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FASE DI ORIENTAMENTO DEL PROCESSO DI

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Presentazione sul tema: "FASE DI ORIENTAMENTO DEL PROCESSO DI"— Transcript della presentazione:

1 FASE DI ORIENTAMENTO DEL PROCESSO DI
Settore Agricoltura e Ambiente FASE DI ORIENTAMENTO DEL PROCESSO DI VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (V.A.S.) DEL PROGRAMMA PIANO GESTIONE RIFIUTI (P.P.G.R.) DOCUMENTO PRELIMINARE 20 DICEMBRE 2011

2 INQUADRAMENTO NORMATIVO
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE INQUADRAMENTO NORMATIVO NORMATIVA EUROPEA: DIR. 2001/42/Ce CARATTERISTICHE ESSENZIALI VAS E’ antecedente l’adozione del Piano/Programma: viene effettuata in fase preparatoria dello stesso (art. 4) Procedimento trasparente: sono previste consultazioni e messa a disposizione delle autorità e del pubblico della proposta di Piano e del Rapporto Ambientale (art. 6) La direttiva introduce una fase di monitoraggio per prevedere eventuali ricadute negative del Piano/Programma e individuare azioni correttive tempestive

3 NORMATIVA EUROPEA: DIR. 2001/42/Ce PUNTI PRINCIPALI DEL PROCESSO VAS
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE NORMATIVA EUROPEA: DIR. 2001/42/Ce PUNTI PRINCIPALI DEL PROCESSO VAS elaborazione del Rapporto Ambientale svolgimento di consultazioni valutazione del Rapporto Ambientale e dei risultati delle consultazioni durante l’iter decisionale messa a disposizione delle decisioni

4 NORMATIVA NAZIONALE: DLGS 128/2010
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE NORMATIVA NAZIONALE: DLGS 128/2010 Art. 4 - Il Dlgs 128/10 (correttivo del D.lgs 152/06) rappresenta l’attuazione della direttiva 2001/42/CE con gli OBIETTIVI: garantire compatibilità tra attività antropiche e sviluppo sostenibile garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente; contribuire all’integrazione di considerazioni ambientali nelle fasi di elaborazione ed adozione e approvazione di determinati piani e programmi al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile; promuovere l’utilizzo della valutazione ambientale nella stesura dei piani dei programmi statali, regionali e sovracomunali; assicurare che venga comunque effettuata la valutazione ambientale dei piani e programmi che possono avere effetti significativi sull’ambiente.

5 NORMATIVA REGIONALE: D.G.R. n. 6420 del 27/12/2007
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE NORMATIVA REGIONALE: D.G.R. n del 27/12/2007 La normativa regionale di riferimento in tema di Valutazione ambientale strategica è la D.G.R. n del 27/12/2007, "Determinazione della procedura di Valutazione ambientale di piani e programmi- VAS" e successive modifiche e integrazioni; DGR del 10 novembre n. 9/761 - recepisce le indicazioni del D.lgs 128/2010, modifica e integra la DGR del 2007. In base a tale norma, il procedimento VAS per i Piani e Programmi che concernono la gestione dei rifiuti è regolamentata dall’allegato 1g

6 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI
DOCUMENTO PRELIMINARE

7 sull’ambiente delle scelte del piano
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE In ogni fase del processo il Piano e la VAS si intrecciano e si integrano, pur rimanendo distinti per finalità e per ruolo VAS valuta le conseguenze sull’ambiente delle scelte del piano PIANO Pianifica e Decide

8 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI
DOCUMENTO PRELIMINARE FASI DELLA VAS La VAS del PPGR è effettuata secondo i punti seguenti e declinati nello schema PPGR – VAS contenuto nell’Allegato 1 g della DGR del 10 novembre n. 9/761 : avviso di avvio del procedimento; individuazione dei soggetti interessati e definizione modalità di informazione e comunicazione; elaborazione e redazione del PPGR e del Rapporto Ambientale; messa a disposizione; convocazione conferenza di valutazione; formulazione parere ambientale motivato; adozione del PPGR; deposito e raccolta osservazioni; formulazione del parere ambientale motivato finale e approvazione finale: gestione e monitoraggio.

