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PubblicatoSusana D ambrosio Modificato 10 anni fa
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Pisa - Venerdì 23 Aprile 20041 CEI 31-35 Guida alla classificazione dei luoghi pericolosi Cocchi Dr. Elio
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Pisa - Venerdì 23 Aprile 20042 Classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione per presenza di gas ( intendendo comprendere nel termine gas i gas veri e propri,i vapori e le nebbie ) Luogo pericoloso : è il luogo in cui è o può essere presente unatmosfera esplosiva per la presenza di gas in quantità tale da richiedere provvedimenti particolari per la realizzazione,linstallazione e limpiego delle costruzioni ( apparecchi )
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Pisa - Venerdì 23 Aprile 20043 Criteri di classificazione dei luoghi pericolosi Per stabilire se esiste pericolo di esplosione occorre accertare la presenza di quantità significative di sostanze,in qualunque stato fisico che,sotto forma di gas vapore o nebbia, possano formare con laria atmosfere esplosive Sorgente di emissione: un punto o una parte di impianto da cui può essere emessa nellatmosfera una sostanza infiammabile con modalità tale da originare unatmosfera esplosiva
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Pisa - Venerdì 23 Aprile 20044 Determinazione del tipo di zona Zona 0 luogo dove è presente continuamente o per lunghi periodi unatmosfera esplosiva per la presenza di gas Zona 1 luogo dove è possibile sia presente durante il funzionamento normale unatmosfera esplosiva per la presenza di gas Zona 2 luogo dove non è possibile sia presente unatmosfera esplosiva per la presenza di gas durante il funzionamento normale o,se ciò avviene,è possibile sia presente solo poco frequentemente e per breve periodo ZONA Probabilità in 365 dDurata complessiva in 365 d Zona 0P > 10 -1 Oltre 1000 h Zona 110 -1 > P > 10 -3 Oltre 10 h fina a 1000h Zona 210 -3 >P>10 -5 Oltre 0,1 h fino a 10 h
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Pisa - Venerdì 23 Aprile 20045 Grado di ventilazione ALTO (VH) :quando il rapporto tra la quantità di aria di ventilazione che interessa la SE e la quantità di gas infiammabili emessi nellatmosfera è tale da poter rendere trascurabile lestensione della zona pericolosa MEDIO ( VM ) : quando il rapporto tra la quantità di aria di ventilazione che interessa la SE e la quantità di gas infiammabili emessi nellatmosfera è tale da contenere lestensione della zona pericolosa entro limiti definiti e tale da limitare il tempo di persistenza dellatmosfera esplosiva al cessare dellemissione. BASSO ( VL ) :quando il rapporto tra la quantità di aria di ventilazione che interessa la SE e la quantità di gas o vapori infiammabili emessi nellatmosfera è tale da non contenere lestensione della zona pericolosa entro limite definiti e/o da non limitare il tempo di persistenza dellatmosfera esplosiva al cessare dellemissione
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Pisa - Venerdì 23 Aprile 20046 Disponibilità della ventilazione BUONA : quando la ventilazione considerata ( portata e relativo fattore di efficacia ) è presente in pratica con continuità ADEGUATA : quando la ventilazione considerata (portata e relativo fattore di efficacia ) è presente in funzionamento normale ( sono ammesse interruzioni brevi e poco frequenti) SCARSA : quando la ventilazione considerata ( portata e relativo fattore di efficacia ) non risponde ai requisiti di buona ed adeguata ( tuttavia non sono previste interruzioni per lunghi periodi ; nel qual caso occorre assumere un altro grado di ventilazione ( più basso ) con una migliore disponibilità.
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Pisa - Venerdì 23 Aprile 20047 Determinazione del tipo di zona : Il grado alto,medio o basso deve essere valutato in relazione al rapporto di riferimento che è quello che determina una concentrazione di gas pari al limite inferiore di esplodibilità moltiplicato per un fattore di sicurezza k Portata massima di emissione di gas : Q g Portata minima di aria : Q a min Portata totale effettiva di aria : Q a Q a min = Q g / ( k x LEL ) x T / 293 Q a min / Q g = 1 / ( k x LEL ) x T / 293 RAPPORTO DI RIFERIMENTO Grado di ventilazione = Q a / Q a min = (k x LEL ) / L L = (100 x Q g ) / [Q g + (Q a x ρ aria ) ] x T / 273 concentrazione percentuale di gas a regime in luogo chiuso
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Pisa - Venerdì 23 Aprile 20048 Calcolo del volume ipotetico V z = f x Q a min / C f =fattore di efficacia variabile da 1 a 5 C = numero di ricambi di aria C = Q a / V 0 ( Vo volume totale da ventilare ) C = 0,03 allaperto con velocità del vento di 0,5 m / s Tempo di persistenza t al cessare dellemissione: t = -f / C ln ( k LEL / X o ) X o concentrazione iniziale media di sostanza infiammabile allinterno del volume Vz al cessare dellemissione.
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Pisa - Venerdì 23 Aprile 20049 Calcolo della distanza pericolosa Per distanza pericolosa si intende la distanza dalla SE a partire dalla quale la concentrazione del gas infiammabile nellaria è inferiore a ( k LEL ) Le formule riportate nella norma sono valide per ambienti aperti ovvero per ambienti chiusi quando, al di fuori delle zone pericolose,le concentrazioni sono molto basse o nulle ( V z < 1/8 V 0 ) POZZA DI LIQUIDO LAMBITA DALLARIA DI VENTILAZIONE DELLAMBIENTE d z = ( P v 10 -5 ) a M b ( k LEL % vol ) c A d ( 4 – w ) P v wabcd <= 0,2 bar0,5 m/s 0,26- 0,20- 0,250,67 > 0,2 bar0,5 ms 0,10- 0,10- 0,260,70
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Pisa - Venerdì 23 Aprile 200410 Fasi successive Ripetere il procedimento per ogni luogo pericoloso. Compilare la valutazione di rischio ed ogni altro adempimento di cui al Decreto Legislativo 233/2003
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