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PubblicatoGilda Mora Modificato 10 anni fa
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Incontro tra la Teoria dell’evoluzione-Genetica molto positivo, nasce” La Teoria dell’evoluzione molecolare” Charles Darwin ( ) Gregor Mendel ( )
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La teoria dell’evoluzione di Darwin
Mutazioni casuali Producono forme biologiche sempre nuove Tra cui l’ambiente seleziona la versione più adatta a sopravvivere
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La genetica Studia il fenomeno dell’ereditarietà
Cioè la trasmissione dei caratteri degli esseri viventi da una generazione all’altra A partire dagli esperimenti di Mendel si capisce che l’ereditarietà è il trasferimento di copie di geni (“fattori” per Mendel)u dagli individui parentali alla progenie
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Tempi molto ravvicinati ma si “incontrarono” solo nel 1943
Articolo: “Esperimenti con gli ibridi delle piante” Prima edizione “L’Origine delle specie “ 1859 , edizioni successive fino al 1876
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Perché così tardi?
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Diversa accoglienza della comunità scientifica
La “Teoria dei fattori” invece venne rifiutata da tutta la comunità scientifica per ben 34 anni Malgrado la disputa con i neo-creazionisti dei primi anni del ‘900, fu pienamente accolta (le 1250 copie della prima stampa vendute in un giorno)
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La silenziosa rivoluzione mendeliana
Vigeva il modello dell’”ereditarietà diretta” (Ippocrate) Da ciascuno degli organi degli individui parentali si staccano minuscole particelle corrispondenti a piccole miniature dell’organo stesso confluenti poi nelle cellule germinali
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Critiche al modello dell’ Ereditarietà Diretta
Già Aristotele aveva notato che Spesso i nipoti somigliano più ai nonni che ai genitori Le mutilazioni non vengono ereditate
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La Rivoluzione silenziosa
Ribaltò il modello dell’Ereditarietà diretta proponendo che per ogni carattere biologico vi sono dei “fattori” IN DOPPIA COPIA che contengono l’informazione per la sua produzione Il fenomeno dell’ereditarietà consiste nella trasmissione di copie di “fattori” che hanno l’informazione per produrre le strutture Con questo modello da due individui perfettamente identici per un carattere possono produrre progenie differente
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Cosa sono i fattori?
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Johanssen li chiamò GENI
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Perché Mendel non venne creduto?
Non erano stati ancora descritti gli elementi citologici che contengono “i fattori”, cioè i cromosomi La CITOGENETICA viene descritta in buona parte tra il 1880 e il 1900 e proprio nel 1900….
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Tre gruppi di ricerca separatamente
Riproposero la teoria mendeliana dei fattori Ma ancora solo una piccola parte della comunità scientifica fu d’accordo, venne considerata solo un’ipotesi ad hoc senza fondamento
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T.H. Morgan (1866-1945) : prima avversario e poi il grande continuatore della genetica mendeliana
Ha peccato di eccessivo sperimentalismo
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Anche Darwin ignorò Mendel
Mendel aveva fatto stampare una quarantine di copie del suo articolo e ne inviò una a Darwin Questa copia venne trovata intatta nella sua biblioteca dopo la sua morte Darwin stesso nel 1868 aveva fatto esperimenti di incrocio di piante con carattere alternativi ma non era riuscito a interpretare i risultati
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La teoria cromosomica dell’ereditarietà
I cromosomi sono presenti in coppie e durante la gametogenesi solo uno dei due cromosomi va a far parte del gamete Boveri (fine XIX sec) osservò che il corretto sviluppo del riccio di mare dipende da un corretto corredo cromosomico I cromosomi sono la base fisica dei fattori mendeliani
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Ma Morgan ancora non ci crede
Perché i cromosomi non sono sempre visibili nella cellula
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1910: Morgan in un sol colpo si converte alla teoria dei fattori e a quella cromosomica
Merito di un moscerino: Drosophila melanogaster
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1943: Mendel e Darwin si incontrano
Test di fluttuazione di Luria e Delbruck Le mutazioni che rendevano Escherichia coli resistente al batteriofago insorgono spontaneamente e non in dipendenza dal contatto col batteriofago stesso
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