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PubblicatoMaddalena Lorenzi Modificato 10 anni fa
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Sono escluse le sostanze ritenute pericolose per l‘ambiente
CAMPO DI APPLICAZIONE Qualunque attività lavorativa che comporta la presenza di agenti chimici siano essi: utilizzati previsto l’utilizzo derivanti da tale attività Sono escluse le sostanze ritenute pericolose per l‘ambiente
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VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Coordinamento Tecnico delle Regioni e Province autonome 1° FASE IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI Lista di tutte le sostanze ed i preparati utilizzati in azienda Rassegna dei processi e lavorazioni per verificare lo sviluppo di agenti pericolosi Classificazione della loro pericolosità in base a quanto riportato dalle frasi di rischio R. VALUTAZIONE PRELIMINARE
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VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Art. 72 quarter, comma 5, D.L.vo 626/94 La valutazione del rischio puo’ includere la giustificazione che la natura e l’entità dei rischi connessi con gli agenti chimici pericolosi rendano non necessaria un’ulteriore valutazione maggiormente dettagliata dei rischi
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VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Coordinamento Tecnico delle Regioni e Province autonome 2° FASE VALUTAZIONE DETTAGLIATA Sviluppare una dettagliata valutazione del rischio attraverso misurazioni ambientali o algoritmi o modelli per stime di rischio
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SOSTANZE PERICOLOSE Esplosivi Comburenti Estremamente infiammabili
D.Lgs n 52 del 3 febbraio 1997 Esplosivi Comburenti Estremamente infiammabili Facilmente infiammabili Infiammabili Tossici e molto tossici Nocivi Corrosivi Irritanti Sensibilizzanti Cancerogeni e mutageni Tossici per il ciclo riproduttivo Pericolosi per l’ambiente
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ETICHETTATURA REDATTA DA: FABBRICANTE o COMMERCIANTE
Direttiva 67/548/CEE e relat. aggiornamenti REDATTA DA: FABBRICANTE o COMMERCIANTE DEVE CONTENERE INFORMAZIONI IN MERITO A: - Composizione - Simboli (pittogrammi) - Frasi di rischio (frasi R) - Consigli di prudenza (frasi S)
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SIMBOLI E PITTOGRAMMI
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FRASI DI RISCHIO CONSIGLI DI PRUDENZA
R-28 tossico per ingestione R-34 provoca ustioni R-36 irritante per gli occhi CONSIGLI DI PRUDENZA S-2 conservare fuori dalla portata dei bambini S-13 conservare lontano da alimenti, bevande e mangimi S-20/21 non mangiare, né bere, ne fumare durante l’impiego
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SCHEDA DI SICUREZZA DEVE ESSERE SEMPRE FORNITA AL MOMENTO DELLA VENDITA DEL PRODOTTO DEVE ESSERE SEMPRE AGGIORNATA: - la classificazione sostanze o prodotti chimici varia in base al progresso scientifico - in base alle norme più recenti in materia IMPORTANTE VERIFICARE CHE LA DATA DI REDAZIONE DELLA SCHEDA SIA RECENTE NON E’ LA SCHEDA TECNICA
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MISCELE DI PIU’ PRODOTTI
ATTENZIONE SAPONE ACIDO irritante GAS DI CLORO CANDEGGINA + tossico CANDEGGINA + SAPONE ACIDO irritante irritante GAS DI CLORO tossico
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AGENTI CHIMICI USATI DELIBERATAMENTE Prodotti fitosanitari
Sostanze utilizzate nella produzione di vino Concimi Disinfettanti, disinfestanti, detergenti Solventi, lubrificanti o oli minerali
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AGENTI CHIMICI ORIGINATI DAL CICLO PRODUTTIVO
Prodotti di degradazione e fermentazione della sost. organica Ricoveri zootecnici Anidride carbonica Ricoveri zootecnici - Cantine Gas nitrosi Silos Ammoniaca Metano Idrogeno solforato Sottoprodotti di processi di combustione: Monossido di C Ossido di N Fumi (derivanti da macchine, impianti, attrezzature) Polveri di origine vegetale (cereali, farine,ecc.) o animale (peli, forfore, piume, ecc.)
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SI POSSONO TROVARE SOTTO VARIE FORME (I)
AGENTI CHIMICI SI POSSONO TROVARE SOTTO VARIE FORME (I) 1) AEROSOL: particelle solide e/o liquide disperse in un mezzo gassoso: POLVERI: particelle solide in sospensione, di granulometria variabile, che si originano da processi di frantumazione sia naturali che artificiali; FUMI: particelle solide disperse in un mezzo gassoso; si originano per condensazione di vapori prodotti dalla fusione di materiali solidi e durante reazioni chimiche (combustione); NEBBIE: particelle liquide micrometriche disperse in mezzo gassoso (irrorazione fitosanitari, spray, ecc).
