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PubblicatoGiulio Casati Modificato 10 anni fa
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FILOSOFIA DELLA MENTE Giacomo Romano a. a. 2007/2008: II° Quarto, Modulo 2 Introduzione alla coscienza 27/11/07
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2 La poesia della coscienza … No, it is impossible; it is impossible to convey the life-sensation of any given epoch of ones existence –that which makes its truth, its meaning- its subtle and penetrating essence. We live, as we dream –alone … … No, è impossibile, è impossibile trasmettere la sensazione di vita di qualsiasi periodo della propria esistenza –quel che ne rende la verità, il significato –lessenza sottile e penetrante. Si vive, come si sogna- soli.
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3 Caratterizzare la coscienza Per stabilire se la coscienza sia un fenomeno ragionevolmente trattabile, anche in ambito scientifico, occorre comprendere che cosa si intende per coscienza Questo è un compito che si addice particolarmente alla riflessione filosofica (almeno a quella sistematica e rigorosa)
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4 Scienza e Coscienza La scienza, che si appoggia su un fondamento ontologico prevalentemente fisico*, costituisce la fonte più affidabile delle nostre conoscenze sul mondo La scienza può trattare anche del fenomeno che di solito si identifica con la coscienza, consistente in una serie di stati qualitativi della nostra vita interiore?
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5 Lidentificazione della coscienza Per poter caratterizzare la coscienza occorre chiarire quali sono le condizioni alle quali siamo disposti a riconoscere stati coscienti ad un certo individuo Normalmente gli esseri umani si possono considerare individui coscienti; così come alcuni animali –ma se tutti gli animali, è un fatto da decidere. E le altre entità?
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6 La coscienza: 4 e più problemi Quattro questioni (discutibili) sulla coscienza (Di Francesco): 1.La questione del meccanismo 2.La questione del confine 3.La questione dello scopo 4.La questione del come -... Forse ci si dimentica della questione più importante: che cosa è la coscienza?
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7 Prospettive sulla coscienza Una caratterizzazione (ontologica) della coscienza dipende dalla prospettiva con cui ci si pone nei confronti di tale fenomeno: 1.Se alla prima persona (riconoscimento dei qualia) oppure 2.Se alla terza persona (disconoscimento dellaspetto qualitativo/esperienziale)
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8 E possibile una scienza della coscienza? Nel metodo scientifico ci sono mezzi adeguati per spiegare la coscienza? Con la scienza non si perde forse proprio laspetto che più ci preme, quello della soggettività (cfr. Leibniz e il mulino)? Come è possibile impostare una scienza della coscienza se la si studia in una prospettiva alla prima persona?
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9 Coscienza e cognizione La dimensione maggiormente studiata nella vita della mente è quella cognitiva La dimensione cognitiva si accompagna regolarmente ad un fenomeno cosciente La prospettiva scientifica (che si muove su uno sfondo ontologico fisicalista) non sembra rendere conto adeguatamente del profilo cosciente dellattività cognitiva
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10 La coscienza e gli studi cognitivi Lo studio della mente più consolidato è radicato nellipotesi metodologica per cui i processi mentali siano processi essenzialmente cognitivi (processi che veicolano informazione in qualche modo codificabile) Ma è possibile analizzare la coscienza con la medesima metodologia? La coscienza può considerarsi in termini informazionali?
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11 Coscienza cognitiva e fenomenica Anche la coscienza può essere spiegata in chiave informazionale, ma una spiegazione del genere sarà limitata alla sua portata cognitiva (coscienza cognitiva) Il problema è capire che fine fa la parte residuale, la dimensione fenomenica che si accompagna alla prospettiva cognitiva; in altre parole, che ne è della coscienza fenomenica?
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12 Coscienza fenomenica e natura Che posto ha la coscienza (fenomenica) nellambito dei fenomeni naturali? Può essere considerata alla stregua di un fenomeno naturale? E legittimo applicare i canoni delle scienze naturali ad un fenomeno che potrebbe essere … culturale, comportamentale, esistenziale, ecc.?
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13 Coscienza e filosofia della mente Nel contesto della filosofia della mente la vera sfida riguarda proprio il rapporto tra approccio scientifico e naturalistico della conoscenza e lintuizione ordinaria in merito alla coscienza Del resto, porre la questione in questi termini presuppone unimpostazione filosofica (seppure sui generis)
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14 Coscienza e Naturalismo I Un atteggiamento con cui porsi nei confronti della conoscenza assumendo una base naturalistica è il riduzionismo Per questa ipotesi la coscienza si risolve in un quadro ontologico ed epistemologico che privilegia le scienze naturali La coscienza quindi può essere spiegata alla stregua di un qualsiasi fenomeno naturale
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15 Coscienza e Naturalismo II Lantiriduzionismo oppone una resistenza di fondo allipotesi che la coscienza possa essere chiarita sulla base delle attuali scienze naturali Le scienze naturali infatti non riescono a render conto della dimensione soggettiva ed esperienziale con cui invece si caratterizza di solito la coscienza (explanatory gap)
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16 Coscienza e Naturalismo III Secondo ipotesi eliminativiste la coscienza altro non è che una costruzione culturale, immaginaria, cui non corrisponde alcun referente dotato di un effettivo status ontologico La coscienza è solamente un nome vuoto che non designa alcun fenomeno effettivo: dovrebbe essere abbandonato da ogni serio tentativo di far chiarezza sulla mente
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