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RIESAME DELLA DIREZIONE C O L L E G I O Grazia Castelli DOCENTIDOCENTI 25 FEBBRAIO 2008.

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Presentazione sul tema: "RIESAME DELLA DIREZIONE C O L L E G I O Grazia Castelli DOCENTIDOCENTI 25 FEBBRAIO 2008."— Transcript della presentazione:

1 RIESAME DELLA DIREZIONE C O L L E G I O Grazia Castelli DOCENTIDOCENTI 25 FEBBRAIO 2008

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3 RIESAME DELLA DIREZIONE … Valutazione formale da parte dellAlta Direzione dello stato del SGQ e della sua adeguatezza, in relazione alla Politica e ad eventuali nuovi obiettivi derivanti dal mutamento delle condizioni. … QUESTO SCONOSCIUTO 2. O.d.G. : RDD

4 LA NOSTRA POLITICA Soddisfazione del cliente e delle parti interessate Efficacia del sistema di gestione per la qualità Potenziamento della cultura dellautonomia Attuazione di un percorso di formazione per far crescere la qualità nella didattica Miglioramento della capacità di informazione e comunicazione del servizio scolastico Sviluppo delle iniziative di continuità Miglioramento dellofferta formativa e innalzamento del successo scolastico Efficienza nellorganizzazione interna di compiti e risorse Conformità dei servizi erogati

5 RIESAME DELLA DIREZIONE Scopo e Responsabilità Il Dirigente Scolastico, coadiuvato dallo Staff di Direzione, è responsabile del riesame quadrimestrale del S. G. Q., sia sotto il profilo della sua adeguatezza, efficacia ed efficienza, sia dal punto di vista della sua gestione da parte di tutte le componenti dellorganizzazione, in modo da fornire dati utilizzabili per individuare esigenze di modifiche del S. G. Q., politica, obiettivi e traguardi e per pianificare il miglioramento delle prestazioni del 3° Circolo San Giovanni Bosco. In dettaglio gli scopi del riesame sono: condurre un riesame dello stato del Sistema nella sua globalità; verificare l'efficacia della Gestione del Sistema nella sua globalità; verificare ladeguatezza degli obiettivi; valutare come il SGQ soddisfa le esigenze dell'organizzazione; verificare il rispetto dei requisiti degli elementi e degli standard ISO 9001

6 RIESAME DELLA DIREZIONE ELEMENTO IN INGRESSO INDICATOR E OBIETTIVO VALORE ANALISI E VALUTAZIONE IR MOD/TSS/ 01 IQPA MOD/TSS/ 02 0,01 0,90 0,006 Sono stati registrati 6 reclami, relativi alla erogazione del servizio nella scuola dellinfanzia e nella scuola primaria. Tali reclami sono in fase di trattamento. A fine anno scolastico. Soddisfazione del cliente e delle Parti Interessate IQPG MOD/TSS/ 02 0,90 0,96 Il dato, che attesta il raggiungimento e superamento dellobiettivo, è emerso dai 669 questionari (sui 697 somministrati) e dalle 35 interviste, somministrati rispettivamente a tutti i genitori di S.I. e S.P. in incontri appositamente pianificati e ai genitori rappresentanti di classe/sezione facenti parte dei Consigli di Interclasse/Intersezione. La tabulazione dei questionari ha evidenziato una significativa rilevazione della soddisfazione quasi totale dei genitori. In relazione alle denunce espresse nella precedente somministrazione dello stesso strumento, i risultati sono di gran lunga superiori e attestano il superamento del problema relativo alla.s. 2007/2008 (ci si riferisce allinsegnamento della lingua straniera in alcune classi). Obiettivo 1 IQPOS MOD/TSS/ 02 0,8 A fine anno. INC. ISCR. MOD/TSS/ 02 0,05 0,16 Lobiettivo è raggiunto grazie allincremento di 116 frequentanti rispetto alla.s. 2006/2007. Si evidenzia la formazione di 8 classi 1^(n. 6 nella.s. 2006/2007) e n. 11 sezioni di scuola dellinfanzia (n. 10 nella.s. 2006/2007). Nella scuola dellinfanzia è funzionante, in aggiunta alle 11 citate, la Sezione sperimentale Primavera che accoglie 20 bambini/e dai 24 ai 36 mesi.

