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PubblicatoZeta Mattioli Modificato 11 anni fa
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29 – Macroeconomia delle economie aperte: concetti e fondamenti
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Economia chiusa, economia aperta
Un’economia chiusa non interagisce con il resto del mondo Non ci sono importazioni, esportazioni, flussi di capitali Un’economia aperta interagisce liberamente con il resto del mondo - acquista (importazioni) e vende (esportazioni) beni e servizi sul mercato mondiale dei prodotti - acquista e vende attività patrimoniali sui mercati finanziari mondiali
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Esportazioni nette (NX) o Bilancia commerciale:
= valore delle esportazioni meno valore delle importazioni ( ... collegamento con la contabilità nazionale: Le esportazioni sono uno dei possibili impieghi delle risorse, date da PIL più importazioni)
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Si ha un disavanzo commerciale se:
Importazioni > Esportazioni ….. e un avanzo commerciale se Esportazioni > Importazioni
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(1 lira 1950 corrisponde a 26,7 lire 1995)
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Discussione: che cosa è meglio: l’avanzo o il disavanzo commerciale? Obiettivo: come sempre, in economia, ogni fenomeno può essere visto da almeno due punti di vista
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Le ‘determinanti’ delle esportazioni nette
Le preferenze dei consumatori per beni e servizi prodotti all’estero I prezzi interni e internazionali Il tasso di cambio I costi di trasporto Le politiche nazionali in materia di commercio internazionale
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La crescente apertura dell’economia americana
% PIL Esportazioni Importazioni 5 10 15 1950 1955 1960 1965 1970 1975 1980 1990 1985 1995
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L’apertura internazionale dell’Italia, dalla firma del trattato di Roma (1958) che ha dato l’avvio al processo di unificazione europea: MEC, CEE, Ue Es. quote 1995 dell’import/export italiano
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Flussi di capitali: investimenti esteri netti:
= differenza acquisti di attività patrimoniali estere da parte dei residenti in una nazione e acquisti di attività patrimoniali nazionali da parte di non residenti Determinanti degli investimenti (diretti e indiretti): rendimenti reali all’interno e all’esterno percezione di rischio economico e politico politiche di regolazione della proprietà verso i residenti e i non residenti
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L’uguaglianza tra esportazioni nette e investimenti esteri netti; risparmio, investimento e flussi internazionali Se si esporta più di quanto si importa, il risparmio “finanzia” (consente) l’eccesso di esportazione e deve corrispondere ad un acquisto di attività patrimoniali di residenti sull’estero
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Ricordiamo che in una economia chiusa:
da cui: con S che indica il risparmio
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Ricordiamo che in una economia aperta:
da cui: e anche: Risparmio = Inv. interni + Inv. esteri netti (ambiguità nell’uso del termine investimenti)
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(a) USA: risparmio interno e investimento interno
(in % del PIL) % PIL 20 18 16 14 12 10 1965 1995 1990 1985 1980 1975 1970 Risparmio interno Investmento interno
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(b) USA: investimento estero netto (in % del PIL)
1965 1995 1990 1985 1980 1975 1970 % del PIL 4 -4 -3 -2 -1 1 2 3
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(c) Italia: investimento estero netto (in % del PIL)
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I prezzi nelle transazioni internazionali:
tassi di cambio reali e nominali Le transazioni internazionali sono influenzate dai prezzi internazionali che, come in qualsiasi mercato, “coordinano” le decisioni di produttori e consumatori quando interagiscono nei mercati internazionali Due prezzi molto importanti: i tassi di cambio nominali e quelli reali
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Tasso di cambio nominale: il rapporto a cui possiamo cambiare la moneta di una nazione in quella di un’altra Denominazione del tasso di cambio: Valuta nazionale / Valuta straniera Valuta straniera / Valuta nazionale
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Apprezzamento della valuta: se con un euro acquistiamo una maggiore quantità di moneta straniera, l’euro si apprezza ( quindi aumenta il cambio = valuta straniera / euro ) Deprezzamento della valuta: se con un euro acquistiamo una minore quantità di moneta straniera, l’euro si deprezza ( quindi diminuisce il cambio = valuta straniera / euro )
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Tasso di cambio $/€ dal 1.1.99 al 19.04.02
fuori programma Tasso di cambio $/€ dal al $/€
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Tasso di cambio reale: il rapporto a cui possiamo cambiare i beni (merci e sevizi) di una nazione in quelli di un’altra
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Il tasso di cambio reale compara i prezzi di un bene nazionale e di uno straniero all’interno di una economia e dipende dal tasso di cambio nominale e dai prezzi del bene nazionale e di quello straniero, misurati nelle valute locali Se al supermercato una lattina di birra americana costa il doppio di una lattina di birra nazionale, il tasso di cambio reale (applicato alla birra) è 0,5 (sostituti perfetti!)
