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La correzione dell’errore

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Presentazione sul tema: "La correzione dell’errore"— Transcript della presentazione:

1 La correzione dell’errore
Andrea Campara CONI - Scuola dello Sport Relatore: Dott. Paolo Bozzaro

2 La tecnica, la tecnica sportiva, le capacità motorie
Tecnica: complesso di norme che regolano l’esecuzione pratica di una attività Tecnica sportiva: una abilità motoria che si esplica attraverso una azione motoria finalizzata ed è limitata dalle capacità motorie individuali Capacità motorie (coordinative e condizionali): sono i presupposti di tipo endogeno che permettono la formazione di abilità motorie

3 La tecnica sportiva La capacità dell’atleta di utilizzare pienamente un potenziale motorio per svolgere i compiti che deve affrontare nello sport che pratica (Verchosanskij) La soluzione ottimale ad un problema motorio sportivo ottenuta in base alle qualità biomeccaniche dell’uomo (Hochmuth) Il procedimento più economico e razionale per la risoluzione di un problema in ambito motorio: è pertanto necessario che la tecnica (Brunelle) sappia adattarsi all’individuo (la negazione della coreografia)

4 L’apprendimento, l’apprendimento motorio e sportivo
L’apprendimento è il processo di acquisizione di nuove conoscenze. L’apprendimento sportivo è il processo di cambiamento dei processi interni che determinano la capacità di un individuo di eseguire una azione motoria (Schmidt).

5 I principi dell’apprendimento ed il feed back
Ricezione – elaborazione - trasmissione Comprensione del compito, del modello, del programma d’azione, la rappresentazione motoria, il feed back Il feed back: azione di riscontro, verifica, corresponsione

6 Il feedback è fondamento della possibilità di apprendimento
Le info che deve contenere un feed back dato dall’insegnante all’allievo tra due ripetizioni dovrebbe brillare più per le mancanze che per le ridondanze (l’insegnante dovrebbe tacere di più …): la regola è “solo il necessario!” Obbligo di semplicità, comprensibilità e precisione Nel momento giusto: unicuique suum (tiene conto delle caratteristiche individuali, delle sue capacità)

7 L’apprendimento della tecnica sportiva
L’apprendimento: riduzione di asimmetria tra essere e poter essere di colui che apprende doi + A = doi + 1 (F. Larocca) L’apprendimento motorio: il progressivo controllo dei gradi di libertà del movimento, la sua capitalizzazione attraverso “ripetizione senza ripetizione” (Bernstein) L’apprendimento della tecnica: la soggettivizzazione efficace di un “modello prestazionale” (da meccanismi di riproduzione a meccanismi di produzione individuale)

8 L’apprendimento motorio: alcuni principi
L’esercizio, la ripetizione sono azioni fondamentali per l’apprendimento Ogni esecuzione aggiunge nuove informazioni alla rappresentazione motoria I processi informativi sui quali si basa l’apprendimento sono: la ricezione di informazioni interne ed esterne, loro elaborazione, trasmissione al SNC (comprensione del compito, del modello, del programma d’azione, formazione della rappresentazione motoria)

9 L’obiettivo nell’allenamento della tecnica sportiva
L’adeguamento di un dato livello di abilità motoria (Ist – Wert) ad un tipo ideale di movimento (Soll Wert) – Schmidt -, il movimento ideale per quell’individuo (non una stereotipata coreografia ma un adattamento efficace al patrimonio individuale di capacità motorie) L’insegnamento della tecnica sportiva nei principianti dovrebbe occupare il 70% del tempo di lavoro (Weineck)

10 L’errore e l’errore sportivo
L’errore è un allontanamento dalla verità, una azione svantaggiosa In metrologia: la differenza tra il valore della grandezza e quello misurato L’errore in ambito sportivo consiste in ogni deviazione o differenza rispetto al modello od alle indicazioni da seguire tale da ridurre il rendimento del gesto tecnico sportivo (Gulinelli)

11 Le cause dell’errore Difficoltà fisiche Difficoltà coordinative
Difficoltà affettive Cattiva immagine mentale del movimento Imprecisa percezione fisica del movimento Errata interpretazione della spiegazione Incomprensione del programma motorio

12 La correzione Azione di eliminazione dei difetti/errori da qualcosa, al fine di migliorarla Definiamo azione di correzione ogni metodo corretto usato per eliminare l’errore in un movimento

13 I presupposti di una correzione efficace (1)
Osservazione (sussidi) Individuazione delle priorità Conoscenza della struttura fondamentale Conoscenza approfondita della tecnica (modello di prestazione)

14 I presupposti di una correzione efficace (2): saper osservare
“L’osservazione è la base di ogni sapere:per apprendere a ben ragionare si deve apprendere a ben osservare” (J.J. Rousseau) E quindi saper osservare signifca ragionare con efficacia su: cosa osservo? da quale posizione? quante volte? con quali mezzi e sussidi (la videoanalisi…)?

15 I presupposti di una correzione efficace (3): saper individuare l’errore
Conoscenza da parte dell’insegnante del modello prestazionale di riferimento: la riproduzione di base del principiante, la tecnica propria del campione Conoscenza delle priorità (strutture fondamentali) del modello Allenamento a riconoscere il modello e le sue priorità in pratica

16 I presupposti di una correzione efficace (4): la sua giusta causa
Nel processo di correzione la logica di intervento è sulle cause per modificare gli effetti e non viceversa. Intervenire sugli effetti significa intervenire senza efficacia: se l’area che condiziona la cattiva esecuzione di un gesto è quella affettiva, la proposta di una soluzione che riguardi solo la sfera motoria risulta inutile se no controproducente.

17 Come si corregge? Un errore alla volta Per priorità MAE
Rinforzo e correggo Contemporaneità tra azione – correzione La ripetizione La consapevolezza del discente Velocità ed errore

18 In quanti modi si corregge?
In modo diretto: gli errori compiuti vengono mostrati e spiegati immediatamente con la proposta di azioni per tentare di modificare l’esecuzione nella successiva ripetizione In modo indiretto: si utilizzano mezzi esterni che agiscono sull’allievo (attrezzi, modificazione delle resistenze, delle sensazioni)

19 Chi corregge cosa? L’azione correttiva dell’insegnante: l’i. deve conoscere nel dettaglio la tecnica che vuole insegnare (il modello prestazionale), deve sapere da dove si osserva meglio conoscendo gli errori più frequenti, prevenendoli quando possibile L’azione autocorrettiva degli atleti: l’allievo deve sapersi percepire, trasformando sensazioni in informazioni consapevoli, colegando le info verbali che riceve con le sue info sensoriali - cinestesiche

20 Fonti di errore nei movimenti veloci
L’imprecisione di un movimento aumenta con il diminuire del tempo di movimento (con l’aumentare della sua velocità) Il fatto è dovuto dal “rumore” (Schmidt) generato da contrazioni muscolari più intense Condizione di maggior tensione psicologica se il soggetto è a a conoscenza che l’aumento di velocità è sottoposto a valutazione

21 La concretezza è fondamentale: un esempio in video
Osservo Raffronto ed individuo Correggo


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