9 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI
DOCUMENTO PRELIMINARE FASI DELLA VAS La VAS del PPGR è effettuata secondo i punti seguenti e declinati nello schema PPGR – VAS contenuto nell’Allegato 1 g della DGR del 10 novembre n. 9/761 : avviso di avvio del procedimento; individuazione dei soggetti interessati e definizione modalità di informazione e comunicazione; elaborazione e redazione del PPGR e del Rapporto Ambientale; messa a disposizione; convocazione conferenza di valutazione; formulazione parere ambientale motivato; adozione del PPGR; deposito e raccolta osservazioni; formulazione del parere ambientale motivato finale e approvazione finale: gestione e monitoraggio.

10 Fasi PPGR/VAS individuate dalla DGR 9/761/2010 all. 1g
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE Fasi PPGR/VAS individuate dalla DGR 9/761/2010 all. 1g

11 Fasi PPGR/VAS individuate dalla DGR 9/761/2010 all. 1g
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE Fasi PPGR/VAS individuate dalla DGR 9/761/2010 all. 1g NOI SIAMO QUI

12 Fasi PPGR/VAS individuate dalla DGR 9/761/2010 all. 1g
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE Fasi PPGR/VAS individuate dalla DGR 9/761/2010 all. 1g

13 Fasi PPGR/VAS individuate dalla DGR 9/761/2010 all. 1g
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE Fasi PPGR/VAS individuate dalla DGR 9/761/2010 all. 1g

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VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE Fasi PPGR/VAS individuate dalla DGR 9/761/2010 all. 1g

15 Fasi PPGR/VAS individuate dalla DGR 9/761/2010 all. 1g
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE Fasi PPGR/VAS individuate dalla DGR 9/761/2010 all. 1g

16 SOGGETTI COINVOLTI AUTORITA’:
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE SOGGETTI COINVOLTI AUTORITA’: Provincia di Monza e Brianza - Settore Agricoltura e Ambiente PROPONENTE Direttore del Settore Ambiente ed Agricoltura PROCEDENTE team interdisciplinare composto dal Direttore Generale, dal direttore del Settore Pianificazione Territoriale e Parchi e dal Responsabile del Procedimento di Redazione del PPGR COMPETENTE

17 SOGGETTI COMPETENTI IN MATERIA AMBIENTALE
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE SOGGETTI COMPETENTI IN MATERIA AMBIENTALE

18 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI
DOCUMENTO PRELIMINARE SOGGETTI INTERESSATI

19 FORME DI PARTECIPAZIONE
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE FORME DI PARTECIPAZIONE autorità e il pubblico sono coinvolti al fine di fornire un parere sulla proposta di piano o programma e sul Rapporto Ambientale che la accompagna, prima dell’adozione del piano o programma; CONSULTAZIONE PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI nel caso del processo di Vas la partecipazione dei cittadini ha lo scopo di far emergere durante il processo decisionale gli interessi di tutti i soggetti potenzialmente interessati dalle ricadute delle decisioni prese nel piano; rappresenta l’insieme delle attività finalizzate ad attivare gli Enti interessati a vario titolo alla ricadute del processo decisionale, con l’intento di ricercare il consenso e di ridurre i conflitti alla fase decisionale del processo NEGOZIAZIONE/ CONSULTAZIONE

20 DOVE TROVARE I DOCUMENTI
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE DOVE TROVARE I DOCUMENTI La documentazione è consultabile e scaricabile al seguente indirizzo web:

21 STATO DI FATTO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE STATO DI FATTO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI La produzione totale di rifiuti urbani in provincia di MB è passata da tonnellate nel 2001 a tonnellate nel 2010, con un incremento complessivo del 9,3% La produzione pro capite di rifiuti urbani nella provincia di Monza Brianza risulta essere significativamente inferiore sia ai dati di riferimento della Regione Lombardia che all’andamento nazionale

22 STATO DI FATTO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE STATO DI FATTO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI La raccolta differenziata ha subito un aumento negli anni, passando da tonnellate nel 2001 a tonnellate nel L’incremento assoluto nel periodo considerato è stato pari al 23,2% con un incremento medio annuo del 2,1%.

