La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Attenzione come fuoco Metafore: più recenti: fascio di luce,

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Attenzione come fuoco Metafore: più recenti: fascio di luce,"— Transcript della presentazione:

1 Attenzione come fuoco Metafore: più recenti: fascio di luce,
fuoco di una lente. Come si muove il fuoco dell’attenzione nello spazio?. Le dimensioni del fuoco dell’attenzione sono variabili? Esiste una relazione inversa dimensioni del fuoco dell’attenzione e ed efficienza di processamento (elaborazione) degli stimoli che cadono al suo interno? Situazione sperimentale

2

3 Risultati I Tr variavano in funzione delle dimensioni del quadrato.
Ma soltanto nel caso dell’intervallo più lungo fra il segnale e lo stimolo cui si doveva rispondere: 500 msec vs 40 msec quindi dimensioni del fuoco attentivo variabili e adattabili allo stimolo. Il dimensionamento necessita però di un certo tempo. Valutando inoltre i TR a dimensionamento avvenuto per i deiversi quadrati, sembrerebbe che l’efficienza di elaborazione sia inversamente proporzionale all’area del fuoco attentivo.

4 Movimenti del fuoco dell’attenzione
È necessario un oggetto che funzioni da bersaglio affinché il fuoco dell’attenzione si muova con precisione, ma come si muove in assenza di movimenti oculari? Metafora corretta per lo spostamento del fuoco: fascio di luce fuoco di una lente

5 Aumenterà il tempo impiegato in funzione della distanza da percorrere
Se si assume che la metafora corretta sia quella del fascio di luce, che si muove in modo continuo da una posizione all’altra, può farlo: Velocità costante: Andrà a illuminare in momenti successivi, posizioni sempre più lontane. Aumenterà il tempo impiegato in funzione della distanza da percorrere Tempo costante ossia impiegherà sempre lo stesso tempo a raggiungere la posizione finale, indipendentemente dalla distanza da percorrere. Tenderà ad aumentare la velocità.

6 Allora si possono fare altre previsioni:
Se si assume che la metafora giusta per i movimenti del fuoco dell’attenzione sia la Lente: Allora si possono fare altre previsioni: Per esempio quando lo stimolo compare in un quadrato diverso da quello sul quale si era focalizzata l’attenzione,il diametro del fuoco si allargherà fino comprendere il quadrato nel quale è inaspettatamente comparso lo stimolo, per poi restringersi di nuovo. Compirebbe quindi un specie di salto. Il tempo di spostamento non dovrebbe dipendere dalla distanza da percorrere

7 Esperimento A 1 2 3 4 3

8 Evidenze sperimentali
Il riorientamento dell’attenzione nelle prove invalide richiede tempo, ciò deporrebbe a favore del fatto che : il fuoco dell’attenzione si muove a velocità costante e in modo continuo, lungo una traiettoria, così che è possibile intercettarlo, in momenti successivi, su posizioni successive lungo il percorso dal punto di partenza al punto di arrivo.

9 Attenzione selettiva Capacità degli individui di dirigere l’attenzione su particolari posizioni o informazioni dell’ambiente ignorando le altre. Quando l’attenzione selettiva si dirige su una posizione dello spazio si parla di attenzione spaziale.

10 Situazione sperimentale
L’attenzione spaziale è importante ma non è l’unica: Immaginiamo di presentare stimoli che differiscano fra loro per: colore, forma, dimensioni. Consegne al soggetto variabili: rilevamento di una sola caratteristica fino a tre.

11 Attenzione selettiva Elaborazione preattentiva ossia senza l’intervento dell’attenzione Secondo Treisman le singole caratteristiche di uno stimolo vengono elaborate senza l’intervento dell’attenzione. Quindi in modo preattentivo e in parallelo l’attenzione (focalizzata) che opera in modo seriale, sarebbe secondo Treisman necessaria nel momento della combinazione delle caratteristiche Quando l’attenzione focale opera in condizioni difficili, possono verificarsi “Congiunzioni illusorie”

12

13 Attenzione selettiva Posizione comune Elaborazione preattentiva: in parallelo Elaborazione attentiva: seriale Perché? recentemente diversi studi hanno reso legittimo dubitare che il processamento in parallelo sia preattentivo.