7 ELEMENTO IN INGRESSO INDICATO RE OBIETTIVOVALORE ANALISI E VALUTAZIONE Conformità dei Servizi Obiettivo 11 SI MOD/TSS/ 08 0,050,04 S.G.B. 0,008 BAR. Il livello di accettabilità di tale scostamento individuato per ritenere di qualità il processo di insegnamento attivato, tenuto conto delle differenze socio-culturali dellutenza dei diversi plessi, e opportunamente inserito nella Politica per la Qualità, è raggiunto. Il dato – ricavato dalla somministrazione e tabulazione delle prove di verifica di 1° quadrimestre comuni al Circolo - dà evidenza del conseguimento dellobiettivo. In sede di analisi dei dati a cura della commissione di Autoanalisi di Istituto vengono evidenziate alcune considerazioni a cui si rimanda con la lettura del report curato dallins. Mellone, FuS dellarea relativa allautoanalisi di istituto. NCSD 50 Non sono state emesse NC per lerogazione del servizio didattico. NCSA MOD/TSS/ 09 50 Non sono state emesse NC per lerogazione del servizio amministrativo. Efficacia del SGQ ESA MOD/TSS/ 09 11 Dato confermato rispetto ai precedenti RDD Obiettivo 2 IAP REGISTRO AC 0,5(6/10) 0,6 Il registro delle segnalazioni e comunicazioni dà evidenza dellacquisita consapevolezza dellutilità delle AP nel processo di miglioramento continuo. Vi sono registrate le 2 scaturite dalle Osservazioni di risultanza dellultimo audit della MIC. Sostenimento allAutoanalisi Obiettivo 4 POF MOD/TSS/ 07 0,8 A fine anno Continuità Obiettivo 8 NODSEI MOD/TSS/ 08 10 A fine anno

8 ELEMENTO IN INGRESSO INDICATOREOBIETTIVOVALORE ANALISI E VALUTAZIONE Potenziamento Cultura Autonomia PADIC MOD/TSS/11 10% 2,7%Il calcolo dellassenteismo viene ormai effettuato – come proposto nellottica di miglioramento nel precedente a.s.- contando solo le assenze relative al rientro pomeridiano e/o a tutta la giornata che prevede il rientro. I risultati conseguiti da questo tipo di calcolo danno evidenza dellefficacia della proposta e, al contempo, danno lopportunità di rilevare che, anche per questo indice, il problema sembra rientrato in assenza delle persone che condizionavano landamento dei valori con il loro atteggiamento poco professionale. Obiettivo 3 PADII MOD/TSS/11 5% 2,7%I calcoli sono eseguiti distintamente per la S.I. e per la S.P. perché diverso il numero degli incontri. PADIP MOD/TSS/11 4,5%0 % ( 5 SI) 1,6 % ( 9 SP) PPDC MOD/TSS/11 60% 53%Il calcolo è stato effettuato considerando una sola volta i docenti che fanno parte di più commissioni (in totale 7 commissioni). Il dato attesta la volontà di prendere parte attiva a quanto nella scuola si progetta, si organizza e si realizza solo da una parte, seppure consistente, del Collegio. Considerando che il computo complessivo dei membri delle 7 commissioni esistenti ammonta a 71, si evince che la partecipazione alle suddette attività si riferisce ad alcune persone che si trovano in più commissioni.

9 Formazione Obiettivo 6 EPF MOD/TSS/10 1 A fine anno PPF MOD/TSS/10 1 A fine anno Informazione e Comunicazione Obiettivo 7 FIG MOD/TSS/05 11Gli incontri programmati (Assemblee 1, Informazioni individuali alle famiglie 5, Interclassi con genitori 4, Riunioni di sintesi per alunni H 4) sono stati realizzati e hanno visto la partecipazione dei genitori. Gradimento Offerta Formativa Obiettivo 9 GAD MOD/TSS/02 0,9 A fine anno Pianificazione Annuale Obiettivo 10 EPA MOD/TSS/04 11Il dato rilevato attesta lefficacia della pianificazione annuale che consente la realizzazione delle attività previste in quanto ritenute necessarie.

