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SERVIZIO IGIENE ALIMENTI E NUTRIZIONE
CORSO DI FORMAZIONE PROPEDEUTICO ALLA FORMAZIONE DEGLI ADDETTI ALLA RISTORAZIONE SCOLASTICA THIENE Abitudini alimentari nel Veneto Presentazione indagini sulle abitudini alimentari in diverse popolazioni delle ULSS ANGIOLA VANZO SERVIZIO IGIENE ALIMENTI E NUTRIZIONE U.L.SS. N.6 “VICENZA” la persona
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connesse all’alimentazione
prevenire le malattie connesse all’alimentazione coinvolgere gran parte della popolazione non soltanto i gruppi ad alto rischio diffondere raccomandazioni per una sana alimentazione, nutrienti, scelta di profili alimentari salutari, coerenti con le consuetudini, fattori culturali e socio economici
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strategie di intervento
interventi sui soggetti soggetti sensibilizzazione, formazione, educazione
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strategie di intervento
interventi sui soggetti soggetti sensibilizzazione, formazione, educazione interventi sulle condizioni interventi normativi, apertura di nuovi servizi, distributori di prodotti condizioni
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strategie di intervento
interventi sui soggetti sensibilizzazione, formazione, educazione soggetti empowerment i soggetti cambiano le condizioni interventi sulle condizioni interventi normativi, risanamento, apertura di nuovi servizi, creazione di nuovi posti di lavoro, ecc. condizoni
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COINVOLGIMENTO CONNESSIONI PARTECIPAZIONE
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. POTERE SENSO DI COMUNITA’ RESPONSABILITA’ COMPETENZA PROPOSTE PER CAMBIARE COINVOLGIMENTO CONNESSIONI PARTECIPAZIONE
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QUALITA’ DELLA VITA . PROPOSTE PER CAMBIARE LE CONDIZIONI DI VITA
POTERE SENSO DI COMUNITA’ RESPONSABILITA’ COMPETENZA PROPOSTE PER CAMBIARE LE CONDIZIONI DI VITA COINVOLGIMENTO CONNESSIONI PARTECIPAZIONE
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Counseling Una strategia operativa applicabile a diversi problemi e situazioni caratterizzata da: Aiutare il soggetto a diventare consapevole delle sue competenze, a connettersi con altri per contribuire a modificare quelle situazioni che contribuiscono a favorire uno stile di vita inadeguato, accrescendo il controllo (empowerment) sulla sua vita.
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Empowerment Quel processo nel quale individui, organizzazioni e comunità incrementano il controllo sui fattori che influenzano la loro vita, attraverso azioni sociali e partecipate
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Promuovere empowerment
Processo graduale di creazione di relazioni tra i membri di una comunità, attraverso la definizione condivisa di problemi, risorse e strategie per la loro soluzione
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Community counseling (Lewis & Lewis, 1989)
Unità di analisi (persone nel contesto) Cause degli stili di vita (interazione tra fattori situazionali e componenti individuali) Intervento professionale multi-metodo (condivisione competenze, uso risorse non-professionali, auto-aiuto, attivazioni di reti, azioni sull’ambiente) Enfasi sulla prevenzione e promozione del benessere
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1: ULSS n°5 : conoscere le abitudini alimentari
a cura di Franco Rebesan Indagine sulle abitudini alimentari eseguita nel 2000 presso alcune scuole della ULSS n°5.
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La prima colazione dei nostri bambini
La maggior parte dei bambini 90% assume la colazione al mattino, il 6% la effettua saltuariamente ed il 4% non la fa. La colazione viene consumata a casa dal 97% del campione, il 76% la fa volentieri e della percentuale di bambini che la fanno volentieri, il 78% la fa con i genitori. LINEE GUIDA Dr. Franco Rebesan
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Spuntino del mattino o spuntino del mattino viene consumato da quasi tutti i bambini, 95%, in quanto rappresenta una pausa molto gradita; circa il 51% dei bambini assume merendine di produzione industriale, solo il 5% mangia frutta ed il 43% assume succhi di frutta. LINEE GUIDA Dr. Franco Rebesan
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da verdure (35%) e legumi (25%).