23 STATO DI FATTO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE STATO DI FATTO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI Il grafico a torta fornisce un quadro riassuntivo della situazione della gestione dei rifiuti urbani per l’anno 2010 per la provincia di MB

24 STATO DI FATTO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE STATO DI FATTO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI La produzione annua di rifiuti per abitante si mantiene tra i 409 ed i 434 kg nei comuni con meno di abitanti e si mantiene tra i 442 e 450 kg nei comuni con dimensioni da medie a grandi.

25 STATO DI FATTO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE STATO DI FATTO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI L’analisi dei flussi delle raccolte riferita al territorio della Provincia di Monza e Brianza evidenzia una quota di raccolta differenziata conseguita pari al 58%. Le principali frazioni che costituiscono le raccolte differenziate sono l’organico, la carta e cartone, il verde e il vetro, che compongono oltre il 70% di tutte le RD. La frazione organica costituisce la frazione maggiormente intercettata tramite raccolta differenziata, con quantitativi annuali pro capite di quasi 68 kg, seguita dalla carta (circa 51 kg/abxa) e dal vetro (circa 37 kg/abxa).

26 STATO DI FATTO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE STATO DI FATTO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI

27 STATO DI FATTO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE STATO DI FATTO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI Il seguente diagramma a barre mostra i diversi contributi delle frazioni raccolte al quantitativo complessivamente avviato a recupero di materia I Comuni sono raggruppati per livello di raccolta differenziata raggiunto.

28 STATO DI FATTO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE STATO DI FATTO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI

29 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI
DOCUMENTO PRELIMINARE STATO DI FATTO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI Dall’analisi effettuata sui dati 2010 si osserva come, rispetto a quelli riferiti ai comuni della Provincia di Milano (composta da 134 comuni) per l’2009, nei Comuni appartenenti alla Provincia di Monza e Brianza ci sia una raccolta differenziata più significativa ed una produzione di RU in termini pro-capite minore. In realtà si ricorda che il dato della nuova Provincia di Milano è fortemente condizionato dal comune capoluogo. Per quanto riguarda poi il raggiungimento degli obiettivi di legge si sottolinea che 116 dei 134 Comuni appartenenti alla provincia di Milano hanno superato il 50% di raccolta differenziata (obiettivo della L.R. 26/03 vigente per il 2011), mentre per la provincia di Monza e Brianza tale obiettivo è stato raggiunto da tutti i comuni, tranne uno.

30 La produzione complessiva di RU
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE STATO DI FATTO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI Stato di attuazione degli obiettivi del PPGR di Milano per il territorio della Provincia di Monza e Brianza . La produzione complessiva di RU Per la Provincia di MB se si confrontano i quantitativi prodotti nell’anno 2009 con quelli ipotizzati dal Piano vigente per lo stesso anno, si osserva come in realtà la produzione di rifiuti sia stata inferiore rispetto a quella prevista.

