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PubblicatoVincenza Piccolo Modificato 11 anni fa
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Il Bilancio sociale nel processo di rendicontazione pubblica
Dott. Simone Lazzini Università di Pisa Pisa ,16 Gennaio 2010
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Agenda I caratteri distintivi dell’azienda pubblica
L’accountability nelle amministrazioni pubbliche Le caratteristiche deI bilancio sociale I modelli di redazione del Bilancio sociale Il processo di e-gov
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Indice del materiale Prima sessione – Rendicontazione sociale: da 1 a 35 Seconda sessione – Processo di e-gov da: 36 a 58 Approfondimenti sessione 1: da 59 a 74 Approfondimenti sessione 2: da 75 a 89
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L’azienda : “l’approccio Giannessiano”
Composizione Combinazione Sistemico Equilibrio economico a valere del nel tempo I criteri Il fine
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Come si declina il concetto di “economicità”
Efficienza Efficacia Economicità
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La definizione ed i presupposti del Bilancio sociale
IL COMPLESSO DI DOCUMENTI CONTABILI E NON CHE INSIEME AI BILANCI “TRADIZIONALI” ABBIA COME SCOPO DI OFFRIRE INFORMAZIONI QUALI-QUANTITATIVE SULLE OPERAZIONI SVOLTE DALL’AZIENDA/AMMINISTRAZIONE PER EFFETTO DELLE FINALITA’ SOCIALI CHE SI E’ ASSUNTA Strumento utile per tutti i membri della società civile, in modo che essi possano compiere scelte più consapevoli nell’ambito del loro sistema di valori Accountability
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L’accountability ACCOUNTABILITY : l’esigenza di rendere conto da parte di coloro che hanno ruoli di responsabilità nei confronti della società o delle parti interessate al loro operato ed alle loro azioni …involves the means by which public agencies and their workers manage the diverse expectations generated within and outside the organization Resa del conto in termini economico-patrimoniali Aspetti connessi all’agire delle amministrazioni pubbliche e alle responsabilità di cui si fanno carico
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L’evoluzione del concetto
L’accountability come concetto dinamico in cui si stratificano valenze e contenuti in relazione al fabbisogno informativo. Compliance accountability Managerial Accountability Accountability of expecaction “dilemma delle aspettative”
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I “vettori” dell’accountability
L’ Accountability DIPENDE DA : Modello di Stato / Sistema pubblico Contenuti della funzione manageriale Valenza della Accountability
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L’approccio positivistico
M.J. Dubnick – B. S. Romsek (1987)
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Il Linguaggio Bilancio Sociale For policy For programs For performance
Alto Accountability secondo giudizio Bilancio Sociale For policy For programs Grado di discrezionalità For performance Accountability per standard For process For probity and legality Basso Linguaggio contabile Pluralità di linguaggi complessi
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L’approccio normativo
Contesto STK esterni STK interni Caratterisitche della Direzione “Creazione” di valori interni ed esterni Interazioni e reazioni con/a gli eventi Norme e strutture formali ed informali Composizione, competenze, caratteristiche e compensi dei responsabili Accountability Cultura decisionale:coinvolgimento, spirito di coesione, creatività…
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Il bilancio sociale e la conoscenza
Dati Prodotto della conoscenza Percezione (Documento) Impatto (Sistema Logico) Informazioni Contenuto Stakeholder VARIABILE DI CONTESTO Livello di accesso ai dati (VARIABILE TECNOLOGICA)
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I Presupposti della comunicazione
DESTINATARI ESTERNI DESTINATARI ESTERNI/INTERNI DETERMINAZIONE DEL FABBISOGNO INFORMATIVO Il Bilancio Sociale Il Sistema dei report Le variabili IL CONTENUTO LA FORMA LA TEMPIFICAZIONE LA SINTESI
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Il posizionamento dell’informazione
personalizzata Costo dell’informazione Valore dell’informazione percepita Informazione Standard Bisogni diffusi di conoscenza Bisogni specifici di conoscenza
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Il modello concettuale
LA TEORIA DEGLI STAKEHOLDER LA RESPONSABILITA’ SOCIALE IL RUOLO STRATEGICO DELLA COMUNICAZIONE Bilancio Sociale L’ETICA NELLA GESTIONE AZIENDALE
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Stakeholder relationship
Individuazione dei soggetti Determinazioni delle attese Bilancio sociale Canali e strumenti di relazione Relazioni strutturate Sistema “Formale legale” - Sistema di regole e criteri Responsabilità Accountability
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La rendicontazione sociale
Rappresentazione del valore sociale generato Sistema multi -stakeholder Valenza del Bilancio Sociale Non è una opzione etica Dovere “non esplicitato” Rendicontazione intesa come processo Espressione della cultura Ruolo degli standard
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Le Funzioni STRUMENTO INFORMATIVO RIVOLTO ALL’ESTERNO
SUPPORTO ALL’ATTIVITA’ DIREZIONALE RAPPRESENAZIONE DEL RAPPORTO INTERCORSO CON GLI STAKEHOLDER STRUMENTO DI VALUTAZIONE DELLA RESPONSABILITA’ SOCIALE DI UN’AZIENDA/AMMINISTRAZIONE VALUTAZIONE DEL GRADO DI COERENZA TRA LE POLITICHE AZIENDALI INTRAPRESE E IL SISTEMA DEI VALORI SU CUI LA GESTIONE VORREBBE FONDARSI
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DEFINIZIONE DI STANDARD
