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Le procedure valutative di SACE
Antonella Gentili SACE - Unità Ambiente Polizza Credito Fornitore Le procedure valutative di SACE Roma, 20 maggio 2005
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Le procedure valutative di SACE
Le linee guida in pratica casi studio di categoria C casi studio di categoria B esercizio: quale categoria? casi studio di categoria A problemi e soluzioni adottate in alcuni progetti miglioriamo gli strumenti
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Informazioni aggiuntive o proposta di modifiche
Le linee guida in pratica Procedura SACE per la valutazione ambientale delle operazioni Domanda Screening Categoria Cat A Cat B Cat B Cat C SIA Questionario verifica Audit Question Impatti amb. inaccettabili Valutaz Valutaz OK Si No No Si OK Informazioni aggiuntive o proposta di modifiche al progetto Si Monitoraggio
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Questionario di screening, parte integrante del modulo di domanda
Le linee guida in pratica (continua) Questionario di screening, parte integrante del modulo di domanda
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Questionario di verifica, utilizzato per la valutazione delle “B”
Le linee guida in pratica (continua) Questionario di verifica, utilizzato per la valutazione delle “B”
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Le linee guida in pratica (continua)
Gli allegati del questionario di verifica richiedono le informazioni tecniche
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Le linee guida in pratica (continua)
Gli allegati del questionario di verifica richiedono le informazioni tecniche
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Le linee guida in pratica (continua)
Gli allegati del questionario di verifica richiedono le informazioni tecniche
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Le linee guida in pratica (continua)
L’allegato II della Raccomandazione fornisce l’indice illustrativo per la redazione di un SIA, estratto dalle linee guida di Banca Mondiale
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Le linee guida in pratica (continua)
Attenzione a: Questa è la valutazione vera e propria Queste sono le misure di mitigazione, possibili condizioni
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Le linee guida in pratica (continua)
Spesso carenti: Può essere molto scarsa In funzione del paese, può essere un aspetto difficile da trovare
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Casi studio Categoria C -> screening soltanto: 6 casi studio
Categoria B -> screening + verifica: 4 casi studio Categoria A -> screening + SIA: 3 casi studio
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Casi studio (continua)
Categoria C Caso n. 1 - Euro macchinario per la produzione di calze. Il settore tessile non è sensibile e l’impianto sarà localizzato in un’area industriale (= non sensibile). Macchinari certificati ISO9001. Caso n. 2 - Euro mosaici per moschea. Esportazione di mosaici e di lastre di marmo da localizzare in una moschea esistente. Esportazione di beni in conformità con la legislazione attuale. / SUPERIORE SI PAESE IMPORTO 10 MLN SDR AREA SENSIBILE SETTORE SENSIBILE Macchinari BENI Stand Alone INFERIORE NO 2004/1488/00 - 2004/1349/A - 2004/1342/A - 2003/411/A- 2004/1272/A - 2003/868/A -
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Casi studio (continua)
Categoria C Caso n. 3 - Euro esportazione di autobus e furgoni. (certificati ISO9001/2). Caso n. 4 - Euro valvole industriali per fluidi. Destinate al revamping di una raffineria esistente. Sebbene si tratti di un settore potenzialmente sensibile, si tratta dell’esportazione di beni, senza coinvolgimento in progettazione o servizi. / INFERIORE SI PAESE IMPORTO 10 MLN SDR AREA SENSIBILE SETTORE Macchinari BENI Stand Alone SUPERIORE 2004/1488/00 - 2004/1349/A - 2004/1342/A 2004/1272/A - 2003/868/A - 2003/411/A- -
