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“A cena con l’onorevole”
Un aneddoto della Storia del sindacalista Joseph Moncetti
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(chiaramente con i soldi del sindacato).
Joseph Moncetti fu invitato da un suo collaboratore ad una cena con un Onorevole. Moncetti, non volendo perdere l’occasione per apparire e dimostrare il suo potere economico, disse: “però pago io!” (chiaramente con i soldi del sindacato).
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L’onorevole in questione non era uno qualunque, ma un Sottosegretario di Stato.
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Moncetti fece sapere a tutti che sarebbe andato a cena con il Sottosegretario.
Arrivò quel giorno!
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Doveva essere una cena tra pochi, invece…..
Joseph Moncetti trovò davanti a se una tavola apparecchiata per oltre 20 persone.
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Moncetti, in evidente stato confusionale, cominciò a mordersi le mani: sapeva che avrebbe dovuto pagare lui. Il suo collaboratore per tranquillizzarlo gli disse: “sono tutti pezzi grossi…fidati! Segui i miei consigli e farai tanta carriera”.
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NON VEDERE CIO’ CHE REALMENTE ACCADE ATTORNO A SE.
L’ambizioso disegno di porre in risalto la propria persona indusse l’uomo sindacalista Moncetti a cadere sempre nello stesso errore…. NON VEDERE CIO’ CHE REALMENTE ACCADE ATTORNO A SE.
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Dopo qualche ora dall’arrivo di Moncetti e degli ospiti, arrivò anche il Sottosegretario.
Moncetti si presentò ad alcuni ospiti come un funzionario della polizia penitenziaria. (In realtà non era un funzionario)
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Durante la cena Moncetti non fu assolutamente considerato nè dal Sottosegretario nè dal suo portaborse. Moncetti a questo punto tentò di conquistare l’attenzione di una bella fanciulla presente tra gli ospiti.
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Moncetti, essendo un uomo che non ha consapevolezza di se, tentò di conquistare quella “nobil donna” facendole credere di essere un uomo potente e vicino al mondo della politica.
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Ma chi era quella nobil donna?
Apparentemente sembrava la compagna del portaborse del Sottosegretario… (Apparentemente!!)
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(L’impresa non gli riuscì)
Al termine della cena il sottosegretario, il portaborse e l’amica di quest’ultimo si apprestarono a lasciare la sala. Moncetti senza perder tempo (sotto, sotto) tentò di consegnare il suo biglietto da visita alla nobil donna. (L’impresa non gli riuscì)
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Arrivò il momento di pagare il conto.
Tutti gli ospiti andarono via senza neanche salutare. Davanti agli occhi del proprietario del ristorante rimasero soltanto Moncetti e il suo collaboratore. Arrivò il momento di pagare il conto.
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A questo punto le orecchie di Moncetti si trasformarono in un vulcano.
Moncetti, guardò il suo collaboratore e gli chiese: “ma paghiamo solo la nostra parte?” Il suo collaboratore timidamente rispose: “Josefino devi pagare per tutti!” A questo punto le orecchie di Moncetti si trasformarono in un vulcano.
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Arrivò un conto di oltre 800 euro!
Moncetti dovette pagare con un assegno (voleva farlo post – datato ma il ristoratore non lo accettò).
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Volete sapere cosa accadde realmente?
In verità la cena fu utile al collaboratore di Moncetti, il quale organizzò l’evento per aprirsi un varco nel mondo della politica, sfruttando le debolezze di un uomo facilmente gestibile sotto tutti i profili, e cioè….. Joseph Moncetti
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Moncetti per la sua esigenza di apparire pagò soltanto il salatissimo conto, contribuendo a ridicolizzare per l’ennesima volta sia la sua persona, sia il sindacato e, di conseguenza, anche tutta la categoria che in quel momento avrebbe dovuto rappresentare.
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Ogni riferimento a fatti persone e cose e puramente casuale.
THE END Ogni riferimento a fatti persone e cose e puramente casuale.
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