Le Problematiche SCARSA STANDARDIZZAZIONE SCARSA COMPARABILITA’ SCARSA INTELLEGIBILITA’ CONTENUTO INFORMATIVO VERIFICA DELL’ATTENDIBILITA’ VERIFICA DELLA VERIDICITA’ VERIFICA DELLA CORRETTEZZA RISCHIO DI AUTOREFERENZIALITA’ I limiti principali legati alle esperienze seguite sino ad oggi in tema di Bilancio Sociale sono rappresentati dalla: Scarsa standardizzazione degli schemi adottati con conseguente scarsa comparabilità e scarsa intellegibilità nel tempo e nello spazio. Scarsa attendibilità dei dati in esso contenuti con conseguente difficoltà a verificarne la veridicità e la correttezza. Dalla lettura dei suddetti limiti si possono evincere alcuni principi fondamentali che dovrebbero caratterizzare la redazione del Bilancio Sociale. Il Bilancio Sociale deve essere: Standardizzato nella forma e nella sostanza. Comparabile. Intelleggibile. Attendibile. Veritiero. Corretto. Affinché il Bilancio Sociale possa rispondere ai suddetti principi è necessario realizzare una serie di regole o standard universalmente condivise attraverso le quali disciplinarne la redazione, sia negli aspetti formali, che negli aspetti sostanziali. DEFINIZIONE DI STANDARD E RATING DI TIPO SOCIALE
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I Principali Standard Internazionali e Nazionali
LO STANDARD SA8000 (SOCIAL ACCOUNTABILITY) – 1997 LO STANDARD AA1000 (ACCOUNTABILITY) – 1999 IL MODELLO GLOBAL REPORTING INIZIATIVE (GRI) – 1997 IL MODELLO COPENHAGEN CHARTER IL GRUPPO BILANCIO SOCIALE COSTITUITOSI NEL 1998 COINVOLGE IL MONDO ACCADEMICO, DELLA CONSULENZA E I RAPPRESENTANTI DEGLI ORDINI PROFESSIONALI E DI ALCUNE SOCIETA’ DI REVISIONE: “Definire le caratteristiche di uno strumento di rendicontazione sociale che, insieme agli strumenti informativi tradizionali, consenta alle aziende di realizzare una strategia di comunicazione diffusa e trasparente in grado di perseguire il consenso e la legittimazione sociale che sono la premessa per il raggiungimento di qualunque altro obiettivo, compresi quelli di tipo reddituale e competitivo”. (GBS, 2001:7) Per disciplinare la redazione del Bilancio Sociale in Italia nel 1998 è stato realizzato un organismo ad hoc denominato Gruppo Bilancio Sociale. A questo Gruppo di lavoro hanno aderito esponenti del mondo accademico, della consulenza, delle professioni e del mondo operativo. Il GBS ha elaborato dei principi di redazione per il Bilancio Sociale: RESPONSABILITA’ IDENTIFICAZIONE TRASPARENZA INCLUSIONE COERENZA NEUTRALITA’ COMPETENZA PRUDENZA COMPARABILITA’ COMPRENSIBILITA’, CHIAREZZA E INTELLIGIBILITA’ PERIODICITA’ E RICORRENZA OMOGENEITA’ UTILITA’ SIGNIFICATIVITA’ E RILEVANZA VERIFICABILITA’ ATTENDIBILITA’ AUTONOMIA Il Bilancio Sociale deve essere un documento autonomo, consuntivo, pubblico e periodico.
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Gli Standard di Contenuto
Il GBS Identità Aspetti di rendicontazione Determinazione del valore aggiunto Relazione sociale Problematiche per il calcolo del valore aggiunto Sistema informativo Comparabilità
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Lo standard GBS : La struttura
L’IDENTITA’ AZIENDALE Definizione di: scenario e contesto di riferimento sistema di governance e assetto organizzativo principi e valori di riferimento strategie e politiche Prospetto determinazione valore aggiunto Prospetto riclassificazione valore aggiunto per area di intervento Prospetto riparto valore aggiunto prospetto patrimonio altri beni prospetto entrate uscite per aree di intervento PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DEL VALORE AGGIUNTO Per ogni area di intervento identificazione degli stakeholder confronto obiettivi/risultati/ risorse impiegate Coinvolgimento degli stakeholder Dichiarazione miglioramento rendicontazione sociale RELAZIONE SOCIALE
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Il valore aggiunto
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Il valore aggiunto (2)
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Le valenze del documento
La discrezionalità è quindi da ricondurre, non alla facoltà di predisporla, quanto alla forma, ai contenuti mediante i quali trova applicazione. Dovere giuridicamente non esplicitato Non come documento di rendicontazione fine a se stesso ma come elemento culminante di un processo. Passaggio dal concetto di stakeholder information a quello di stakeholder relationship. Come risulta difficile dare una definizione unitaria di che cosa si debba intendere per Bilancio Sociale, parimenti risulta difficile dare una definizione unitaria su quale debba essere la sua composizione. Sicuramente è auspicabile una composizione modulare all’interno della quale identificare più parti tra loro strettamente collegate. Tra gli schemi proposti e recepiti dalla prassi quello riportato nella slide sembrerebbe essere sufficientemente generalizzabile. Esso prevde la seguente composizione: Una prima sezione contenente la presentazione dell’ente e la metodologia seguita per la realizzazione del Bilancio Sociale stesso. Una seconda sezione dedicata ai valori che contraddistinguono l’identità aziendale dell’ente/amministrazione ed i contenuti sociali delle linee strategiche dello stesso. Una terza sezione nella quale si evidenzia il processo di creazione di valore all’interno dell’ente/amministrazione e la distribuzione del valore medesimo. Questa sembrerebbe essere una sezione avente natura contabile poiché richiama il concetto di Valore Aggiunto. Una quarta sezione caratterizzata da dai quantitativi (indicatori, tabelle, grafici ecc.) relativi alle politiche intraprese e compiute dall’ente. Una quinta sezione di tipo descrittivo nella quale si commentano i dati espressi nelle sezioni precedenti e si compone a sistema l’intera struttura del Bilancio Sociale medesimo. Per la redazione del Bilancio Sociale è importante avere sempre a riferimento le esigenze informative degli stakeholders essendo questo documento a loro rivolto. L’obiettivo è quello di “creare valore informativo”
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Il bilancio sociale come processo (approccio triple bottom line)
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Che cosa è uno stakeholder?
