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PubblicatoPatrizia Dolce Modificato 10 anni fa
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università degli studi di torino1 Analisi dei processi decisionali e innovazione emanuele.cadario@unito.it
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università degli studi di torino2 Prima parte: approfondimento delle teorie più accreditate inerenti lanalisi del processo decisionale. Seconda parte: innovazione e tipologie di ricerca. Terza parte: il modello.
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università degli studi di torino3 Le teorie economiche Il modello canonico. Figura centrale il comportamento del consumatore. Caratteristiche delle alternative di scelta: 1.Comparabili sempre 2.Finite 3.Individuabili 4.Conseguenze note 5.Transitive 6.Costo di reperibilità informazioni = zero
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università degli studi di torino4 Razionalità illimitata Criterio di scelta mono La decisione precede sempre lazione Reperibilità di tutte le alternative (ordinamento completo) Ordinamento sempre possibile delle alternative Rigidità nel tempo dei criteri di scelta Le preferenze sono asimmetriche Conoscenza almeno probabilistica degli esiti di tutte le alternative Criterio di scelta = massimizzazione Critiche: in contesti ecologici nessuno dei presupposti è rispettato Presupposti di fattibilità
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università degli studi di torino5 Teorie della razionalità limitata Limiti nelle capacità di processare le alternative Slack = lasco Aspetti imitativi, affettivi, evolutivi Le conseguenze delle alternative emergono mentre lazione viene compiuta, non si conoscono ex-ante Criterio di scelta = soddisfacimento Il ruolo dellambiente… Critica: come fare a formalizzare la soddisfazione? Come confrontare le scelte soddisfacenti di diversi individui?
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università degli studi di torino6 Il contributo delle neuro-scienze Recenti scoperte Aree di attivazione Rigore scientifico degli strumenti utilizzati Identificazione di quadranti differenti attivati in contesti di scelta diversi Razionalità (limitata) e affetto Imitazione
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università degli studi di torino7 Neuro-economia (per linnovazione?) Analizzare i processi decisionali dellimpresa partendo degli errori, tenendo in considerazione le scoperte in ambito di attivazioni neuronali e le critiche della razionalità limitata, confermate dalla presenza del sistema limbico e di interconnessioni tra aree cerebrali superiori. Rivisitare (radicalmente?) alcune teorie
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università degli studi di torino8 Dallindividuo allorganizzazione Quando ciò è possibile? Non ci occupiamo delle interazioni tra individui e di tutti i problemi legati ad aspetti sociali o inter- azionali, ma solo del momento in cui limpresa opera una scelta a favore di una alterativa. Nel momento della scelta lorganizzazione va intesa come se fosse un singolo. Applichiamo le categorie individuali di decision- making allimpresa.
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università degli studi di torino9 Scelta ex-ante per linnovazione R & DAltro (pubblicità) Innovazione: senza ricerca non cè innovazione. Innovazione semantica. Applicata Vs. di Base Modello preda-predatore. Il ruolo del policy-maker Budget limitato cenni Equilibrio?
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università degli studi di torino10 Analisi decision-making Applicata Base Breve termine Lungo termine ragionevole razionaleaffettivo esterno Policy maker Equilibrio?
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università degli studi di torino11 Confronto tra scelta ex-ante e conseguenze ex-post I criteri di decision-making che risultati hanno favorito? Breve e lungo periodo portano a scelta differenti? Quanto unimpresa può aspettare il lungo periodo per rientrare degli investimenti? Che ruolo può svolgere il policy-maker? Quando e quanto deve finanziare per mantenere uno sviluppo sostenibile? Le imprese pensano di scegliere in modo razionale e invece lo fanno in modo affettivo? Perché unimpresa dovrebbe investire in ricerca di base sapendo delle esternalità positive sulle altre? Il policy-maker potrebbe incentivare la ricerca di base di alcune grandi imprese e lasciare che le altre più piccole procedano per imitazione? Al contrario deve sostenere direttamente la ricerca di base delle piccole imprese?
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università degli studi di torino12 Il modello (al momento provvisorio) Mercato oligopolistico Imprese grandi e imprese piccole Ricerca di base e ricerca applicata Breve e lungo periodo Policy-maker
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università degli studi di torino13 Domande Le scelte operate dalle imprese nel breve periodo sono giustificate anche nel lungo? Una impresa che sceglie in modo razionale nel breve periodo otterrà un esito irrazionale nel lungo? Che ruolo giocano i processi imitativi nella scelta iniziale dellinvestimento? Limitazione è un processo affettivo? Limitazione vale solo per la ricerca applicata oppure è possibile che si creino catene imitative di investimenti in ricerca di base? Che interazione ci può essere tra processi razionali e affettivi? Essere razionali nel breve periodo significa necessariamente non esserlo nel lungo? E se le imprese scegliessero casualmente? Il caso è un modello di decisione realisticamente utilizzato? Quanto diventa importante il ruolo del policy maker per salvaguardare un equilibrio di lungo periodo? A noi interessa ottenere uno strumento che aiuti le decisioni del policy maker. I processi imitativi prevalgono inizialmente su quelli razionali (se pur si parla di razionalità limitata), perché? Processi sociali o neuronali o evolutivi?
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