10 ELEMENTO IN INGRESSO INDICATOREOBIETTIVOVALOREANALISI E VALUTAZIONE Processi relativi al Cliente e alle P.I. Obiettivo 11 Discrasie comunicazione MOD/TSS/09/0 5 50 Non si registrano discrasie nel processo della comunicazione, anche se le modalità della stessa sia interna, sia in uscita, non sempre risultano efficaci nella correttezza e trasparenza. Acquisti A 1 MOD/TSS/06 00 Gli acquisti effettuati risultano conformi alle richieste in termini di prodotti e servizi forniti. A 2 MOD/TSS/06 00 Gli acquisti effettuati risultano conformi alle richieste in termini di prodotti e servizi forniti nel numero dei giorni concordati.

11 Progettazione PG 1 MOD/TSS/07 00 La progettazione delle attività curricolari è risultata conforme alle procedure e alle istruzioni che i docenti si sono dati e che descrivono dettagliatamente le operazioni concrete e le modalità di svolgimento che sono parte ormai della prassi didattica e del processo di progettazione. PG 2 MOD/TSS/07 00 Non si registrano segnalazioni, né NC nei progetti extracurricolari. PG 3 MOD/TSS/07 0 A fine anno Erogazione S. D. Obiettivo 6 ED 1 MOD/TSS/08 30 Le attività erogate hanno riscontrato il gradimento e la soddisfazione del cliente. Lobiettivo è raggiunto. SA MOD/TSS/08 0,1 S.G.B 0,08 B. 0,04 Gli scostamenti dellinsegnamento, misurati su quelli degli apprendimenti per la K che determina le disparità socio- culturali dei diversi plessi, rientrano nel trend stabilito dallobiettivo individuato dalla commissione SGQ e, pertanto, portano a ritenere di aver erogato un servizio didattico di qualità. SI 0,8 0,5 MOD/TSS/08 0,05 S.G.B 0,04 B. 0,032 Per unanalisi più dettagliata dei dati raccolti, si rimanda al report di autoanalisi di istituto curato dallinsegnante Mellone. Erogazione S.A. FIG MOD/TSS/05 30 Lerogazione dei servizi amministrativi segue le indicazioni stabilite nel MGQ e ha consentito il conseguimento dellobiettivo.

12 Elemento in ingressoAnalisi e Valutazione Adeguatezza Obiettivi e Politica per la Qualità Uno degli obiettivi mai conseguito prima – quello relativo alla partecipazione dei docenti (si vedano dati assenteismo) - e che ha continuamente sollecitato la riflessione di tutti i docenti è stato finalmente conseguito. Il valore di accettabilità attribuito allobiettivo relativo agli scostamenti dagli apprendimenti e dallinsegnamento si è rivelato efficace. Andamento Formazione Landamento della formazione sarà valutato al termine dellanno scolastico, a consuntivo dellintera attività di formazione. Audit interni ed esterni e azioni seguenti Gestione del Programma Si procede allesame del Programma degli Audit interni per lA.S. 2007 – 2008 redatto in data 29.09.2007 da cui si evince che sono stati effettuati N. 4 Audit Interni pianificati. Le evidenze di tali audit accreditano il lavoro delle Commissioni (Curricolo di Scuola secondo le Indicazioni Nazionali / SGQ per la revisione dei questionari di soddisfazione) svolto nel rispetto delle procedure di riferimento. Gli audit relativi allerogazione del servizio didattico hanno fornito elementi di comparazione di metodo e di risultati tra le due 1^classi auditate, anche rispetto alla verifica collegiale delle attività educative e didattiche effettuata il 19 dicembre a seguito di alcune segnalazioni di genitori. Azioni Correttive Azioni Preventive Le AP vengono ormai utilizzate nel corso dei processi posti in essere e a volte in uscita dal RDD come azione di miglioramento. E meno frequente luso delle azioni correttive scaturite da NC. Reclami Non Conformità Sono stati registrati n. 5 reclami relativi allerogazione didattica, in particolare ………. Tali reclami sono in via di trattamento Andamento Fornitori Non avendo registrato né segnalazioni, né NC in relazione agli acquisti effettuati, landamento fornitori si ritiene ottimale.