31 Lo sviluppo delle raccolte differenziate
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE STATO DI FATTO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI Stato di attuazione degli obiettivi del PPGR di Milano per il territorio della Provincia di Monza e Brianza . Lo sviluppo delle raccolte differenziate Il Piano Provinciale di Milano ha definito degli obiettivi di riferimento minimi al 2011 per i singoli Comuni della provincia, diversificati in funzione delle diverse classi dimensionali. L’obiettivo di riferimento minimo al 2011 per l’intero territorio provinciale risulta essere di oltre il 52%, con una previsione di superamento del 50% nel territorio della provincia di Milano (configurazione al Giugno 2009) e di avvicinamento al 60% nella provincia di Monza e Brianza (configurazione al Giugno 2009) Se si confrontano i livelli di raccolta differenziata riscontrati nel 2009 con i livelli registrati nel 2004 e quelli previsti al 2011 si osserva come, sia considerando i dati relativi alla suddivisione in classi dimensionali, sia esaminando le diverse aree territoriali, il trend sembra tendere verso gli obiettivi di Piano.

32 Lo sviluppo delle raccolte differenziate
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE STATO DI FATTO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI Stato di attuazione degli obiettivi del PPGR di Milano per il territorio della Provincia di Monza e Brianza . Lo sviluppo delle raccolte differenziate

33 OBIETTIVI DEL PIANO DIGESTIONE DEI RIFIUTI
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE OBIETTIVI DEL PIANO DIGESTIONE DEI RIFIUTI Obiettivi di carattere generale Assicurare le massime garanzie di tutela dell'ambiente e della salute, nonché di salvaguardia dei valori naturali e paesaggistici e delle risorse presenti nel territorio provinciale; Conformare la gestione dei rifiuti ai principi di responsabilizzazione e cooperazione di tutti i soggetti coinvolti, perseguendo l’economicità, l’efficienza e l’efficacia delle attività; Massimizzare le politiche di riduzione del rifiuto, soprattutto "alla fonte" e attuare il principio di corresponsabilità sull’intero ciclo di vita del bene-rifiuto; Assicurare una gestione unitaria ed integrata dei rifiuti urbani; Definire politiche di pianificazione e strategie programmatorie coordinate; Individuare le soluzioni innovative ed ottimali per la gestione di particolari tipologie di rifiuti entranti nel circuito dei rifiuti urbani ed assimilabili, applicando le Migliori Tecniche Disponibili (M.T.D.). Orientare le scelte dei consumatori verso prodotti e servizi che generano meno rifiuti, perseguendo lo sviluppo di una “diffusa cultura ambientale”.

34 OBIETTIVI DEL PIANO DIGESTIONE DEI RIFIUTI
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE OBIETTIVI DEL PIANO DIGESTIONE DEI RIFIUTI Obiettivi quantitativi Favorire il contenimento della produzione dei rifiuti promuovendo lo sviluppo di azioni atte a contrastare le dinamiche di crescita della produzione dei rifiuti. Alla luce delle attuali percentuali di RD raggiunte dai comuni della Provincia di Monza e Brianza, garantire il raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata delineati dalla normativa nazionale, pari ad almeno il 65%, agevolando azioni di stimolo verso i Comuni ed i Soggetti gestori che operano in quei territori in cui sono possibili miglioramenti nei recuperi oggi conseguiti.

35 OBIETTIVI DEL PIANO DIGESTIONE DEI RIFIUTI
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE OBIETTIVI DEL PIANO DIGESTIONE DEI RIFIUTI Obiettivi relativi all’impiantistica d’ambito Definizione del fabbisogno impiantistico provinciale non in coerenza con il vigente Piano della Provincia di Milano, ma in coerenza con la Delibera Regionale riguardante le linee guida recentemente approvate dalla Giunta Regionale (DGR IX/2072 del 28/07/2011: Proposta di “atto di indirizzi” per il consiglio regionale - c. 3 art. 19 della l.r. 12 dicembre 2003 n in materia di programmazione della gestione dei rifiuti ) Privilegiare soluzioni tecnologiche innovative per la realizzazione di nuovi impianti, finalizzate in particolare alla prevenzione e riduzione degli impatti ambientali, in linea con le migliori tecniche disponibili (MTD / BAT). Minimizzare fino ad annullare il ricorso alla discarica come sistema di smaltimento finale, favorendo invece per diverse tipologie di rifiuti ricomprese nei flussi di rifiuti provinciali concrete possibilità di recupero energetico, favorendo parallelamente il generarsi di mercati specifici per i materiali recuperati valorizzati (compost, materiali riciclati).

