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PubblicatoPaolina Ferrero Modificato 10 anni fa
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Statistica sociale Modulo B A.A. 2012-2013 Prof.ssa Barbara Baldazzi Dottore Mario Mastrangelo Corso di Laurea PROGEST Facoltà di Lettere e Filosofia Università di Tor Vergata Barbara.Baldazzi@uniroma2.it Mario.mastrangelo@uniroma2.it
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concentrazione Si può applicare soltanto a caratteri quantitativi trasferibili 1) Ordinare la distribuzione in senso crescente 2) Calcolare Ai, Qi e Fi 3) Calcolare R In caso di equidistribuzione Qi=Fi e R=0 In caso di massima concentrazione R=1 In tutti gli altri casi 0<R<1
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MUTABILITA La mutabilità è lattitudine dei CARATTERI QUALITATIVI ad assumere differenti modalità Colore occhiFrequenza verdi3 blu2 marroni10 neri1 Totale16
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Indici di mutabilità Una variabile nominale ha una distribuzione massimamente omogenea quando tutti i casi presentano la stessa modalità Colore occhiFrequenza verdi0 blu0 marroni16 neri0 Totale16 Una variabile nominale ha una distribuzione massimamente eterogenea se i casi sono distribuiti tra le modalità Colore occhiFrequenza verdi4 blu4 marroni4 neri4 Totale16
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Indice di omogeneità Cerchiamo un indice di omogeneità che: Aumenti quanto più le unità sono concentrate in una modalità Assuma valore massimo quanto tutte le unità presentano una sola modalità Assuma valore minimo quando le frequenze sono tutte uguali tra loro (il valore minimo è pari a 1/k con k=numero di modalità) Per avere un indice che neutralizzi il numero di modalità bisogna calcolare lindice di omogeneità relativo
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Rapporti statistici Per comparare due quantità si utilizzano i rapporti statistici Il risultato che scaturisce da questa operazione matematica ha una sua valenza autonoma e addizionale rispetto alle grandezze esaminate Date 2 grandezze A e B possiamo procedere in vari modi: Differenza (A – B) oppure (B – A) – sono espressi con la stessa unità di misura di A e di B Rapporto A / B oppure B / A – sono numeri puri
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Rapporti statistici* Tassi di incremento o decremento: sono i risultati del confronto per rapporto tra i valori assunti da una grandezza in tempi successivi Q al tempo (t+1) – Q al tempo (t) ------------------------------------------------ * 100 (incremento %) Q al tempo (t) Q al tempo (t+1) ------------------------ * 100 (fatto 100 Q al tempo (t) quanto vale Q a (t+1)) Q al tempo (t)
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Rapporti statistici Rapporti di composizione: sono i risultati del confronto per rapporto tra i valori assoluti di ciascuna delle parti di un fenomeno con la sua totalità, quindi essi, moltiplicati per 100, esprimono la composizione percentuale di un fenomeno Es. % di alberghi 5 stelle sul totale degli alberghi nel comune di Rimini – ricavato dal numero di alberghi 5 stelle del Comune di Rimini sul totale degli alberghi rilevati nel Comune di Rimini) % di individui che fanno viaggi di lavoro sul totale degli individui che viaggiano
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Rapporti statistici Rapporti di coesistenza: sono i risultati del confronto per rapporto fra due parti di un tutto. Possono mettere in relazione le intensità di uno stesso fenomeno in due luoghi diversi (es. arrivi in Italia su arrivi in Francia), o le intensità di due diversi fenomeni in uno stesso luogo (es. Numero di alberghi 5 stelle su numero di alberghi 1-4 stelle in Italia) Sono numeri puri ed esprimono quante volte il fenomeno posto al numeratore sta a quello posto al denominatore Es. in demografia tasso di mascolinità (Numero di maschi nati in un anno diviso numero di femmine nate nello stesso anno)
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Rapporti statistici Rapporti di derivazione: sono i risultati del confronto di due fenomeni legati da un rapporto causa effetto Es. numero di viaggi (in un intervallo di tempo t) sul totale della popolazione (media nellintervallo di tempo t) Es. In demografia il tasso di natalità e di mortalità
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Numeri indici semplici Sono rapporti statistici che pongono a confronto intensità o frequenze di un fenomeno misurato in tempi o luoghi diversi rispetto ad un termine posto come base Si pone al denominatore il termine rispetto al quale si vuole operare il confronto (che si chiamerà base) Se la base non cambia per tutti i confronti che vogliamo fare si ottiene un indice a base fissa b I t0 = (q t / q t0 ) * 100 Se la base non rimane fissa si ottiene un indice a base mobile b I m = (q t / q t-1 ) * 100
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materiali della lezione Statistica per le scienze sociali – IEZZI Capitolo 9 – paragrafi 9.6, 9.7 Capitolo 10 – paragrafi 10.1, 10.2, 10.3, 10.4, 10.5.1
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