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PubblicatoIlario Fontana Modificato 10 anni fa
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MERCATO DEL LAVORO OCCUPAZIONE E OCCUPABILITA A TREVISO Quali prospettive di intervento e piste di lavoro per il 2010 Lancenigo di Villorba, 03 maggio 2010 Sergio Rosato Direttore di Veneto Lavoro
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La natura non congiunturale della crisi La Prima fase La difficoltà delle imprese a mantenere i livelli occupazionali: - riduzione nellutilizzo dellorganico (blocco straordinari, ferie obbligatorie, trasformazioni part-time) - blocco delle assunzioni - cassa integrazione - riduzione di personale - cessazione dellattività Imprese medio-grandi: strumenti di tenuta più lunga (cigo-cigs-mobilità) Imprese piccole: pochi strumenti di tenuta (cig in deroga, ds ordinaria)
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La ristrutturazione La Seconda fase Una quota consistente degli esuberi è diventata strutturale e si aggiunge a quella preesistente Una quota dei lavoratori sospesi non potrà rientrare al lavoro Una quota consistente è già uscita dal lavoro (mobilità)
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Il calo complessivo della domanda Il vistoso calo della domanda colpisce soprattutto i giovani in entrata nel mercato del lavoro I processi di ristrutturazione porteranno alla distruzione di molti posti di lavoro ma ne creeranno degli altri (quanti e quali?) Le imprese hanno usufruito di molta flessibilità in entrata, ora chiedono flessibilità in uscita
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Quali politiche del lavoro E ancora valida la strategia adottata nel 2009? Quali le linee di continuità e quali correttivi si rendono necessari? Qual è il ruolo del territorio?
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Laccordo quadro del 5 febbraio 2009 Le linee guida di quellaccordo sono ancora valide Levoluzione della crisi sotto il profilo occupazionale richiede tuttavia una serie di aggiustamenti
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Principi ispiratori In cosa consiste una politica del lavoro ispirata ai principi della Flexicurity? In sintesi: sostenere i processi di ristrutturazione per salvaguardare i posti di lavoro produttivi proteggere i lavoratori nel mercato del lavoro utilizzare in chiave attiva le risorse del welfare
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Linee guida Modellare un sistema regionale di ammortizzatori sociali Sviluppare politiche attive del lavoro collegate Attivare servizi per limpiego adeguati
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Criticità Vincoli di spesa che limitano le risorse disponibili Limiti strutturali del sistema nazionale di ammortizzatori sociali Quadro normativo parcellizzato Risorse organizzative insufficienti
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Pilastri della strategia Sistema di ammortizzatori sociali Politica di workfare Servizi per lImpiego
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Obiettivi generali 1.Estensione delle tutele 2.Utilizzo ottimale degli strumenti ordinari e straordinari 3.Coerenza nellutilizzo dei vari strumenti 4.Sostegno al rilancio delle imprese 5.Piano di politiche attive del lavoro 6.Prevenzione degli abusi
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Gli ammortizzatori sociali Rivedere il modello di gestione degli esuberi La vecchia politica (limiti e controindicazioni) Una nuova politica (workfare)
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Workfare Regionale Linee operative I piani territoriali di ricollocazione Il contratto di mobilità a)Assicurare un ulteriore sostegno al reddito b)Mantenere attivo il lavoratore c)Favorire i percorsi di reinserimento d)Utilizzare risorse altrimenti inattive e)Prevenire i rischi di lavoro sommerso
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Workfare Regionale Linee operative Obiettivi specifici: –Un servizio per le assunzioni incentivate –Misure di reimpiego attraverso tirocini e riqualificazione (corsi di formazione brevi e mirati) –Creazione di lavoro sostenuto –Incentivi allimprenditorialità
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Le altre priorità Rilanciare le politiche per loccupazione giovanile –La transizione scuola lavoro (i PPO) –I tirocini (completare la disciplina regionale) –Lapprendistato (il nuovo accordo regionale) –I dottorati di ricerca (università/impresa)
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Gli extracomunitari Il problema delle quote (sono 10 anni che non ci sono quote e nonostante questo siamo passati da 50.000 a 220.000) Gli stagionali (si possono utilizzare nel lavoro stagionale i lavoratori stranieri espulsi dallindustria, dalledilizia, dai servizi?) Si possono fermare gli ingressi di particolari figure professionali (infermieri, assistenti familiari?) Gli extracomunitari in esubero (sono una risorsa o un peso?)
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Le politiche territoriali e i servizi per il lavoro Ruolo delle istituzioni e delle parti sociali nelle politiche del lavoro: 1.Funzioni di proposta 2.Funzione integrativa con risorse proprie 3.Funzione di attuazione Ruolo centrale dei servizi per il lavoro : –Affinare gli strumenti operativi : Aggiornamento degli operatori Patto di servizio Rete di servizi Standardizzazione procedure Piattaforma informatica condivisa
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Strumenti di Governance Direzione strategica Direzione operativa Tecnostruttura
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Monitoraggio e valutazione Osservazione andamento ed evoluzione della crisi Monitoraggio provvedimenti piano anticrisi Analisi valutative delle politiche Gruppo Tecnico
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