36 OBIETTIVI DEL PIANO DIGESTIONE DEI RIFIUTI
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE OBIETTIVI DEL PIANO DIGESTIONE DEI RIFIUTI Obiettivi specifici per la gestione dei rifiuti speciali  Si premette che, per quanto attiene i rifiuti speciali, le relative attività gestionali non possono e non debbono essere disciplinate in modo prescrittivo come quelle relative ai rifiuti urbani. riduzione della produzione e diminuzione della pericolosità; massimizzazione dell’invio a recupero e reimmissione della maggior parte dei rifiuti nel ciclo economico (principio della preferenza del recupero); ottimizzazione delle fasi di raccolta, trasporto, recupero e smaltimento basato sul principio dello smaltimento sicuro; favorire la realizzazione di un sistema impiantistico territoriale che consenta di ottemperare al principio di prossimità; ovvero garantire il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti speciali, per quanto tecnicamente ed economicamente possibile, in prossimità dei luoghi di produzione; promozione del riutilizzo dei rifiuti per la produzione di materiali commerciali debitamente certificati e la loro commercializzazione anche a livello locale.

37 CONTENUTI DEL PPGR DELLA PROVINCIA DI MB
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE CONTENUTI DEL PPGR DELLA PROVINCIA DI MB Il PPGR dovrà contenere: I dati e stime di produzione rifiuti e flussi da avviare a recupero e smaltimento; Gli obiettivi di contenimento della produzione dei rifiuti, di recupero e di riduzione del conferimento in discarica; definizione di un programma per il riutilizzo e recupero dei rifiuti urbani; La programmazione di obiettivi di raccolta differenziata di rifiuti urbani in funzione di specifiche situazioni locali; Il censimento impianti esistenti e individuazione necessità di completamento; individuazione offerta di recupero/ smaltimento da parte del sistema industriale per rifiuti urbani e speciali; L’individuazione delle aree non idonee alla localizzazione degli impianti di recupero/ smaltimento di rifiuti urbani e speciali; La stima dei costi delle operazioni di recupero/ smaltimento dei rifiuti urbani; I meccanismi gestionali per la verifica dello stato di attuazione del piano e modalità di controllo sulle varie fasi.

38 CONTENUTI DEL PPGR DELLA PROVINCIA DI MB
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE CONTENUTI DEL PPGR DELLA PROVINCIA DI MB Gli studi di redazione del nuovo strumento di pianificazione dovranno considerare la specificità della situazione della Provincia di Monza e Brianza in termini di: dinamiche di produzione dei rifiuti; risultati già oggi conseguiti in materia di recupero e necessità di adeguamento ai nuovi obiettivi normativi; caratteristiche del sistema impiantistico provinciale al fine di valutare la necessità di nuove dotazioni impiantistiche anche in relazione agli indirizzi formulati dalla Regione Lombardia nella deliberazione di Giunta Regionale n. IX / 2072 Seduta del 28/07/2011 avente per oggetto “Proposta di “Atto di indirizzi” per il Consiglio Regionale - c. 3 art. 19 della L.R. 12 dicembre 2003 n in materia di programmazione della gestione dei rifiuti”.