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Casi studio (continua)
Categoria C Caso n. 5 - Euro esportazione di aerei ATR. Il settore aeronautico ed aerospaziale è escluso da ulteriori valutazioni. Caso n. 6 - Euro BELGIO - revamping di macchina di colata continua ed esportazione di una nuova unità. L’esportazione è destinata ad un progetto situato in Belgio, per acquirente Belga, perciò sarà soggetto alla legge ambientale Europea (= livello internazionale). Il questionario di screening conferma la conformità agli standard europei e la localizzazione in un’area industriale. EU SUPERIORE / SI NO PAESE IMPORTO 10 MLN SDR AREA SENSIBILE SETTORE Macchinari BENI Stand Alone ESENTE 2004/1488/00 - 2004/1349/A - 2004/1342/A 2004/1272/A - 2003/868/A - 2003/411/A- -
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Casi studio (continua)
Categoria B Caso n. 1 - Euro VENEZUELA - lavori civili per ridurre il rischio di tracimazione in 5 dighe esistenti. Il settore (4 sono grandi dighe) è potenzialmente sensibile, ma il progetto migliora la situazione esistente e la localizzazione non è sensibile. Non sono previsti espropri/resettlement né variazioni nel regime idrologico. Gestione dei rifiuti e ambientale in linea con standard internazionali. Caso n. 2 - Euro ISRAELE - espansione di un impianto olefine esistente, situato in un’area industriale, finalizzato ad incrementare la capacità produttiva di olefine e produrre polipropilene. Il settore è sensibile, ma l’impianto non aumenterà le attuali emissioni in atmosfera e permetterà la conformità dell’impianto esistente e futuro agli standard locali per le acque reflue. Gli impatti potenziali sono perciò considerati di media rilevanza. Come condizione, è stato richiesto un report che confermi le emissioni in atmosfera. (co-assicurazione con US ExIm ed Hermes) -2004/1346/A 2004/1249/A 2004/1180/A - 2004/952/00 2004/473/W
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Casi studio (continua)
Categoria B Caso n. 3 - Euro RUSSIA - Fornaci per acciaio temperato destinate ad un impianto esistente. Il combustibile sarà cambiato in gas, migliorando le emissioni in atmosfera. Il settore non è sensibile (non c’è minerale di ferro) e la localizzazione è in un’area industriale esistente (= non sensibile). Le emissioni sono in conformità con gli standard di Banca Mondiale. Caso n. 4 - Euro UCRAINA - revamping di un’autostrada esistente. Espropri e potenziali impatti limitati; adeguate misure di mitigazione, la cui attuazione è garantita dalle autorità locali. -2004/1346/A 2004/1249/A 2004/1180/A - 2004/952/00 2004/473/W
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Casi studio (continua)
esercitazione: assegnare la categoria in base allo screening utilizzando il questionario della società ALFA S.p.A., individuare la categoria ambientale (A, B, C) e l’eventuale necessità di informazioni aggiuntive (domande, questionario di verifica, SIA), ricordando che: settori esclusi: aerospaziale, difesa, telecomunicazioni (senza infrastrutture) settore e localizzazione sensibile: in base ad allegato I Raccomandazione 2004/1488/00 - 2004/1349/A - 2004/1342/A 2004/1272/A - 2003/868/A - 2003/411/A- - Macchinari BENI Stand Alone SETTORE SENSIBILE AREA SENSIBILE IMPORTO 10 MLN SDR PAESE
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Casi studio (continua)
Categoria A Caso n. 1: OMIFCO: multisource project finance (SACE/COFACE) (presentazione delle ECA al workshop UNEP 2002) Caso n. 2: NLNG: multisource project finance (Atradius / ECGD / US ExIm / SACE) - (presentazione delle ECA all’UNEP 2003) Caso n. 3: Cernavoda: multisource export credit (EDC / SACE / COFACE / US ExIm) -2004/1346/A 2004/1249/A 2004/1180/A - 2004/952/00 2004/473/W
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Categoria A: 1° caso studio
Progetto OMIFCO Produzione fertilizzanti azotati Sur, Oman -2004/1346/A 2004/1249/A 2004/1180/A - 2004/952/00 2004/473/W