Sono tutti quei soggetti, gruppi, categorie, singole persone, che hanno un qualche interesse nell’attività dell’Ente In che cosa ci possono aiutare Creazione del consenso La partecipazione alle realizzazione degli obiettivi Il contributo alle soluzioni Come possiamo coinvolgerli Definire chi sono gli stakeholder (fare un elenco degli STK) Definire gli interessi in gioco identificare le migliori tecniche Definire le modalità di inclusione dei risultati nel processo (gestire i risultati ottenuti) Tratto da Tanese Rendere conto ai cittadini
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Con quale criterio si possono classificare?
Cittadini (da segmentare) giovani anziani donne uomini ecc. imprese e associazioni di categoria associazioni culturali, volontariato, ecc. enti – istituzioni territoriali (Consorzi, Parchi, ecc.) dipendenti dell’Ente imprese di servizi (ex municipalizzate) comuni o circoscrizioni sindacato università e Scuole parrocchie, centri religiosi, ecc. Uno, nessuno, centomila Tratto da Tanese Rendere conto ai cittadini
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Come si può procedere per rispondere alle aspettative degli stakeholder
Definire le categorie di stakeholder per ogni ambito di rendicontazione Individuare i soggetti-interlocutori per ogni categoria Creare un indirizzario e le relative procedure di aggiornamento Definire un piano di coinvolgimento (in quale fase del processo?) Definire le metodologie Realizzare le attività Pianificare le modalità di gestione delle attese rilevate Pianificare le modalità di integrazione delle attese nei propri programmi Tratto da Tanese Rendere conto ai cittadini
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Quando, come e perché coinvolgerli? (una visione sistemica )
Coinvolgimento degli stakeholder Impegni, politiche Costruzione sistema Redazione Documento Identificazione indicatori fisici Politiche e impegni Integrazione con programmazione, budget Identificazione indicatori monetari Definizione degli ambiti di rendicontazione Preparazione report Identificazione fonti Misurazioni e modalità di rilevazione Identificazione stakeholder Creazione sistema gestionale informativo e contabile Tratto da Tanese Rendere conto ai cittadini
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Linee guida (Dir. 2006) I contenuti del bilancio sociale
Valori di riferimento, visione e programma dell’amministrazione Definizione di valori di riferimento, visione e Priorità di intervento Descrizione di ambiti di competenza, assetto istituzionale e di governo, struttura organizzativa Definizione delle aree di rendicontazione Per ciascuna di esse, individuazione di : obiettivi perseguiti; risorse impiegate; risultati raggiunti impegni ed azioni previste per il futuro Politiche e servizi resi Esplicitazione delle risorse disponibili, delle azioni poste in essere e dei risultati conseguiti con la loro gestione Risorse disponibili e utilizzate Tratto da M. Zuccardi Merli, Modelli di rendicontazione sociale per le amministrazioni pubbliche,in Lo standard Gbs per la rendicontazione sociale, FrancoAngeli, 2006
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LE PROBLEMATICHE DA AFFRONTARE SONO DUNQUE LE SEGUENTI
Definire la struttura del documento Redigere e verificare i contenuti del documento Versione grafica editoriale Canale di diffusione
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I problemi concreti da risolvere:
Lunghezza Formato editoriale Livello di accessibilità informativa Le scelte di forma Risorse Le scelte operative Quanti e chi coinvolgere? La costanza temporale
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Dott. Simone Lazzini Università di Pisa s.lazzini@ec.unipi.it
Il processo di e-gov Dott. Simone Lazzini Università di Pisa Pisa ,16 Gennaio 2010
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Una definizione L’e-government is: the use of information technology, in particolar the Intenet, to deliver public services in a much more convenient, custumer oriented, cost effective and altogether different and better way. D.Holmes, E.gov: strategies for government, London, N. Brealey Publishing, 2001.
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Classificazione dei fattori abilitanti
Fattori sociali e culturali Fattori economici Fattori politici Fattori normativi Fattori tecnologici
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Processo di e-government
Il sistema ambiente Processo di e-government cittadini imprese Sistema delle PP. AA. cittadini imprese non profit privati Singola P.A. altre AA.PP. privati non profit
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Un modello organizzativo reticolare
Intranet/Extranet Sistema delle PP. AA. cittadini imprese non profit privati Internet
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La riorganizzazione del sistema delle PP. AA.