14 Che fine fa l’informazione che non ci interessa?
Posizioni teoriche contrapposte: Ipotesi della selezione precoce: sostiene che le informazioni che non ci interessano, vengano bloccate già durante i primi livelli dell’elaborazione e che quindi l’attenzione selettiva operi alla periferia Ipotesi della selezione tardiva: sostiene che vengano elaborate tutte le informazioni che entrano nel nostro sistema, anche le informazioni irrilevanti e che solo dopo avvenga la selezione l’attenzione selettiva opera al centro

15 Situazioni sperimentali che forse ci aiutano a capire il problema
Effetto Simon Effetto Stroop Effetto Navon Priming negativo

16 Effetto Simon Simon (1969) il compito del soggetto era di discriminare premendo un pulsante una forma: quadrato vs rettangolo che potevano comparire a dx o a sx di un punto di fissazione centrale. Il soggetto doveva premere per il quadrato il pulsante dx e per il rettangolo il pulsante sx Misura dei Tr (tempi di reazione) Tr più rapidi se: posizione dello stimolo (quadrato o rettangolo) e posizione del pulsante coincidevano.

17 Effetto Simon L’effetto Simon è interessante perché dimostra che una caratteristica non rilevante dello stimolo (la sua posizione nello spazio) ha un effetto sulla rapidità della risposta fornita in base alla caratteristica rilevante (la forma)

18

19 Effetto Stroop Stroop (1935)
Stimoli: parole presentate su sfondi colorati. Congruenti: es: ROSSO parola rosso su sfondo rosso) oppure Incongruenti es: ROSSO il compito dei soggetti era: pronunciare a voce alta il nome del colore oppure leggere la parola

20 ROSSO

21 ROSSO

22 STROOP Venivano registrati i Tr vocali
Se il compito era dire il nome del colore, Tr …più veloci per stimoli congruenti vs incongruenti L’interferenza della parola sulla denominazione del colore è appunto l’effetto Stroop Ciò che qui è importante è che una caratteristica non rilevante dello stimolo(il significato della parola) ha un effetto sulla rapidità della risposta fornita sulla base di una caratteristica rilevante.

23 Effetto Navon Navon (1977) stimolo: lettere grandi livello globale
lettere piccole livello locale

24 Effetto Navon Navon (1977) Sia a livello globale che locale le lettere possono essere delle H o delle S vengono così a crearsi quattro combinazioni globale -locale: Due Congruenti Due Incongruenti I soggetti devono rispondere premendo un pulsante, vengono misurati i Tr le consegne date al soggetto sono di due tipi: a volte deve rispondere sul livello globale altre volte sul livello locale (cioè dirigere l’attenzione)

25 Effetto Navon I effetto:
I tempi di reazione dei soggetti, sono più veloci se la risposta è sul livello globale II effetto: nel caso delle combinazioni globale locale incongruenti, vi è un effetto di interferenza asimmetrico

26 Priming negativo

27 Selezione Precoce oppure Tardiva?
Selezione precoce: Broadbent, Johnston Treisman ecc Selezione Tardiva: Deutsch, Deutsch, Posner ecc.. Ipotesi più accreditata la selezione tardiva, anche per evidenze con pazienti affetti da neglect

28 Risorse Attentive A volte ( ma non sempre) è più difficile eseguire due compiti contemporaneamente che separatamente Quindi a volte è possibile fare due cose contemporaneamente e altre no. Interferenza da doppio compito

29 Interferenza da doppio compito
Interferenza strutturale: Quando due compiti condividono uno stadio di elaborazione o richiedono l’impiego di uno stesso meccanismo cognitivo piuttosto che muscolare. Interferenza da risorse: si verifica in quei casi in cui le operazioni mentali da compiere, richiedono una certa quota di risorse attentive