Il pranzo Riguardo la composizione del pranzo la maggior parte dei bambini consuma sia il primo che il secondo piatto con contorno e frutta. Mangiano pasta o riso l’80% dei bambini e minestrone il 20%. Il secondo piatto è costituito nell’alimentazione dei nostri ragazzi soprattutto da alimenti carnei (38%), formaggi (30%), insaccati (20%). Anche il pesce viene consumato (12%), ma con frequenza modesta rispetto a carne, derivati del latte e salumi. I contorni più frequentemente assunti dai bambini sono le patate (40%), seguiti da verdure (35%) e legumi (25%). Per quanto riguarda il consumo di frutta, la maggior parte dei bambini la assume (80%), anche il consumo di dolci a fine pasto è elevato (46%). L’assunzione di bibite gassate e tè in sostituzione dell’acqua è stata rilevata con percentuale rispettivamente del 16% e del 21%. Appare evidente, un alto consumo di alimenti carnei, soprattutto carni rosse e salumi, mentre l’assunzione del pesce è scarsa, infatti solo il 12% del campione lo assume. LINEE GUIDA Dr. Franco Rebesan
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SPUNTINO DEL POMERIGGIO
Quasi tutti i bambini fanno lo spuntino nel pomeriggio ( 95% contro il 5% che non lo fa). Elevato è il numero di quelli che assumono merendine e snack di produzione industriale (39%). Il 9% consuma frutta, il 6% assume bibite ed il 46% succhi di frutta. LINEE GUIDA Dr. Franco Rebesan
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CENA La cena è costituita per la maggior parte dei bambini da un primo piatto, un secondo, contorno e frutta. La sera la pasta è gradita ai bambini (66%), anche il minestrone di verdura viene assunto in buona percentuale (34%). Carne (38%), formaggi (25%), salumi (18%) ed il pesce (19%), sono sempre presenti con frequenza settimanale elevata. Verdure, patate, e legumi vengono assunti in percentuale rispettivamente del 40%, 38% e 22%; la frutta in percentuale del 41%. La metà dei bambini mangia dolciumi dopo la cena, assumono bevande gassate il 16% dei bambini. LINEE GUIDA Dr. Franco Rebesan
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DOPO CENA LINEE GUIDA Dr. Franco Rebesan
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Relativamente all’attività fisica, ben il 79% dei bambini effettua sport settimanalmente e di questi il 59% almeno due volte la settimana. ATTIVITA’ SPORTIVA LINEE GUIDA Dr. Franco Rebesan
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Anche i legumi, frutta e verdura vengono poco utilizzati.
CONCLUSIONI Si è arrivati alla conclusione che nel comportamento alimentare dei bambini, pur essendo corretta la distribuzione dei pasti giornalieri, vi è tendenza a mangiare troppo, con eccessiva introduzione di calorie. Si può affermare che la loro dieta presenta un apporto in zuccheri semplici (zucchero, dolciumi, merendine ecc.) e lipidi (grassi) piuttosto elevato soprattutto per eccessiva assunzione di merendine di tipo industriale; inoltre vengono consumate troppo le carni rosse, salumi e formaggi e scarsa è l’assunzione di pesce. Anche i legumi, frutta e verdura vengono poco utilizzati. E’ importante sapere che il consumo eccessivo di merendine e bibite fuori orario determina l’instaurarsi di un circolo vizioso per cui i bambini saranno privi di appetito sia all’ora del pranzo sia all’ora della cena. LINEE GUIDA Dr. Franco Rebesan
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a cura di Annamaria Del Sole
1: ULSS n°19 : nutrilandia 2 a cura di Annamaria Del Sole Indagine sulle abitudini alimentari eseguita nel 2004 presso alcune scuole della ULSS n°19.
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INDAGINE SUI CONSUMI ALIMENTARI
Nella settimana compresa tra il 18/12/2004 ed il 24/12/2004 è stato fatto compilare ai bambini, mediante l’aiuto dei genitori e degli insegnanti, un diario alimentare contenente tutto quello che ogni bambino aveva consumato a colazione, pranzo, merenda e cena. Dai dati raccolti il S.I.A.N. ha condotto un’indagine di prevalenza puntuale riguardante solo la colazione e la cena essendo la merenda ed il pranzo consumati negli asili mediante menù validato dal S.I.A.N specificatamente per ogni scuola. L’intento è stato quello di voler valutare in un giorno feriale scelto casualmente (20/12/2004) le abitudini alimentari dei bambini a colazione ed a cena; mentre per la colazione si sono riportati tutti gli alimenti consumati, per la cena sono stati riportati solo gli alimenti considerati “negativi” perché non corrispondenti a quelli menzionati nei LARN al fine di una corretta e sana alimentazione.
