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PubblicatoLeonora Madonia Modificato 11 anni fa
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Cittadinanza e Costituzione- Supporti alla sperimentazione; la formazione del personale e le reti Criteri e orientamenti Siamo tutti in apprendimento –Dislocazioni teoriche e pratiche della cittadinanza –Interrogativi radicali –Siamo in una fase di apprendimento istituzionale Lapprendimento riguarda tutti –Il valore formativo del tema coinvolge curricolo, ambienti, rapporti, comunità scolastica –Recuperare semantica comune Formazione e sviluppo professionale –Apprendimento ed esperienze –Riconversione di modelli e immaginari professionali Ridondanza dei codici di formazione –Superamento del paradigma funzionalistico –Approccio antropologico-culturale
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Il paradigma tradizionale della cittadinanza Il costrutto tradizionale (la nostra formazione culturale per almeno due generazioni) è fondato su Territorio, Nazione, Stato La cittadinanza come relazione sociale di inclusione politica del soggetto nello Stato –Lo Stato come territorio delle regole comuni e del diritto –il rapporto tra Stati (il diritto internazionale) come terreno di dialettica irrisolta tra rappresentanze e organismi deboli ed esercizio della forza La Costituzione come coronamento di un processo: Unità nazionale, Risorgimento, Resistenza –Una sistemazione retorica che ha consentito per almeno mezzo secolo la coesistenza riconosciuta di approcci culturali e politici plurali –Come indicatori di tale pluralismo: Croce, Gobetti, Calamandrei, De Gasperi, Togliatti Questo paradigma è attraversato da dislocazioni plurime, endogene ed esogene
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Dislocazioni e fratture del modello tradizionale: interne Provengono dal percorso contraddittorio tra il dettato formale della Costituzione del 48 ed i processi di costruzione della costituzione materiale. Gli assetti istituzionali –Le Regioni, le Autonomie I diritti sociali –La costruzione del modello nazionale di welfare Lo Stato/Ordinamento –Lequilibrio istituzionale –La Pubblica Amministrazione N.B. dislocazioni che sedimentano problematiche crescenti nella concezione e nella pratica della cittadinanza, e dunque nella formazione del cittadino e nei suoi rapporti con la dimensione pubblica.
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Dislocazioni e fratture del modello tradizionale: tra globale e locale Linternazionalizzazione delleconomia e delle istituzioni alterano il territorio delle regole –Sottraggono esercizio del potere allo Stato –Trasferiscono decisionalità in ambiti non direttamente controllabili dalla deliberazione dei cittadini –Amplificano e attualizzano, restringendo i margini di mediazione, il confronto tra appartenenze e identità diverse –Favoriscono il riprodursi, su scala locale, di concezioni e pratiche tradizionali dellappartenenza ristretta ius sanguinis, ius soli.
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Dislocazioni e fratture del modello tradizionale: la fase storica delle innovazioni istituzionali La riforma del Titolo V della Costituzione: non solo ordinamento –Lassetto delle autonomie (istituzionali e funzionali) –Le Regioni, gli Enti Locali, Università, Istituzioni scolastiche….. La crescita e valorizzazione della società civile e della sua autonomia –Lauto organizzazione e della società civile come campo intermedio tra soggetti e Stato, non più (solo) come campo di esercizio dellegemonia –La sussidiarietà N.B. dislocazioni che sedimentano problematiche crescenti nella concezione e nella pratica della cittadinanza, e dunque nella formazione del cittadino
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Le due cittadinanze La cittadinanza come relazione sociale di inclusione politica del soggetto nello Stato La cittadinanza come relazione sociale di appartenenza ad una sfera politica che valorizza valori comuni (diritti) attraverso le autonomie sociali e le loro relazioni, sia conflittuali che cooperative Porre oggi il problema della formazione alla cittadinanza significa esplorare tale passaggio. E il personale della scuola deve essere capace di delinearne il sentiero, prima di tutto entro la propria cultura professionale
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Il confronto storico/internazionale: cittadinanza/cittadinanze Rapporto Stato/Società civile Pedagogia emancipatrice Pedagogia stabilizzatrice Modello statalistaStatalismo emancipatore Statalismo stabilizzatore Modello societarioSocietarismo emancipatore Societarismo stabilizzatore Il rapporto soggetto/società civile/Stato configura i diversi modelli di cittadinanza
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Perché e come la formazione del personale Ridefinire una semantica comune nella transizione Individuare ruoli e compiti –La cittadinanza, in questa fase, evoca competenze che investono sia lenciclopedia di specifici saperi (Storia, Diritto, Economia) Sia i compiti formativi generali che sono comuni a tutti (similmente per es. alla costruzione delle competenze linguistiche) Costruire lambiente, il contesto della formazione: listituzione scolastica diviene territorio di esercizio ed esperienza di cittadinanza (curricolo implicito).
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Le reti come supporto alla formazione e sperimentazione: categorie interpretative Architetture StellaBroadcast AnelloComunità Comunicazione Uno – a – unoLegami forti Uno – a – molti Molti – a- moltiLegami deboli N.B. più spesso modelli misti
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Servizi di rete: rapporto flessibilità / interazione N.B. Tipologie miste possono consentire il passaggio da comunità virtuali a oggetti reali (vedi bookcrossing o mobilitazione socio-politica) da legami deboli a legami forti.
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Le reti di scuole: le potenzialità dellautonomia Le scuole possono promuovere accordi di rete o aderire ad eventuali accordi già costituiti l'accordo può avere a oggetto attività didattiche, di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di formazione e aggiornamento…. se l'accordo prevede attività didattiche o di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di formazione e aggiornamento, deve essere approvato dal consiglio di istituto e dal collegio dei docenti l'accordo può prevedere lo scambio temporaneo di docenti fra le istituzioni che partecipino alla rete, purché questi abbiano uno status giuridico omogeneo e acconsentano. nell'accordo vadano individuati: –un organo responsabile della gestione delle risorse e del raggiungimento delle finalità del progetto; –la durata del progetto; –le competenze e i poteri dell'organo responsabile della gestione; –le risorse professionali e finanziarie messe a disposizione della rete dalle singole istituzioni; nell'ambito delle reti di scuole, possono essere istituiti laboratori finalizzati a: –a) ricerca didattica e sperimentazione; b) documentazione; c) formazione in servizio del personale scolastico; d) orientamento scolastico e professionale. Le reti di scuole possono ridefinire i rispettivi organici in modo da consentire l'affidamento a personale dotato di specifiche competenze ed esperienze di compiti organizzativi e di raccordo inter-istituzionale e di gestione dei laboratori menzionati Le scuole possano stipulare convenzioni con Università, istituzioni, enti, associazioni. Le scuole possono costituire o aderire a consorzi pubblici e privati per assolvere compiti istituzionali coerenti con il Piano dell'offerta formativa e per l'acquisizione di servizi e beni che facilitino lo svolgimento dei compiti di carattere formativo.
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