BACK OFFICE secure government intranet FRONT OFFICE internet CITTADINO/IMPRESA
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La visione dell'amministrazione elettronica del Paese
FRONT OFFICE alla richiesta di un servizio, il cittadino, oltre agli strumenti di identificazione personale, non dovrà fornire alcuna informazione che sia già in possesso di una amministrazione dello Stato. BACK OFFICE il cittadino potrà ottenere ogni servizio pubblico rivolgendosi ad una qualsiasi amministrazione abilitata, senza vincoli di competenza territoriale o di residenza il cittadino non sarà tenuto a conoscere come lo Stato è organizzato per la erogazione dei servizi o a quali amministrazioni si deve rivolgere il cittadino dovrà poter comunicare solo una volta all’Amministrazione le variazioni inerenti la vita propria o, se ne ha titolo, la vita di terzi. FRONT OFFICE BACK OFFICE
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Amministrazioni centrali Presidenza della Repubblica
Le PP. AA. di Back Office … tutte le amministrazioni che non hanno un rapporto di scambio diretto con il soggetto fruitore del servizio pubblico. Amministrazioni centrali Regioni Governo PCM Presidenza della Repubblica Province Prefetture Singoli Ministeri Parlamento Altre PP. AA. …
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Il settore non profit AMBIENTE NON SISTEMA PROFIT PP. AA.
Integrazione nel processo di produzione del servizio pubblico Complementarietà nella catena di attività per il soddisfacimento dei bisogni pubblici Sostituzione del soggetto pubblico nelle funzioni che esso non copre, interamente o parzialmente
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Le PP. AA. di Front Office … rappresentano la “porta” di accesso al sistema delle PP. AA., entro cui svolgono funzioni di coordinamento tra i soggetti coinvolti nella produzione e distribuzione dei servizi. EE. LL. territoriali Camere di Commercio
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La strategia di Lisbona
L’Unione Europea mira a «diventare l'economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale» entro il 2010. Le priorità di Lisbona Internet Settore produttivo Ricerca Politiche sociali
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eEurope 2002 - Una società dell'informazione per tutti
Obiettivi: agevolare l’entrata nell'era digitale e diffondere la possibilità di collegamento on-line; creare in Europa la padronanza degli strumenti dell'era digitale; garantire che il processo non crei emarginazione. Azioni: Far entrare i giovani europei nell'era digitale Accesso più economico a Internet Accelerare il commercio elettronico Internet ad alta velocità per i ricercatori e per gli studenti Tessere intelligenti per un accesso elettronico sicuro Capitale di rischio per le PMI ad alta tecnologia ePartecipazione per i disabili Servizi sanitari on-line Trasporti intelligenti Amministrazioni on-line
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eEurope 2005 - Una società dell'informazione per tutti
Obiettivi: servizi pubblici in linea moderni: - amministrazione elettronica (e-government) - servizi di apprendimento elettronico (e-learning) - servizi di tele-salute (e-health) un ambiente dinamico per il commercio elettronico (e-business) un'infrastruttura di informazione protetta la disponibilità massiccia di un accesso a banda larga a prezzi concorrenziali una valutazione comparativa e la diffusione delle buone pratiche.
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Il Piano eGovernment per l'iniziativa i2010
Obiettivi: assicurare vantaggi ai singoli cittadini e alle imprese nel campo dell'amministrazione in linea; assicurarsi che l'amministrazione in linea a livello nazionale non crei nuovi ostacoli nel mercato interno dovuti, in particolare, alla mancanza di interoperabilità; estendere i vantaggi dell'amministrazione in linea a tutta l’UE consentendo la realizzazione di economie di scala. Priorità: Accesso per tutti Maggiore efficacia Servizi d'amministrazione in linea di grande impatto Mettere in atto strumenti chiave Rafforzamento della partecipazione al processo decisionale democratico
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Verso il sistema nazionale di e-government. Linee strategiche
il rilancio e lo sviluppo della competitività innovazione di sistema ridefinizione dei processi organizzativi e gestionali approfondimento e accelerazione della innovazione tecnologica formazione del capitale umano
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“pensare e progettare digitale”
centralità dei destinatari dei servizi Riduzione dei costi Aumento della produttività
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Le sfide da raccogliere
L’interoperabilità dei sistemi delle PP.AA. L’integrazione delle informazioni del cittadino, dell’impresa, dell’attore sociale, in generale dell’utente delle PP.AA. L’integrazione virtuale dei processi che fisicamente si sviluppano in diverse PP.AA. per realizzare un servizio percepito dall’utente come un’unica entità. La trasparenza e la tracciabilità di tali processi. La rendicontazione di responsabilità verso l’utente.
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Le direttive generali Facilitare la comunicazione, la cooperazione e l’azione congiunta fra le istituzioni e le strutture centrali e locali, sia verticalmente che orizzontalmente (tecnologie di integrazione e di collaborazione) Raccogliere, digitalizzare, archiviare, distribuire e riusare il patrimonio di informazioni non strutturate che le PP.AA. usano e/o producono (tecnologie e sistemi di gestione di documenti e contenuti). Catturare, archiviare, analizzare ed usare il patrimonio di dati strutturati per informare e supportare l’azione e la decisione sia nel front-end che nel back-end (data warehousing, intelligence per management, processi, attori ed attività). Attuare la riorganizzazione, la reingegnerizzazione, la tracciabilità e il controllo di gestione dei processi del back-office e dei servizi associati in modo da alimentare efficacemente il front-end (fruizione dei servizi in modalità digitale e remota). Ampliare e migliorare lo stato ed il livello di sicurezza dei sistemi informativi, a garanzia del diritto alla privacy dei cittadini, delle organizzazioni politiche, sociali e produttive, della sicurezza dello Stato e delle attività governative (Politiche, Sistemi, Organizzazione e Procedure di Prevenzione, Protezione Logica e Difesa da accessi indesiderati, fraudolenti, distruttivi, falsificanti e, più in generale, illegali a servizi, banche dati, reti e software). Introdurre organizzazione, modelli e processi di monitoraggio e miglioramento della qualità dei servizi, con particolare attenzione alla gestione delle relazioni col cittadino e con le organizzazioni sociali e produttive.
