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La riproduzione nelle piante
PREMESSE: la capacità di riprodursi e fare una progenie numerosa è fondamentale per ogni organismo vivente. Le piante si riproducono per via sessuata con modalità essenzialmente simili a quelle degli animali superiori Le piante hanno però più variazioni nel meccanismo di riproduzione sessuata. Le piante usano frequentemente anche la clonazione (non utilizzata dagli animali superiori).
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Le piante si riproducono:
Per via sessuata: organi sessuali maschili e femminili (ricombinazione del materiale genetico) Per via asessuata: spore, talea, propaggine,cellula singola, protoplasto (patrimonio genetico inalterato) Ma anche nella riproduzione sessuata vi sono differenze importanti tra animali e piante: Nell’animale superiore la linea germinativa si differenzia precocemente; Nelle piante si differenzia continuamente da tessuti somatici (nei rami, nelle talee, nei fusti. Anche in piante di mille anni (es.: olivo)
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Inoltre gli organi maschili e femminili possono essere:
Sulla stessa pianta (pianta monoica) o su piante diverse (piante dioiche. Es.: pioppo, asparago). Se sulla stessa pianta, possono essere: nello stesso fiore (es.: tabacco, riso, pomodoro) o in fiori diversi (es.: mais). Se gli organi sessuali sono presenti nello stesso fiore, la fecondazione (impollinazione) può essere: auto-impollinazione (es.: riso, pomodoro) o etero-impollinazione. QUINDI: ogni specie vegetale (o anche varietà della stessa specie) decide com’è meglio riprodursi. Si riproduce anche con modalità diverse in tempi e condizioni diverse !
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Perché le piante superiori si riproducono in modi così diversi ?
Perché non sono in grado di spostarsi come gli animali. Non possono cercare condizioni favorevoli e costanti. Devono adattarsi alle condizioni dell’ambiente in cui si trovano. IN PRINCIPIO: Se le condizioni ambientali sono costanti: per le piante è più vantaggiosa la clonazione (stesse condizioni —› stesso genotipo); Se le condizioni ambientali sono variate (comparsa dio parassiti, siccità, basse temperature, ecc.): per le piante è più vantaggioso ricombinare i caratteri ereditari.
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Il caso della violetta Le violette si riproducono sia sessualmente (con ricombinazione dei caratteri) che vegetativamente (nessuna ricombinazione). SESSUALMENTE I fiori più grandi (in alto) vengono impollinati dagli insetti (impollinazione incrociata); i semi sono dispersi lontano, dal vento e dall’acqua. I fiori più piccoli (in basso) non si aprono mai e attuano l’auto-impollinazione.I semi, con corredo genetico simile a quello della pianta che li origina cadono e germinano vicino alla pianta madre. VEGETATIVAMENTE 3. I fusti striscianti orizzontalmente (rizomi o stoloni possono dare origine a nuove pian te geneticamente identiche alla pianta madre.
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La fragola, il kalankoe
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Dalla aploidia alla diploidia
La diploidia è un’invenzione recente dell’evoluzione Gli organismi primitivi (procarioti) erano aploidi (n° di cromosomi = n). Le piante superiori, come gli animali, sono diploidi (numero di cromosomi = 2n). Anzi, spesso le piante, ma non gli animali, sono poliploidi (4n, 6n o anche 48n nella Poa lituosa). Ma non si ha passaggio esclusivo ad una situazione diploide ! Tutti gli organsmi diploidi passano attraverso una fase aploide. In effetti, oggi, in tutti gli organismi animali e vegetali si alternano una generazione aploide ed una diploide
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Aploidia/diploidia nell’evoluzione
Dalle prime forme di vita ad oggi si osserva : Aploide —› batteri Diploide (con prevalenza della generazione aploide) —› funghi, protisti, briofite Diploide (con aploide ridotto a poche cellule) —› piante superiori Diploide (con aploide ridotto ad una cellula) —› animali
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La riproduzione nel batterio
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La riproduzione nella cellula eucariote
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Il ruolo del centromero nella riproduzione del cromosoma
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La riproduzione nella cellula eucariote
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La riproduzione cellulare in un apice radicale
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La divisione cellulare
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Da una a due cellule vegetali
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Perché la diploidia ? Quali vantaggi ?
La diploidia permette la ricombinazione degli alleli. Ciò accelera il “flusso genico”, ossia il movimento di geni tra organismi sessualmente compatibili. Ciò rende possibile l’adattamento a nuovi ambienti o a mutate condizioni nello stesso ambiente. Il DNA dei batteri non è in duplice copia. Tuttavia, anche se non esiste un mezzo così efficiente come la meiosi, i batteri posseggono parecchi mezzi per effettuare la ricombinazione genetica: una porzione del materiale genetico dei batteri può essere trasferita da una cellula all’altra.
