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La Psicologia sociale di Kurt Lewin
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Kurt Lewin ( ) è stato un autore di straordinaria importanza per lo sviluppo della Psicologia sociale. È stato Lewin ad introdurre per la prima volta termini come “dinamiche di gruppo” e “ricerca partecipata”
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l meriti di Lewin: aver preso in considerazione l’influenza congiunta delle determinanti individuali determinanti interpersonali determinanti situazionali aver nutrito un profondo interesse per i problemi sociali concreti
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Lewin nasce in Germania, a Moglino e studia Psicologia a Berlino.
In Germania nel 1879 nasce la PSICOLOGIA SPERIMENTALE ad opera di Wundt.
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sensazione – percezione – rappresentazione
I primi psicologi sperimentali erano interessati a misurare in laboratorio gli “elementi dell’esperienza” Studio dell’atto conoscitivo nell’ambito del percorso: sensazione – percezione – rappresentazione (elementarismo e associazionismo)
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In America lo strutturalismo di Wundt fu criticato dai comportamentisti, che rifiutarono non solo il metodo dell’introspezione, ma anche il concetto stesso di coscienza.
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In Europa, negli stessi anni in cui in America nasce il comportamentismo, si sviluppa in opposizione allo strutturalismo la Psicologia della Gestalt, che in tedesco significa “forma”, “figura”, “configurazione”-
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Per i gestaltisti, la mente non percepisce singoli stimoli, ma coglie l’insieme degli stimoli nel campo visivo. I processi mentali sono globali e strutturati
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“Ogni forma è qualcosa di più della semplice somma delle sue parti”
Wertheimer (1912) studia il fenomeno del moto apparente Nella percezione interviene un meccanismo di organizzazione
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Lewin fu un importante esponente della Psicologia della Gestalt.
Verso la metà degli anni ’30 Lewin, Wertheimer e tanti altri ricercatori ebrei si rifuggiarono negli Stati Uniti.
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Il pensiero di Lewin CONTRO A FAVORE
Ottica meccanicistica (focus su singoli elementi) Ottica dinamica (focus sull’interrelazione degli elementi) Causalità lineare Causalità circolare Determinazione di leggi basate sulla ricorrenza statistica Approfondito studio del fenomeno in esame
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Le sue ricerche ebbero per oggetto soprattutto il comportamento, considerato nel suo contesto fisico e sociale complessivo.
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Per prevedere il comportamento umano è necessario comprendere come l’interdipendenza tra
fattori soggettivi fattori sociali/ambientali produca l’azione concreta in un determinato tempo e in un determinato luogo
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La teoria di campo La teoria di campo si basa su un modello tratto dalla fisica: il campo elettromagnetico (Maxwell, )
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La teoria di campo mira a spiegare il comportamento in relazione alla situazione in cui il comportamento stesso si verifica Il campo è una rappresentazione della situazione in un momento dato (qui ed ora).
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Il campo è definito come una totalità di fatti coesistenti nella loro interdipendenza
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Esistono tre tipologie di fatti:
SPAZIO DI VITA: dato dalla persona e dalla rappresentazione psicologica dell’ambiente (dimensione soggettiva)
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FATTI SOCIALI E/O AMBIENTALI: processi e fatti che accadono nel mondo fisico e sociale senza influenzare momentaneamente lo spazio di vita (dimensione oggettiva)
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ZONA DI FRONTIERA: tra lo spazio di vita ed il mondo esterno (confine tra oggettivo e soggettivo)
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I tre ordini di fatti presenti nel campo psicologico sono in INTERDIPENDENZA tra di loro
Il comportamento è un prodotto dell’interazione: del mondo interno personale (P) del mondo esterno (A) C=f(P,A)
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Lewin rappresenta il campo in termini spaziali
Il campo è diviso in regioni, separate da frontiere.
