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PubblicatoTerzo Bassi Modificato 10 anni fa
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Barbara Sini - Dipartimento di Psicologia - Università di Torino
Competenza emotiva Barbara Sini - Dipartimento di Psicologia - Università di Torino
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Barbara Sini - Dipartimento di Psicologia - Università di Torino
COMPETENZA EMOTIVA (Carolyn Saarni,1999) La dimostrazione dell’autoefficacia (self-efficacy) nelle transazioni sociali che suscitano emozioni (Emotion- eliciting social transactions) Barbara Sini - Dipartimento di Psicologia - Università di Torino
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Self-efficacy: Capacità e abilità dell’individuo di raggiungere un risultato desiderato. Barbara Sini - Dipartimento di Psicologia - Università di Torino
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Emotion- eliciting social transactions:
comprendere come le persone possono rispondere emotivamente e, contemporaneamente e strategicamente, applicare la propria conoscenza sulle emozioni e sulla loro espressività, alle situazioni di relazione interpersonale. Barbara Sini - Dipartimento di Psicologia - Università di Torino
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AUTOREGOLAZIONE (SELF-REGULATION)
L’abilità di gestire le proprie azioni, pensieri e sentimenti in modo adattativo e flessibile in base alle diverse varietà di contesto, sia sociale sia fisico. Un’autoregolazione ottimale contribuisce al benessere, al senso di autoefficacia e fiducia e ad un senso di coinvolgimento con gli altri. Barbara Sini - Dipartimento di Psicologia - Università di Torino
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Competenza emotiva e autocoscienza (self-awarness)
Sé soggettivo Sé oggettivo Barbara Sini - Dipartimento di Psicologia - Università di Torino
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Autoregolazione e attaccamento
L’attaccamento sicuro è caratterizzato da un atteggiamento materno di accoglienza e sensibilità ai segnali emotivi dei bambini, anche e soprattutto a quelli negativi, così che il bambino percepisce la madre come un “porto sicuro” dal quale il bambino può avventurarsi nell’esplorazione dell’ambiente. Barbara Sini - Dipartimento di Psicologia - Università di Torino
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1. Percezione, valutazione (appraisal), ed espressione delle emozioni
Sul piano della regolazione emotiva, si mette il bambino nella condizione di tollerare le emozioni negative per un lasso di tempo sufficiente perché possa dare significato alla situazione frustrante o conflittuale di fronte alla quale si trova e perché provi ad escogitare una qualche risposta. Barbara Sini - Dipartimento di Psicologia - Università di Torino
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LE 8 ABILITÀ DELLA COMPETENZA EMOTIVA
1 La consapevolezza del proprio stato emozionale, compresa la possibilità che si stiano esperendo emozioni multiple e, ad un più alto livello di maturazione, la consapevolezza che si possa non avere coscienza di quello che si sta provando a causa di dinamiche inconsce o di disattenzione selettiva. Barbara Sini - Dipartimento di Psicologia - Università di Torino
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2 L’abilità di discernere le emozioni degli altri è basata su schemi situazionali ed espressivi il cui significato trova un qualche grado di consenso all’interno di uno specifico contesto culturale. Barbara Sini - Dipartimento di Psicologia - Università di Torino
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3 L’abilità di usare un vocabolario delle emozioni e termini per indicare le espressioni che sono comunemente disponibili nella propria cultura (o sottocultura) e, ad un più alto livello di maturazione, l’abilità di acquisire copioni (scripts) culturali che legano l’emozione ai ruoli sociali. Barbara Sini - Dipartimento di Psicologia - Università di Torino
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4 Capacità di coinvolgimento empatico e “simpatetico” nelle esperienze emozionali degli altri. Barbara Sini - Dipartimento di Psicologia - Università di Torino
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5 L’abilità di realizzare che uno stato emozionale interno non necessariamente corrisponde con l’espressione esibita e, ad un più alto livello di maturazione, la capacità di comprendere che il comportamento emozionale-espressivo può avere un certo impatto sugli altri e tenerne conto nelle proprie strategie di auto-presentazione. Barbara Sini - Dipartimento di Psicologia - Università di Torino
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Regolazione o controllo?????
Per “gestione delle emozioni” (“emotion management”) intendo il conoscere quando esprimere le proprie emozioni in modo spontaneo e quando modificare o addirittura sopprimere la loro espressione, sulla base delle circostanze di tipo sociale e come sia importante per se stessi controllare o esprimere ciò che si prova (una delle tante strategie di gestione delle emozioni). Barbara Sini - Dipartimento di Psicologia - Università di Torino
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6 La capacità, nell’affrontare adattivamente emozioni avverse o stressanti, di usare strategie di autoregolazione che migliorano l’intensità o la durata temporale di un qualche stato emotivo (come ad esempio la resistenza fisica allo stress). Barbara Sini - Dipartimento di Psicologia - Università di Torino
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Strategie di problem-solving
Strategie focalizzate sull’evento Da moderato ad elevato controllo sulla situazione Strategie di problem-solving Ricerca di supporto (aiuto o conforto) Strategie di distanza (distacco) Strategie di internalizzazione (autobiasimo, ansia, comportamenti di preoccupazione) Strategie di esternalizzazione (biasimare gli altri, attacchi aggressivi) Barbara Sini - Dipartimento di Psicologia - Università di Torino
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Strategie di problem-solving
Strategie focalizzate sull’emozione (emotion-focused strategies) Poco o nessun controllo sulla situazione Sostituzione o distrazione dal contesto o dallo stato emotivo Riorganizzazione o ridefinizione del contesto o dell’emozione negativo/a “Smussamento” cognitivo o strategie di ricerca di informazioni Evitamento del contesto o dell’emozione negativo/a Diniego o negazione del contesto o dell’emozione Dissociazione di sé dalla situazione Barbara Sini - Dipartimento di Psicologia - Università di Torino
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7 Consapevolezza che la struttura o la natura dei rapporti interpersonali è in parte determinata dalla qualità della comunicazione emotiva all’interno della relazione. si agisce in modo autoefficace se si è consapevoli di come vengono comunicate le proprie emozioni agli altri e se si riconosce che la scelta del livello di comunicazione emotiva dipende dalla natura della relazione. Barbara Sini - Dipartimento di Psicologia - Università di Torino
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8 La capacità di essere emotivamente autoefficaci: avere un punto di vista individuale su se stessi e sul proprio modo di “sentire” e, soprattutto, del modo in cui si intende provare emozioni. (essere autoefficaci a livello emotivo significa non essere sopraffatti dall’intensità e la complessità dell’esperienza emotiva come pure non sentire l’esigenza di inibire o negare alcun tipo di emozione) Barbara Sini - Dipartimento di Psicologia - Università di Torino
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