13 3. O.d.G. : analisi C.M. prot. n. 1296 del 31 gennaio 2008 Misure di accompagnamento alla costruzione del curricolo di scuola secondo le Indicazioni per la scuola dellinfanzia e del primo ciclo

14 Si apre la seconda fase del processo di riforma. La prospettiva è quella di sintonizzare i prossimi Piani dellOfferta Formativa con le Indicazioni: con la.s. 2008/2009 le scuole saranno chiamate a proporre, in prima applicazione, il nuovo curricolo.

15 Strategie di scuola Docenti - curricolo - crescita professionale Dialogo e collaborazione Mobilitazione e strategia operativa a livello regionale febbraio agosto 2008 a livello nazionale febbraio agosto 2008

16 Strategie di scuola 1. valorizzare al meglio le risorse umane e finanziarie disponibili 2. migliorare la qualità delle metodologie e degli itinerari didattici 3. raggiungere quei traguardi di sviluppo delle competenze – contenuti nelle Indicazioni – che costituiscono lindispensabile premessa per il conseguimento delle otto competenze chiave di cittadinanza previste a conclusione dellobbligo scolastico 1.Imparare a imparare 2.Progettare 3.Comunicare 4.Collaborare e partecipare 5.Agire in modo autonomo e responsabile 6.Risolvere problemi 7.Individuare collegamenti e relazioni 8.Acquisire e interpretare linformazione

17 Per un glossario condiviso Conoscenze: indicano il risultato dellassimilazione di informazioni attraverso lapprendimento. Le conoscenze sono linsieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche. Abilità: indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano labilità manuale e luso di metodi, materiali, strumenti). Competenze: indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia. Si fa riferimento alla proposta di Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 7 settembre 2006. Il Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli contiene le seguenti definizioni:

18 Nello scenario dellautonomia organizzativa didattica e di ricerca Nello scenario dellautonomia Assumono rilevanza centrale le scelte e gli interventi volti a rendere coerenti le pratiche didattiche quotidiane con la logica delle Indicazioni. Le indicazioni diventano il comune quadro di riferimento per dare una risposta solida, efficace e di alto profilo alle domande della società.

19 Docenti curricolo e crescita professionale Gli obiettivi di apprendimento e i traguardi di sviluppo delle competenze definiti dalle Indicazioni per il percorso formativo dai 3 ai 14 anni costituiscono per ogni docente unoccasione per riflettere sulle proprie metodologie di lavoro e sulle finalità complessive del processo di insegnamento/apprendimento. Le Indicazioni si presentano anche come una utile e feconda opportunità per aggiornare e migliorare la quotidiana attività in classe/sezione. Ecco perché è necessario prevedere vari momenti di formazione in servizio in grado di rispondere alle reali esigenze dei docenti. In questa direzione va orientato lintero sistema di opportunità formative a partire dal piano di formazione a livello di singola scuola o di reti di scuole, dalle scelte individuali dei singoli docenti, alle proposte dei nuclei provinciali e allofferta specifica che lAgenzia nazionale sta predisponendo.

20 Dialogo e collaborazione Il dialogo tra le Istituzioni scolastiche è un requisito indispensabile per capire limpatto delle Indicazioni, i problemi inerenti alla costruzione del nuovo curricolo delle scuole, ma anche per elaborare proposte. La buona riuscita di qualsiasi innovazione è agevolata dalla condivisione più ampia possibile dei presupposti ispiratori e del significato della innovazione stessa; è altresì sostenuta dalla intelligente sinergia di risorse professionali interne ed esterne alla scuola. Questo dialogo, aperto e pluralistico, si allarga alle comunità scientifiche, disciplinari e professionali e coinvolge le famiglie e gli organismi territoriali.

