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PubblicatoEula Moro Modificato 10 anni fa
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ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA Presso il Tribunale di Macerata
PROSPETTO NOTIZIA diREATO OGGETTO: Art. 347 C.P.P. Comunicazione notizia di reato. Prot. n. …../P.G. ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA Presso il Tribunale di Macerata GIUDICE COMPETENTE Giudice Unico. DATA ACQUISIZIONE NOTIZIA DI REATO NATURA PROVENIENZA NOTIZIA DI REATO Controllo in materia di ambiente GENERALITA’ E DOMICILIO PERSONALE CUI E’ ATTRIBUITO. Sig. ……………., nato a ………. il …….., residente in …….. Via …………… n. POSIZIONE GIURIDICA Piede libero QUALIFICA GIURIDICA DEL FATTO Art. 124, D.lgs 152/2006, sanzionato dall’art. 137, comma 1^ stesso Decreto;Art. 674 C.P.. DATA E LUOGO DEL FATTO Accertato in Pollenza in data GENERALITA’ PERSONA/E OFFESA, DENUNCIANTE O QUERELANTE ======= VI E’ QUERELA? No VI E’ SEQUESTRO? No VI E’ PERQUISIZIONE? N0 VI E’ ATTO DI P.G. IL CUI DIFENSORE AVEVA DIRITTO DI ASSISTERE? No IL DIFENSORE E’ STATO AVVISATO? No. VI E’ RICHIESTA DI PROVVEDIMENTI URGENTI? No. VARIE Questo Servizio resta a disposizione di codesta Procura qualora necessiti ulteriori chiarimenti e/o documentazioni. Macerata li I VERBALIZZANTI Ag. Monica BARCAIONI Ten. Alberto CASONI
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OGGETTO: Verbale di elezione di domicilio e nomina del difensore
OGGETTO: Verbale di elezione di domicilio e nomina del difensore. Gestione rifiuti L’anno 2009, addì 13 del mese di settembre in Macerata, presso la sede della Ditta ………………, alle ore _____ avanti a noi sottoscritti Ten Alberto CASONI, ……………… (Ufficiale ed Agenti di P.G.) appartenenti all’ufficio in intestazione, è presente la persona nei cui confronti vengono svolte le indagini per fatti costituenti reati di cui agli artt. 208, 210 e 216 del decreto Legislativo n. 152, sanzionati dall’art. 256, 1° comma, lett. a), stesso Decreto, perché effettuava quale legale rappresentante della Ditta “…………………..” un’attività di recupero dei rifiuti non pericolosi prodotti da terzi (deiezioni animali derivanti da allevamenti bovini, equini e ovini) senza essere in possesso della prescritta autorizzazione e/o iscrizione di cui agli artt. 208, 210 e/o 216 del decreto legislativo di cui sopra. (precedente determinazione dirigenziale scaduta il 31/12/2008) Poiché è necessario procedere alla sua esatta identificazione, ai sensi dell’art. 349/3° e 4° comma C.P.P., la persona indagata viene invitata a declinare le proprie generalità, presentando eventualmente documenti di riconoscimento in suo possesso e, contestualmente ammonita circa le conseguenze penali cui si espone chi si rifiuta di darle o le dichiara incomplete o mendaci. Ai sensi dell’art. 161 del C.P.P., la persona indagata viene invitata a dichiarare uno dei luoghi indicati nell’art. 157, comma 1, del C.P.P., ovvero ad eleggere domicilio per le notificazioni, avvertendola che, nella sua qualità di persona sottoposta ad indagini, ha l’obbligo di comunicare ogni mutamento del domicilio eletto o dichiarato e che, in mancanza di tale comunicazione o nel caso di rifiuto di dichiarare o eleggere domicilio, le notificazioni verranno eseguite mediante consegna al difensore. Ai sensi degli artt. 96 e 97 del C.P.P., la persona presente viene avvertita che ha facoltà di nominare un difensore di fiducia e che, in difetto, gli è stato nominato difensore d’ufficio l’Avvocato …………………. del Foro di ……………. Si informa inoltre la predetta che può usufruire del patrocinio a spese dello Stato, previsto dalla Legge n. 217, qualora versi nelle condizioni prescritte dall’art. 3 della Legge citata. Ove non ricorrano tali condizioni per l’ammissione al beneficio, sussiste l’obbligo di retribuire il difensore d’Ufficio con l’avvertimento che in caso di insolvenza, si procederà ad esecuzione forzata. A questo punto la persona convenuta, preso atto di quanto sopra dichiara: “Sono e mi chiamo________________________, sono nato a _______________________________________ il _______________ , residente in ____________________________ Via __________________________. Eleggo domicilio presso __________________________________________ e nomino difensore di fiducia l’Avv. _____________________________________ /mi riservo di nominare un difensore di fiducia” . Si da atto che l’indagato è stato identificato a mezzo ________________ Il presente atto, che si compone di due fogli, viene redatto in tre esemplari , confermato e sottoscritto dai verbalizzanti e dall’indagato a cui si rilascia copia L’INDAGATO I VERBALIZZANTI
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OGGETTO: Verbale di elezione di domicilio e nomina del difensore
