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Resistenza.

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Presentazione sul tema: "Resistenza."— Transcript della presentazione:

1 Resistenza

2 Resistenza nel calcio E’ la capacità di un soggetto di protrarre più a lungo possibile l’impegno fisico ad una certa intensità e con la minore perdita di performance possibile

3 Resistenza Resistenza generale Resistenza specifica RSA

4 Resistenza generale E’ quella che più comunemente viene identificata come la capacità di protrarre più a lungo possibile uno sforzo ad un’intensità bassa.

5 Resistenza specifica Indica la capacità di protrarre più a lungo uno sforzo, ma ad un’intensità specifica per lo sport praticato

6 Reapted Sprint Ability
RSA Reapted Sprint Ability Indica la capacità di effettuare il maggior numero di sprint con la minor perdita di performance nello sprint

7 RSA e Vo2Max Ad oggi è un dibattito ancora aperto sulla possibilità di una correlazione tra le due. Sono molti gli studiosi che si sono posti la domanda ed effettuato degli studi a riguardo, ma ancora non è chiaro se, ed eventualmente in che percentuale, la resistenza generale abbia influenza sulla RSA

8 Fattori che influiscono sulla resistenza
Fattori genetici Fattori antropometrici Fattori coordinativi

9 E’ un lavoro possibile ma forse non proprio indicato al calciatore
Fattori genetici % di fibre St E’ difficile lavorare per aumentare la percentuale delle fibre a carattere ossidativo E’ un lavoro possibile ma forse non proprio indicato al calciatore

10 Fattori antropometrici
% di massa grassa E’ uno dei fattori che maggiormente possono influire un soggetto e la sua capacità di resistere. Portarsi addosso una “zavorra” piuttosto elevata equivale ad un maggior dispendio energetico.

11 Anche la coordinazione migliora in modo indiretto la resistenza.
Fattori coordinativi Anche la coordinazione migliora in modo indiretto la resistenza. Esistono soggetti che hanno una tecnica di corsa notevolmente poco dispendiosa, e che proprio per questo motivo sembrano essere dotati di maggior resistenza

12 Fattori fisiologici

13 E’ un parametro collegato alla resistenza ma di tipo centrale
Gittata cardiaca E’ un parametro collegato alla resistenza ma di tipo centrale Identifica la quantità al minuto di sangue “pompata” dal cuore E’ la risultante di un’equazione data da: Gittata Sistolica (GS) x Frequenza cardiaca (Fc) Quando sotto sforzo, il cuore può arrivare a “pompare” un quantitativo di sangue addirittura 5 volte superiore del normale

14 Fattori limitanti la resistenza data a livello centrale
Fattori morfologici (scarso volume del ventricolo sinistro) Fattori nervosi (scarso adattamento all’aumento della frequenza cardiaca) Fattori psicologici (aumento della Fc dato da uno stato d’animo)

15 E’ un parametro collegato alla resistenza di tipo periferico
VO² max E’ un parametro collegato alla resistenza di tipo periferico Esso indica il massimo consumo di ossigeno a livello mitocondriale nelle cellule muscolari Viene identificato come quantitativo di volume di ossigeno al minuto che la cellula adopera (L/min., o meglio ml·Kg/min.)

16 Resistenza di breve durata (RBD) Resistenza di media durata (RMD)
Tipi di resistenza Resistenza di breve durata (RBD) Resistenza di media durata (RMD) Resistenza di lunga durata (RLD)

17 E’ un tipo di resistenza della durata compresa fra 45” e 2’.
RBD E’ un tipo di resistenza della durata compresa fra 45” e 2’. Ha un’intensità molto elevata. E’ strettamente collegata al metabolismo glicolitico e quindi alla produzione di lattato

18 Ha una durata compresa tra i 2’ e gli 8’
RMD Ha una durata compresa tra i 2’ e gli 8’ Ha un’intensità abbastanza elevata Anche in questo caso a farla da padrone è la sintesi degli zuccheri

19 RLD I (durata compresa tra gli 8’ e 30’): metabolismo glucidico
E’ diviso in 3 tipi, in base alla diversa intensità, durata e di conseguenza alla fonte energetica cui si attinge: RLD I (durata compresa tra gli 8’ e 30’): metabolismo glucidico RLD II (durata compresa tra i 30’ e i 90’): metabolismo zuccheri e grassi RLD III (durata oltre i 90’): metabolismo dei grassi

20 Metodi di gara o SSD (Small Sided Games)
Metodi di allenamento Corsa continua CCVV Fartlek Interval training Metodi di gara o SSD (Small Sided Games)

21 Corsa continua E’ il classico allenamento che si adotta di solito alla ripresa dell’attività, in quanto non è particolarmente pesante e permettere un’intensità sicuramente bassa, riducendo anche la possibilità di infortuni causati da carichi di lavoro spropositati rispetto allo stato di allenamento del soggetto

22 Corsa continua Data la scarsezza o addirittura la totale assenza di cambi di velocità, essa tende ad abituare i muscoli ad un ritmo di corsa uniforme

23 CCVV Si tratta dell’allenamento della resistenza tramite l’ausilio di cambi di velocità (CCVV = Corsa Con Cambi di Velocità). Si tratta di uno dei metodi più usati a livello calcistico, in quanto i continui cambi di velocità permettono di abituare il fisico già a situazioni di gara

24 Fartlek Si tratta di allenamento di corsa continua ad intensità e velocità variabile. Spesso si somministra su terreni non uniformi e la sua durata può arrivare anche a 45 minuti

25 Si tratta delle classiche ripetute, su distanze o su tempi.
Interval training Si tratta delle classiche ripetute, su distanze o su tempi. La modulazione dell’intensità o della durata permette di allenare la resistenza maggiormente da un punto di vista centrale, oppure periferico

26 + intensità – durata = Allenamento centrale
Interval Training + intensità – durata = Allenamento centrale + durata – intensità = Allenamento periferico Occorre sempre sapere cosa andare ad allenare e soprattutto “perché”

27 Metodi di gara o Small Sided Games
In considerazione del fatto che: “IL MIGLIORE ALLENAMENTO E’ LA GARA STESSA”, questa metodologia sarebbe una delle più indicate. La sua lacuna più grave risiede nella difficoltà della quantificazione del carico interno, determinabile solamente attraverso apparecciature specifiche.

28 Metodi di gara o Small Sided Games
E’ possibile utilizzare questa metodologia anche senza apparecchiature specifiche, ma ciò richiederebbe una perfetta conoscenza di ogni singolo soggetto del proprio “target zone” di allenamento, oltre che la massima fiducia che il tecnico deve avere nel soggetto stesso.

29 Perché lavorare sulla resistenza
Aumenta la capacità della prestazione fisica Migliora la capacità di recupero Riduce i traumi Aumento della capacità del carico psichico Rapidità di reazione e azione costantemente elevate Diminuzione degli errori tecnici Salute stabile


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