39 IL RAPPORTO AMBIENTALE
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE IL RAPPORTO AMBIENTALE Il R.A. è il documento cardine della VAS è elaborato dal proponente; viene redatto durante la seconda fase del processo di VAS in modo contestuale e parallelo all’elaborazione del documento di Piano; è parte integrante del Piano e viene approvato insieme ad esso. In esso vengono individuati, descritti e valutati: gli effetti significativi che l’adozione del piano o programma dovrebbe avere sull’ambiente; le alternative alla luce degli obiettivi e del contesto territoriale di riferimento;

40 IL RAPPORTO AMBIENTALE
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE IL RAPPORTO AMBIENTALE

41 Livello 1 – GLI OBIETTIVI
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE IL RAPPORTO AMBIENTALE Livello 1 – GLI OBIETTIVI Si tratta di un capitolo introduttivo che definisce quali sono gli elementi oggetto della valutazione, gli obiettivi e i contenuti del PPGR e quale sia il contesto normativo entro il quale è inserito il piano e la stessa VAS CONTENUTI un quadro normativo circa la VAS e la pianificazione, ai diversi livelli istituzionali, con riferimento alle fonti informative dopo consultazione; una sintesi dei contenuti del PPGR; la definizione degli obiettivi del PPGR.

42 Livello 1 – GLI OBIETTIVI Analisi della coerenza interna ed esterna
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE IL RAPPORTO AMBIENTALE Livello 1 – GLI OBIETTIVI Analisi della coerenza interna ed esterna La verifica interna si rende necessaria al fine di verificare appunto la coerenza tra le azioni proposte e gli obiettivi del Piano. La verifica esterna si rende necessaria per verificare la congruità tra gli obiettivi generali del PPGR e gli obiettivi generali di altri piani e programmi e leggi di settore; tale analisi si sviluppa secondo due diversi criteri: • Analisi della coerenza verticale dove il confronto viene condotto fra gli obiettivi generali del piano e gli obiettivi di sostenibilità che provengono da documenti sovraordinati; • Analisi della coerenza orizzontale dove confronto viene fatto con gli obiettivi di sostenibilità che derivano da piani e programmi del medesimo livello che riguardano il territorio della Provincia di Monza e Brianza

43 Livello 1 – GLI OBIETTIVI
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE IL RAPPORTO AMBIENTALE Livello 1 – GLI OBIETTIVI COERENZA ESTERNA

44 Livello 1 – GLI OBIETTIVI
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE Livello 1 – GLI OBIETTIVI COERENZA ESTERNA

45 Livello 2 – DELLA CONOSCENZA
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE IL RAPPORTO AMBIENTALE Livello 2 – DELLA CONOSCENZA In questa sezione si illustreranno le caratteristiche principali del territorio su cui agisce il PPGR con particolare riferimento alle diverse componenti ambientali e socio-economiche potenzialmente impattate dal sistema di gestione dei rifiuti: lo scopo di questa analisi è quello di far emergere con chiarezza le sensibilità e le criticità del territorio provinciale interessato dalle misure adottate nell’ambito della pianificazione dei rifiuti. Le componenti ambientali prevalentemente trattate saranno: • Caratteristiche del territorio; • Demografia; • Aspetti socio-economici • Salute umana; • Mobilità; • Suolo e sottosuolo; • Acque; • Natura e biodiversità; • Paesaggio;

46 IL RAPPORTO AMBIENTALE
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE IL RAPPORTO AMBIENTALE Livello 2 – DELLA CONOSCENZA Illustrazione delle scelte operative di Piano Si descriverà lo scenario evolutivo in termini di demografia e di evoluzione dello stato ambientale ed economico sull’intero arco temporale previsto dal PPGR. Questo capitolo fornirà non solo il contesto attuale, ma anche quello di orizzonte temporale in termini sia di carichi ambientali sia in termini di previsioni di produzione rifiuti, adozione di politiche definite e di azioni per il raggiungimento degli obiettivi posti nel programma.

