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COMPRESENZA LINGUAGGI NON VERBALI - PSICOLOGIA

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Presentazione sul tema: "COMPRESENZA LINGUAGGI NON VERBALI - PSICOLOGIA"— Transcript della presentazione:

1 COMPRESENZA LINGUAGGI NON VERBALI - PSICOLOGIA
LA PERCEZIONE

2 LA PERCEZIONE La Percezione è definibile come il processo psichico che opera la sintesi dei dati sensoriali in forme dotate di significato

3 Nella Percezione visiva interagiscono fra loro:
LA LUCE L’OCCHIO IL CERVELLO

4 LA LUCE La luce che proviene dal Sole ci appare bianca, ma è composta dai sette colori dell’arcobaleno (spettro solare)

5 CHI HA SCOPERTO CHE LA LUCE È COMPOSTA DA SETTE COLORI?
Isaac Newton Fisico, matematico e astronomo inglese

6 QUALE ESPERIMENTO GLI PERMISE DI SCOPRIRE CHE LA LUCE NON È BIANCA MA È COMPOSTA DAI SETTE COLORI DELL’ARCOBALENO? Si servì di un prisma di cristallo attraverso cui fece passare un fascio di luce bianca e vide che… il raggio di luce, passando attraverso il prisma veniva rifratto (deviato) dando origine a una successione di raggi luminosi colorati (spettro solare)

7 Quella con lunghezza d’onda maggiore
La radiazione viene rifratta in maniera diversa a seconda della sua lunghezza d’onda. Quella con lunghezza d’onda maggiore (es. rosso) viene rifratta meno di quella di lunghezza d’onda maggiore (es. violetto)

8 IL DISCO DI NEWTON Newton ha poi ricomposto la luce bianca inventando questo apparecchio chiamato DISCO DI NEWTON

9 LA LUCE La luce è un insieme di pacchetti di particelle oscillanti di energia detti fotoni che si muovono sotto forma di onde (elettromagnetiche) formate da un campo elettrico e da uno magnetico. La luce si propaga dal Sole in linea retta e con un movimento ondulatorio

10 L’occhio umano è sensibile solo a certe lunghezze d’onda: quelle comprese tra i 380 e i 780 nanometri (milionesimi di millimetro). L’occhio umano è sensibile solo ad una piccola parte dello spettro elettromagnetico: la luce VISIBILE.

11 ANATOMIA E FISIOLOGIA DELL’OCCHIO UMANO (COME È FATTO E COME FUNZIONA)
Se dal cervello dipende l’aspetto psichico della Percezione, gli occhi sono gli organi dai quali dipende l’aspetto fisiologico della visione. L’occhio è il principale mezzo di conoscenza del mondo esterno (già Aristotele affermava che la vista è il senso più importante di tutti).

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14 BULBO OCULARE Il bulbo oculare è in grado, grazie ai muscoli oculomotori, di spostarsi nei tre assi di movimento: all'esterno e all'interno, in alto e in basso (alzare - abbassare lo sguardo), rotazione all'interno e all'esterno. 

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16 IRIDE L'iride è una membrana muscolare dell'occhio di colore variabile, a forma e con funzione di diaframma, pigmentata, situata posteriormente alla cornea e davanti al cristallino, perforata dalla pupilla attraverso cui passa la luce. In presenza di molta luce, l’iride, che funziona come il diaframma della macchina fotografica, restringe la pupilla per non abbagliare la retina. In presenza di poca luce, l’iride, che funziona come il diaframma della macchina fotografica, dilata la pupilla per far entrare al massimo la poca luce presente

17 UMORE ACQUEO L’umore acqueo è un liquido che serve a matenere la forma della cornea. L’umore vitreo è una massa gelationosa che si trova tra il cristallino e la retina. E’ la più interna delle tre membrane che costituiscono la parete del bulbo oculare. E’ deputata alla ricezione degli stimoli luminosi, alla loro trasformazione in segnali nervosi che, quindi, vengono trasmessi fino alle strutture cerebrali attraverso il nervo ottico.

18 RETINA La retina è formata da dieci strati differenti di cellule, ognuno con una funzione specifica, solo uno strato contiene i coni e i bastoncelli, detti FOTORICETTORI, che sono le sole cellule specializzate a trasformare il segnale luminoso in segnale elettrico che arriverà al cervello attraverso il nervo ottico.

19 CONI E BASTONCELLI Coni sensibili ai colori
sono più numerosi al centro (fovea, depressione all’interno della macula) 6 ml per occhio Bastoncelli sensibili all’intensità della luce non discriminano i colori visione notturna e percezione del movimento sono più numerosi in periferia 120 ml per occhio

20 MACULA La regione centrale della retina è detta macula. E’ la sede della percezione dei dettagli e dei colori grazie alla presenza di numerosi recettori a questo deputati (coni). Il centro della macula (fovea) è la regione retinica in cui la percezione dei dettagli è più fine (1/10 di grado d'arco), grazie alla presenza esclusiva di coni. Esternamente alla macula si assiste al progressivo diradamento dei coni fino alla loro scomparsa e ad un aumento relativo della densità dei bastoncelli (recettori più grossolani dell'intensità luminosa, ma non del colore, raggruppati in aree più estese via via che si procede verso la periferia) .

21 CRISTALLINO Il cristallino è una lente, situata dietro l’iride, che ha la capacità di cambiare la sua forma e ha la funzione di mettere a fuoco le immagini provenienti dal mondo esterno sulla retina. Questa lente per consentire alla luce di passare deve essere trasparente; se diviene opaca si ha la cataratta. I muscoli ciliari pilotano il cristallino: più i muscoli si contraggono, più il cristallino si incurva e più si riesce a mettere a fuoco gli oggetti vicini. Più i muscoli si rilassano più si riduce la curvatura del cristallino e più si riesce a mettere a fuoco gli oggetti lontani.

22 Per mettere a fuoco tutti i particolari delle immagini o le parole che si susseguono sulla riga scritta, l’occhio è costretto a compier continui movimenti, in modo da far cadere una dopo l’altra le varie parti dell’immagine, o del testo, sulla fovea.

23 L’apparato visivo umano non è composto solo dagli occhi, che hanno il compito di raccogliere le immagini, ma anche dalla zona del cervello in cui risiedono i sistemi di interpretazione delle immagini. Questa regione, chiamata “corteccia visiva” è situata nella regione occipitale, vicino alla nuca; tuttavia, anche altre zone del cervello partecipano a questo processo di interpretazione.


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