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L’ORIGINE DELLE SPECIE
Una delle + importanti scoperte scientifiche Principio valido per ogni forma di vita conosciuta Teoria apparentemente semplicissima, anche se in realtà è molto complessa Teoria controintuitiva per: Scale temporali (vita 3,5 mld, 99.9% estinzioni) Idea probabilità (perfect deal: 2.2x10^25) Sindrome da progettista (no casualità) Teoria pesantemente attaccata ancora oggi (creazionismo, antiegalitarismo)
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IL MODELLO EVOLUTIVO Anassimandro: vita da oceano a terra
Senofane: studio fossili, teorie evolutive Linneo(XVIII): tassonomia, “tante specie oggi quante alla creazione” Georges Buffon (XVIII): fossili = specie esistite in passato, ma estinte Georges Cuvier (XVIII-XIX): estinzioni per catastrofi (creazionista)
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JEAN BAPTISTE LAMARCK Teoria dell’evoluzione biologica (1809): profondità del tempo, continuità di passaggio dal semplice al complesso 1) Teleologia verso la perfezione 2) Generazione spontanea nuovi organismi 3) Uso, non uso (fabbri e giraffe) 4) Adattamento organismi ad ambiente* 5) Trasmissione ereditaria caratteristiche acquisite** Vantaggio cumulatività, OK x memi
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CHARLES DARWIN Charles Darwin ( ) studiò medicina e scienze naturali (+ teologia) Allievo di Henslow, nel 1831 si imbarca sul Beagle come naturalista di bordo per un viaggio di 5 anni (Cap. FitzRoy) 1839: Membro Royal Society, matrimonio, pubblicazione “The voyage of the Beagle” 24 novembre 1959: “On the origins of species by means of natural selection”
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CHARLES DARWIN Nelle isole Galapagos identifica chiaramente specie diverse, ma affini: stessa origine, ma diversità di specie. Perché? 1) le specie si evolvono 2) l’evoluzione è continua 3) il motore dell’evoluzione è la selezione naturale del più adatto
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Da Malthus a Darwin x Malthus, tasso crescita esponenziale, ma quantità relativamente stabile: perché? Livello costante risorse naturali Popolazioni: variabilità trasmessa x eredità Competizione per accaparramento risorse: sopravvive chi è più efficiente degli altri Chi sopravvive si riproduce con maggior successo, trasmettendo alla prole le doti che gli hanno permesso di essere vincente Questa processo di selezione naturale sul lungo provoca la modifica delle specie
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GLI SVILUPPI 1865: Gregor Mendel “scopre” (De Vries, 1900) il sistema di trasmissione genetica DNA e geni sono fondamentali per capire lo stato attuale della teoria 28 febbraio 1953, Eagle Pub, Cambridge: “Abbiamo scoperto il segreto della vita”, F. Crick, J. Watson DNA: il principale supporto chimico per memorizzare le informazioni necessarie alla vita
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IL DNA Un essere umano è costituito di cellule Cellula =
Molecola di DNA = 23+23 cromosomi = geni (alleli) = Stanza Libreria Volumi Pagine DNA memorizza tantissima informazione in poco spazio riproducendola fedelmente per milioni di anni Piselli, mucche, uomini: gene istone H4 (1.5 mld anni)
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IL DNA Gene istone: copiato +/- 20 mld di volte
Precisione superiore a 99.9%: Errore analogo a 20 mld di dattilografe che battono ciascuna copie della Bibbia facendo in media un solo errore Normale tasso errore dattilografa: 1 x pagina: margine errore superiore di ½ miliardo di volte I 2 modi dell’essere: elevata probabilità di esistere, scarsa durata scarsa probabilità esistere, lunga durata DNA ha entrambe!
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I REPLICATORI Vita = da aggregazioni di molecole non replicanti ad aggregazioni di molecole replicanti Il DNA è un replicatore E’ l’unità fondamentale della selezione Caratteristiche fondamentali dei replicatori: Stabilità Fecondità Accuratezza A volte però il replicatore sbaglia …
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IL MUTAMENTO Mitosi e meiosi (error-proof: <1:1.000.000)
Evoluzione *errore di copiatura Il buon replicatore teme errore: morte quasi certa! Generalmente, mutamento = Grande satana I meccanismi dell’evoluzione tendono a porre un drastico freno al cambiamento attraverso il meccanismo della selezione naturale Mutazione aggiunge, selezione sottrae
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