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Progetto OMIFCO Nuovo impianto per la produzione di fertilizzanti azotati (ammoniaca ed urea) da gas naturale Capacità produttiva: t/g di ammoniaca 5.060 t/g di urea
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Localizzazione Qualhat Sur Industrial Estate Sultanato dell’Oman
Progetto OMIFCO Localizzazione Qualhat Sur Industrial Estate Sultanato dell’Oman
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Progetto OMIFCO - la valutazione
Valutazione preliminare sulla base dei questionari delle 2 ECA coinvolte Primo scambio di opinioni tra le ECA Richiesta di informazioni aggiuntive: ci sono aspetti potenzialmente critici Incontri con sponsor, esportatori, banche per chiarimenti e negoziazioni
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Progetto OMIFCO – aspetti critici iniziali
Aria : non conformità con standard internazionali per 2 inquinanti Acqua: non conformità per alcuni parametri allo scarico + possibile contaminazione Rifiuti: possibile sindrome NIMBY Localizzazione: area industriale ma con coralli, fauna protetta, rovine archeologiche, villaggio
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Progetto OMIFCO– aria Nessuno standard per le emissioni previsto dalla normativa locale Da contratto emissione di ammoniaca al camino superiore agli standard internazionali WB/UE (160 mg/Nmc vs 50 mg/Nmc) Concentrazione massima a livello del suolo di NOx superiore agli standard OMS, senza considerare effetti cumulativi con impianti esistenti
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Progetto OMIFCO – acqua
Sistema di raffreddamento a ciclo aperto: potenziale contaminazione da ammoniaca del mare, dal circuito di ritorno dell’acqua di raffreddamento Potenziali impatti sui coralli dovuti alle variazioni di temperatura e torbidità dello scarico di raffreddamento Tutte le acque (processo, sanitarie, pioggia) per legge devono essere riutilizzate in irrigazione/agricoltura, previo trattamento Ma le acque trattate non rispettano gli standard per il riutilizzo per: metalli, fosforo, coliformi fecali
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Progetto OMIFCO – rifiuti
Rifiuti solidi non pericolosi da smaltire in discariche vicino ai villaggi Possibile l’opposizione della popolazione locale - sindrome NIMBY (Not In My BackYard)
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Progetto OMIFCO – localizzazione (1)
Il sito è un’area industriale definita tale dal Governo, con 1 impianto già in esercizio Barriere coralline si sviluppano lungo la costa Sono stati individuati esemplari di coralli rari L’impianti prevede la costruzione di un molo Sono previste opere di presa e di scarico dell’acqua di mare per il circuito di raffreddamento
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Entrambe le specie sono nella Red List IUCN
Progetto OMIFCO – localizzazione (2) Tartarughe marine (Chelonya midas) lungo l’area costiera (ma non nidificano) Gazzelle di montagna (Gazella gazella) sono state osservate nella parte Nord dell’area industriale Entrambe le specie sono nella Red List IUCN
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Progetto OMIFCO – localizzazione (3)
Popolazione locale nei villaggi a ridosso dell’area industriale devono essere ricollocati Rovine archeologiche
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Progetto OMIFCO – chiarimenti
Acque: irrigazione limitata alle aree verdi ad accesso ristretto - no metalli Rifiuti: smaltiti in siti approvati lontano dai villaggi (senza rischio NIMBY) Resettlement: collegato allo sviluppo dell’intera area industriale, non sul sito Omifco - adeguate misure di compensazione e consultazione Siti archeologici: scavi, zone recintate in collaborazione con il Ministero della Cultura
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Progetto OMIFCO – tutto risolto …?