21 Azioni prioritarie A livello regionale (febbraio - agosto 2008) Conferenze / seminari / ascolto delle scuole/ disseminazioni di buone pratiche pubblicizzazione dei POF coerenti con le Indicazioni … Responsabilità diffusa e condivisa per sostenere e arricchire le iniziative di formazione e di innovazione in atto nelle scuole e per definire il modello di certificazione delle competenze al termine del primo ciclo. A livello nazionale (febbraio - agosto 2008) Seminari interregionali con lAgenzia nazionale incontro nazionale con le associazioni genitori e le associazioni degli Enti Locali/ diffusione dei materiali / incontro - seminario con gli Editori / implementazione dello spazio web dedicato alle scuole / seminario internazionale di comparazione tra i curricoli di altri Paesi non solo Europei …

22 Per dare coerenza ai curricoli di scuola dell'infanzia, di scuola primaria, di scuola secondaria di primo grado Spetta alle singole istituzioni scolastiche autonome definire e attuare un curricolo di scuola nel rispetto degli indirizzi curriculari di carattere nazionale CTR : Martina Franca n. 9 docenti: 2 incontri dalle ore 15.30 alle ore 19.30: il primo, il 23 gennaio, con il Dirigente Tecnico Volpe dellUSR per la Puglia; il secondo, il 29 gennaio, con il Dirigente Tecnico Marzano dellUSR per la Puglia 4. O.d.G. : formazione in rete Accordo di Rete a Massafra : CD 1° / 2° / 3° - SS1°G – Andria e Manzoni 3 marzo ore 15.30 Appia Palace

23 La direttiva n. 68 del 3 agosto 2007 ha dato avvio alle misure di accompagnamento e di sostegno alla prima attuazione delle Indicazioni per il curricolo. Le iniziative da realizzare nel periodo settembre-dicembre 2007 avevano lobiettivo di diffondere nel modo più ampio possibile il testo delle Indicazioni per il curricolo, di adoperarsi perché tutti gli insegnanti ne ricevessero copia, di attivare idonei interventi di prima informazione, analisi, comprensione delle Indicazioni stesse coinvolgendo in questa azione la scuola, le famiglie, il territorio. Non è possibile, infatti, avviare un processo di innovazione quale quello auspicato nelle Indicazioni, se non se ne conoscono e condividono i principi ispiratori, i criteri di fondo, limpostazione innovativa dei contenuti disciplinari e delle metodologie. 5. O.d.G. : rapporto Ministeriale delle attività sulle Indicazioni per il Curricolo

24 Tutta questa operazione non poteva non richiedere lapporto deciso e convinto dellamministrazione scolastica nelle sue articolazioni centrali e periferiche, in unottica di costruzione di un quadro unitario e sinergico pur nel rispetto e nella valorizzazione della creatività e delle sensibilità delle singole autonomie territoriali. In questo senso la Direzione generale per gli Ordinamenti scolastici, in collaborazione con lapposito gruppo di coordinamento nazionale, ha monitorato in itinere lattuazione della direttiva ed è, pertanto, in grado di fornire un rapporto sullo stato dellarte. I dati e le considerazioni presenti nel rapporto sono ricavati dalle relazioni che le Direzioni Regionali hanno trasmesso alla Direzione Ordinamenti a seguito di puntuale richiesta dell11-12-2007. Le informazioni sono state estrapolate anche dai siti degli USR e dal sito dellAgenzia nazionale. La lettura della documentazione a disposizione è stata effettuata secondo i seguenti indicatori: organizzazione complessiva, ruolo dei dirigenti scolastici, costituzione e composizione del gruppo di coordinamento regionale e dei nuclei provinciali, iniziative intraprese per una prima informazione alle scuole, primo monitoraggio, questioni aperte, bisogni formativi, proposte. Informazioni di carattere generale