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RISULTATI NUTRILANDIA 2
Nel campione esaminato, solo un’esigua parte di bambini non fa colazione (5%) e questo è un dato molto incoraggiante per il S.I.A.N. il quale in collaborazione con il SEPS ha attuato negli anni precedenti nelle scuole in oggetto diversi progetti di educazione alimentare aventi come tema l’importanza della colazione. Nessun bambino inoltre consuma frutta, solo il 2% consuma yogurt, solo il 3% fette biscottate, solo il 5% latte e cereali mentre il 29% in totale consuma alimenti considerati negativi (caffè e latte, the, latte e brioches, the con biscotti e brioches e solo biscotti o brioches) pur rimanendo il consumo del latte quello preponderante
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RISULTATI NUTRILANDIA 2
CONSUMI ALIMENTARI: CENA (20/12/2004) Consumo alimenti “negativi” CAMPIONE: 288 BAMBINI BIBERON 20,14 % PANINI 12,5 % BASTONCINI 11,16 % YOGHURT 4,17 % DOLCE 3,47 % WURSTEL 2,43 % PATATE FRITTE 2,08% NULLA 0 % i cibi “negativi” che vengono maggiormente consumati dai bambini sono il biberon (20%) e i panini (13%).
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Tipo alimento N° osservazioni Valore p
CONFRONTO TRA PORZIONE ATTESA (VALIDATA DAL SIAN) E PORZIONE OSSERVATA PER BAMBINO DI FRUTTA, PESCE E VERDURA Tabella 2 Tipo alimento N° osservazioni Valore p Frutta 347 < 0,001 Pesce 49 0,223 Verdura cotta 159 Verdura cruda 209 Verdura in foglia 64
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RILEVAZIONE DELLE GRAMMATURE E DEGLI SCARTI DI FRUTTA, VERDURA E PESCE
Dalle schede compilate dagli operatori delle mense nei mesi di febbraio, marzo ed aprile inerenti le quantità di frutta, verdura e pesce quotidiane da preparare e gli scarti di giornata di questi alimenti, il S.I.A.N. prima di poter procedere al monitoraggio degli scarti nel corso dei tre mesi si è proposto di rilevare se esiste una differenza significativa tra la porzione per ciascuno di questi alimenti validata dal S.I.A.N., porzione attesa, (sulla base delle Linee Guida regionali “in materia di miglioramento della qualità nutrizionale nella ristorazione scolastica”) e la porzione per bambino ricavata dalla scheda (porzione osservata). Dalla tabella si evince che la differenza tra porzione attesa e porzione osservata ( t di Student per campioni dipendenti) per singolo alimento è molto significativa eccetto che per il pesce; si è rilevata, dunque, una grammatura per bambino diversa da quella attesa. Le interpretazioni di questi risultati potrebbero essere molteplici.
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2: ULSS n°4 : l'applicazione del metodo statistico-epidemiologico
a cura di Saverio Chilese STATO NUTRIZIONALE ED ABITUDINI ALIMENTARI DELLA POPOLAZIONE SCOLASTICA DELL’ULSS N° 4 ALTO VICENTINO ( )
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Progetto di Sorveglianza Nutrizionale
Nell’ambito del Progetto di Sorveglianza Nutrizionale dell’Unità Operativa di Nutrizione dell’ULSS 4 è stato effettuato uno studio sullo stato nutrizionale e sulle abitudini alimentari dei bambini frequentanti la prima e quarta elementare e seconda media nei 32 comuni dell’ULSS ed è stata valutata la prevalenza di soggetti in sovrappeso.
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L’obiettivo dello studio
è stato quello di effettuare la sorveglianza dello stato nutrizionale di ragazzi nelle scuole, allo scopo di pianificare in seguito interventi di sanità pubblica atti a ridurre l’impatto ddell’eccesso di peso sulla popolazione.