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La struttura dei portali
La logica del Piano di azione di e.gov prevede una strategia composita con obiettivi di breve e lungo periodo che si integrano reciprocamente. Soluzione “frammentata” Realizzazione di un Portale Unico della P.A. Portali per l’erogazione dei servizi Portali “informativi” Oltre a consentire l’accesso alle Informazioni permettano una “formulazione interattiva” di richieste di servizio o la esecuzione di transazioni QUELLI CHE LE PP.AA. REALIZZANO PER UNIFICARE E FACILITARE L’ACCESSO ALLE INFORMAZIONI
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Le variabili di scelta Qualsiasi organizzazione deve decidere come
gestire la propria “conoscenza”….. Portale generalista Portale specialistico Contenuti “Orizzontali” Contenuti “Verticali” Utenza generalista Utenza specialistica Personalizzazione Semplificata Personalizzazione Complessa
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Quattro stadi evolutivi di una strategia
La valenza del Sito Web nel processo di E-gov Tactical Strategic Trasformazione Additional Transazione Features Approccio CRM Livello di creazione del valore Additional Personalizzazione Avanzata Applicazioni Features Presenza Additional Portali e-gov E-voting Features Applicazioni Intranet. E-Procurement Features DTV exploited Interattività Realizzazione del Sito Servizi automatici Personalizzazione Data mining Valenza informativa Basic Search Linked Sites Alta accessibilità Livello di onerosità
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Le capacità richieste I portali sono “strumenti” complessi che richiedono un ambiente culturalmente preparato e tecnologicamente abilitato al fine di generare valore Strategia legata alla valorizzazione del “capitale Intellettuale” Capacità progettuali per consentire la realizzazione del portale Capacità operativa per sostenere nel tempo la funzionalità del portale sia in senso tecnico sia nel processo di miglioramento continuo
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L’analisi costi - benefici
Accresce il grado di apertura ed integrazione con l’esterno Tipologia e Qualità dei servizi Costi d’impianto connessi alla realizzazione dell’infrastruttura tecnologica destinata a supportare il portale ed i servizi Ampiezza della collaborazione tra attori esterni ed interni Costi d’implementazione relativi alle attività per rendere “operativo” il portale Servizi di supporto alla gestione dei contenuti Crescita del capitale intellettuale Grado di integrazione con altri operatori Crescita dell’efficienza Costi di gestione connessi al mantenimento della funzionalità del portale
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Dott. Simone Lazzini Università di Pisa s.lazzini@ec.unipi.it
Materiale di approfondimento Sessione 1 Le linee guida derivanti dalla direttiva del Ministro della funzione pubblica sulla rendicontazione sociale nelle amministrazioni pubbliche (17 Febbraio 2006) Dott. Simone Lazzini Università di Pisa
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La struttura delle linee guida derivanti dalla direttiva
1. Finalità e caratteristiche del bilancio sociale 2. I contenuti del bilancio sociale 3. La realizzazione del bilancio sociale
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Politicizzazione del processo Visione parziale Decisione unilaterale
CRITICITA’ FASI Politicizzazione del processo Visione parziale Decisione unilaterale Avvio: atto di indirizzo Processo condiviso e basato sul dialogo e sul confronto tra attori e destinatari Funzione: Legittimazione del processo Formazione gruppo di lavoro Sensibilizzazione struttura Visibilità del progetto Coinvolgimento dei soggetti Condivisione obiettivi Preparazione: autodiagnosi ed identificazione degli elementi fondamentali Attenzione al processo Ambiti/modalità/modello Obiettivi/compiti/tempi Obiettivi di miglioramento e consultazione degli stakeholders Elaborazione: analisi e raccolta dei dati, rendiconto generale delle attività svolte Definizione delle fonti Modalità raccolta dati Indicatori di outcome Comunicazione: interna ed esterna Redazione: organizzare i contenuti; validare e approvare il documento Processo considerato finito Poca sensibilità al feedback “Dialogo” monodirezionale
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1. Finalità e caratteristiche del bilancio sociale
I. RESPONSABILITÀ, RENDICONTAZIONE E BILANCIO SOCIALE • Ogni istituzione è responsabile degli effetti che la propria azione produce nei confronti dei suoi interlocutori e della comunità. • Ogni amministrazione pubblica ha il dovere di rendere conto relativamente ai propri ambiti di competenza. • La rendicontazione sociale di ogni amministrazione pubblica deve rispondere alle esigenze conoscitive dei diversi interlocutori, • Gli strumenti di rendicontazione sociale a disposizione delle amministrazioni pubbliche sono molteplici, a seconda degli ambiti e degli obiettivi. Tra essi, il bilancio sociale è finalizzato a dar conto del complesso delle attività dell’amministrazione e a rappresentare in un quadro unitario il rapporto tra visione politica, obiettivi, risorse e risultati.