25 Come previsto nella citata direttiva 68/2007 è stato costituito il gruppo di coordinamento nazionale. Numerosi sono stati gli incontri realizzati per promuovere azioni di collaborazione con le associazioni professionali e disciplinari, con le associazioni dei genitori e con lufficio-scuola della CEI. E stato realizzato, nei giorni 18-19-20 settembre u.s. il corso residenziale riservato a tutti i dirigenti tecnici del settore. Il 25-26 ottobre u.s. è stato poi organizzato, a cura dellAgenzia nazionale, un altro seminario per la formazione dei comunicatori, ovvero di 150 tra ricercatori ex Irre e delegati regionali a cui affidare il compito di presentare le Indicazioni secondo parametri e criteri coerenti con il testo delle Indicazioni. Allo scopo lAgenzia ha prodotto materiale informativo (video e slide) che in occasione del seminario è stato condiviso e acquisito dai partecipanti. Sono stati predisposti a cura dellAgenzia un piano di formazione e a cura dellInvalsi un progetto di monitoraggio sullimpatto che le Indicazioni hanno avuto sugli insegnanti. Sul portale del Ministero, così come sul sito dellAgenzia nazionale, è stata realizzata larea dedicata alle Indicazioni. Sono in cantiere i previsti numeri degli Annali. Informazioni di carattere generale

26 Ciascun USR ha provveduto a costituire il gruppo di coordinamento regionale e i nuclei provinciali di supporto alle Indicazioni. I gruppi di coordinamento e i nuclei provinciali hanno svolto e svolgono incontri per condividere scelte e programmare interventi e, in qualche caso, si sono già attivati per offrire alle scuole servizi di consulenza, di ascolto, di raccolta di domande e proposte (Campania, Liguria, Toscana, Sardegna). In Campania dal 5 dicembre 2007 sono attivi, a cura dei nuclei provinciali di supporto, n. 7 servizi permanenti di ascolto e consulenza alle istituzioni scolastiche, funzionanti a livello provinciale c/o gli UU.SS.PP. e a livello interdistrettuale c/o scuole polo. Riguardo alle misure da attuare a livello regionale si può affermare che tutti gli Uffici scolastici regionali hanno elaborato il proprio piano di intervento in ottemperanza alla direttiva 68, coinvolgendo in prima persona i dirigenti tecnici del settore e in diversi casi i nuclei ex-Irre. Le azioni messe in campo nel mese di settembre hanno riguardato la distribuzione a tutte le scuole del testo delle Indicazioni, accompagnata con una nota informativa da parte dei Direttori generali. In contemporanea sono state previste le conferenze di servizio su base provinciale per i dirigenti scolastici. Informazioni di carattere generale

27 Sono stati realizzati seminari regionali, territoriali, interprovinciali di analisi e studio delle Indicazioni e convegni territoriali anche in collaborazione con le associazioni culturali. Il materiale informativo – slide e video - realizzato dallAgenzia è stato presentato ai referenti regionali nel corso del seminario nazionale del 25-26 ottobre. Sui siti regionali – così come sul portale del Ministero - è stato ritagliato uno spazio dedicato alle Indicazioni. Sono state costituite o riorientate reti di scuole per progetti di ricerca-azione (in Piemonte; in Basilicata, in Emilia Romagna; 25 reti in Abruzzo per progetti di ricerca sullarea antropologica in collaborazione con lUniversità di Chieti; 26 nel Lazio; 11 in Umbria; in Sardegna gruppi di studio per gradi di scuola, per tematiche trasversali; 60 in Sicilia; in Toscana è stato distribuito a tutte le scuole il testo del prof. F. Cambi Ricerca-azione, materiali di riflessione. Nella regione Puglia, i 40 Centri di risorse territoriali per la formazione, fungendo da nodi di una rete di servizio per le scuole appartenenti ai rispettivi territori, in collaborazione con i nuclei provinciali, hanno progettato e realizzato 120 corsi di formazione per approfondimenti nelle aree disciplinari delle Indicazioni, destinati a 3 docenti per ciascuna scuola in rete (oltre 1000 docenti). Gli Uffici scolastici regionali hanno avviato autonomamente diverse iniziative. Sono state organizzate giornate seminariali per i dirigenti scolastici delle scuole statali e paritarie (Abruzzo, Basilicata, Campania) anche con la partecipazione di membri della Commissione (Veneto, Toscana); incontri su base provinciale per dirigenti scolastici (206 partecipanti) e docenti (oltre 300 partecipanti) in rappresentanza delle scuole della regione (Sardegna); 10 convegni provinciali volti allapprofondimento della conoscenza delle Indicazioni, alla costituzione di gruppi di ricerca-azione e alla individuazione di docenti referenti delle singole scuole (Sicilia). Sono state organizzate giornate di studio per i dirigenti tecnici e per i membri dei nuclei regionali e provinciali di supporto alle Indicazioni (Campania, Liguria, Veneto, Puglia), incontri informativi con le associazioni dei genitori e le associazioni disciplinari (Piemonte). Iniziative intraprese dagli USR

