperidone, sali di litio, triptofano, buspirone,trazodone.
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