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PubblicatoNunziatella Fadda Modificato 10 anni fa
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1 Lalta formazione nelle Regioni: Prospettive di sviluppo Alessandro Ferrucci, Direttore di TecnostrutturaRoma, 07.07.09
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2 Il negoziato per la programmazione 2007-2013 Gli emendamenti allarticolo 3 del Regolamento FSE Lalta formazione tra i temi sensibili nel confronto con la CE in fase di redazione dei P.O. La finanziabilità negli assi occupabilità e in capitale umano Il negoziato per la scheda università
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3 Lattuazione Principali tipologie di intervento: dottorati ricerca / borse studio voucher formazione finalizzata a creazione reti Università - centri tecnologici ricerca - imprese inviti a presentare progetti per finanziare master universitari tirocini e orientamento per linserimento nel mercato del lavoro (in gran parte dei bandi è già inclusa la possibilità di effettuare stage formativi anche in azienda) bandi per IFTS
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4 Aree di intervento e Risorse Risorse prevalentemente a valere sullAsse IV – Capitale Umano – (avente una dotazione complessiva di 3.516.059.996[1]),[1] in particolare sullobiettivo specifico l) creazione di reti tra Università, centri tecnologici di ricerca, mondo produttivo e istituzionale con particolare attenzione alla promozione della ricerca e dellinnovazione. In particolare su questo asse ricade la categoria di spesa n. 74 Sviluppo di potenziale umano nella ricerca e nell'innovazione, in special modo attraverso studi e formazione post-laurea dei ricercatori, ed attività di rete tra università, centri di ricerca e imprese. A questa categoria compete un finanziamento corrispondente a più di 1/3 del totale dellAsse e circa il 10% dellintera programmazione FSE. [1][1] La cifra si riferisce al totale contributo eleggibile di tutti i POR, comprensivo anche del sostegno transitorio.
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5 Riorganizzazione del sistema IFTS Il D.P.C.M. del 25/1/2008 contiene le Linee Guida per la riorganizzazione del sistema di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore. Lofferta formativa prevista dal nuovo sistema si articola in due grandi ambiti: -Percorsi degIi Istituti tecnici superiori -Percorsi IFTS
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6 Caratteristiche del nuovo sistema Programmazione: triennale, di esclusiva competenza delle Regioni in riferimento alla programmazione nazionale e ai parametri europei. Obiettivi: Finalizzare i percorsi in risposta alla richiesta di tecnici superiori, proveniente dal mondo del lavoro; Rafforzamento dellistruzione tecnica e professionale; Rafforzamento della collaborazione con il territorio, il mondo del lavoro, le sedi della ricerca scientifica e tecnologica; Promozione dellorientamento permanente dei giovani verso le professioni tecniche e dellinformazione alla famiglie; Sostegno allaggiornamento e alla formazione in servizio dei docenti; Sostegno alle politiche attive del lavoro e promozione della formazione continua. Conferenza dei servizi: annuale (entro il 31 marzo) vi partecipano: rappresentanti della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, UPI,ANCI, MLSPS, MISE, MIUR, altre Amministrazioni interessate e delle Parti Sociali. Individuazione delle figure di riferimento: si fa riferimento agli accordi nazionali e alle aree tecnologiche di cui allart. 7, comma 1del DPCM 25 gennaio 2008.