Emissioni di ammoniaca 3 volte superiori allo standard Banca Mondiale Concentrazione massima al livello del suolo di NOx superiore alla linea guida OMS Rischio di contaminazione da ammoniaca nell’acqua di raffreddamento di ritorno in mare Impatti su coralli, tartarughe, gazzelle
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Progetto OMIFCO - soluzioni concordate
elevato rischio di impatti ambientali significativi mancanza di misure di mitigazione o compensazione adeguate nel SIA necessario trovare soluzioni tecniche appropriate per ciascun aspetto restante con Sponsor e Contractor necessario includere nei documenti finanziari adeguate misure di monitoraggio per assicurarne l’attuazione
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Progetto OMIFCO - soluzioni concordate: aria
Emissioni di ammoniaca Solo una alternativa possibile per ridurre le emissioni di ammoniaca: una nuova tecnologia (iniezione di UF), poco sperimentata In assenza di certezze, difficile ottenere una garanzia di non superamento del valore di 50 mg/Nm3: i dati sperimentali in altri impianti hanno mostrato misure equivalenti a circa 60 mg/Nm3 Soluzione: un approccio di compromesso del tipo “best effort”, per applicare al meglio la nuova tecnologia e verificato da un esperto indipendente.
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Progetto OMIFCO - soluzioni concordate: coralli
In fase di costruzione (torbidità) Definire soglie di sensibilità alla torbidità del mare Monitoraggio della torbidità da parte del Contractor Impegno a sospendere i lavori in mare in caso la torbidità superi le soglie definite In fase di esercizio (incremento della temperatura) Definizione del design migliore dello scarico delle acque di raffreddamento (temperatura < 1°C sui coralli) Impegno ad attuare il design ed il monitoraggio
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Progetto OMIFCO - Soluzioni concordate: fauna
Tartarughe marine Necessari studi supplementari, da sottoporre ad un consulente indipendente Impegno degli sponsor ad attuare le misure di mitigazione risultanti da questo studio Gazzelle di montagna Impatto molto probabile (dovuto allo sviluppo industriale dell’area di Sur): non ci sono misure di mitigazione appropriate Misure di compensazione: impegno a fornire supporto alla realizzazione di una Riserva Naturale per le Gazzelle nella provincia di Sur
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Progetto OMIFCO - Soluzioni concordate: altro
Concentrazione di NOx a livello del suolo Impegno ad adottare le misure di mitigazione eventualmente necessarie dopo una nuova modellizzazione dettagliata per verificare conformità con linee guida OMS Rischio di contaminazione da ammoniaca da acque di raffreddamento Impegno al monitoraggio continuo del pH e ad attuare azioni immediate in caso di perdite
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Progetto OMIFCO - soluzioni adottate (1)
Environmental Term Sheet riassunto di tutte le soluzioni ambientali concordate EPC Contract Tutti gli obblighi ambientali del Contractor inclusi nel contratto di fornitura Common Term Agreement Tutti gli obblighi ambientali degli sponsor inclusi nel Common Term Agreement
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Progetto OMIFCO - soluzioni adottate (2)
Intercreditor Agreement Definizione di un evento di default ambientale Definizione di maggioranza di voto in caso di evento di default ambientale ECAs policy Obblighi delle banche commerciali in materia ambientale
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Soluzioni appropriate sono state concordate ma …
Progetto OMIFCO - conclusioni Soluzioni appropriate sono state concordate ma … ha richiesto tempo ha richiesto un elevato livello di coinvolgimento degli sponsor nel processo ha richiesto stretta cooperazione tra le ECA ed i team finanziari / ambientali Sponsor o Contractor possono non avere responsabilità diretta su alcuni impatti tipici della localizzazione (resettlement, gazzelle, …)
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Categoria A: 2° caso studio Progetto NLNG Liquefazione di gas naturale
Bonny Island, Nigeria -2004/1346/A 2004/1249/A 2004/1180/A - 2004/952/00 2004/473/W
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Perché liquefare il gas?
La liquefazione rende possibile trasportare a lunga distanza il gas naturale, verso mercati difficilmente raggiungibili via condotte, grazie alla notevole riduzione di volume raggiunta. Il Gas Naturale Liquefatto (LNG) occupa solo 1/600 del volume del gas a pressione atmosferica, quindi una nave è in grado di trasportare l’equivalente di 75 milioni di metri cubi di gas. Durante il processo di liquefazione il gas è pulito dalle impurità quali acqua, CO2 e composti solforati e raffreddato fino a raggiungere -160°C, temperatura alla quale viene stoccato nei serbatoi.
