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L’interpretativismo
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L’interpretativismo Ontologia: costruttivismo e relativismo.
Epistemologia: non-dualismo e non-oggettività limitato (criterio limite); leggi provvisorie e probabilistiche. Metodologia: interazione “empatica” tra studioso e soggetto studiato.
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L’interpretativismo A differenza del positivismo e del neo-positivismo, l’interpretativismo è un paradigma specifico delle scienze umane e sociali; per questa vasta corrente, la realtà sociale non può essere conosciuta di per sé ma solo attraverso l’interpretazione; Le basi dell’interpretativismo si ritrovano nello storicismo tedesco della seconda metà del XIX secolo.
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L’interpretativismo Storicismo: movimento culturale che sottolinea la storicità della realtà, che la studia (empiricamente) come frutto“diacronico” dell’agire umano e considera “irripetibili” gli eventi e le cose; dal punto di vista metodologico, i principali esponenti dello storicismo sono: Wilhelm Dilthey ( ): distinzione tra “Scienze della Natura” e “Scienze dello Spirito”; Wilhelm Windelband ( ): distinzione tra “Scienze nomotetiche” e “ideografiche”.
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L’interpretativismo Dilthey e Windlband sviluppano le loro posizioni nell’ambito del vasto dibattito che si sviluppa in Germania nella seconda metà del XIX secolo, sullo statuto epistemologico dell’economia; In questo dibattito si inserisce Max Weber (uno dei padri fondatori della sociologia).
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Max Weber (1864-1920) Principali opere:
Il metodo delle scienze storico-sociale (raccolta postuma di saggi pubblicati tra il 1904 ed il 1918); L’etica protestante e lo spirito del capitalismo ( ); Sociologia delle religioni (dal ); Il lavoro intellettuale come professione (1918); Economia e Società (pubblicato postumo nel 1922)
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Max Weber (1864-1920): l’approccio sociologico
La sociologia è una scienza: comprendente, volta alla ricostruzione concettuale delle istituzioni sociali e del loro funzionamento. L’elemento fondamentale su cui si costruisce la conoscenza sociologica è la comprensione dell’azione sociale, delle sue cause, la costruzione di tipologie (idealtipi) e la produzione di un sapere condizionale.
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Max Weber (1864-1920): l’approccio sociologico
l’atteggiamento che deve seguire il sociologo è quello dell’avalutatività (si parte da problemi orientati dal valore, non si danno giudizi di valore, la comprensione\spiegazione deve avvenire in modo controllabile, metodica, razionale).
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L’interpretativismo contemporaneo
A partire dagli anni ’50 e ’60, con “epicentro” negli USA, si afferma una vasta corrente di pensiero e ricerca che sviluppa, su un piano micro-sociologico (vita quotidiana) e culturalista, l’orientamento weberiano, comprendente ed interpretativo (alternativo al neo-positivismo). Questo orientamento (a volte non legato direttamente al riferimento weberiano) si innesca sulla tradizione filosofica emerneutica, fenomenologica (nate nella prima metà del XX secolo) e, poi, post-strutturalista e postmodernista (nate tra gli anni ’70 e ’80 del XX secolo).
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L’interpretativismo contemporaneo
Ontologia: costruttivismo e relativismo; Epistemologia: non-dualismo e non-oggettività limitato (criterio limite); leggi provvisorie e probabilistiche; Metodologia: interazione “empatica” tra studioso e soggetto studiato.
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