OGGETTO: Verbale di elezione di domicilio e nomina del difensore. Scarico idrico L’anno 2009, addì 13 del mese di settembre in Macerata, presso la sede della Ditta ………….., alle ore _____ avanti a noi sottoscritti Ten Alberto CASONI, ……………… (Ufficiale ed Agenti di P.G.) appartenenti all’ufficio in intestazione, è presente la persona nei cui confronti vengono svolte le indagini per fatti costituenti reati di cui all’art. 124 del Decreto Legislativo n. 152, sanzionato dall’art. 137, 1° comma, lett. a), stesso Decreto, perché effettuava, quale legale rappresentante della Ditta “…………………..” uno scarico di acque reflue derivanti da lavaggio e lavorazione di inerti, senza essere in possesso di autorizzazione allo scarico ai sensi dell’art. 124 del sopra citato decreto Legislativo. Poiché è necessario procedere alla sua esatta identificazione, ai sensi dell’art. 349/3° e 4° comma C.P.P., la persona indagata viene invitata a declinare le proprie generalità, presentando eventualmente documenti di riconoscimento in suo possesso e, contestualmente ammonita circa le conseguenze penali cui si espone chi si rifiuta di darle o le dichiara incomplete o mendaci. Ai sensi dell’art. 161 del C.P.P., la persona indagata viene invitata a dichiarare uno dei luoghi indicati nell’art. 157, comma 1, del C.P.P., ovvero ad eleggere domicilio per le notificazioni, avvertendola che, nella sua qualità di persona sottoposta ad indagini, ha l’obbligo di comunicare ogni mutamento del domicilio eletto o dichiarato e che, in mancanza di tale comunicazione o nel caso di rifiuto di dichiarare o eleggere domicilio, le notificazioni verranno eseguite mediante consegna al difensore. Ai sensi degli artt. 96 e 97 del C.P.P., la persona presente viene avvertita che ha facoltà di nominare un difensore di fiducia e che, in difetto, gli è stato nominato difensore d’ufficio l’Avvocato …………………. del Foro di ……………. Si informa inoltre la predetta che può usufruire del patrocinio a spese dello Stato, previsto dalla Legge n. 217, qualora versi nelle condizioni prescritte dall’art. 3 della Legge citata. Ove non ricorrano tali condizioni per l’ammissione al beneficio, sussiste l’obbligo di retribuire il difensore d’Ufficio con l’avvertimento che in caso di insolvenza, si procederà ad esecuzione forzata. A questo punto la persona convenuta, preso atto di quanto sopra dichiara: “Sono e mi chiamo______________________________, sono nato a _______________________________________ il _______________ , residente in ___________________________________ Via __________________________. Eleggo domicilio presso __________________________________________ e nomino difensore di fiducia l’Avv. _____________________________________ /mi riservo di nominare un difensore di fiducia” . Si da atto che l’indagato è stato identificato a mezzo __________________________________________________________. Il presente atto, che si compone di due fogli, viene redatto in tre esemplari , confermato e sottoscritto dai verbalizzanti e dall’indagato a cui si rilascia copia. L’INDAGATO I VERBALIZZANTI
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Verbale di sequestro probatorio n….., del ……….
OGGETTO: Verbale di Sequestro probatorio ai sensi dell’art. 354 del c.p.p. di: (DESCRIZIONE DELLA E/O DELLE COSE SOTTOPOSTE A SEQUERSTRO) Responsabile dei fatti il Sig. …………………….., nato a ……………. il ………, residente in ……….. Via …………………… n. …….. (Doc. Riconoscimento ………………………, rilasciato da ……………………… in data …………… oooooOOOOOooooo L’anno 2008, il giorno 27 (ventisette) del mese di agosto alle ore 23,30 in Tolentino, (MC) Loc. Paterno., n.32, presso l’abitazione del Sig. ……………………………….. i sottoscritti Ufficiali di P.G. Ten. Alberto CASONI e Ten. Marcello CIOPPETTINI, appartenenti al Servizio di Polizia Provinciale, danno atto, che durante lo svolgimento di un servizio d’istituto in materia di controllo sul rispetto delle norme stabilite dalla Legge n. 157/92, in materia di caccia, il Sig. ………………………………………, nato a …………………………………., il ,,,,,,,,,,,,,,,,,,, residente in ………………………………………., n…., si è reso responsabile di quanto appresso: A seguito di controlli disposti sul territorio del Comune di Tolentino i sottoscritti verbalizzanti hanno accertato che un Signore viaggiava a bordo di un fuoristrada marca MITSUBISCI, senza le luci posteriori. Dopo averlo osservato per diverse ore vagare su terreni agricoli, il conducente rientrava C/o un’abitazione. Gli scriventi lo seguivano e lo raggiungevano sul posto e rinvenivano all’interno del medesimo veicolo un fucile semiautomatico, calibro 12, poggiato sopra il sedile lato conducente unitamente a n. 6 cartucce. Gli scriventi constatato durante l’ispezione esterna all’autoveicolo sopra descritto era ben visibile che