30 Procedura del compito secondario
La procedura del compito secondario, stima la quantità di risorse attentive aspecifiche erogate durante lo svolgimento di un compito (il compito primario) La prestazione del compito secondario, sarebbe perciò inversamente proporzionale alla quantità di risorse utilizzate dal compito primario

31 Elaborazione automatica o controllata
Elaborazione automatica: si raggiunge con l’esercizio, non coinvolge la memoria a breve termine (di lavoro),non coinvolge risorse attentive, è veloce Elaborazione controllata: è lenta, è soggetta ai limiti di capacità della memoria di lavoro, e richiede risorse attentive. In un gran numero di compiti percettivo motori l’esercizio fa miracoli. All’inizio di ogni nuova attività, ci si rende conto con disappunto che ogni singola azione è preceduta ada ubn’azione cosciente ossia la prestazione richiede molto impegno attentivo i termini di risorse con il protrarsi dell’esercizio, le cose cambiano radicalmente e intere sequenze di azioni si svolgono in modo fluido e rapido in assenza di decisioni coscienti e senza o minimo impegno attentivo. Gli errori sono molto rari e si trova il tempo di mettere aunto strategie anche complesse che guideranno le azioni successive si può ragionevolmente sostenere, che ciò che caratterizza la prestazione dll’eswperto è proprio la posibilità di elabirarare strategie mentre esegue in modo rapido e accurato i movimenti richiesti dalla situazione contingente cambiamenti simili si verificano non solo p er i compiti percettivo motori, ma anche per compiti puramente cognitivi. ESEMPIO LINGUA STRANIERA GLI EFFETTI DELL’ESERCIZIO SULLE ATTIVITà UMANE SONO COSì CLAMOROSI DA AVER INDOTTO MOLTI STUDIOSI A SOSTENERE L’ESISTENZA DI DUE MODI DI PROCESSAMENTO DIVERSO QUALITATIVAMENTE

32 FUNZIONI DEI PROCESSI CONTROLATI
Assicurare il massimo di flessibilità al comportamento. Non potremmo aggiungere nessuna attività al repertorio di quelle che normalmente svolgiamo, senza prima averla praticata in modo controllato In molti casi è necessario riportare sotto controllo molti processi automatici al fine di ottenere una prestazione soddisfacente. O al fine di modificare la sequenza dei processi di un’attività. Ma la domanda è esistono processi veramente automatici, nel senso che non richiedono risorse attentive….numerose rivccerche che dubitano che ciò possa effettivamnente avvenire.

33 L’Esecutivo Centrale o SAS
SAS: sistema attenzionale supervisore (Shallice 1988) o Esecutivo centrale Svolgerebbe funzioni di coordinamento e integrazione delle informazioni elaborate nelle strutture della memoria di lavoro E soprattutto di elaborazione e selezione di strategie volontarie coscienti Riassumendo, abbiamo visto che un processo cognitivo complesso, costituito da una serie di operazioni elementari, che devono essere eseguite secondo una sequenza predeterminata, può svolgersi in modo intenzonale con controllo attentivo oppure in modo non intenzionale senza controllo attentivo. Ritorniamo ad un esempio ercettivo motorio che è piu semplice tipo quelo della nmacchina sele cose si fanno difficili si ritorna sotto il conytrolo ttentico non è che si compiono le operazioni b ase in modo diverso ma semplicenmnete tali operazioni elementari, vengono coordinate e selezionate in modo diverso le operazioni elementari ormai una volta acquisite sono sempre automatiche dunque nella discussione che segue, verrano messi a confronto due modi unoi attentivo e uno non attentivo di controllare operazioni elementari perché esercizio o perché innate


Scaricare ppt "Attenzione come fuoco Metafore: più recenti: fascio di luce,"

Presentazioni simili


Annunci Google