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“Il salvambiente: le tecnologie dell’ambiente per l’ambiente ”

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Presentazione sul tema: "“Il salvambiente: le tecnologie dell’ambiente per l’ambiente ”"— Transcript della presentazione:

1 “Il salvambiente: le tecnologie dell’ambiente per l’ambiente ”
Progetto PON “Helianthus II” A.N.T.A.RE.S. (Ambiente Natura Territorio Arte Rete Scuole) Misura 1 Azione 1.h “Promozione e diffusione della cultura ambientale” A.S Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Catania Modulo 8 “Il salvambiente: le tecnologie dell’ambiente per l’ambiente ” Discariche per RSU a cura del Dott. Geol. Sergio Di Marco

2 La scelta del sito La scelta del sito rappresenta il primo e più importante passo nella realizzazione di una discarica. Tale scelta dipende sia da aspetti di carattere economico-sociale, che da aspetti tecnici quali accessibilità dei luoghi, condizioni di stabilità dei terreni, destinazione d’uso degli stessi. Un aspetto importante nella scelta è la permeabilità dei terreni, in quanto essi possono costituire la barriera naturale più efficace alla diffusione accidentale di inquinanti dalle vasche di accumulo dei rifiuti "Helianthus II" Modulo 8 - Prof. S.Di Marco

3 ESEMPIO DI IMPERMEABILIZZAZIONE DEL FONDO DI UNA DISCARICA
La scelta del sito CRITERI GENERALI DI PROGETTAZIONE Nella progettazione devono essere particolarmente attenzionati: stabilità strutture di contenimento barriere di difesa ambientale (naturali ed artificiali) modalità di esercizio sistemi di monitoraggio sistemazione finale e recupero dell’area ESEMPIO DI IMPERMEABILIZZAZIONE DEL FONDO DI UNA DISCARICA "Helianthus II" Modulo 8 - Prof. S.Di Marco

4 IL PERCOLATO La produzione di percolato in discarica è il risultato dei fenomeni di infiltrazione e lisciviazione che avvengono all’interno dell’ammasso di rifiuti stoccati e rappresenta da sempre una delle maggiori problematiche di impatto sull’ambiente degli impianti di interramento controllato dei rifiuti. La conoscenza dei principi che regolano il processo di formazione del percolato nonché lo studio previsionale delle sue variazioni quantitative e qualitative è di fondamentale importanza non solo per prevedere e controllare gli impatti sul sottosuolo a medio e lungo termine, bensì anche per procedere alla scelta impiantistica ottimale per il trattamento di depurazione on-site e per il suo corretto dimensionamento. "Helianthus II" Modulo 8 - Prof. S.Di Marco

5 IL PERCOLATO Il percolato prodotto scende per gravità verso il fondo delle vasche di stoccaggio da dove viene drenato tramite apposite tubazioni e convogliato in cisterne di stoccaggio provvisorio "Helianthus II" Modulo 8 - Prof. S.Di Marco

6 Sezione tipo di una discarica
IL PERCOLATO Sezione tipo di una discarica "Helianthus II" Modulo 8 - Prof. S.Di Marco

7 IL PERCOLATO Il percolato prodotto ed accumulato in cisterne di stoccaggio provvisorio, viene raccolto da autocisterne per l’invio a speciali centri di trattamento. In Sicilia non esistono attualmente centri specializzati al trattamento del percolato "Helianthus II" Modulo 8 - Prof. S.Di Marco

8 COMPOSIZIONE INDICATIVA DEL PERCOLATO
IL PERCOLATO COMPOSIZIONE INDICATIVA DEL PERCOLATO "Helianthus II" Modulo 8 - Prof. S.Di Marco

9 IL BIOGAS Il biogas si produce a causa della fermentazione della sostanza organica operata dai microrganismi, prima in condizioni aerobiche e successivamente in condizioni anaerobiche. Nella composizione del biogas predomina il metano (CH4), seguito dal biossido di carbonio (CO2), e da una vasta gamma di composti presenti in minima percentuale. Terminata la fase anaerobica metanogenica la discarica entra in una fase tardiva (o finale) nella quale i valori di concentrazione del metano e del biossido di carbonio diminuiscono sensibilmente tendendo a zero. "Helianthus II" Modulo 8 - Prof. S.Di Marco

10 IL BIOGAS Il biogas prodotto in discarica, se opportunamente “trattato” può essere utilizzato per la produzione di energia "Helianthus II" Modulo 8 - Prof. S.Di Marco

11 Bonifica siti inquinati
Con il Decreto Legislativo n.22 (Decreto Ronchi), e successive modifiche ed integrazioni, si è disciplinato in maniera specifica sul settore della Bonifica e ripristino ambientale di siti inquinati. In particolare, viene affrontato in maniera sistematica e puntuale un problema che forse per lungo tempo è stato ignorato o forse sottovalutato. La bonifica riguarda sia siti “regolarmente” sfruttati, che aree abusivamente utilizzate. La bonifica di un’area sfruttata si pone come principali obiettivi: riduzione delle infiltrazioni delle acque meteoriche per contenere la produzione di percolato blocco delle eventuali infiltrazioni di percolato nel terreno controllo delle perdite di biogas nell’atmosfera recupero a verde dell’area "Helianthus II" Modulo 8 - Prof. S.Di Marco

12 Fuoriuscita di percolato e di biogas da una discarica di RSU
Bonifica siti inquinati Dispersione causata dal vento di rifiuti all’esterno dell’area di abbancamento dei rifiuti Fuoriuscita di percolato e di biogas da una discarica di RSU "Helianthus II" Modulo 8 - Prof. S.Di Marco

13 Bonifica siti inquinati
Le bonifiche in "situ" di aree contaminate possono essere effettuate con tecniche di isolamento senza asportazione del terreno e dei materiali inquinanti, quali ad esempio: cinturazioni perimetrali con diaframmi coperture impermeabili superficiali isolamento del fondo biorisanamento con microrganismi. "Helianthus II" Modulo 8 - Prof. S.Di Marco


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