nel serbatoio del fucile semiautomatico era presente una cartuccia (era visibile il fondello di una cartuccia), hanno prelevato il fucile suddetto e, nella circostanza hanno accertato che la medesima arma da fuoco aveva altresì una cartuccia in canna e n. 4 cartucce nel serbatoio tutte di tipo a palla asciutta. Immediatamente procedevano al sequestro probatorio del fucile semiautomatico, delle munizioni contenute all’interno dello stesso ed altre 6 cartucce, dello stesso calibro, rinvenute poggiate sopra il sedile Per quanto sopra, i verbalizzanti, in considerazione che (descrivere i fatti che hanno determinato il tipo di accertamento in corso), hanno rappresentato al Sig. ………………………….., in oggetto meglio identificato, che la condotta sopra evidenziata costituisce violazione penalmente rilevante ai sensi degli artt. 18 e 30 della Legge n. 157, (indicare la normativa di riferimento, l’articolo o gli articoli violati e la conseguente sanzione prevista per tale violazione) Pertanto, in considerazione di quanto sopra, nell’impossibilità del tempestivo intervento da parte del Pubblico Ministero sul luogo dei fatti ed al fine di documentare, mediante acquisizione degli oggetti costituenti fonte di prova, poiché utilizzati nell’esercizio di caccia in violazione della normativa vigente, il personale verbalizzante ha proceduto al sequestro ai sensi dell’art. 354 del C.P.P. delle cose sotto indicate pertinenti al reato. (Di quanto accertato veniva informato immediatamente il Dott. ……………………………… in qualità di Magistrato di turno), (descrizione minuziosa dei beni sottoposti a sequestro penale) fucile semiautomatico marca “Benelli” cal. 12. munito di puntatore laser, matricola F025…….., con cartuccia in canna e n. 4 (quattro) cartucce, nel serbatoio, cal. 12, del tipo a palla asciutta.;ucce contenute all’interno del fucile; altre (sei) cartucce delle quali 3 (tre) a palla asciutta e 3 (tre) a pallettoni Lo stesso fucile e le 11 (undici) cartucce vengono prese in custodia nello stato in cui si trova senza che ciò ne determini danno alcuno I sottoscritti verbalizzanti danno atto che prima di iniziare le operazioni di sequestro, il sunnominato è stato reso edotto della facoltà di farsi assistere da persona o difensore di fiducia, senza che ciò potesse comportare ritardi nell’esecuzione dell’atto A tale riguardo il Sig. ……………………………. sopra generalizzato provava a telefonare ad un suo legale di fiducia rifiutandosi di fornirne le generalità. Alle ore non riuscendo a rintracciare il legale vi rinunciava riservandosi di nominarlo successivamente Considerato che l’arma e le munizioni sopra descritte sono state prelevate all’interno di un’autovettura, le operazioni di cui sopra costituiscono una perquisizione. Alle operazioni di perquisizione ha assistito il Sig. ……………….., nato a ……….., residente a…………….., Via, …………., identificato tramite C.I. n. ……………………………, rilasciata dal Comune di ……………………, in data …………………………, soggetto, al momento del controllo, seduto sul sedile passeggero del veicolo condotto dal Sig. …………… Relativamente alle cose sequestrate, si da atto che: trattasi di un fucile semiautomatico marca “Benelli” cal. 12. munito di puntatore laser, matricola F025…….., con cartucce in canna e nel serbatoio. Lo stesso viene preso in custodia nello stato in cui si trova senza che ciò ne determini danno alcun; vengono sequestrate altresì n. 5 (cinque) cartucce contenute all’interno del fucile ed altre (sei) cartucce delle quali 3 (tre) a palla asciutta e 3 (tre) a pallettoni rinvenute sopra il sedile dell’autovettura unitamente al fucile sopra meglio descritto Contestualmente all’atto di sequestro, alle ore ……….. (indicare il bene sottoposto a sequestro e/o il luogo oggetto di accertamenti) viene sigillato mediante apposizione di sigilli realizzati con: (es. -filo metallico e piombi schiacciati con pinza recante il marchio dell’Organo accertatore) Al presente processo verbale di sequestro probatorio farà seguito, unitamente a specifica annotazione di P.G., la documentazione fotografica, attestante quanto sequestrato. Del presente verbale si redigono più copie originali, di cui uno vuene consegnato alla persona interessata, uno viene inviato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata, uno viene consegnato all’Avvocato ( se presente altrimenti lo si notifica al legale nominato d’ufficio o a quello nominato di fiducia) ed uno resta agli atti dell’Ufficio di appartenenza degli Organi accertatori Fatto, letto, consegnato e sottoscritto alle ore del giorno , nella località sopra indicata La parte Il custode Giudiziario I VERABLIZZANTI Note: Esercizio di caccia all’interno di una Z.R.C., ed in periodo in cui è vietata la caccia.
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