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POPOLAZIONE SCOLASTICA
COSA MANGIANO I NOSTRI FIGLI ? RILEVAZIONE DELLO STATO NUTRIZIONALE E DELLE ABITUDINI ALIMENTARI NELLA POPOLAZIONE SCOLASTICA DELL'ULSS 4 Dipartimento di Prevenzione Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione Unità Operativa di Nutrizione
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PESO E ALTEZZA Dalla rilevazione del peso e dell'altezza risulta che: il 70.35% è normopeso il 20.96% è sovrappeso il 8.69% è obeso con un lieve aumento tra la classe 1° elem. e 2° media
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COLAZIONE La colazione viene svolta dai ragazzi nel 91.3% tutti i giorni o 4-5 volte alla settimana con un calo statisticamente significativo nel passaggio dalla 1° elem. (94.4%) alla 2° media (89.9%). Una colazione corretta viene svolta dal 63.2% con un calo statisticamente significativi nel passaggio dalla 1° elem. (69.7%) alla 2° media (62.9%).
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COLAZIONE Nel confronto frequenza / qualità della colazione si evidenzia che chi fa colazione correttamente lo fa anche con più frequenza, mentre chi fa colazione sporadicamente lo fa anche in modo non corretto dal punto di vista qualitativo.
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MERENDA DEL MATTINO La merenda del mattino viene fatta da quasi tutti gli alunni 95.8% con un calo statisticamente significativo nel passaggio dalla 1° elem. (98.9%) alla 2° media (94.8%). Però solo pochi la fanno correttamente con frutta o cracker 25.6 con una differenza statisticamente significativa tra le femmine (31.9%) ed i maschi (20.6%).
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MERENDA DEL POMERIGGIO
La merenda del pomeriggio viene fatta da quasi tutti gli alunni 95.8% però il 26.4 mangia merendine o biscotti o patatine.
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VERDURA E FRUTTA La verdura viene consumata tutti i giorni dal 15%) con un calo statisticamente significativo nel passaggio dalla 1° elem. (18.9%) alla 2° media (13.4%), e con una differenza statisticamente significativa tra pianura (16.2%) e montagna (9.2%). La frutta invece tende ad aumentare tra la 1° elem. (19.4%) e la 2° media (31%).
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FRUTTA E VERDURA Il consumo di frutta e verdura tutti giorni cala al 6.2% con un dato preoccupante per la montagna: 3.8%
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BEVANDE ZUCCHERATE Per le bevande zuccherate il dato relativo al consumo di 1 o più volte al giorno riguarda il 42.1% dei ragazzi.
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PESCE Il consumo di pesce con frequenza di 1 ÷ 2 volte alla settimana riguarda 1/3 dei ragazzi con un calo statisticamente significativo nel passaggio dalla 1° elementare (44.4%) alla 2° media (33.8%), e con una differenza statisticamente significativa tra pianura (36.3%) e montagna (24.9%).
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TV - COMPUTER ATTIVITA’ SPORTIVA Il tempo trascorso davanti alla TV o al computer risulta maggiore tra i ragazzi di 2° media rispetto a quelli di 1° elem. ed è maggiore in montagna rispetto alla pianura. Il 64% svolge attività sportiva tutti i giorni o 2-3 volte alla settimana.
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CONCLUSIONI Anche nella nostra popolazione scolastica l'eccesso ponderale sta assumendo proporzioni rilevanti ed in continuo aumento.
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(alterazione dell'orologio biologico).
CONCLUSIONI I ragazzi fanno poco e male la colazione con ripercussioni sulla attività intellettuale e comunque sulla crescita del bambino (alterazione dell'orologio biologico).
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Vi è la tendenza a consumare troppi dolci
CONCLUSIONI Vi è la tendenza a consumare troppi dolci e bevande gassate con apporto di zuccheri semplici e di grassi soprattutto assumendo merendine di tipo industriale. La Grecia ha concordato con le industrie produttrici di evitare di mandare in onda spot pubblicitari durante i programmi per i ragazzi proteggendoli dall'influenza dei falsi bisogni.
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CONCLUSIONI Scarsa è l'assunzione di frutta e verdura e di pesce in particolar modo nei ragazzi di 2° media e negli alunni residenti nelle zone montane.
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CONCLUSIONI Un programma di educazione alimentare con momenti pratici e di coinvolgimento delle famiglie può contribuire a contenere il fenomeno.