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Poliploidia nelle piante Si ha naturalmente o per induzione con colchicina
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La meiosi: da una cellula diploide (2n) a 4 cellule aploidi (n)
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La distribuzione dei nuovi cromosomi nellle cellule figlie
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La fecondazione
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Il ciclo aploide-diploide
Gametofito (n) Sporofito (2n)
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Sporofito e Gametofito
La generazione aploide è detta gametofito La generazione diploide è detta sporofito Il gametofito dà origine ai gameti Lo sporofito dà origine alle spore
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I diversi cicli vitali oggi riscontrati nel mondo vivente
Meiosi zigotica Meiosi gametica I questi schemi, la fase aploide del ciclo è al di sopra della linea orizzontale, l’aploide al di sotto. Le 4 frecce bianche indicano il prodotto della meiosi. La singola freccia bianca è la cellula uovo fecondata Meiosi sporica
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Meiosi zigotica (in alcune alghe)
Lo zigote (2n) si divide meioticamente, Forma 4 cellule aploidi (n), Queste si dividono mitoticamente e formano 4 cellule aploidi, Le cellule aploidi si dividono e formano individui aploidi (gametofiti), I gametofiti originano gameti, I gameti si fondono nello zigote (2n) (n) Quindi, nella meiosi zigotica è visivamente preponderante la generazione aploide (2n)
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E’ il metodo di riproduzione usato dall’uomo
Meiosi gametica (in animali superiori, alcuni protisti, alga bruna Fucus) Lo zigote (2n) si divide mitoticamente e forma un individuo diploide (o maschio e femmina) (sporofito), Lo sporofito produce gameti aploidi (n), Gameti maschili e femminili (o + e – negli organismi inferiori), si fondono subito e danno origine allo sporofito (2n). E’ il metodo di riproduzione usato dall’uomo
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Meiosi sporica (in piante e in alcune alghe)
Lo sporofito (2n) produce 4 spore aploidi, Le spore vanno incontro a divisioni mitotiche producendo individui pluricellulari aploidi (gametifiti), I gametofiti producono gameti che si fondon a due per due per produrre zigoti (2n). Per mitosi, gli zigoti si differenziano in individui (2n) In questo ciclo si ha alternanza di generazioni. Le dimensioni dello sporifito e del gametofito variano.
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L’evoluzione dell’alternanza di generazioni (1)
I primi organismi eucarioti furono probabilmente aploidi e asessuati. Successivamente, l’evoluzione “inventò” la diploidia Eventi nell’evoluzione (?): Due cellule eucarioti aploidi si fusero e misero in comune i loro cromosomi. Presumibilmente lo zigote si divise subito, ricostituendo l’aploide. Negli organismi che oggi hanno mantenuto questo ciclo vitale, lo zigote è l’unica cellula diploide. Per un caso, verificatosi in alcune linee evolutive, questi zigoti si divisero mitoticamente e non per meiosi. Risultato: organismi costituiti da cellule diploidi. La meiosi venne rimandata nel ciclo. E’ il caso degli animali e delle piante superiori. Negli animali, la meiosi ritardata porta alla formazione di gameti (detti oociti e spermatozoi) che subito si fondono e riformano il diploide. Pertanto negli animali i gameti rappresentano le unche cellule aploidi. Nelle piante superiori la meiosi produce individui che si dividono per mitosi dando origine a individui pluricellulari aploidi.
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L’evoluzione dell’alternanza di generazioni
Inizialmente i gameti dovevano essere identici (isogamia). Poi, in seguito a mutazioni, si differenziarono. Oggi, negli animali, si riconosco gameti differenziato maschili e femminili (anisogamia) prodotti da sporofiti maschili e femminili). Quando il gamete femminile non è flagellato, si parla di Oogamia. Ciò è vero anche per le piante superiori, ma non per tutte. Glossario Gameti: sono cellule (n) il cui unico destino è l’unione con un altro gamete (fecondazione) per sviluppare un individuo 2n. Spore: sono cellule che si dividono per mitosi dando luogo a individui pluricellulari (n)
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La riproduzione nelle piante superiori
In definitiva: nelle piante superiori la riproduzione è prevalentemente sessuale, con cicli vitali in cui si alternano generazioni aploidi (gametofito) e diploidi (sporofito). La generazione aploide si è ridotta in dimensioni (rispetto alla diploide) dalle Briophyta alle piante più moderne.
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