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PubblicatoGiannino Mascia Modificato 11 anni fa
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Storia sviluppo locale- Lezione 91 Lezione 9 La cooperazione tra imprenditori Indice Azione collettiva e associazionismo Azione collettiva e associazionismo Interpretazioni e approcci teorici Interpretazioni e approcci teorici La natura della cooperazione La natura della cooperazione Il museo dello scarpone di Montebelluna Il museo dello scarpone di Montebelluna
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Storia sviluppo locale- Lezione 92 I - Azione collettiva e associazionismo Per azione collettiva si intende il perseguimento di un obiettivo comune tramite lazione coordinata di più soggetti. Nel caso di imprenditori tale azione può essere intrapresa in vari modi: iniziative estemporanee, permanenti e specifiche per il raggiungimento di un obiettivo.Per azione collettiva si intende il perseguimento di un obiettivo comune tramite lazione coordinata di più soggetti. Nel caso di imprenditori tale azione può essere intrapresa in vari modi: iniziative estemporanee, permanenti e specifiche per il raggiungimento di un obiettivo. Lassociazionismo è qualcosa di più concreto: ha riscontri oggettivi nella realtà di una comunità. Le associazioni, infatti, possiedono locali dove riunirsi, spesso hanno del personale e compiono azioni concrete in favore degli associati. Risulta quindi più facilmente misurabile.Lassociazionismo è qualcosa di più concreto: ha riscontri oggettivi nella realtà di una comunità. Le associazioni, infatti, possiedono locali dove riunirsi, spesso hanno del personale e compiono azioni concrete in favore degli associati. Risulta quindi più facilmente misurabile. Lassociazionismo tra imprenditori è una delle caratteristiche più importanti di numerosi distretti industriali, che trovano proprio in una forte propensione alla cooperazione uno dei fattori di competitività più efficaci (economie esterne).Lassociazionismo tra imprenditori è una delle caratteristiche più importanti di numerosi distretti industriali, che trovano proprio in una forte propensione alla cooperazione uno dei fattori di competitività più efficaci (economie esterne).
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Storia sviluppo locale- Lezione 93 II – Interpretazioni e approcci teorici Vi sono almeno tre correnti di pensiero preminenti nellinterpretazione dellassociazionismo imprenditoriale: lapproccio economico, quello cooperativistico e quello storico.Vi sono almeno tre correnti di pensiero preminenti nellinterpretazione dellassociazionismo imprenditoriale: lapproccio economico, quello cooperativistico e quello storico. Lapproccio economico tende a sottolineare come fattori determinanti le economie di scala (nella vendita, nellacquisto e nellutilizzo dei servizi), la non dispersione delle esternalità tecnologiche e la riduzione dei costi di transazione.Lapproccio economico tende a sottolineare come fattori determinanti le economie di scala (nella vendita, nellacquisto e nellutilizzo dei servizi), la non dispersione delle esternalità tecnologiche e la riduzione dei costi di transazione. Lapproccio cooperativistico considera le associazioni come club dinformazione, allinterno dei quali vengono scambiati, in modo formale e informale, dati e conoscenze, riducendo le incertezze, le asimmetrie informative e lopportunismo.Lapproccio cooperativistico considera le associazioni come club dinformazione, allinterno dei quali vengono scambiati, in modo formale e informale, dati e conoscenze, riducendo le incertezze, le asimmetrie informative e lopportunismo. Lapproccio storico fa risalire la propensione allassociazionismo a fattori quali il capitale sociale, laccumulazione di esperienze cooperative nel passato, che, in sostanza, contribuiscono ad aumentare la fiducia.Lapproccio storico fa risalire la propensione allassociazionismo a fattori quali il capitale sociale, laccumulazione di esperienze cooperative nel passato, che, in sostanza, contribuiscono ad aumentare la fiducia.
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Storia sviluppo locale- Lezione 94 III - La natura della cooperazione La cooperazione può avere natura diversa a seconda dellentità o del soggetto che dà avvio al processo associativo.La cooperazione può avere natura diversa a seconda dellentità o del soggetto che dà avvio al processo associativo. Vi possono essere associazioni dallalto, che sono articolazioni locali di organizzazioni regionali o nazionali. Queste possono essere sia originarie, cioè diretta emanazione di unassociazione nazionale (Confindustria, Confartigianato…), oppure derivate, cioè emanazione di unassociazione originaria già presente sul territorio.Vi possono essere associazioni dallalto, che sono articolazioni locali di organizzazioni regionali o nazionali. Queste possono essere sia originarie, cioè diretta emanazione di unassociazione nazionale (Confindustria, Confartigianato…), oppure derivate, cioè emanazione di unassociazione originaria già presente sul territorio. Vi sono poi le associazioni dal basso, promosse da attori locali con lobiettivo di creare un sistema di regole o la realizzazione di un bene pubblico attraverso lazione collettiva. Tali associazioni non sono solo quelle create dagli imprenditori, ma anche quelle sorte per volontà di uomini politici, di enti pubblici e di altre associazioni localiVi sono poi le associazioni dal basso, promosse da attori locali con lobiettivo di creare un sistema di regole o la realizzazione di un bene pubblico attraverso lazione collettiva. Tali associazioni non sono solo quelle create dagli imprenditori, ma anche quelle sorte per volontà di uomini politici, di enti pubblici e di altre associazioni locali Vi possono essere anche associazioni miste, costituite con un accordo fra più soggetti: attori locali, associazioni dallalto e enti pubblici.Vi possono essere anche associazioni miste, costituite con un accordo fra più soggetti: attori locali, associazioni dallalto e enti pubblici.
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Storia sviluppo locale- Lezione 95 IV - Il museo dello scarpone di Montebelluna Il museo dello scarpone e della calzatura sportiva è nato nel 1984 per volontà delle più importanti imprese del distretto e con la collaborazione delle associazioni di categoria, della Camera di Commercio, della Banca Antonveneta e del Comune di Montebelluna.Il museo dello scarpone e della calzatura sportiva è nato nel 1984 per volontà delle più importanti imprese del distretto e con la collaborazione delle associazioni di categoria, della Camera di Commercio, della Banca Antonveneta e del Comune di Montebelluna. Lintento iniziale è tutto sommato limitato: promuovere limmagine del distretto, accogliere le delegazioni straniere ed essere il biglietto da visita del distretto.Lintento iniziale è tutto sommato limitato: promuovere limmagine del distretto, accogliere le delegazioni straniere ed essere il biglietto da visita del distretto. Nel 1990 il museo si è trasformato in fondazione e ha ampliato le sue prerogative. Oggi svolge attività formative sia per i giovani disoccupati, sia per i dipendenti delle aziende. Il Museo forma gruppi di lavoro interaziendali ed è attualmente il punto di riferimento più importante per tutti gli operatori del distrettoNel 1990 il museo si è trasformato in fondazione e ha ampliato le sue prerogative. Oggi svolge attività formative sia per i giovani disoccupati, sia per i dipendenti delle aziende. Il Museo forma gruppi di lavoro interaziendali ed è attualmente il punto di riferimento più importante per tutti gli operatori del distretto Nel 1999 si è costituito, allinterno del museo, il Laboratorio OSEM, un centro di ricerca che fornisce ogni anno lo stato del distretto ed è oggi la principale banca dati per le imprese.Nel 1999 si è costituito, allinterno del museo, il Laboratorio OSEM, un centro di ricerca che fornisce ogni anno lo stato del distretto ed è oggi la principale banca dati per le imprese.
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