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Standard nazionali ed internazionali
Standard e linee guida nazionali FEPA Guidelines; DPR Guidelines WB Environmental Assessment WB Pollution Prevention Abatement Handbook WB Safeguard Policies IFC Standards and Guidelines AfdB Environmental Sector Policy Paper, 1990 Linee Guida Banca Mondiale e AfDB applicabili Altre linee guida internazionali, best practice National: FEPA and DPR on.. Effluent discharge; Air emission; Ambient Air quality; Environmental Noise WB Handbook: General guidelines, Petroleum refining, Monitoring IFC guidelines: (general health and Safety, construction materials Plants, gas terminal system, port and harbour facilities, Hazardous material management, Safeguards policy WB OD 4.20 Indigenous People’s Operational Directive WB OD 4.30 Involuntary resetlement directive WB OP Cultural Property WB Policy on Information Disclosure Other international: Universal of HR, dec 10, 1948, Human Rights declarations Oil and gas exploration and production in mangrove areas, 1993 […]
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Identificare gli impatti potenziali: il processo
progetto NLNG ESIA & baseline studies Impatti ambientali e sociali potenziali impatti potenziali diretti impatti potenziali indiretti
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Identificare gli impatti potenziali: ambientali
Impatti ambientali potenziali diretti (in sito): Esempio di emissioni in aria Emissioni in aria Scarichi idrici Rumore Smaltimento rifiuti Materiali pericolosi Unità rimozione gas acido CO2, CH4 Turbina a Gas dell’unità di liquefazione NOx, CO, Particolato, Idrocarburi, SOx, smaltimento dei rifiuti solidi e liquidi, inceneritore CO, HCl, NOx, idrocarburi, Particolato, HF Sistemi di pressione torcia calda (CO), torcia fredda (NOx), torcia serbatoi (Idrocarburi e VOC)
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Identificare gli impatti potenziali: ambientali
Impatti ambientali potenziali indiretti Abbattimento foresta dovuto alla fase upstream (RoW) (i.e. erosione del suolo, abbattimento di mangrovie) Degradazione della foresta per un incremento della presenza umana Impatti sull’ambiente del delta del Niger
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Identificare gli impatti potenziali: sociali
Impatti sociali potenziali diretti - Aumento della torbidità nel canale, impatto sulla pesca - Malattie legate all’inquinamento dell’aria (accesso e residenza controllati nella “zona cuscinetto” - buffer zone) - Impatti positivi (i.e sistema stradale e di trasporto, aumento posti di lavoro)
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Identificare gli impatti potenziali: sociali
Impatti sociali potenziali indiretti Perdita di risorse naturali disponibili per la popolazione locale, a causa della presenza di forza lavoro aggiuntiva (Aumento del livello di pesca, caccia, residenza, perdita dei prodotti della foresta) Case: mancanza di sufficienti abitazioni per l’aumento rapido della popolazione Impatti positivi
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Impatti positivi: programmi attuati da NLNG
Identificare gli impatti potenziali: positivi! Impatti positivi: programmi attuati da NLNG FORMAZIONE Sussidi per insegnanti, formazione agli studenti, perimetrare la scuola SALUTE Donazione di congelatori per l’immunizzazione, pulizia della città di Finima SPORT Sponsorizzazione della lega calcio INFRASTRUTTURE Fornitura idrica, elettrica, strade, parchi naturali, Trasporto Progetti di sviluppo COMMERCIALE 2 minibus per Bonny, 1 per Finima, cargo boat per Finima, sviluppo del mercato di Finima Benefit sharing
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Misure di mitigazione proposte: il processo
misure di mitigazione ESIA Misure di mitigazione ambientali & sociali Valutazione ECA (Revisione di un consulente indipendente)
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Misure di mitigazione: ambientali