47 Livello 3 – LA PREVISIONE
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE IL RAPPORTO AMBIENTALE Livello 3 – LA PREVISIONE Si analizzeranno gli impatti degli impianti specifici inseriti nello scenario di piano. Si tenga presente che: i potenziali impatti possono avere peso differente in funzione di eventuali diversi scenari previsti nell’ambito del piano; le azioni di piano sono comunque volte a migliorare la qualità della vita e quindi della salute pubblica: infatti l’ottimizzazione dei servizi di raccolta e conferimento e la previsione di nuova impiantistica per una migliore gestione del ciclo e/o la corretta gestione e manutenzione dell’impiantistica esistente genera un miglioramento delle prestazioni del sistema contenendo i rischi connessi ad eventuali contaminazioni indotte da abbandono rifiuti e/o scorretta gestione degli stessi;

48 Livello 3 – LA PREVISIONE
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE IL RAPPORTO AMBIENTALE Livello 3 – LA PREVISIONE rispetto alla qualità dell’aria, le emissioni in atmosfera indotte dal sistema dei trasporti per la raccolta e il conferimento dei rifiuti sono un impatto negativo mitigabile tramite l’utilizzo di mezzi poco inquinanti; rispetto agli impianti, esistenti e/o nuovi, gli impatti sull’atmosfera saranno commisurati rispetto alla tipologia di impianto (emissioni essenzialmente di tipo odorigeno in caso di discariche e/o compostaggio); l’implementazione di un corretto sistema di raccolta e conferimento minimizza i potenziali impatti sul suolo e sottosuolo (limitando abbandoni e cattiva gestione dei rifiuti); rispetto al paesaggio la presenza fisica di nuovi impianti può generare impatti negativi che possono essere mitigati e/o compensati con un adeguato piano di gestione del verde e/o particolari soluzioni architettoniche.

49 Livello 3 – LA PREVISIONE – LO STUDIO DI INCIDENZA
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE IL RAPPORTO AMBIENTALE Livello 3 – LA PREVISIONE – LO STUDIO DI INCIDENZA E’ un procedimento di carattere preventivo al quale è necessario sottoporre qualsiasi piano o progetto che possa avere incidenze significative su un sito o proposto sito della Rete Natura 2000, singolarmente o congiuntamente ad altri piani e progetti e tenuto conto degli obiettivi di conservazione del sito stesso Riferimenti normativi Dpr 357/97 integrato con Dpr 120/03 e DM 20 gennaio 1999 NAZIONALE Delibera Giunta Regionale 8 agosto 2003 – n. 7/14106 REGIONALE

50 Livello 3 – LA PREVISIONE – LO STUDIO DI INCIDENZA
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE IL RAPPORTO AMBIENTALE Livello 3 – LA PREVISIONE – LO STUDIO DI INCIDENZA RETE NATURA Istituita con la DIRETTIVA HABITAT (Direttiva 92/43/CEE) individua un complesso di siti caratterizzati dalla presenza di habitat e specie animali e vegetali di interesse comunitario (indicati negli allegati I e II della Direttiva) la cui funzione è quella di garantire la sopravvivenza a lungo termine della biodiversità presente sul continente europeo SIC istituiti ai sensi della Direttiva Habitat al fine di contribuire in modo significativo a mantenere in uno stato di conservazione soddisfacente o ripristinare un habitat naturale o una specie RETE NATURA 2000 ZPS istituite ai sensi della Direttiva Uccelli (79/409/CEE) al fine di tutelare in modo rigoroso i siti in cui vivono le specie ornitiche contenute nell’allegato 1 della medesima Direttiva

51 Livello 3 – LA PREVISIONE – LO STUDIO DI INCIDENZA
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE IL RAPPORTO AMBIENTALE Livello 3 – LA PREVISIONE – LO STUDIO DI INCIDENZA SONO AREE ESCLUDENTI per gli impianti nei criteri localizzativi forniti dalla Regione SIC ZPS La Provincia, una volta individuate le zone non idonee, devono comunque condurre uno studio di incidenza applicato sulle macroaree potenzialmente idonee infatti anche se non direttamente connesse, queste aree potrebbero avere incidenze significative sui siti di importanza comunitaria o sulle zone di protezione speciale, singolarmente o congiuntamente ad altre fonti antropiche. Tale studio viene poi inviato alla struttura regionale preposta che formula la Valutazione d’Incidenza