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7 Caratteristiche principali dei percorsi I.T.S. Durata: 1800/2000 ore (quattro semestri) fino a sei semestri per particolari figure. Aree tecnologiche di riferimento: 1. efficienza energetica; 2. mobilità sostenibile; 3. nuove tecnologie della vita; 4. nuove tecnologie per il made in Italy; 5. tecnologie innovative per i beni e le attività culturali; 6. tecnologie dellinformazione e della comunicazione. Titolo rilasciato: diploma di tecnico superiore Configurazione giuridica: Fondazione di partecipazione Accesso: diploma distruzione secondaria superiore
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8 Caratteristiche principali dei percorsi IFTS Durata: 800/1000 ore (due semestri) Settori di riferimento: Per il triennio 2007/2009, i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore si attuano in relazione ai settori, alle figure di riferimento a livello nazionale e ai relativi standard, previsti dagli accordi in sede di Conferenza Unificata anche ai fini della certificazione finale e al riconoscimento dei crediti. Con laccordo di cui allarticolo 9, comma 1, lettera b), del DPCM 25 gennaio 2008 sono individuate anche le figure di riferimento a livello nazionale già definite nelle precedenti programmazioni dellIFTS che vanno ricondotte nelle aree di cui allarticolo 7, comma 1, nonché larticolazione delle aree medesime nei settori di riferimento. Titolo rilasciato: certificato di specializzazione tecnica superiore Configurazione giuridica: ATI, ATS Accesso: diploma di istruzione secondaria superiore; diploma professionale di tecnico; ammissione al quinto anno dei percorsi liceali; accreditamento delle competenze acquisite in precedenti percorsi di istruzione, formazione e lavoro successivi all'assolvimento dell'obbligo di istruzione.
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9 I TERRITORI INTERVISTATI LE REGIONI: Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto. LE PROVINCE AUTONOME Bolzano, Trento TOT. 16
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10 STATO DI ATTIVAZIONE I.T.S. N.B. - le 2 realtà territoriali che non attiveranno gli I.T.S. sono Trento e Bolzano che possiedono propri sistemi di alta formazione integrata con caratteristiche differenziate dai sistemi regionali
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11 LE REGIONI CHE INTENDONO ATTIVARE GLI I.T.S.
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12 I SETTORI DI ATTIVAZIONE DICHIARATI Tecnologie dell informazione e della comunicazione (Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Toscana) Nuove tecnologie per il made in Italy (Emilia-Romagna, Lazio, Piemonte, Toscana) Efficienza energetica (Emilia-Romagna, Toscana) Mobilità sostenibile (Emilia-Romagna, Toscana) Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali (Emilia-Romagna, Toscana) Moda (Marche, Piemonte) Meccanica (Piemonte) Enogastronomia (Piemonte) Economia del mare (Liguria) Industria 2015 (Veneto)
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13 LE CRITICITÀ RISCONTRATE Il vincolo molto stretto alle aree di interesse economico individuate dal documento di riferimento Industria 2015 Processi troppo complessi per la costituzione delle fondazioni e difficoltà nella creazione di partnership Incertezze in merito ai tempi di erogazione e alla consistenza delle risorse
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14 Regioni con percorsi IFTS che tengono conto delle indicazioni del DPCM 25 gennaio 2008
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15 POLI FORMATIVI – POLI TECNICO PROFESSIONALI Regioni che intendono proseguire le attività dei Poli attivati: Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Veneto Umbria – Probabile attivazione di un terzo Polo nel campo agroalimentare Sicilia – intende attivare altri Poli in settori diversi da quelli già previsti. Lombardia – Attualmente i 31 Poli attivati in fase sperimentale continuano ad operare ma indipendentemente dai finanziamenti regionali.
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16 Mediatori dei conflitti - operatori di pace internazionali Master internazionale di I livello
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17 Realizzato da: Dipartimento di Scienze dellEducazione dellUniversità di Bologna, con il supporto amministrativo della Fondazione Alma Mater e di Ripartizione 21- Formazione Professionale in lingua Italiana della Provincia Autonoma di Bolzano.
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18 Il Master: È un corso di studio post-lauream a numero chiuso (Sono ammessi 5 diplomati come uditori); Valuta lattività didattica complessiva sulla base di un totale di 60 crediti formativi universitari.
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19 Qualifiche rilasciate: Ai laureati: Titolo di Master di primo livello diOperatore di pace nei conflitti internazionali e diploma di qualifica professionale di Operatore di pace; Ai diplomati: Diploma di qualifica professionale diOperatore di pace.
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20 Conclusioni Generale orientamento degli interventi di formazione alta e superiore in favore della promozione di reti tra Università/Enti di formazione - Centri tecnologici e di ricerca - tessuto produttivo.
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