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Le competenze del bibliotecario
Chi è dunque il bibliotecario del reference? Quale deve essere la sua formazione professionale? Si può ipotizzare un’alternanza non organizzata e non prevista fra tutto il personale per coprire questo servizio o è più opportuno disporre di figure specifiche.
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Le competenze del bibliotecario
La produzione biblioteconomica italiana, nonostante la crescita quantitativa degli interventi relativi al servizio, non si è soffermata molto sullo specifico tema della formazione: anche questo è sicuramente è un indicatore eloquente del ritardo italiano su questo servizio. Non avendo in Italia una solida tradizione di reference tradizionale, l’impatto con le nuove tecnologie, se per certi aspetti può essere un’occasione da cogliere, al tempo stesso non annulla la necessità di recuperare il tempo perduto.
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Le competenze del bibliotecario
Viceversa la produzione in lingua inglese è sterminata, dal momento che come abbiamo visto si è iniziato ad organizzare servizi di informazione e consulenza a partire dagli ultimi decenni dell’Ottocento, una produzione che oltre che a toccare i temi del servizio, si è anche soffermata sulla figura del bibliotecario addetto, alle sue competenze e alla sua preparazione professionale.
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Le competenze del bibliotecario
Una analisi anche affrettata di questa letteratura evidenzia in primo luogo un’evoluzione della concezione di questa figura professionale, che va di pari passo anche con l’evoluzione della percezione della biblioteca, oltre che sottolineare la complessità del problema. anche nei paesi dove il servizio ha una lunga storia e dove è sicuramente radicato, non sempre si trova un accordo completo su questa figura e sulla necessità di competenze specifiche.
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Le competenze del bibliotecario
Almeno fino agli anni quaranta del secolo scorso non si riscontrava la necessità, come ad esempio per il bibliotecario catalogatore, di una solida preparazione biblioteconomica maturata attraverso studi universitari. Certo era necessaria una buona cultura di base, una buona conoscenza dei repertori e del loro uso, ma fondamentali erano certe caratteristiche personali, quali la pazienza, la disponibilità, una buona comunicativa, e soprattutto un addestramento sul campo.
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Le competenze del bibliotecario
Solo più avanti nel tempo a queste caratteristiche se ne sono aggiunte altre, acquisibili e non innate, quali ad esempio la conoscenza delle tecniche dell’intervista, la profonda conoscenza degli strumenti di informazione, delle strategie di ricerca e la conoscenza di specifiche discipline, non tanto dal punto di vista del contenuto, quanto piuttosto dal punto di vista diacronico e bibliografico (come si sono evolute, quando e come si è stratificata la letteratura prodotta, quali sono i canali di diffusione fondamentali, etc.)
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Le competenze del bibliotecario
Sicuramente una spinta ad un’ulteriore evoluzione della figura del bibliotecario del reference è venuta dal cambiamento di prospettiva della biblioteconomia, per cui siamo passati dalla centralità del libro e della biblioteca, con l’accentuazione della dimensione fisica, alla centralità dell’utente e quindi del servizio, un cambiamento che cronologicamente ha coinciso con l’affermazione delle nuove tecnologie anche nelle biblioteche, e con l’introduzione di pratiche mutuate da altre situazioni anche all’interno delle biblioteche (pensiamo ad esempio al problema della valutazione del servizio, a quello della soddisfazione dell’utenza, etc.).
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Le competenze del bibliotecario
Quello del bibliotecario addetto al reference è un profilo complesso, in cui si affiancano competenze tradizionali e nuovi saperi. Requisito minimo è una buona preparazione biblioteconomica (conoscenza dei meccanismi di funzionamento della biblioteca, e dimestichezza con le attività di catalogazione, sia bibliografica che semantica).
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Le competenze del bibliotecario
A questo si aggiunge l’esperienza sul campo: a fronte di una preparazione teorica equivalente, non c’è alcun dubbio che l’esperienza accumulata giorno per giorno, rende il bibliotecario più sicuro e tranquillo nella fase forse più difficile del suo lavoro, ovvero la gestione dell’intervista e del rapporto con un’utenza diversificata e imprevedibile.
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Le competenze del bibliotecario
sapere come è organizzata l’informazione, dove è archiviata, registrata, come è strutturata, ovvero avere una conoscenza approfondita delle risorse cartacee e in linea, della loro struttura e modalità di ricerca; essere capace di selezionare, di analizzare e valutare le risorse a disposizione, su qualunque supporto e in qualunque formato; avere conoscenza di alcuni istituti come il copyright, e delle procedure di altri servizi, come il prestito interbibliotecario e il document delivery, di eventuali costi, restrizioni e limiti;
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Le competenze del bibliotecario
conoscere gli aspetti comunicativi dell’attività di reference; sviluppare capacità didattiche finalizzate all’istruzione dell’utenza; avere dimestichezza con le conoscenze necessarie non solo ad organizzare e gestire il servizio, ma anche a mettere in atto procedure di valutazione avere la competenza necessaria per usare le nuove tecnologie (gestire la posta elettronica, le chat, creare virtual reference desk, etc.).
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Le competenze del bibliotecario
la conoscenza approfondita del contesto all’interno del quale il servizio è inserito, oltre che della propria biblioteca, delle biblioteche con cui eventualmente si coopera, delle risorse informative disponibili, l’applicazione del codice deontologico professionale, stilato dall’AIB, soprattutto per quella parte che mette a punto i doveri del bibliotecario nei confronti dell’utente.
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