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Norma e uso nello spazio linguistico italiano
Massimo Vedovelli Università per Stranieri di Siena Lingua e poder Lisbona, 9 novembre 2006
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Le rivoluzioni linguistiche italiane
La lingua italiana è stata per secoli lingua prevalentemente lingua scritta lingua di una grande letteratura (Dante, Petrarca, Boccaccio … Manzoni, Leopardi … Montale)
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Le rivoluzioni linguistiche italiane
A partire dall’Unità d’Italia (metà del XIX secolo) è iniziato un processo di italianizzazione Al momento dell’Unità d’Italia la popolazione per il 97% dialettofona
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Grandi momenti dell’italianizzazione
La politica scolastica dello Stato unitario La prima guerra mondiale: l’italiano popolare Il fascismo L’industrializzazione del secondo dopoguerra La TV (1954)
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La prima rivoluzione linguistica italiana
La nascita di una lingua italiana parlata, di uso comune, condivisa dal 94% dei cittadini: una lingua unitaria per la prima volta dalla caduta dell’impero romano Processo ‘dal basso’
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La posizione della scuola
Attacco ai dialetti Modello burocratico di lingua Idea monolinguistica di buona competenza linguistica
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Il risultato della prima rivoluzione linguistica italiana
Patrimonio espressivo condiviso Estensione dell’italiano (94% della popolazione può parlare italiano) Regresso parziale dei dialetti (almeno il 44% della popolazione può parlare un dialetto)
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Il risultato della prima rivoluzione linguistica italiana
A fronte del grande patrimonio linguistico-comunicativo conquistato ‘dal basso’ si manifestano i rischi di insicurezza linguistica
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La seconda rivoluzione linguistica italiana
Il futuro ipotizzato da alcuni: morte dei dialetti monolinguismo nazionale Invece…
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La seconda rivoluzione linguistica italiana
L’immigrazione straniera in Italia 3,5 milioni di immigrati 120 nuove lingue immigrate nello spazio linguistico italiano Lingua immigrata lingua degli immigrati
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La seconda rivoluzione linguistica italiana
Rivoluzione ‘dal basso’ Le lingue immigrate sono un fattore di neo-plurilinguismo che si inserisce nel tradizionale plurilinguismo della penisola
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La seconda rivoluzione linguistica italiana
Le lingue immigrate condizionano lo spazio linguistico italiano Le lingue immigrate interagiscono con l’italiano: modificano i comportamenti linguistico-comunicativi degli italiani modificano la lingua italiana?
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Il destino internazionale dell’italiano
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Il destino internazionale dell’italiano
La prima cattedra di Toscana favella istituita a Siena, nel 1588: era per tedeschi La 4ª - 5ª più studiata nel mondo come lingua straniera La seconda lingua straniera nella comunicazione pubblica - sociale
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Il destino internazionale dell’italiano
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Il ‘caso linguistico Italia’
Assenza di una politica linguistica sistematica, strategica Azione istituzionale monolinguistica Eppure, sviluppo di uno spazio linguistico nazionale unitario e differenziato
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Il ‘caso linguistico Italia’
Diffusione dell’italiano, persistenza dei dialetti, lingue immigrate, nuove varietà di italiano Ruolo della scuola come fattore di integrazione (non ci sono conflitti socio-linguistici esplosivi)
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Il ‘caso linguistico Italia’
La lingua italiana è lingua identitaria (proposta di valori di senso) L’italiano è la lingua del mondo glocale L’italiano è lingua di contatto
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Il ‘caso linguistico Italia’
Problemi aperti alla riflessione sul senso di una (possibile) politica linguistica nazionale: Lingua e cittadinanza (emigrazione italiana – immigrazione straniera) Valutazione delle competenze (le certificazioni linguistiche)
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Il ‘caso linguistico Italia’
La variazione, la varietà da limite a risorsa Processi ‘dal basso’ e perciò intrinsecamente condivisi dalla comunità linguistica
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MASSIMO VEDOVELLI – Univ. per Stranieri SIENA
Centro Certificazione di Italiano come Lingua Straniera - CILS Centro di eccellenza della ricerca Osservatorio dell’italiano diffuso fra stranieri e delle lingue immigrate in Italia
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