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SI POSSONO TROVARE SOTTO VARIE FORME (II)
AGENTI CHIMICI SI POSSONO TROVARE SOTTO VARIE FORME (II) 2) AERIFORMI GAS: sostanze che alla temperatura ambiente (25°C) ed alla pressione di 760 mmHg sono allo stato gassoso; non possono mai coesistere con la propria fase liquida o solida (es. Ossigeno, Azoto, Elio, ecc); VAPORI: fasi aeriformi di sostanze che normalmente sono liquide o solide alla temperatura di 25 °C ed alla pressione di 760 mmHg: derivano dallo stato solido o da quello liquido per ebollizione, evaporazione o sublimazione (vapori di acqua, di alcool etilico, di iodio, ecc). 3) LIQUIDI: caratterizzati da volume proprio e forma del recipiente; 4) SOLIDI: caratterizzati da forma e volume proprio (es.polvere grossolana, granuli, palline, tavolette, esche, ecc.).
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VIE DI ASSORBIMENTO 1) INALATORIA: i diversi segmenti dell’albero repiratorio svolgono un’azione di filtro; il principale assorbimento avviene a livello della membrana alveolo-capillare. - particelle > 30 μm: si depositano a livello naso-faringeo e sono rimosse attraverso starnuti, secrezioni nasali, deglutizione (frazione inalabile). - particelle 10 < Ø < 30 μm: si depositano nella regione tracheo-bronchiale e possono essere assorbite attraverso l’epitelio (frazione toracica); - particelle con Ø < 10 μm: raggiungono gli alveoli (frazione respirabile); Non fumare, il fumo può ulteriormente veicolare all’interno dell’organismo il tossico, oltre a presentare rischi specifici aggiuntivi quali la cancerogenicità dei prodotti di combustione o rischi quali incendio, esplosioni, ecc.
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ATTENZIONE: NON USARE SOLVENTI PER LAVARSI LE MANI
VIE DI ASSORBIMENTO 2) CUTANEA: l’assorbimento avviene attraverso l’epidermide e, in minor misura, attraverso i follicoli piliferi: - deposizione di areosol (p.e. irrorazione di vegetali con soluzione di antiparassitari); - bagnaggio e/o contaminazione accidentale; La pelle è un’ottima barriera se è integra (più spessa nelle zone plantari e palmari). ATTENZIONE: NON USARE SOLVENTI PER LAVARSI LE MANI
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VIE DI ASSORBIMENTO 3) DIGERENTE: via meno frequente di intossicazione; le particelle possono essere deglutite accidentalmente o per abitudini non igieniche dei lavoratori. COSA FARE Conservare cibi e bevande in contenitori e luoghi idonei. Non assumere cibi e bevande nei luoghi di lavoro. Lavarsi le mani prima di mangiare.
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VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Coordinamento Tecnico delle Regioni e Province autonome 2° FASE VALUTAZIONE DETTAGLIATA Sviluppare una dettagliata valutazione del rischio attraverso misurazioni ambientali, algoritmi o modelli per stime di rischio
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VALUTAZIONE DEL RISCHIO
ALGORITMI MOVARISCH (regioni Toscana Lombardia Emilia Romagna) Cheope (Associazione Ambiente e Lavoro) InfoRISK (regione Piemonte) ecc
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PRODOTTI FITOSANITARI
L’OPERAZIONE CHE IN AGRICOLTURA ESPONE MAGGIORMENTE I LAVORATORI AD EGENTI CHIMICI E’ L’USO DEI PRODOTTI FITOSANITARI eliminare le piante indesiderate, frenare o evitare la loro crescita proteggere i vegetali dagli organismi nocivi mediante un’azione preventiva e/o curativa conservare i prodotti vegetali
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PRODOTTI FITOSANITARI
FASI LAVORATIVE A RISCHIO Le operazioni di preparazione della miscela La distribuzione vera e propria La manutenzione e decontaminazione delle attrezzature utilizzate Le operazioni agronomiche nelle colture trattate (operazioni di rientro) Le operazioni sui prodotti raccolti
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VALUTAZIONE DEL RISCHIO
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MOVARISCH R= P x E Rinal = P x Einal Rcute = P x Ecute Rcum =
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MOVARISCH
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TABELLA DEI COEFF. P (score)
MOVARISCH TABELLA DEI COEFF. P (score) RISCHIO = P X E
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DETERMINAZIONE INDICE ESPOSIZIONE INALATORIA Einal = I x d