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Indagine conoscitiva sui consumi alimentari in relazione allo stato
3: ULSS n°19: lo studio di coorte a cura di Lucia Cortese Indagine conoscitiva sui consumi alimentari in relazione allo stato di soprappeso e di obesità nei bambini del territorio della ULSS n°19 ( )
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L’indagine E’ stato preso in considerazione un campione di alunni delle classi prime e quinte delle scuole elementari, pari al 20% circa del totale della popolazione scolastica. Queste età sono le più significative in termini di predittività di una futura obesità o soprappeso in età adulta, in quanto proprio in quella età si costituisce il patrimonio di grasso dell’individuo.
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Gli obbiettivi L’inchiesta si è proposta di valutare se le abitudini alimentari dei bambini classificati come obesi o in soprappeso differiscano in modo significativo da quelle dei normopeso
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La rilevazione Si sono quindi rilevati il peso e l’altezza
Sono stati consegnati dei diari alimentari settimanali su cui annotare ogni giorno frequenza e distribuzione dei pasti nella giornata, informazioni su preferenze, esclusioni o associazioni preferite di alimenti, attività fisica svolta, ecc. La compilazione dei diari è avvenuta in classe con l’aiuto degli insegnanti referenti.
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Le informazioni acquisite sono state confrontate con IMC.
I risultati Le informazioni acquisite sono state confrontate con IMC. La percentuale di bambini obesi di 5° elementare risulta il 10%, con i maschi 13.5% contro l’8% delle femmine, i bambini obesi di 5° (10%) superano quelli di prima elementare (6%); erronei comportamenti predispongono all’obesità: saltare la prima colazione ( e fare spuntini dopo cena coricandosi tardi); ridotta attività fisica: i bambini obesi dedicano meno di 1 ora alla settimana al movimento; 4. il consumo di latte cala del 10% dalla 1° alla 5° elementare e soprattutto nelle femmine (aumentato rischio di osteoporosi).
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Gli sviluppi futuri Rimane aperta la fase finale del progetto, che consisterà in una successiva indagine sui bambini delle classi prime quando arriveranno alla 5°. Si potrà valutare se gli interventi di educazione alimentare effettuati sui bambini e le loro famiglie sono efficaci nel ridurre la percentuale di soprappeso e di obesità.
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LE ABITUDINI ALIMENTARI E GLI STILI DI VITA PER LA SALUTE,
ULSS n°6 : empowerment a cura di Angiola Vanzo NANTO, LA SUA GENTE, LE ABITUDINI ALIMENTARI E GLI STILI DI VITA PER LA SALUTE, ALLA VIGILIA DEL NUOVO MILLENNIO Consigli per un’alimentazione equilibrata e stili di vita sani (1998)
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La rete comunitaria per la salute
GRUPPI DI AUTOMUTUO AIUTO PRIVATO SOCIALE SCUOLA FAMIGLIA E VICINATO MEDICO DI FAMIGLIA SERVIZIO SOCIO-ASSISTENZIALE COMUNALE SERVIZIO DI ASSISTENZA SANITARIA PRIMARIA la persona SERVIZIO IGIENE DEGLI ALIMENTI E DELLA NUTRIZIONE CASA DI RIPOSO GRUPPI RICREATIVO-SPORTIVI DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE OSPEDALE
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Principi ispiratori CARTA DI OTTAWA QUALITA’ DELLA VITA:
INTERVENTO DI RETE COMUNITARIA METODO DELLA “PREVENZIONE ATTIVA” soddisfazione complessiva dell’individuo per la propria vita, in relazione ai valori, ai bisogni ed agli obiettivi individuali (Emerson, 1985)
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La collaborazione scientifica per gli obiettivi di salute
tra l’Istituto di Igiene dell’Università di Padova, il Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione dell’ULSS di Vicenza, il medico della comunità il compianto dr Mario Celotto ed il Comune di Nanto, ha permesso di affrontare in modo sistematico la problematica della corretta alimentazione e la prevenzione delle malattie croniche a livello della comunità locale, con l’obiettivo di eliminare o quantomeno moderare gli eccessi alimentari che contribuiscono ad elevare l'incidenza di tali malattie.
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empowerment Ogni persona può impegnarsi a modificare le proprie abitudini, tutelando la propria salute in modo semplice e anche piacevole, soprattutto se il cambiamento viene accettato a livello di comunità.