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II. LE FINALITA’ DEL BILANCIO SOCIALE
• Il bilancio sociale è l’esito di un processo con il quale l’amministrazione rende conto ai cittadini delle scelte, delle attività, dei risultati e dell’impiego di risorse in un dato periodo, • Il bilancio sociale deve esprimere il senso dell’azione dell’amministrazione, descrivendo i processi decisionali e operativi che la caratterizzano e le loro ricadute sulla comunità. • Il bilancio sociale deve essere realizzato con cadenza periodica, preferibilmente annuale, permettendo di confrontare ciclicamente gli obiettivi programmati con i risultati raggiunti. • Il bilancio sociale deve essere integrato con il sistema di programmazione e controllo e con l’intero sistema informativo contabile
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III. OGGETTO DEL BILANCIO SOCIALE
• Il bilancio sociale deve avere per oggetto le diverse tipologie di interventi posti in essere dall’amministrazione • Il bilancio sociale deve rendere conto non solo di ciò che è stato direttamente attuato dall’amministrazione, ma anche dell’attività di soggetti pubblici e privati che concorrono alla realizzazione degli obiettivi dell’amministrazione. IV. DESTINATARI DEL BILANCIO SOCIALE • Il bilancio sociale è rivolto a tutti quei soggetti pubblici e privati che direttamente o indirettamente sono interlocutori dell’amministrazione o che sono comunque interessati alla sua azione.
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V. CONDIZIONI PER L’ADOZIONE DEL BILANCIO SOCIALE
• Le amministrazioni possono avviare, sviluppare e consolidare la pratica del bilancio sociale in modo graduale. • Occorre integrare progressivamente la realizzazione del bilancio sociale con i processi decisionali, gestionali e di comunicazione dell’amministrazione. • I presupposti per l’adozione del bilancio sociale sono: la chiara formulazione dei valori e delle finalità che presiedono alla sua azione e l’identificazione dei programmi, piani e progetti in cui si articola; l’attribuzione delle responsabilità politiche e dirigenziali; l’esistenza di un sistema informativo in grado di supportare efficacemente l’attività di rendicontazione; il coinvolgimento interno degli organi di governo e della struttura amministrativa; il coinvolgimento della comunità nella valutazione degli esiti e nella individuazione degli obiettivi di miglioramento; l’allineamento e l’integrazione degli strumenti di programmazione, controllo, valutazione e rendicontazione adottati dall’amministrazione; la continuità dell’iniziativa.
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2. I contenuti del bilancio sociale
I. Valori di riferimento, visione e programma dell’amministrazione: l’amministrazione esplicita la propria identità attraverso i valori, la missione e la visione che orientano la sua azione, chiarisce gli indirizzi che intende perseguire e le priorità di intervento. II. Politiche e servizi resi: l’amministrazione rende conto del proprio operato nelle diverse aree di intervento e dei risultati conseguiti in relazione agli obiettivi dichiarati. Aree di rendicontazione e per ciascuna: a) gli obiettivi perseguiti; b) le azioni intraprese, c) le risorse impiegate; d) i risultati raggiunti; e) gli impegni e le azioni previste per il futuro. III. Risorse disponibili e utilizzate: l’amministrazione da conto delle risorse di cui ha potuto disporre, delle azioni poste in essere e dei risultati conseguiti con la loro gestione.
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Risorse disponibili e utilizzate:
Tale rendicontazione fornisce informazioni in merito a: entrate e spese della gestione; proventi e costi della gestione; patrimonio dell’amministrazione e sua variazione; dotazione e caratteristiche del personale; interventi di razionalizzazione e innovazione organizzativa; interventi per accrescere e valorizzare il capitale umano dell’amministrazione; utilizzo e sviluppo di infrastrutture e soluzioni tecnologiche per la gestione dei processi e dei servizi; partecipazioni promosse e realizzate dall’amministrazione con altri soggetti pubblici e privati. • Il bilancio sociale deve inoltre contenere: o una presentazione iniziale del documento; o una nota metodologica sul processo di rendicontazione.
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3. LA REALIZZAZIONE DEL BILANCIO SOCIALE
I - LA DEFINIZIONE DEL SISTEMA DI RENDICONTAZIONE II - LA RILEVAZIONE DELLE INFORMAZIONI III - LA REDAZIONE E L’APPROVAZIONE DEL DOCUMENTO IV - LA COMUNICAZIONE DEL BILANCIO SOCIALE
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I - LA DEFINIZIONE DEL SISTEMA DI RENDICONTAZIONE
Si definisce la struttura di base del bilancio sociale. Si esplicita la visione e il programma dell’amministrazione, si individuano le diverse aree di rendicontazione e per ciascuna di esse si definiscono tutti gli elementi informativi e gli indicatori necessari. l’analisi dei documenti istituzionali da cui trarre informazioni sull’assetto, sugli indirizzi generali, sui programmi dell’amministrazione; - l’analisi dei documenti contabili, per collegare le risorse economico-finanziarie agli interventi programmati, in corso e realizzati; - l’analisi dei bilanci sociali o di altri documenti di rendicontazione sociale realizzati dall’amministrazione negli anni precedenti; - l’analisi di relazioni, rapporti di gestione e documenti interni che rappresentano i risultati raggiunti dall’amministrazione; - l’analisi di altri documenti che aiutino a comprendere il contesto in cui opera l’amministrazione e gli effetti della sua azione:
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I - LA DEFINIZIONE DEL SISTEMA DI RENDICONTAZIONE (segue)
• Le informazioni acquisite attraverso l’analisi dei documenti devono essere oggetto di elaborazione, confronto e riflessione da parte dell’amministrazione al fine di rendere espliciti, coerentemente con i tre principali ambiti di rendicontazione del bilancio sociale: - i valori, la visione e il programma dell’amministrazione; - le aree di rendicontazione del bilancio sociale relative alle politiche e ai servizi resi e, per ciascuna area: gli obiettivi di cambiamento attesi in relazione alla situazione di partenza; le azioni intraprese; le risorse impiegate; i risultati raggiunti; gli impegni e le azioni previste per il futuro. - gli elementi necessari alla rendicontazione complessiva delle risorse disponibili e utilizzate dall’amministrazione. • Gli elementi relativi alle singole aree di rendicontazione devono essere descritti in modo da consentire la formulazione di un giudizio sull’operato dell’amministrazione da parte dei suoi interlocutori.