MOVARISCH Einal RISCHIO = Pericolo X Esposizione E Ecute DETERMINAZIONE INDICE ESPOSIZIONE INALATORIA Einal = I x d USO DI 5 VARIABILI Proprietà chimico-fisiche Quantità in uso Tipologia d’uso Tipologia di controllo Tempo di esposizione
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MATRICE 1: PROPRIETA’ CHIMICO FISICHE/QUANTITA’ IN USO
MOVARISCH MATRICE 1: PROPRIETA’ CHIMICO FISICHE/QUANTITA’ IN USO
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POLVERI: disponibilità in aria
PROPRIETA’ CHIMICO-FISICHE POLVERI: disponibilità in aria
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PROPRIETA’ CHIMICO-FISICHE LIQUIDI: disponibilità in aria
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MATRICE 1: PROPRIETA’ CHIMICO FISICHE/QUANTITA’ IN USO
MOVARISCH MATRICE 1: PROPRIETA’ CHIMICO FISICHE/QUANTITA’ IN USO
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MATRICE 2: TIPOLOGIA D’USO
MOVARISCH MATRICE 2: TIPOLOGIA D’USO
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MATRICE 2: TIPOLOGIA D’USO
4 LIVELLI IN RELAZIONE ALLA DISPERSIONE IN ARIA DEL PRODOTTO USO IN SISTEMA CHIUSO: (non applicabile al comparto agricoltura) USO IN INCLUSIONE IN MATRICE: preparazione della miscela con l’uso di prodotti confezionati in sacchetti idrosolubili, preparati microincapsulati, pastiglie ed esche. USO CONTROLLATO: concia delle sementi con sistemi automatizzati, i trattamenti con irroratrici a barra orizzontale munite di sistemi pneumatici di orientamento del getto e la preparazione della miscela partendo da formulati liquidi o in polvere. USO DISPERSIVO: rientrano in questa categoria tutti gli altri tipi di irrorazione e le operazioni agronomiche effettuate negli appezzamenti trattati.
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MATRICE 2: TIPOLOGIA D’USO
MOVARISCH MATRICE 2: TIPOLOGIA D’USO
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MATRICE 3: TIPOLOGIA DI CONTROLLO
MOVARISCH MATRICE 3: TIPOLOGIA DI CONTROLLO
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MATRICE 3: TIPOLOGIA DI CONTROLLO
5 LIVELLI IN RELAZIONE ALLE MISURE PRESE PER EVITARE L’ESP. CONTENIMENTO COMPLETO: corrisponde ad una situazione in sistema chiuso (non applicabile al comparto agricoltura) VENTILAZIONE - ASPIRAZIONE LOCALE: aspirazione locale degli scarichi e delle emissioni (non applicabile al comparto agricoltura) SEGREGAZIONE - SEPARAZIONE: applicabile esclusivamente per i trattamenti automatizzati in serra e la concia delle sementi con sistemi automatizzati ( in entrambi i casi non è prevista la presenza dell’operatore) DILUIZIONE - VENTILAZIONE: rientrano in questa categoria i trattamenti con irroratrici MANIPOLAZIONE DIRETTA: in questa tipologia ritroviamo la preparazione della miscela con formulati liquidi o in polvere, le irrorazioni con lancia a mano e le operazioni agronomiche effettuate negli appezzamenti trattati (operazioni di rientro)
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MATRICE 3: TIPOLOGIA DI CONTROLLO
MOVARISCH MATRICE 3: TIPOLOGIA DI CONTROLLO
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MATRICE 4: TEMPO DI ESPOSIZIONE
MOVARISCH MATRICE 4: TEMPO DI ESPOSIZIONE ATTENZIONE: il tempo è su base giornaliera Abbiamo ottenuto il valore del parametro I da mettere in relazione con la distanza parametro d
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VALORI DEL SUB-INDICE d distanza (D) degli esposti dalla sorgente
VALORE d Preparazione della miscela Irrorazioni “tradizionali” Operazioni “di rientro” D < 1 mt d = 1 1 mt = D < 3 mt d = 0,75 Distanza reale fra il posto di guida e gli ugelli irroranti d = 0,50 3 mt = D < 5 mt Come sopra d = 0,25 Come sopra 5 mt = D < 10 mt 10 mt = D > 10 mt d = 0,1 Non trova applicazione
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MOVARISCH Einal = I x d Rinal = P x Einal
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DETERMINAZIONE INDICE ESPOSIZIONE CUTANEA Ecute
TIPOLOGIA D’USO LIVELLO DI CONTATTO Nessuno = 0 contatti Accidentale = 1 contatto al giorno Discontinuo = da 2 a 10 Esteso = > 10 Rcute = P x Ecute
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MOVARISCH Rcum =
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PREPARAZIONE Rinal Rcute Score = frase R del formulato
