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PubblicatoAdalberto Beretta Modificato 11 anni fa
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03/02/20141 IFRS 7 Strumenti finanziari Principi contabili e informativa finanziaria a.a. 2009 – 2010 Prof. Sabrina Pucci
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03/02/20142 Impostazione generale Il bilancio deve fornire indicazioni integrative che consentano di valutare: Rilevanza strumenti finanziari con riferimento alla situazione patrimoniale, finanziaria e la risultato di esercizio Natura e rischi derivanti dagli strumenti finanziari Integra Ias 32 e Ias 39 È necessario fornire informazioni sufficienti a permettere la riconciliazione delle informazioni con i dati esposti in stato patrimoniale
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03/02/20143 Ambito di applicazione Si applica a tutti gli strumenti finanziari rilevati e non rilevati ad eccezione di: Partecipazioni in controllate, collegate, joint venture (ias 27, 28, 31) Diritti e obblighi ias 19 Aggregazioni aziendali (acquirente) ifrs3 Assicurazioni ifrs4 Strumenti finanziari, obbligazioni e contratti relativi ad operazioni con pagamento basato su azioni (Ifrs 2)
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03/02/20144 A.Rilevanza strumenti finanziari Ripartizione delle informazioni aggiuntive in SP e CE Stato patrimoniale Indicazione valore contabile per categorie (a.f. valutate al fair value, a.f. detenute sino alla scadenza, finanziamenti e crediti, …..) Finanziamenti e crediti rilevati a fair value in conto economico (massima esposizione al rischio di credito e sua variazione nellanno, derivati correlati ai fini dellattenuazione del rischio di credito e loro variazione di valore nellanno) Passività finanziarie a fair value in conto economico (ammontare della variazione del fair value attribuibile al rischio di credito, differenza fra valore contabile della passività finanziaria e importo che si deve contrattualmente pagare)
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03/02/20145 A.Rilevanza strumenti finanziari Stato patrimoniale garanzie (valore contabile importi dati in garanzia e clausole e durata della garanzia) inadempienze (dettagli per finanziamenti passivi) Passività valutate al costo ammortizzato Ampia disclosure nel caso di riclassificazione degli strumenti finanziari (emendamento ottobre 2008)
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03/02/20146 A. Rilevanza strumenti finanziari Dettagli voci di conto economico Spese, oneri, proventi, redditi Altre informazioni integrative Contabilizzazione operazioni di copertura (tipologia di copertura, tipo di rischio coperto, strumenti di copertura, informativa specifica sulla cash flow hedge) Fair value in confronto con valore contabile Metodi e tecniche di valutazione del fair value
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03/02/20147 B. Natura e entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari Informazioni di supporto che permettano di valutare natura e entità dei rischi (rischi di liquidità, rischi di credito, rischi di mercato) Informazioni qualitative e quantitative Qualitative (esposizioni ai rischi e come si sono generate, obiettivi e procedure per la gestione dei rischi finanziari e metodi di valutazione, variazioni rispetto al passato) Quantitative (quantitativi sintetici sullesposizione al rischio alla data di bilancio per tipo di rischio, concentrazione dei rischi, attenzione al rischio di creditio, analisi di sensitività per il rischio di mercato) Applicazione: 1 gennaio 2007
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03/02/20148 B. Natura e entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari Rischio di mercato (rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui a seguito di variazioni dei prezzi di mercato, dei tassi di interesse, dei tassi di cambio, di fattori specifici) Rischio di credito Rischio di inadempienza relativamente alle posizioni creditorie/ attive dellimpresa Rischio di liquidità Rischio che una entità abbia difficoltà a reperire fondi per far fronte ad obbligazioni associate alle passività finanziarie
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03/02/20149 Disciplina local Art.2427 bis del c.c. – informativa sugli strumenti finanziari (direttiva 65/2001) Il grado di informativa deve essere modulato in funzione dellimportanza degli strumenti rispetto al complesso delle posizioni detenute dallimpresa. Informazioni specifiche per i derivati sia detenute a fini di copertura sia ad altri fini Guida OIC n.3 del marzo 2006
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03/02/201410 Emendamenti IFRS 7 del marzo 2009 Scopo: garantire una maggiore trasparenza anche a seguito della crisi finanziaria Istituzione di una specifica informativa circa la gerarchia del fair value (è necessaria da parte della società una corretta definizione dei tre livelli di fair value e della loro conseguente disclosure) I livelli sono: I livello: strumento quotato su un mercato attivo II livello: fair value determinato con tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato III livello: fair value determinato con tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri non osservabili sul mercato Devono essere indicati i trasferimenti di livello e le motivazioni
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