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PubblicatoSergio Ferrero Modificato 10 anni fa
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Ricerca quantitativa e ricerca qualitativa
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Contenuti della lezione Lapproccio quantitativo Lapproccio quantitativo Lapproccio qualitativo Lapproccio qualitativo Le coordinate spazio-temporali della ricerca sociale. Comparazione e analisi longitudinale Le coordinate spazio-temporali della ricerca sociale. Comparazione e analisi longitudinale
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Dai paradigmi alla ricerca Neo-positivismo: metodi e tecniche quantitative Neo-positivismo: metodi e tecniche quantitative (dominanti dagli anni 50 fino ai 70); Interpretativismo: metodi e tecniche qualitative Interpretativismo: metodi e tecniche qualitative (anni 20 e 30 negli USA; ripresa dalla metà degli anni 60); Per comprendere la differenza tra tecniche quantitative e qualitative esamineremo due ricerche paradigmatiche, condotte con luno e laltro metodo, entrambe aventi per oggetto lo stesso fenomeno: la devianza giovanile.
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Parte I: lapproccio quantitativo
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Crime in the Making (Sampson R., Laub J. - 1993) Prima fase (ipotesi): Prima fase (ipotesi): -discussione e giustificazione del perché occorre studiare il crimine in funzione del ciclo di vita; - formulazione, alla luce dellesame della letteratura secondaria, di alcune ipotesi di fondo (relazione tra fasi del ciclo di vita e sviluppo di fenomenologie criminogene); - Individuazione di alcune variabili chiave, per ogni fase del ciclo di vita.
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Crime in the Making (Sampson R., Laub J. - 1993) Seconda fase (disegno della ricerca): Seconda fase (disegno della ricerca): - Selezione del materiale empirico (interviste, raccolta di materiale relativo a 500 soggetti, seguiti dai 25 ai 32 anni, autori di reato e altrettanti soggetti non autori di reato);
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Crime in the Making (Sampson R., Laub J. - 1993) Terza fase (rilevazione empirica e risultati dellanalisi): Terza fase (rilevazione empirica e risultati dellanalisi): - Costruzione di indici\variabili misurabili, con cui analizzare quantitativamente le diverse dimensioni dinteresse (contesto famigliare; ruolo della scuola del gruppo dei pari e dei frattelli\sorelle; legami sociali adulti; modelli comparativi di crimine e devianza); - tutti i capitoli si sviluppavano con la seguente struttura: a) quadro teorico; b) rilevazioni empiriche; c) risultati dellanalisi; d) ritorno alla teoria
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Crime in the Making (Sampson R., Laub J. - 1993) Quarta fase (conclusioni e ritorno alla teoria iniziale): Quarta fase (conclusioni e ritorno alla teoria iniziale): Sulla base delle evidenze empiriche accumulate, viene ridiscusso e approfondito il quadro teorico sommariamente esposto allinizio della ricerca.
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La strategia quantitativa 1) Impostazione della ricerca - strutturata, fasi logicamente consequenziali (geometricità); - deduttività; - la letteratura è fondamentale per definire teoria e ipotesi; - le ipotesi devono essere rigorose e collegate a variabili misurabili quantitativamente - il ruolo del soggetto studiato è passivo (come fosse un oggetto); - il contesto della ricerca è messo tra parentesi.
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La strategia quantitativa 2) Rilevazione e analisi dei dati 2) Rilevazione e analisi dei dati - Il disegno della ricerca precede la ricerca stessa ed è nelle sue fasi, pre-ordinato e logicamente indipendente dalloggetto studiato; - le osservazioni sono compiute su campioni della popolazione, generalmente statisticamente rappresentativi; - i dati che vengono raccolti sono di carattere numerico e vengono statisticamente analizzati
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La strategia quantitativa 3) Risultati 3) Risultati - I risultati sono presentati con tabelle o grafici; - essi servono a validare, ampliare o confutare un modello teorico-ipotetico che è alla base della ricerca ; - i risultati ottenuti tendono alla generalizzabilità.