28 … Nella relazione della Puglia si sottolineano quali aspetti caratterizzanti le Indicazioni: lo sfondo culturale-pedagogico unitario per la scuola dellinfanzia, primaria e secondaria di I grado nonché la sollecitazione alla continuità verticale e orizzontale; il focus acceso sullunitarietà del sapere; il richiamo alla valenza formativa delle discipline; le indicazioni metodologiche della didattica laboratoriale e dellapprendimento cooperativo; la responsabilità della scuola nella costruzione del curricolo; la spinta a progettare per competenze. Appaiono interessanti le modalità organizzative dei seminari regionali che si sono svolti in Liguria e in Lombardia. In Liguria è stata effettuata preventivamente - attraverso schede inviate alle scuole - una rilevazione dei bisogni formativi e delle domande. Sulla base delle questioni emerse il prof. Fiorin, chiamato in qualità di relatore del seminario, ha organizzato il proprio intervento. In Lombardia la rilevazione dei bisogni, dei quesiti e delle proposte è avvenuta allatto delliscrizione al seminario, in un apposto spazio web dedicato. Le proposte sono state raccolte, suddivise per tematiche e consegnate, in anticipo, ai relatori (prof. Ceruti e prof. Fiorin), in modo tale che gli interventi potessero rispondere a quanto rilevato. RELAZIONI REGIONALI … Aspetti organizzativi e funzionali

29 … dalla relazione dellUfficio Scolastico Regionale della Puglia - La valutazione che, in assenza di standard di riferimento, rimane tutta delegata alla responsabilità delle scuole. - La certificazione delle competenze. - La didattica laboratoriale. - Lapprendimento cooperativo. - La costruzione dei curricoli, soprattutto attraverso una più significativa collaborazione e integrazione con le scuole di grado diverso e con il contesto territoriale. - Lampia flessibilità organizzativa e metodologico-didattica che presuppone modifiche ordinamentali. - Laffiancamento della sperimentazione con tecniche di autovalutazione e con microseminari di formazione mirati ai bisogni formativi di volta in volta emergenti. Dalla lettura delle relazioni degli uffici scolastici regionali, si inferiscono, quando non si espongono esplicitamente, questioni aperte, punti da chiarire, priorità formative. Questioni aperte e priorità formative

30 Si coglie una forte richiesta di informazione, presenza, dibattito; si percepisce un vivo interesse per le idee innovative presenti nelle Indicazioni. Del testo, tra laltro, si apprezzano lessenzialità, la semplicità e la comprensibilità del linguaggio. Si registra una mobilitazione puntuale degli organismi istituzionali, rispettosa dellautonomia delle istituzioni scolastiche. Le iniziative appaiono ben orientate a motivare, a stimolare il coinvolgimento delle scuole. Ad un tempo emerge lesigenza e la volontà di sostenere e supportare le scuole in questo cammino innovativo, attraverso la messa a disposizione di strumenti, di risorse professionali e finanziarie. - Si manifesta in modo chiaro e forte il bisogno di soluzioni coerenti con il testo delle Indicazioni sul piano ordinamentale. - Si richiede una puntualizzazione di termini quali traguardi, competenze, certificazione.. anche in rapporto alle linee guida dellobbligo. - Si evidenzia come prioritaria la necessità di sviluppare maggiormente la questione valutazione, che appare appena accennata allinterno del testo delle Indicazioni.