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Partecipazione e sussidiarietà orizzontale
La promozione della qualità della vita non può prescindere quindi dalla partecipazione della popolazione e dalla creazione di alleanze e reti tra i vari soggetti istituzionali. Per questo si sono coinvolte figure istituzionali (comune, ULSS), l’università, i medici di famiglia, le associazioni di volontariato, che collaborano alle varie fasi del progetto, cercando di realizzare, attraverso la collaborazione “orizzontale” l’assistenza sanitaria primaria secondo i dettami dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel documento di Ottawa del 1986.
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Indagine epidemiologica
Il punto di partenza ha riguardato la conoscenza delle abitudini alimentari e dello stile di vita degli abitanti del Comune di Nanto: nei mesi di luglio-settembre 1998 è stato proposto ad un campione di 315 abitanti del Comune un questionario sulla dieta seguita, sulle abitudini al fumo, sull’attività fisica, sul consumo di alcolici.
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Intervistatori ed intervistati
Le interviste sono state effettuate da un gruppo di cittadini e cittadine volontari appositamente addestrati. L’indagine ha avuto grande successo grazie ai 273 cittadini e cittadine (87%) che hanno gentilmente accettato di rispondere alle nostre domande.
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Incontri e materiali informativi
In seguito sono state programmate ulteriori fasi con il coinvolgimento attivo della popolazione in incontri e corsi di aggiornamento e di educazione sanitaria, anche mediante la divulgazione di un opuscolo, che vuole suggerire le buone abitudini che possono aiutare a mantenerci sani. Contiene infatti informazioni sulle abitudini rilevate, consigli, alcuni indirizzi utili ed alcune ricette.
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Ricette della nostra tradizione
L’alimentazione sana ed equilibrata è possibile nell’ambito di un corretto rapporto con il cibo, che è tale solo se esiste anche il piacere del cibo, che non va inibito, ma mantenuto ed educato. Le ricette contenute in questo volumetto ripercorrono la storia della nostra alimentazione e divengono una lettura della società, che può essere utile soprattutto ai giovani per recuperare quelle emozioni antiche che segnano la nostra identità culturale e nel contempo percorrere nuove strade per la promozione della salute individuale e collettiva. Sono state preparate dagli stessi cittadini di Nanto.
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Il medico di famiglia e di comunità è la figura centrale
Scriveva il dr Mario Celotto: “Dobbiamo riconoscere che la curiosità in occasione della nostra ricerca ha prodotto risultati apprezzabili: la partecipazione attiva e puntuale degli intervistatori, l’ampia area di risposta della popolazione sorteggiata, l’entusiasmo e la partecipazione oltre le aspettative delle gentili signore non più ventenni, disposte a predisporre una serie di ricette saporite in linea con le esigenze alimentari della nostra popolazione….
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Apprezzabile inoltre la collaborazione fattiva dei “Sempre verdi” (Club di auto-aiuto anziani).
Pertanto va rilevato l’alto senso di curiosità produttiva dell’intera popolazione, che si è data da fare nei vari ruoli. Con gente così impegnata si può andare lontano nella costruzione di un avvenire migliore, un avvenire partecipato e sereno destinato a conoscere e selezionare con intelligenza ciò che è utile per la promozione della propria salute.”
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Salute: Bene Prezioso! Salute: Bene Prezioso!
Se per carenza di cibo (un tempo) ho mangiato male e troppo poco, non ritenendomi colpevole, mi sono assolto. Ma, se nell’abbondanza (con sregolatezza) dovessi mangiar troppo di certo ad assolvermi non sarei disposto. Pensando a tutti gli accorgimenti per proteggere il denaro ed altre futili valute, mi sentirei uno stolto, non preoccupandomi un po’ anche della salute. Del giusto modo di nutrirci or ci vien data lezione: riconoscenti approffittiamone tutti, di questa bella occasione! Morale della favola: userem l’educazione poi, un po’, anche a tavola. Eugenio Serafin detto GINO
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…Promozione della Salute “… il processo attraverso il quale le persone di aumentano il controllo e migliorano la propria salute […] (OMS-Ottawa 1986) … La combinazione di interventi che, attraverso supporti educativi e ambientali, facilitino le azioni e modifichino le condizioni di vita conducendo l’individuo, o la comunità, alla salute (Green e coll.,1991) processo attraverso il quale una comunità accresce il controllo sulle decisioni e azioni … relative alla propria salute Empowerment
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GRAZIE PER L'ATTENZIONE
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