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La strategia quantitativa Il cuore dellanalisi quantitativa è costituito dal suo essere variable-based: Il cuore dellanalisi quantitativa è costituito dal suo essere variable-based: 1. la soggettività umana è scomposta in tanti attributi quante sono le variabili costruite nellanalisi; 2. lanalisi riguarderà sempre le variabili e le loro relazioni; 3. il modello di riferimento è quello causale: distinzione tra una variabile dipendente (fenomeno da spiegare – ad esempio il comportamento violento) e una o più variabili indipendenti (fattori al variare dei cui valori, si modifica di conseguenza il valore della variabile dipendente – ad esempio il grado di istruzione). [Y=f(X)] + quadro teorico di riferimento
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La strategia quantitativa Le principali tecniche di raccolta dati utilizzate sono: - intervista (face to face, postale o telefonica) con questionario strutturato a domande chiuse; - analisi del contenuto e analisi lessicometrica; - approccio sperimentale su piccoli gruppi; - test psicometrici; - contabilità di cose e persone (indicatori socioeconomici, indicatori demografici – VISITA IL SITO WEB DELLISTAT).
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La strategia quantitativa Esempio di domanda chiusa: indichi il suo sesso: Maschio\Femmina – cioè le alternative di risposta sono già pre-ordinate dal ricercatore. Questo gli consente di omogeneizzare i dati e di procedere ad operazioni di conteggio, variabili a secondo della natura dei dati, ma sempre di tipo statistico.
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Parte II: lapproccio qualitativo
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Islands in the street (Sànchez-Jankowski M. - 1991) Prima fase (problema, disegno della ricerca e raccolta dati): Prima fase (problema, disegno della ricerca e raccolta dati): - problema: comprendere il fenomeno del crimine nel suo contesto naturale: le gangs di strada; - tecnica prescelta: osservazione partecipante di 37 gang in 10 anni; - Losservazione è orientata dallarmamentario concettuale-interpretativo del sociologo.
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Islands in the street (Sànchez-Jankowski M. - 1991) Seconda fase (Ipotesi): Seconda fase (Ipotesi): - Illustrazione delle categorie interpretative utili per inquadrare, interpretare e comprendere il fenomeno di studio; - non vi è alcun modello teorico proposto né da validare\confutare: i concetti sono lenti per vedere il mondo e non cose da rafforzare con dati empirici.
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Islands in the street (Sànchez-Jankowski M. - 1991) Terza fase (interpretazione del materiale empirico): Terza fase (interpretazione del materiale empirico): - attraverso le categorie prima illustrate, lautore ricostruisce (anche in forma narrativa) le sue osservazioni e le interpreta allo scopo di comprendere il crimine come strategia legata ad una determinata pressione ambientale e ad una certa sub-cultura.
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La strategia qualitativa 1) Impostazione della ricerca - aperta, le fasi sono interdipendenti tra loro e fungono da guida; - induzione; - la letteratura ha una funzione ausiliaria; - i concetti rimangono aperti e sono utilizzati come strumenti (cassetta degli attrezzi); - il ruolo del soggetto studiato è attivo (contribuisce a costruire la ricerca); - il contesto della ricerca è quello naturale.
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La strategia qualitativa 2) Rilevazione e analisi dei dati 2) Rilevazione e analisi dei dati - Il disegno della ricerca è costruito nel corso della stessa ed è variabile da caso a caso; - le osservazioni sono compiute su singoli casi non statisticamente rappresentativi ma sociologicamente significativi; - i dati che vengono raccolti (spesso attraverso interviste libere, semi-strutturate o osservazione) sono qualitativi, ricchi di significato, profondi.
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La strategia qualitativa 3) Risultati 3) Risultati - I risultati sono presentati in forma narrativa o semi-narrativa (brani di interviste); - vengono costruite complesse classificazioni e tipologie per scomporre e ricomporre il fenomeno studiato; uso degli ideal-tipi; - i risultati ottenuti tendono alla specificità.
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La strategia qualitativa Il cuore dellanalisi qualitativa è costituito dal suo essere case-based: Il cuore dellanalisi qualitativa è costituito dal suo essere case-based: 1) la soggettività umana è assunta come una realtà integrale e complessa, non scomponibile; 2) le soggettività sono classificate nella loro globalità come tipi; 3) la classificazione è lo schema che lega fra loro i soggetti e rende conto della complessità del mondo sociale studiato.