Smaltimento appropriato dei rifiuti in sito Misurare le emissioni dall’incineritore Mitigazione del rumore sui treni 1, 2 e 3 Estendere ISO14001 a tutte le attività Studiare l’estrazione sostenibile delle acque di falda Mitigazione impatti diretti (Ambiente) Supporto a NDWC per la protezione della riserva Valutazione sistematica della copertura della foresta, popolazione selvatica, pesca e modifiche idrogeologiche Esperto internazionale sulle mangrovie Sensibilità ambientale per futuri gasdotti (supporto al fornitore di gas upstream) Mitigazione impatti indiretti (Ambiente)
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Misure di mitigazione: sociali
Fornitura idrica a Finima (JICC) Informazione alla comunità sulla Buffer Zone Programma di educazione ambientale per la popolazione locale con le ONG Costruzione del mercato e delle scuole nel campo di lavoro Mitigazione impatti diretti (Sociali) Schema di microcredito con le NGO Piani di sviluppo sostenibile delle terre Staff per le relazioni con la comunità Programma di educazione ambientale per la comunità GTS (a supporto della fornitura di gas upstream) Mitigazione impatti indiretti (Sociali)
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Attuazione delle misure previste: strumento
Dove si può trovare l’impegno all’attuazione di tutte queste misure di mitigazione? ESMP Environmental Social Management Plan Rispetto ESMP = clausola CTA
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Categoria A: 3° caso studio
Cernavoda Completamento dell’Unità 2 della Centrale Nucleare di Cernavoda, Romania -2004/1346/A 2004/1249/A 2004/1180/A - 2004/952/00 2004/473/W
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Casi studio per categoria (continua)
Il Progetto Cernavoda è una centrale nucleare situata a Cernavoda, in Romania, progettata con 5 unità modulari, di cui la prima in esercizio dal 1996, le altre parzialmente costruite. Il Caso studio si riferisce al completamento dell’Unità 2, attualmente in corso. Entrata della centrale di Cernavoda
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Casi studio per categoria (continua)
Settore ad elevata sensibilità (Centrali nucleari, art. 2 Allegato I) Localizzazione con aspetti di sensibilità (Danubio, prossimità della cittadina di Cernavoda) Critiche dalle ONG
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Casi studio per categoria (continua)
Il progetto è stato valutato insieme dalle 4 ECA interessate, con l’aiuto di alcuni consulenti esterni e sulla base di 3 SIA, parzialmente diffusi al pubblico via internet dall’acquirente. Diverse misure di mitigazione sono state previste ed inserite nella documentazione finanziaria, concordate dalle 4 ECA insieme.
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Casi studio per categoria (continua)
Il progetto è attualmente in via di completamento e monitoraggio da parte delle ECA. Alcune delle condizioni ambientali sono già state soddisfatte, altre sono previste fino al completo rimborso del prestito. Alcune delle condizioni si riferiscono a studi addizionali e possibili misure di mitigazioni conseguenti. Il lavoro continua.
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Problemi e soluzioni adottate
OMIFCO: Environmental Term Sheet con tutte le misure di mitigazione e gli impegni ambientali concordati. Questo documento è stato poi “tradotto” in: modifiche al contratto di fornitura e modifiche al contratto di finanziamento. NLNG: Environmental and Social Management Plan (ESMP)con tutte le misure di mitigazione; i documenti finanziari riportano l’impegno degli Sponsor all’attuazione dell’ESMP. CERNAVODA: sulla base di una bozza del contratto di finanziamento, sono state negoziate in termini già quasi “legali” le necessarie condizioni ambientali, poi riportate uguali nei 4 contratti di finanziamento
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Miglioriamo gli strumenti
Ed ora a voi la parola …. Questionario di screening: cosa manca o è di troppo? cosa è poco chiaro? Quale forma sarebbe più semplice per la compilazione e più efficace per la valutazione? Questionario di verifica ambientale: cosa manca o è di troppo? cosa è poco chiaro? Quale forma sarebbe più semplice per la compilazione e più efficace per la valutazione? Sarebbe meglio differenziare per settore? In generale: suggerimenti?
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