M 1 = quantità di formulato M 2 = uso controllato-inclusione in matrice M 3 = manipolazione diretta M 4 = tempo di lavoro d = < 1 mt uso controllato contatto accidentale Rcute
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PREPARAZIONE Rinal Rcute Score = frase R del formulato
M 1 = quantità di formulato M 2 = uso controllato M 3 = manipolazione diretta M 4 = tempo di lavoro d = < 1 mt uso controllato contatto discontinuo (contatto esteso) Rcute
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DISTRIBUZIONE Rinal Rcute TRATTORE CABINATO
Score = frase R del formulato M 1 = quantità di formulato M 2 = uso controllato M 3 = segregazione separazione M 4 = tempo di lavoro d = 3 – 5 metri Rcute contatto accidentale (nessun contatto) uso controllato
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DISTRIBUZIONE Rinal Rcute TRATTORE NON CABINATO contatto discontinuo
Score = frase R del formulato M 1 = quantità di formulato M 2 = uso dispersivo M 3 = diluizione-ventilazione M 4 = tempo di lavoro d = 3 – 5 metri Rcute contatto discontinuo dispersione significativa
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DISTRIBUZIONE MANUALE
Rinal DISTRIBUZIONE MANUALE Score = frase R del formulato M 1 = quantità di formulato M 2 = uso dispersivo M 3 = diluizione-ventilazione M 4 = tempo di lavoro d = < 1 mt Rcute contatto discontinuo (contatto esteso) dispersione significativa Dott. Andrea Bonacci
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Contributi in % alla contaminazione totale
LAVORI DI RIENTRO Rinal Contributi in % alla contaminazione totale Score = frase R del formulato M 1 = quantità di formulato M 2 = uso dispersivo M 3 = manipolazione diretta M 4 = tempo di lavoro d = < 1 mt 11,44 11,06 torace anteriore e spalle torace posteriore e spalle braccia avambraccia cosce anteriori e anche cosce posteriori e anche polpacci stinco, caviglie e piedi 5,63 16,52 25,17 17,2 Rcute 7,45 5,63 contatto esteso uso dispersivo Dott. Andrea Bonacci
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VALUTAZIONE DEL RISCHIO VALUTAZIONE DEL RISCHIO PREVENTIVA
ATTUAZIONE MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE INIZIO ATTIVITA’ AGGIORNAMENTO PERIODICO AD OGNI VARIAZIONE SIGNIFICATIVA QUANDO RISULTA NECESSARIO DALLA SORVEGLIANZA SANITARIA Dott. Andrea Bonacci
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PREVENZIONE E PROTEZIONE USO ATTREZZATURE E MATERIALI ADEGUATI
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE USO ATTREZZATURE E MATERIALI ADEGUATI USO PREFERIBILE DI SACCHETTI IDROSOLUBILI O PRODOTTI LIQUIDI MEZZI DI DISTRIBUZIONE PROVVISTI DI: Premiscelatori Dispositivo lavaggio automatico confezioni Sistema di lavaggio automatico dell’impianto Serbatoio acqua pulita
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PREVENZIONE E PROTEZIONE ADEGUATI CONTROLLI E MANUTENZIONI
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ADEGUATI CONTROLLI E MANUTENZIONI INDICARE LA PERSONA INCARICATA MODALITA’ E SCADENZE REVISIONE MACCHINE PER DISTRIBUZIONE (ordinanza n°9 del 19/03/1987 Regione Toscana) Revisione annuale per garantire perfetta tenuta di tubi raccordi guarnizioni ugelli, ecc ed evitare perdite per sgocciolamenti Revisione autocertificata se fatta in proprio o certificata se fatta fare da officina
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PREVENZIONE E PROTEZIONE MISURE DI PROTEZIONE COLLETTIVA
Trattore con cabina pressurizzata e climatizzata munita di idoneo filtro Cabina pulita e priva di residui di prodotti fitosanitari Sostituzione filtro a fine utilizzo e conservazione in maniera idonea N.B. E’ importante avere in cabina un kit di D.P.I. nuovi da utilizzare in caso di emergenze
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MISURE DI PROTEZIONE INDIVIDUALE addetti Preparazione e Distribuzione
PREVENZIONE E PROTEZIONE MISURE DI PROTEZIONE INDIVIDUALE addetti Preparazione e Distribuzione PUNTO N° 8 SCHEDA DI SICUREZZA I dpi dovranno essere decontaminati dopo ogni preparazione della miscela Prima di introdursi in cabina togliersi i dpi contaminati
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MISURE DI PROTEZIONE INDIVIDUALE addetti Rientro in coltura
PREVENZIONE E PROTEZIONE MISURE DI PROTEZIONE INDIVIDUALE addetti Rientro in coltura TEMPI DI RIENTRO INDICATI ???????? PROTEGGERE SEMPRE ED IN MANIERA TOTALE LA CUTE
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