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I - LA DEFINIZIONE DEL SISTEMA DI RENDICONTAZIONE (segue)
Quindi occorre rappresentare, per quanto possibile: o gli obiettivi perseguiti, in termini di cambiamenti quantificabili e misurabili attesi rispetto alla situazione di partenza; o le azioni intraprese, in termini di piani, progetti, servizi e interventi normativi, anche se relative a iniziative pluriennali non ancora concluse, esplicitando indicatori di processo (attività, tempi, stato di avanzamento); o le risorse impiegate, in termini di volumi di fattori produttivi impiegati, finanziari (entrate e spese) ed economici (proventi e costi); o i risultati raggiunti, in termini di: quantità e qualità delle prestazioni rese; indicatori di efficienza, che misurano l’impiego di risorse (input) per il conseguimento di determinati risultati (output); indicatori di efficacia, che misurano il grado di raggiungimento degli obiettivi programmati; indicatori di effetto, che valutano la ricaduta sociale degli interventi realizzati (outcome); giudizi formulati direttamente dai destinatari degli interventi e dagli utenti dei servizi; ogni altro elemento descrittivo che consenta di valutare il rapporto tra gli obiettivi previsti e i risultati conseguiti. o gli impegni e le azioni previste per il futuro, in termini di ulteriori cambiamenti programmati sulla base dei risultati raggiunti.
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II - LA RILEVAZIONE DELLE INFORMAZIONI
Si raccolgono le informazioni e i dati da riportare nel bilancio sociale. • La capacità dell’amministrazione di rendere conto del suo operato dipende dall’esistenza di un idoneo sistema informativo di supporto. • Ai fini della raccolta delle informazioni e dei dati per il bilancio sociale, occorre analizzare i sistemi operativi e informativi esistenti all’interno dell’amministrazione, consentendo di verificare le informazioni disponibili e di pianificare la rilevazione di quelle non disponibili. • Le informazioni da produrre sono sia di tipo qualitativo che quantitativo; queste ultime possono essere espresse sia in valori assoluti che relativi. • Le informazioni possono derivare da strutture interne all’amministrazione, essere fornite da soggetti esterni o rilevate direttamente dai destinatari degli interventi e dagli utenti dei servizi. • Il sistema informativo di supporto al bilancio sociale deve poter consentire una comparazione temporale dei dati riferita a più annualità e includere, ove ritenuti significativi, eventuali confronti con altre amministrazioni.
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III - LA REDAZIONE E L’APPROVAZIONE DEL DOCUMENTO
Si organizzano in modo strutturato le informazioni qualitative e quantitative in un documento approvato e comunque fatto proprio dall’organo di governo dell’amministrazione. • La redazione del documento finale deve esprimere essenzialmente il carattere comunicativo del bilancio sociale, rendendo significative per i destinatari le informazioni in esso contenute. • L’impostazione editoriale, la scelta del linguaggio, la descrizione e la rappresentazione dei contenuti informativi del bilancio sociale devono essere concepiti in funzione dello specifico destinatario. In termini generali, occorre: o adoperare un linguaggio semplice, scorrevole e non ridondante; o evitare l’utilizzo di concetti, termini e riferimenti propri del linguaggio amministrativo, tecnico, settoriale; nel caso di parole straniere e di acronimi è opportuno specificarne il significato; o fare ricorso prevalentemente, ove possibile, a dati quantitativi, esposti con l’aiuto di tabelle e grafici accompagnati da spiegazioni che ne rendano chiara l’interpretazione. • Prima della diffusione, il bilancio sociale deve essere approvato o comunque fatto proprio da parte dell’organo di governo dell’amministrazione.
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IV - LA COMUNICAZIONE DEL BILANCIO SOCIALE
Si pianificano e si realizzano azioni di diffusione e di partecipazione del bilancio sociale all’interno e all’esterno dell’amministrazione. • L’attività di comunicazione è finalizzata alla diffusione e alla partecipazione del bilancio sociale all’interno e all’esterno dell’amministrazione e, alla costruzione di un dialogo permanente con i destinatari del documento. • Il piano di comunicazione relativo al bilancio sociale deve definire: o i differenti interlocutori a cui si rivolge; o le azioni e gli strumenti di comunicazione da adottare; o le modalità di valutazione dei risultati della comunicazione. • In base alle risorse disponibili, l’amministrazione deve consentire un’efficace diffusione del bilancio sociale, mettendo a disposizione il documento integrale o un suo estratto a tutti i cittadini e ai diversi interlocutori interni ed esterni all’amministrazione • Nello spirito del dialogo con i diversi interlocutori, l’amministrazione deve prevedere forme di partecipazione del bilancio sociale e di raccolta di giudizi, valutazioni e commenti da parte dei destinatari • Tale attività di ascolto deve essere finalizzata sia a valutare il bilancio sociale, sia il giudizio dei destinatari sui risultati raggiunti dall’amministrazione. • E’ necessario che, la realizzazione del bilancio sociale conduca nel tempo al consolidamento di un dialogo permanente tra l’amministrazione e i suoi interlocutori.