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A C P AP A ambiente sociale esterno al campo AP ambiente psicologico
CAMPO PSICOLOGICO A C P AP A ambiente sociale esterno al campo AP ambiente psicologico P persona
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AP PM A P C P PM AP AP A ambiente sociale esterno al campo
CAMPO PSICOLOGICO AP PM A P C I P PM P AP AP A ambiente sociale esterno al campo AP ambiente psicologico PM regione percettivo-motoria P persona - regione periferica della personalità P P persona - regione centrale della personalità I
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La conformazione del campo in un momento dato dipende dagli spostamenti (locomozioni) che sul piano psicologico la persona compie in base a valenze forze (direzione /intensità) Il bisogno è l’elemento di coordinazione
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Dinamica di gruppo Come l’individuo e il suo ambiente formano un campo psicologico, così il gruppo e il suo ambiente formano un campo sociale. Occorre distinguere i concetti di gruppo, aggregato e categoria sociale.
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Un gruppo sociale è costituito da un certo numero di individui che interagiscono con regolarità. Questa regolarità di interazione tiene insieme i partecipanti, dando vita a una distinta unità con una propria identità sociale.
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Gli aggregati sono insiemi di individui che si trovano nello stesso luogo allo stesso momento, senza tuttavia condividere tra loro alcun preciso legame
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Una categoria sociale è un raggruppamento statistico
Una categoria sociale è un raggruppamento statistico. È costituita da individui classificati nella stessa categoria in base a una particolare caratteristica comune. Tali individui non interagiscono tra loro, né si ritrovano insieme nello stesso luogo.
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Lewin (1948) parla di gruppo come una totalità dinamica, i cui membri sono in stretta interdipendenza e in cui il cambiamento che avviene in uno degli elementi interessa tutti gli altri componenti
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Fondamentali per comprendere la vita di gruppo sono i concetti di
totalità interdipendenza dinamicità
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Nel Research Center for Group Dynamics Lewin si dedicò allo studio sistematico dei gruppi, (struttura dei ruoli, la comunicazione, la produttività di gruppo)
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La ricerca sugli stili di leadership e atmosfera sociale (1939)
Finalità: analisi del problema del cambiamento individuale e di gruppo. Studio condotto su bambini di anni (gruppi guidati per venti settimane da un leader adulto). Lewin voleva dimostrare che stato d’animo e efficienza del gruppo dipendono dal tipo di clima esistente
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I leader autocratici imponevano l’attività al gruppo
I leader democratici coinvolgevano l’intero gruppo nelle decisioni I leader permissivi presentavano una varietà di materiale tra cui scegliere, non influenzavano nella scelta e non controllavano le attività
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Gruppi autocratici: all’inizio più efficienti (quantità)
fenomeni di aggressività/apatia Gruppi democratici: produzione più ricca (qualità) successivamente anche efficienza(quantità) fenomeni di collaborazione Gruppi permissivi: lavoro meno attivo paralizzato da infinite discussioni
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Il T-group (training group = gruppo di addestramento) è una esperienza di apprendimento per implicazione diretta, attraverso la quale i partecipanti acquisiscono una maggiore sensibilità ai fenomeni di gruppo e una più accurata percezione di sé e degli altri.
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I T-group si fondano sul concetto di riflessività: vivere esperienze e, contestualmente, riflettere sulle stesse. Essi nacquero nel 1946, quando Lewin, lavorando con un gruppo di apprendimento, scoprì l’importanza del feedback.
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Originariamente i T-group prevedevano due fasi:
discussione osservazione delle dinamiche
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La prima fase era orientata a un compito e la dinamica di gruppo analizzata nella seconda parte era quella di un gruppo di discussione.
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Progressivamente l’evoluzione dei gruppi di discussione si orientò in senso clinico e il T-group è, come il gruppo di terapia, un gruppo autocentrato, ma è, diversamente da questo, rivolto a persone sane che desiderano conoscere meglio se stesse mediante il confronto con gli altri
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La ricerca azione: problemi da affrontare partecipazione attiva e paritaria produzione di cambiamenti concreti
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