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misura 221 misura 223 Imboschimento di terreni agricoli
Imboschimento di superfici non agricole (rif. decreto del Direttore del Servizio sviluppo rurale 18 febbraio 2013, n. 317)
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Finalità ed obiettivi favorire una gestione dello spazio naturale più compatibile con l'equilibrio dell'ambiente favorire la diversificazione del paesaggio e incrementare la biodiversità e la fauna selvatica in ambienti intensamente coltivati contenere l'effetto serra mediante l’assorbimento di carbonio favorire la coltivazione di popolamenti forestali anche con specie legnose a rapido accrescimento creare aree verdi con funzione ricreativa (223)
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BENEFICIARI Imprese agricole condotte da soggetti aventi la qualifica di Imprenditore agricolo professionale ai sensi della DGReg 15/04/2005 n. 798 (Indirizzi per l'attuazione del DLgs 99/2004, in materia di qualifica di imprenditore agricolo professionale) Imprese agricole diverse da quelle di cui al punto a); Proprietari o soggetti che hanno la disponibilità giuridica di terreni (persone fisiche, persone giuridiche di diritto privato, EE.PP.) NON possono accedere alla misura 221 gli agricoltori che beneficiano del sostegno al prepensionamento
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Operazioni e investimenti ammissibili
Le misure concernono il primo imboschimento con specie arboree e arbustive di terreni agricoli (221) e di terreni NON agricoli (223) per terreni agricoli si intendono quelli che sono stati coltivati per almeno due anni precedentemente alla presentazione della domanda di contributo con una o più delle seguenti colture: orticola, floricola, viticola, frutticola, seminativo, compresi i seminativi ritirati dalla produzione di cui al Reg.to (CE) n. 73/2009 per terreni non agricoli si intendono i fondi diversi da quelli di cui al punto 2 localizzazione: zone di pianura dell’intero territorio regionale (sono escluse le zone svantaggiate di cui alla direttiva 75/273/CEE – territorio omogeneo delle Comunità montane)
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Tipologia degli interventi ammissibili
Impianti a ciclo lungo > di 15 anni: arboreti da legno realizzati con la mescolanza di piante principali e accessorie, con finalità prevalentemente produttive boschi naturaliformi realizzati con le specie forestali indigene dell’area di pianura, con finalità ambientali, paesaggistiche, protettive e ricreative impianti realizzati con piantine forestali micorrizate con tartufi Impianti a ciclo breve, compreso tra 8 e 15 anni, con specie a rapido accrescimento: pioppeti con certificazione ecologica pioppeti senza certificazione ecologica impianti costituiti in prevalenza o da sole specie arbustive
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Costi ammissibili le spese d’impianto (acquisto e fornitura delle piante, piantagione, preparazione del terreno, pacciamatura, protezioni individuali, chiudende, …) i prezzi unitari riconosciuti per ogni voce di spesa non possono superare gli importi elementari delle Prezzario regionale delle forniture e dei lavori di arboricoltura da legno allegato alle schede di misura 221 e 223 del regolamento generale di attuazione del PSR la fornitura di beni e servizi senza pagamento in denaro e l’apporto di lavoro proprio da parte del beneficiario; in tal caso i prezzi unitari non possono superare gli importi massimali delle voci di spesa del Prezzario scontati del 15% le spese tecniche di progettazione e direzione dei lavori fino ad un massimo pari al 10% del costo totale d’impianto, al netto dell’IVA (che è rimborsabile alle sole persone fisiche)
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Costi NON ammissibili la fornitura e la distribuzione di fertilizzanti in caso di interventi da realizzarsi nelle zone vulnerabili ai nitrati, individuate con deliberazione della Giunta regionale 25 settembre 2008, n. 1920, e di boschi naturaliformi (sottotipo 1b) i costi di fornitura e istallazione di pali tutori; possono essere riconosciute, esclusivamente per le piante principali di specie pregiate da coltivare ad alto fusto, le spese per sostegni leggeri e temporanei e per le protezioni individuali
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Criteri di valutazione e punteggi per gli interventi
Descrizione criterio Punteggio Tipo d’intervento 1. Boschi naturaliformi 2. Arboreti da legno per la produzione di assortimenti legnosi di pregio 3. Arboreti da legno (diversi da quelli di cui al punto 2) 4. Impianti a rapido accrescimento con certificazione ecologica 10 8 5 Forma d’impianto Impianti lineari Tipo di pacciamatura Pacciamatura organica biodegradabile certificata Tipo di beneficiario 1. IAP (Imprenditore agricolo professionale) 2. Persone giuridiche di diritto pubblico 3. Persone fisiche e giuridiche di diritto privato 6 Localizzazione 1. Siti Natura 2000, aree vulnerabili ai nitrati 2. Riserve regionali 3. Aree vincolate in base al D.Lgs. 42/2004, art. 142, lettere a), b), c), f)