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Dott. Simone Lazzini Università di Pisa s.lazzini@ec.unipi.it
Materiale di approfondimento Sessione 2 Analisi dei siti Web Dott. Simone Lazzini Università di Pisa
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L’analisi dei siti Comprendere le caratteristiche che fanno di un sito web un “buon” sito Scopo: valutare un sito orientarci nella sua realizzazione. Design Dovremo soffermarci su: Build Check
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La metodologia di analisi (1)
Analisi qualitativa Analisi quantitativa Misurazione Connettività Finalità Codice HTML Struttura Livello di Interazione Contenuto informativo Caratterizzazione Coerenza complessiva Funzionalità Qualità del contenuto Usabilità Accessibiltà
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La metodologia di analisi (2)
Fornire una descrizione sintetica ma completa del sito, delle sue specificità, dei suoi aspetti positivi e delle criticità Analisi qualitativa Determinazione degli scopi o perché desunti dal fine istituzionale o perché dichiarato esplicitamente Finalità La sua organizzazione logica in modo classificare i contenuti informativi i suoi percorsi di accesso Struttura I servizi offerti dal sito possono essere analizzati rispetto alla proposta del libro verde sull’informazione nella Pa Servizi di informazione Servizi di comunicazione Servizi transazionali Contenuto informativo Confronto tra finalità e risultati evidenziando discordanze e/ ridondanze e la “completezza” dell’ informazione Coerenza complessiva
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La metodologia di analisi (3)
Consiste nella misurazione degli elementi del sito Analisi quantitativa Connettività E’ possibile utilizzare: Una specifica unità di misura Codice binario (Si – No) Usando una scala di valutazione Codice HTML Livello di Interazione Caratterizzazione Estensione del campione: pagine specifiche Numerose pagine e su percorsi diversificati Poche pagine – Home page + news + pagina random ad un certo numero di collegamenti Funzionalità Qualità del contenuto Accessibilità Tipologia di valutazione Oggettiva Soggettiva Usabilità
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La metodologia di analisi (4)
Analisi quantitativa Misura la capacità di un sito di rendere efficiente in termini fisici la connessione con l’utente Connettività Codice HTML Livello di Interazione Caratterizzazione E’ possibile utilizzare: Tempo di trasferimento Peso delle pagine (Dimensione in Byte) Qualità di compressione processo di comparsa delle immagini Funzionalità Qualità del contenuto Accessibilità Usabilità
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La metodologia di analisi (5)
Analisi quantitativa Misura qualità del codice HTML, sia da un punto di vista sintattico che semantico, sia localmente che globalmente Connettività Codice HTML Livello di Interazione E’ possibile utilizzare: Correttezza dei collegamenti ipertestuali (Stima del numero di link “appesi”) Numero e gravità degli errori Utilizzo e qualità dei titoli HTML Caratterizzazione Funzionalità Qualità del contenuto Accessibilità Usabilità
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La metodologia di analisi (6)
Analisi quantitativa Misura il “sistema relazionale” del sito web mediante opportune dimensioni di analisi Connettività Caratterizzazione Codice HTML Livello di Interazione Capacità del sito di essere facilmente ricordato e riconosciuto Funzionalità Identificabilità – capacità delle pagine di essere identificate come appartenenti al sito Qualità del contenuto Accessibilità Veste grafica – coerenza con le finalità del sito Usabilità
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La metodologia di analisi (7)
Funzionalità Analisi quantitativa Misura le caratteristiche delle funzioni messe a disposizione degli utenti Connettività Codice HTML Livello di Interazione Ad esempio misurando: Funzione di ricerca per parole chiave Funzioni di prelevamento e stampa dei documenti Stampabilità delle pagine Interazione con il web administrator o con il responsabile del sito Interazione con l’amministrazione pubblica Funzione di raccolta del gradimento o lamentele Funzioni di tutela della sicurezza e della privacy Caratterizzazione Qualità del contenuto Accessibilità Usabilità
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La metodologia di analisi (8)
Analisi quantitativa Qualità del contenuto Connettività Codice HTML Misura il contenuto del sito sia in termini di informazione che di servizi Livello di Interazione Ad esempio misurando: Coerenza del contenuto Descrizione dell’amministrazione e delle sue competenze comprensibilità dell’informazione Attualità della Home page Identificazione storica dell’informazione Dichiarazione delle fonti e loro autorevolezza Qualità del linguaggio Caratterizzazione Funzionalità Accessibilità Usabilità
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La metodologia di analisi (9)
Analisi quantitativa Accessibilità Analizza la capacità del sito di non discriminare alcun gruppo di utenti Connettività Codice HTML Livello di Interazione Compatibilità con gli standard WAI e W3C Caratterizzazione Ad esempio misurando: Indipendenza del Browser Possibilità di accesso senza script Possibilità di accesso senza immagini Possibilità di accesso per navigatori testuali Visione in bassa definizione Strumenti di navigazione per disabili Funzionalità Qualità del contenuto Usabilità
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