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La strategia qualitativa Le principali tecniche di raccolta dati utilizzate sono: - intervista (face to face) semi-strutturata e libera; - osservazione partecipante, osservazione etnografica; - raccolta di storie di vita; - Focus Group; - analisi interpretativa di documenti ed immagini; - Colloqui psicologici, test proiettivi.
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Ricerca quantitativa e ricerca qualitativa Nel passato vi era una condizione di acerrima rivalità tra i sostenitori dei due approcci, ritenuti inconciliabili; oggi, mentre tutti gli studiosi riconoscono i fondamentali contributi apportati alla conoscenza sociologica da entrambe le prospettive, si seguono due strade: Nel passato vi era una condizione di acerrima rivalità tra i sostenitori dei due approcci, ritenuti inconciliabili; oggi, mentre tutti gli studiosi riconoscono i fondamentali contributi apportati alla conoscenza sociologica da entrambe le prospettive, si seguono due strade: a) utilizzare uno dei due approcci come strategia principale e laltro come ausiliario (approccio integrato che mette insieme lestensività dei metodi quantitativi e la profondità di quelli qualitativi); b) ridefinire in senso più interpretativo lorientamento della ricerca quantitativa: indagini esplorative, metodi multidimensionali di analisi dei dati.
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Parte III: le coordinate spazio-temporali della ricerca sociale. Comparazione e analisi longitudinale
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Lambito spaziale della ricerca sociale Dal punto di vista dello spazio, la ricerca sociale (sia quantitativa che qualitativa), può orientarsi: Dal punto di vista dello spazio, la ricerca sociale (sia quantitativa che qualitativa), può orientarsi: 1) al livello nazionale e sub-nazionale; 2) Cross National: analisi comparata di diverse manifestazioni nazionali di un fenomeno o di diversi sistemi sociali;
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Lanalisi comparata Lanalisi comparata (per lo più utilizzata per studiare in modo esaustivo le caratteristiche macro di un certo sistema) può essere utilizzata: Lanalisi comparata (per lo più utilizzata per studiare in modo esaustivo le caratteristiche macro di un certo sistema) può essere utilizzata: 1) a fini di controllo di una determinata ipotesi; 2) per spiegare un certo fenomeno che si riscontra in ambiti diversi.
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Lanalisi comparata 1) formulazione del quesito della ricerca; 2) scelta dellapproccio generale (storico-interpretativo o statistico); 3) individuare i casi comparabili (tramite classificazione adeguata) e le variabili di analisi (tramite parametrizzazione); - 2 casi (altamente disomogenei tranne per X): approfondire lo studio di un meccanismo o fenomeno - 3-5 casi (studio di area): per mettere in luce le specificità; - Più di 5 casi: a fini esplicativi. 4) effettuare il controllo delle ipotesi o rintracciare i fattori di spiegazione.
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Lambito temporale della ricerca sociale Dal punto di vista del tempo, la ricerca sociale (sia quantitativa che qualitativa) può essere orientata: Dal punto di vista del tempo, la ricerca sociale (sia quantitativa che qualitativa) può essere orientata: 1) allo studio di un fenomeno o di n casi in un intervallo di tempo t (analisi sincronica); 2) allo studio dei processi di mutamento di una certa fenomenologia o di n casi in più intervalli di tempo (analisi diacronica o longitudinale).
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Analisi diacronica o longitudinale Può essere basata su: Può essere basata su: 1) studio dei processi storici (su fonti secondarie), ricontettualizzati secondo un dato modello teorico, per comprendere uno stato di cose presente; 2) sullo studio di serie storiche a carattere statistico, di specifici indicatori socioeconomici e demografici (con linsorgere del problema dellomogeneità dei dati); 3) sullo studio di trend, attraverso la ripetizione periodica di interviste con questionario (o osservazioni qualitative), a campioni diversi della popolazione nelle varie ondate di rilevazione; 4) sullo studio su panel, cioè attraverso la ripetizione periodica di interviste con questionario (o osservazioni qualitative) ad uno stesso gruppo di soggetti.
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Analisi diacronica o longitudinale 5) studio delluso del tempo (time budget) 6) Studio degli scenari (o trend di lungo periodo) tramite Metodo Delphi. NB = una ricerca longitudinale può essere o meno comparata.
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