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Contributo sulle spese d’impianto
entrambe le misure 221 e 223 Intensità di aiuto Beneficiario Tipo d’intervento Intensità di aiuto Imprese agricole e altre persone fisiche o giuridiche di diritto privato impianti a ciclo lungo 60 % impianti a ciclo breve 45 % Enti pubblici entrambi 90 % Massimali di aiuto Beneficiario Tipo d’intervento Massimali di aiuto per ettaro totale TUTTI impianti a ciclo lungo € 6.000,00 € ,00 impianti a ciclo breve (con certificazione ecologica) € 2.500,00 (senza certificazione ecologica) € 1.500,00
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misura 221 – impianti a ciclo lungo
Premi annuali nel periodo di impegno misura 221 – impianti a ciclo lungo Tipo di premio Beneficiario Importi Esclusioni Manutenzione dell’impianto IAP e altre aziende agricole persone fisiche o giuridiche di diritto privato € 600,00/ha/anno per il 1°, 2°, 3° anno € 300,00/ha/anno per il 4° e 5° anno arbusteti, impianti con piantine micorrizate con tartufi Enti pubblici non previsto Perdita di reddito IAP € 470,60 /ha/anno per 15 anni altre aziende agricole persone fisiche o giuridiche di diritto privato € 150,00 /ha/anno
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misura 221 400.000,00 euro misura 223 630.000,00 euro
Risorse finanziarie disponibili La disponibilità finanziaria assegnata col presente bando è di: misura ,00 euro misura ,00 euro
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Inizio dell’operazione
Sono ammesse a finanziamento le operazioni avviate dopo la presentazione della domanda di aiuto avvenuta entro termini indicati dal presente bando Sono ammesse a finanziamento anche le operazioni avviate precedentemente alla data di pubblicazione sul BUR del presente bando, purché il richiedente abbia segnalato all’ufficio attuatore l’intenzione di dare inizio all’operazione e fermo restando il rispetto dell’effetto incentivante Alla segnalazione segue la presentazione della domanda di aiuto nei termini previsti dal presente bando Scadenza presentazione domanda di aiuto domanda di aiuto informatica: entro il 28 aprile 2013 copia cartacea della domanda: entro i successivi 15 giorni
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Documentazione a corredo della domanda di aiuto (1)
fotocopia di un documento d’identità, in corso di validità, del soggetto che ha sottoscritto la domanda di aiuto Dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà (vedi Allegato A) attestante: il titolo di proprietà o di disponibilità giuridica del sito d’impianto per gli interventi ricadenti in aree demaniali, presenza di regolare concessione e di regolare pagamento del relativo canone la sussistenza di terreno agricolo coltivato nelle due annate agrarie precedenti alla data di presentazione della domanda di aiuto (221) condizione di non recuperabilità/recuperabilità dell’IVA in quanto titolare/non titolare di partita IVA l’entità degli aiuti ricevuti a titolo di de minimis nel triennio precedente eventuale qualifica di Imprenditore Agricolo Professionale (IAP) compatibilità del progetto d’impianto con i vigenti strumenti di pianificazione urbanistica comunali
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Documentazione a corredo della domanda di aiuto (2)
Progetto d’impianto (allegato B), redatto da un tecnico abilitato e sottoscritto dal titolare o legale rappresentante; nel caso degli impianti a ciclo breve, il progetto d'impianto può essere sostituito da una scheda descrittiva semplificata (allegato C) Piano di coltura e conservazione, contenente il programma dettagliato delle operazioni colturali da eseguire successivamente all’impianto fino alla scadenza del ciclo di permanenza dell’impianto (allegato D) Per gli EEPP l'atto di impegno relativo al cofinanziamento della parte non finanziata dal PSR e di quella relativa all'effettuazione delle cure colturali nei primi 5 anni di età degli impianti Per gli interventi a ciclo breve che aderiscono ad un sistema di certificazione ecologica, copia dell’attestato di certificazione ecologica con relativo codice o copia della domanda di adesione al sistema Valutazione d’incidenza favorevole, qualora l'intervento ricada in tutto o in parte entro il perimetro di aree NATURA 2000. Nel caso di apporto di lavoro proprio e contributi in natura: dichiarazione sottoscritta un tecnico abilitato che si tratti di apporti riconducibili al normale esercizio delle agricole o forestali e pertinenti con le capacità operative e organizzative dell’impresa nonché con le strutture ed i mezzi tecnici in dotazione computo metrico estimativo redatto da un tecnico abilitato sulla base dei prezzari approvati dalla Regione, con riduzione forfetaria dei prezzi del 15%
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grazie per l’attenzione!
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