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BIOINDICATORI DELL’INQUINAMENTO ATMOSFERICO

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Presentazione sul tema: "BIOINDICATORI DELL’INQUINAMENTO ATMOSFERICO"— Transcript della presentazione:

1 BIOINDICATORI DELL’INQUINAMENTO ATMOSFERICO
I LICHENI BIOINDICATORI DELL’INQUINAMENTO ATMOSFERICO

2 BIOMONITORAGGIO AMBIENTALE
Insieme di tecniche basate sull’uso di BIOINDICATORI (organismi sensibili a un determinato fattore ambientale) per il rilevamento indiretto di fattori ambientali. Esempio: piante indicatrici di acidità del suolo, invertebrati sensibili all’inquinamento idrico ecc.

3 BIOMONITORAGGIO AMBIENTALE: VANTAGGI
Minor costo rispetto ad analisi dirette. Possibilità di produrre carte su aree vaste con dettaglio a piacere. Sensibilità a situazioni croniche o, al contrario, sporadiche di alterazione ambientale, non sempre rilevabili analiticamente.

4 LE VARIAZIONI ECOLOGICHE SI RIFLETTONO SU UN BIOINDICATORE MEDIANTE:
Modificazioni morfostrutturali. Accumulo di sostanze inquinanti. Variazione della composizione floro-faunistica di un ambiente.

5 CARATTERISTICHE DI UN BIOINDICATORE
Accertata sensibilità all’inquinamento. Scarsa mobilità nell’ambito dell’area di indagine. Presenza diffusa nel territorio da esaminare. Eventuale capacità di accumulo di inquinanti.

6 COSA SONO I LICHENI? 1867: Simon Schwendener dimostra che sono una simbiosi tra un fungo e un’alga (o un cianobatterio). Il fungo favorisce l’assorbimento e la conservazione dell’acqua e dei nutrienti, l’alga provvede alla fotosintesi.

7 COSA SONO I LICHENI? Possono sopportare periodi lunghissimi di mancanza d’acqua disidratandosi (manca una cuticola). Così strutturati, i licheni possono crescere negli ambienti più inospitali della Terra.

8 LICHENI FOGLIOSI Aspetto laminare o lobato; lobi paralleli al substrato ma staccabili da esso.

9 LICHENI CROSTOSI Aspetto di patina o crosta strettamente aderente al substrato.

10 LICHENI FRUTICOSI Aspetto di cespuglietti o barbe o squame non aderenti al substrato.

11 IL TALLO LICHENICO

12 RIPRODUZIONE DEI LICHENI
Riproduzione vegetativa per frammentazione del tallo. Riproduzione asessuata (isidi e soredi). Riproduzione sessuata (apoteci e periteci).

13 RIPRODUZIONE DEI LICHENI
ISIDI SOREDI Le strutture di dispersione contengono sia ife fungine che alghe.

14 RIPRODUZIONE DEI LICHENI
APOTECIO PERITECIO Il fungo produce spore che germinano e, se catturano alghe, formano il nuovo lichene.

15 I LICHENI COME BIOINDICATORI
Vastissima letteratura da metà 800 (Grindon e Nylander osservano la rarefazione dei licheni in aree urbane o industriali). Prima cartografia a Stoccolma (Sernander) nel 1926. Oggi metodo ampiamente utilizzato anche a livello istituzionale.

16 I LICHENI COME BIOINDICATORI
I licheni sono fotosinteticamente attivi solo se idratati ma sono privi di radici (deposizioni secche e umide atmosferiche). Manca una cuticola superficiale protettiva (assorbimento diretto dei nutrienti e degli inquinanti).

17 I LICHENI COME BIOINDICATORI
Il tallo lichenico non si rigenera: l’accrescimento è di tipo additivo. Capacità di bioaccumulo di inquinanti non tossici per i licheni (es. clorurati, fluoruri).

18 I LICHENI COME BIOINDICATORI
Le varie specie licheniche hanno tolleranze ristrette e ben conosciute. Particolarmente sensibili all’anidride solforosa. Tolleranza specie-specifica ad altri inquinanti.

19 I LICHENI COME BIOINDICATORI
Utili come bioindicatori (correlazione tra presenza e diversità e concentrazione di inquinanti). Utili come bioaccumulatori (analisi delle concentrazioni nei talli lichenici correlate ai tassi medi di deposizione).

20 METODO I. A. P. Index of Atmosferic Purity (IAP).
Valutazione quantitativa e cartografabile del tasso di inquinamento. Numero, frequenza e tolleranza delle specie licheniche presenti nell’area.

21 I. A. P.: SCELTA DEL SUBSTRATO
Il metodo fa uso di licheni epifiti corticicoli. Occorre scegliere le specie arboree adatte (tigli, aceri, frassini, querce). Ogni stazione di rilevamento deve avere almeno 3-5 alberi contigui.

22 I. A. P.: METODO DI RILEVAMENTO
Si fissa una griglia di 10 rettangoli 5x15 cm nel punto del tronco più ricco di licheni, ad altezza di petto d’uomo. Raccolta dati.

23 I. A. P.: METODO DI RILEVAMENTO
Localizzazione stazione; specie arborea; diametro dell’albero; FREQUENZA DELLE SINGOLE SPECIE LICHENICHE NELLA GRIGLIA DI CAMPIONAMENTO (da 1 a 10).

24 I. A. P.: ELABORAZIONE DEI DATI
Indice di AMMANN: somma delle frequenze delle specie in ogni singolo rilievo. Calcolo della media dei valori di ogni stazione.

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