31 6.O.d.G. : proposta di ri-modulazione orario docenti scuola dellinfanzia a.s. 2007/2008

32 rivedere - se del caso - la valutazione in termini di punti di forza, aree da migliorare e punteggio verificare il livello di diffusione degli approcci illustrati nel Documento chiarire eventuali aspetti di interpretazione del Documento confermare la validità del Documento di Partecipazione (o Application) Team Leader VAGNONI Ivo Valutatore Sr PAPPAGALLO Giovanni Valutatore Jr NAVARRA Federica Il Team Leader proprio oggi si è messo in contatto con il DS per concordare i dettagli operativi della visita. Il periodo previsto per leffettuazione della visita va dal 27 marzo al 10 aprile. Non si tratta di un audit sullAmministrazione, né di un semplice controllo della documentazione utilizzata: è piuttosto più in generale una verifica del livello dintegrazione dei principi di Total Quality Management (TQM) nellorganizzazione, sia dal punto di vista degli approcci sia da quello delleccellenza dei risultati. Il Team di valutazione abbinato alla nostra Amministrazione è così composto: 7. O.d.G. : Premio Qualità PP.AA. La visita sul posto ha lo scopo di:

33 Lo scrittore Paolo Choelo ricorda come sia la nostra apertura e disponibilità a rendere utili le lezioni E solo una compilazione di moduli, di paura delle NC, di rigide procedure da rispettare? Quesito: per una persona di una amministrazione certificata per la qualità, cosa significa lavorare in qualità? La mia personale risposta è NO! LE GRANDI ASSERZIONI che testimoniano la grande vicinanza tra due mondi: il lavoro e la vita personale SantAgostino invita a credere con il cuore in ciò che facciamo Bertold Brecht suggerisce di investire sulla capacità di imparare da se stessi Oltre alla conformità dei requisiti, viene richiesto, anche e soprattutto un modo di lavorare che, inevitabilmente, sconfina in un modo di essere. Quale lobiettivo di questa contaminazione? Sollecitare lattenzione? Certamente sì, ma non solo. Questo esercizio, che ho vissuto in prima persona come piacevole gioco, è una dimostrazione che il nostro io nellufficio è lo stesso di quello che vive le vicende familiari.

34 Le relazioni fra le persone condizionano lesito di un processo: quando sono compromesse o inefficienti, la professionalità del singolo può essere svalutata quando il passaggio di informazioni interrotto. Nella pratica quotidiana, ogni persona riceve dati o informazioni da un collega e poi, a sua volta, passa il risultato della sua attività ad un altro. Questa dinamica altro non è che levidenza del doppio ruolo che ogni persona ha: ora di cliente interno, ora di fornitore interno. Quando in una organizzazione le persone, a tutti i livelli, sono capaci di vivere il processo, i risultati sono ben percepibili sia a livello organizzativo, sia di clima interno: - riduzione di costi dovuti a inefficienze e migliori risultati - maggiore motivazione e soddisfazione delle persone, e quindi clima lavorativo più produttivo ORGANIZZAZIONE Regole + flessibilità Gruppo + singolo Conformità + innovazione Le regole sono importanti, ma non devono ingessare lorganizzazione: un delicato mix di regole e flessibilità responsabilizza il personale Nella quotidianità lavorativa, le persone devono saper lavorare in gruppo ( processi, gruppi di miglioramento...) ma anche saper essere autonomi Per avere successo oltre al rispetto delle conformità, è necessario dare spazio al miglioramento e alla innovazione

35 la struttura organizzativa, le politiche, i valori, gli incentivi e la cultura possono sostenere il comportamento individuale e di gruppo, ma rimane comunque indispensabile …

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37 La cultura della Qualità prima di essere un insieme di strategie e di tecniche, è un atteggiamento mentale che determina i comportamenti delle persone. E un modo di essere. È questa la dimensione che la scuola può recuperare e dalla quale può ottenere il valore aggiunto.

38 8.O.d.G. : informativa organico a.s. 2008/2009


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