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Prezzo riso in Italia: € 100 / ton.
Prezzo riso in Giappone: ¥ / ton. Tasso di cambio nominale: 80 ¥ per 1 €
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Il cambio reale è la determinante chiave nelle quantità di importazione e esportazione di una economia Quando il cambio reale è basso (ex. riso e birra) i consumatori interni ed esterni preferiscono acquistare i prodotti di quella nazione piuttosto che di altre Quando il cambio reale è alto . . .
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Per l’economia nel suo complesso, consideriamo il livello generale dei prezzi (e cioè il valore di due panieri di spesa tipici nelle due economie)
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(Una) teoria della determinazione del tasso di cambio: la parità del potere d’acquisto (PPA)
Secondo la teoria della PPA una unità di qualsiasi valuta deve poter acquistare la stessa quantità di beni in qualsiasi luogo del mondo Se non accade così, ci sono opportunità di profitto (tramite arbitraggio) non sfruttate Cosiddetto principio del prezzo unico in ogni parte del mondo (indice BigMac—come paniere di beni)
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Il tasso di cambio tra due monete (se la teoria è valida e comunque secondo una interpretazione di buon senso) deve riflettere i differenti livelli di prezzo nei due paesi Inoltre, i paesi con alta inflazione (relativa) avranno monete che si deprezzano (e, per converso, i paesi a bassa inflazione relativa avranno monete che si apprezzano)
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La PPA in formule . . .
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Limiti alla teoria della parità di potere d’acquisto
Beni che non sono perfetti sostituti Beni non facilmente trasportabili (quasi tutti i sevizi, in particolare alla persona)
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Una storia di prezzi e cambi nell’iper-inflazione tedesca (non potendo fare esperimenti . . .)
Indice (1921 = 100) 1,000,000,000,000,000 Offerta di moneta 10,000,000,000 Livello dei prezzi 100,000 1 .00001 Tasso di cambio 1921 1922 1923 1924 1925
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Esercitazione: Caso pratico n.1
Supponete che un soggetto residente in Gran Bretagna acquisti un computer da una fabbrica americana usando Sterline inglesi. a) Se la fabbrica americana mantiene in portafoglio le Sterline inglesi, vale l’identità NX = NFI in questo caso? Si. Le esportazioni nette americane si sono incrementate per la vendita del computer, e gli investimenti esteri nette si sono incrementati di un egual valore per la moneta ricevuta in pagamento (acquisizione di un’attività finanziaria estera)
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b) Supponete che la fabbrica americana utilizzi le sterline per contribuire alla costruzione di uno stabilimento in Gran Bretagna. Vale in questo caso l’identità NX = NFI? Di quale tipo di investimento estero si tratta? Si. Le esportazioni nette si sono incrementate per la vendita del computer, gli investimenti esteri netti si sono incrementati di un eguale ammontare dato che le sterline ricevute in pagamento sono utilizzate per acquistare capitale straniero (lo stabilimento in GB). Si tratta di un investimento estero diretto.
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c) Supponete che la fabbrica americana utilizzi le Sterline per acquistare azioni di una azienda britannica. Vale NX = NFI in questo caso? Che tipo di investimento estero è stato realizzato? Si. Le esportazioni nette si sono incrementate per la vendita, il corrispondente valore in moneta utilizzato per l’acquisto di attività finanziarie estere ha fatto aumentare gli investimenti esteri netti degli USA. Si tratta di un investimento estero di portafoglio. d) Supponete che la fabbrica americana usi le sterline per acquistare chips per computer prodotti in Gran Bretagna. Vale in questo caso l’identità NX = NFI? Si. Le esportazioni nette aumentano per la prima vendita, utilizzando il ricavato (e non detenendolo in portafoglio) per un acquisto all’estero le esportazioni nette diminuiscono dello stesso ammontare lasciando invariati sia NX che NFX.
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Caso pratico n.2 Il tasso di inflazione del paese A è del 3% annuo, mentre quello del paese B è del 7%. (a) Quale teoria possiamo utilizzare per prevedere i movimenti del tasso di cambio (valuta A / valuta B) ? (b) Il cambio si apprezza o deprezza? Di quanto? (a) Nel lungo periodo i movimenti del tasso di cambio possono essere predetti utilizzando la teoria della PPA.
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Secondo la PPA, tasso cambio = PB/ PA quindi (considerando le variazioni percentuali): % cambio = % PB - % PA = inflazione in B – inflazione in A Perciò: % cambio = 7% - 3% = 4% Il cambio si apprezza del 4%.
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