2. GLI ELEMENTI 1. LOPZIONE DI FONDO 3. LO STILE.

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2 2. GLI ELEMENTI 1. LOPZIONE DI FONDO 3. LO STILE

3 IL PROGETTO NASCE in seguito al III convegno ecclesiale nazionale (palermo, novembre 95): indicazioni per un nuovo modo di essere chiesa accanto ai giovani una chiesa estrOversa una chiesa accogliente una chiesa capace di lavoro di squadra una chiesa missionaria a partire dalla vita

4 OBIETTIVO è LEVANGELIZZAZIONE DEI GIOVANI DISOCCUPATI O DEI CATTIVI LAVORI NELLE REGIONI DEL SUD E NELLE ISOLE SUPERARE LA SEPARAZIONE TRA FEDE E VITA ATTRAVERSO UN NUOVO MODELLO FORMATIVO CHE OFFRA UN VANGELO DI SPERANZA MEDIANTE UN ANNUCIO FATTO DI GESTI E DI PAROLE INTIMAMENTE CONNESSI

5 LA MODALITà DI LAVORO è COMUNIONALE: COOPERAZIONE DI TUTTI I SOGGETTI CHE HANNO A CUORE I GIOVANI DISOCCUPATI NELLA STRUTTURA DIOCESANA (UFFICI) NELLA VITA ECCLESIALE (FILIERE) SUL TERRITORIO (ENTI, AGENZIE, IMPRESE…)

6 LA STRATEGIA PREVEDE TRE LIVELLI DI INTERVENTO COMPLEMENTARI EVANGELIZZAZIONE FORMAZIONE GESTI CONCRETI

7 Chiesa locale che incontra i giovani del territorio con tre attenzioni che esprimono in sintonia e sinergia ununica e speciale cura ed attenzione verso ogni giovane nel particolare momento dellaccesso alla vita adulta ed al mondo del lavoro: la pastorale del lavoro, dei problemi sociali e di responsabilità per lambiente la pastorale dei giovani e della loro condizione la pastorale della carità, di solidarietà e promozione umana Diocesi – tre pastorali

8 Attraverso un testimone Scelto nel suo percorso di crescita Per condividere la sua fede In stile di ascolto, incontro e animazione, con i suoi coetanei facendosi carico dei loro problemi e delle loro domande sul futuro immediato, accompagnandoli verso gesti concreti di servizio e di risposta abitati dalla logica innovativa e vivificante del vangelo. Animatore di comunità

9 Sotto la guida e la cura di un adulto della Comunità Cristiana Che condivide la responsabilità della missione, Sostiene lopera dellanimatore-testimone, Rinforza il legame di corresponsabilità e coinvolgimento concreto Da parte della chiesa Locale nelle tre preposte dimensioni della pastorale: lavoro, giovani, carità. Tutor

10 Col concreto contributo e coinvolgimento, durante tutte le occorrenze di questa missione, delle esperienze di Chiesa o che ad essa si ispirano, per levangelizzazione dei giovani e per lo sviluppo della testimonianza cristiana nel mondo del lavoro. Filiere dellevangelizzazione e della formazione

11 Col supporto della rete nazionale del progetto ai suoi livelli: Rete nazionale diocesano – tre direttori, tutor, filiere regionale – coordinamento pastorale, segreteria, filiere segreteria, filiere nazionale – coordinamento, segreteria, formazione, gesti concreti formazione, gesti concreti

12 conoscenza e contatto col mondo giovanile locale per accoglierne le domande e le necessità e concepire una risposta ecclesiale impegnata da esprimere in un progetto biennale (secondo e terzo anno) col contributo di tutti i soggetti attivi coinvolti consolidando una rete locale, regionale e nazionale di reciprocità. In un percorso-missione triennale di:

13 Missione di servizio-testimonianza Fra i giovani del territorio Ascoltando, orientando, accompagnando Concreti cammini ed esperienze di risposta

14 attraverso il coinvolgimento e laccompagnamento di un nuovo testimone e linserimento attivo e adulto nei cammini di servizio e di testimonianza che la propria chiesa locale esprime nelle proprie realtà pastorali e aggregative, nella presenza laicale nel mondo del lavoro, per la costruzione della civiltà dellamore. Sviluppo della missione

15 IL PROGETTO POLICORO HA INAUGURATO UNO STILE NUOVO DI ESSERE E DI AGIRE COME Chiesa dalla centralità degli enti a quella delle persone (giovani) dal possesso del territorio Allappartenenza al territorio Dal CHI FA DA Sé… Al camminare insieme

16 DAL CLERICALISMO AL PROTAGONISMO DEI LAICI DALLA PASSIVITà (E DIFFIDENZA) AL PROTAGONISMO DEI GIOVANI DALLA rassegnazione (assistenzialismo) allauto-imprenditorialità È UNA SCOMMESSA ANCORA APERTA!