52 Livello 3 – LA PREVISIONE –
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE IL RAPPORTO AMBIENTALE Livello 3 – LA PREVISIONE – LO STUDIO DI INCIDENZA

53 Livello 4 – IL MONITORAGGIO
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE IL RAPPORTO AMBIENTALE Livello 4 – IL MONITORAGGIO Quanto descritto nel piano e valutato nel Rapporto Ambientale viene inserito in un piano di monitoraggio che consentirà durante il periodo di durata del PPGR di valutare il raggiungimento di obiettivi intermedi, l’avvicinamento agli obiettivi specifici e la performance delle azioni previste dal programma. Nel Rapporto Ambientale, quindi, verranno individuati gli indicatori da adottare e le modalità di sviluppo del Piano di Monitoraggio da implementare per i fini preposti. La VAS del PPGR della Provincia di Monza e Brianza prevederà l’introduzione di un piano di monitoraggio degli obiettivi e delle azioni basato sul modello di indicatori DPSIR (Determinanti, Stato, Pressioni, Risposte)

54 Livello 4 – IL MONITORAGGIO
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE IL RAPPORTO AMBIENTALE Livello 4 – IL MONITORAGGIO definiscono i settori produttivi dal punto di vista della loro interazione con l’ambiente in quanto elementi generatori primari delle pressioni ambientali DETERMINANTI: delineano i prelievi o le immissioni nell’ambiente, esercitati dai determinanti, in grado di influire sulla qualità dell’ambiente PRESSIONI: rappresentano gli stati delle diverse componenti ambientali. Rappresentano qualità, caratteri e criticità delle risorse ambientali derivanti dalle pressioni. STATI: descrive i cambiamenti che la qualità ambientale subisce a causa delle diverse pressioni generate dai determinanti IMPATTI: RISPOSTE: sono solitamente rappresentate dalle iniziative adottate per migliorare lo stato dell’ambiente o per ridurre le pressioni e gli impatti negativi determinati dall’uomo

55 Livello 4 – IL MONITORAGGIO
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE IL RAPPORTO AMBIENTALE Livello 4 – IL MONITORAGGIO Modello DPSIR

56 Livello 4 – IL MONITORAGGIO Relazione Modello DPSIR
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE IL RAPPORTO AMBIENTALE Livello 4 – IL MONITORAGGIO Relazione Modello DPSIR

57 Livello 4 – IL MONITORAGGIO INDICATORI PRESTAZIONALI
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE IL RAPPORTO AMBIENTALE Livello 4 – IL MONITORAGGIO INDICATORI PRESTAZIONALI

58 Livello 4 – IL MONITORAGGIO - INDICATORI AMBIENTALI
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE IL RAPPORTO AMBIENTALE Livello 4 – IL MONITORAGGIO - INDICATORI AMBIENTALI

59 La dichiarazione di sintesi
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE SINTESI NON TECNICA E DICHIARAZIONE DI SINTESI La documentazione prodotta nell’ambito della procedura di VAS si completerà con i seguenti elaborati necessari a dar corso alla valutazione Sintesi non tecnica. Viene richiesta dalla Direttiva 42/2001/CE e dalla normativa di riferimento italiana per favorire il processo di comunicazione, di informazione La Sintesi non tecnica è una descrizione sintetica dei contenuti del Rapporto Ambientale, scritta con linguaggio comprensibile per la media del pubblico coinvolto nei processi di consultazione,. La dichiarazione di sintesi Al momento della approvazione del testo del piano, oltre al testo definito del PPGR, viene pubblicato un documento, la Dichiarazione di Sintesi, nella quale si spiega come sono state integrate le considerazioni ambientali, come si è considerato il Rapporto Ambientale, gli esiti finali delle consultazioni, le ragioni per le quali è stato scelto il piano adottato considerando anche le alternative possibili che sono state individuate.


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