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accompagnamento ai percorsi di IeFP anno formativo 2011-12
punti fermi su programmazione formativa, valutazione e certificazione
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Piano Formativo
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PF - elementi minimi elemento minimo metodologico: partire dall’alto / ripartizione triennale elementi minimi di contenuto: “che cosa” / standard di riferimento (PECuP - OSA) e “chi” (gruppo classe specifico) risorse (di “docenza”) tempi complessivi (per aree e insegnamenti/quadro orario) articolazione formativa (o “strutturazione dell’apprendimento”): UF e attività metodologie / strategie accertamento e valutazione (criteri, indicatori, pesi – non principi…)
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criteri e suggerimenti per la programmazione
prospettiva triennale (partire dal Profilo in esito) coerenza: con l’”oggetto” (competenza) con il target specifico (gruppo classe) di riferimento con la caratterizzazione dell’offerta (dimensione professionalizzante / specifico processo di lavoro; caratterizzazione culturale propria della IeFP) essenzialità: niente ripetizioni inutili (ad es. riportare tutti gli standard o lunghe disquisizioni sui principi e di carattere metodologico….) elementi significativi, leggibili e funzionali allo sviluppo dell’apprendimento nel triennio
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assunzione degli standard regionali
denominazione del percorso (Figura/indirizzo; Profilo) Repertorio dell’offerta - DDG n. 1146/10 2. standard di apprendimento: PECuP (allegato al DLgs. n. 226/05) competenze di base - D.D.G. n. 9798/2011, allegato A) NO competenze di base ex Accordo 15 gennaio 2004 o OSA ex DDG n. 3618/07 obbligo di istruzione (DM n. 139/07) competenze tecnico professionali (specifiche di Figura / Profilo e comuni) - DDG n. 1544/10, allegati B) e D) attenzione a NON introdurre altri ulteriori contenuti standard (ad es. precedenti obiettivi didattici) si tratta di REQUISITO NECESSARIO (LEP) per garantire l’assolvimento del DDIF, il valore e la spendibilità del titolo
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determinazione delle aree di sviluppo degli OSA e del quadro orario
il quadro delle aree degli OSA (= percentuali orarie destinate allo sviluppo delle competenze degli SFM di base e tecnico professionali ed agli specifici interventi di personalizzazione) ed il quadro orario settimanale / annuale degli insegnamenti NON coincidono: allo sviluppo di una stessa competenza concorrono più insegnamenti specificare la determinazione oraria dedicata allo sviluppo delle competenze delle diverse aree, rispettandone le quote, con riferimento allo sviluppo triennale dedicare la quota di flessibilità ad attività di personalizzazione, che possono essere sviluppate da TUTTI gli insegnamenti (non farla coincidere con alcune discipline, come IRC ed educazione motoria….)
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articolazione formativa e UF
vincolo dell’articolazione per Unità Formative (UF) diversità di soluzioni: tutte UF; UF micro / macro / strategiche; UF + insegnamenti disciplinari in ogni caso occorre garantire la finalizzazione di tutti gli insegnamenti al profilo in esito ed al carattere proprio della IeFP (logica del processo; centralità del prodotto/servizio) le UF riproducono la struttura dell’articolazione formativa: competenze di riferimento; risorse; contesto di apprendimento / compito; output; prova e relativi indicatori le UF devono essere complete: è essenziale la previsione e l’esplicitazione della/e prova/e (anche di diversa tipologia) e dei relativi criteri, indicatori, griglie di correzione
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punti di attenzione da evitare: sviluppo – di fatto – per conoscenze
derivazione dei livelli delle competenze dai periodi formativi sviluppo per competenze, ma solo entro l’ambito disciplinare attribuendo ad ogni disciplina proprie competenze riferendo la disciplina a competenze comuni, ma senza integrazione programmatoria effettiva (attraverso la convergenza su UF o OF comuni) c) separazione delle U.F. dallo sviluppo delle competenze incoerenza tra dichiarato, tempi / risorse previsti e percorribilità (ad es. U.F. con 10 competenze di riferimento….) esplicitazione dei criteri e dei parametri della misurazione e valutazione in termini generici e scollegati dagli strumenti utilizzati
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valutazione e certificazione
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accertamento / prova tra strutturazione dell’apprendimento e accertamento esiste un nesso indissolubile non esiste una modalità unica di accertamento / prova, ma essa varia in relazione alle prestazioni (competenze / elementi di competenza) da misurare le diverse tipologie vanno integrate per realizzare una modalità di accertamento e misurazione organica e coerente con gli esiti di apprendimento per competenza le diverse tipologie sono da predisporre e utilizzare in coerenza tendenziale con le prove finali d’esame è bene realizzare fin da subito e contestualmente a quelle di diversa tipologia, prove “complessive” di competenza centrate su compiti di realtà e di tipo professionale (con possibilità di integrazione delle competenze di base con quelle tecnico professionali)
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voti, ovvero livelli utilizzo della scala di livelli della certificazione dell’obbligo quale punto di riferimento per tutto il sistema 3 livelli positivi ed un livello negativo riconduzione delle scale numeriche ai livelli
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lavoro collegiale è necessario che a livello collegiale :
vengano esplicitati e condivisi le diverse modalità ed i criteri di misurazione e valutazione: quali aspetti si intendono misurare come li si intende misurare con quali finalità con quali strumenti come si tiene traccia del processo (strumenti di registrazione e documentazione) in base a quali criteri, quando e come si procede alla valutazione complessiva si certifichino (in sede di scrutinio) gli oggetti / competenze e non gli ambiti, sulla base delle evidenze raccolte ed emerse nelle diverse attività ed ambiti di apprendimento
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Portfolio – sezione certificativa certificazione intermedia e finale
DIMENSIONE EDUCATIVA CULTURALE E PROFESSIONALE Area formativa competenze ambito ragg. punteggio / livello 1 periodo 2 periodo ecc. Finale base tecnico professionale comportamento 1° periodo 2° periodo finale
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format voci / colonne obbligatorie: competenze standard
raggiungimento o meno della competenza punteggio / tre livelli di padronanza della competenza (se raggiunta) * periodi formativi ** * in coerenza con la certificazione dell’obbligo e nella prospettiva di una assunzione a regime ** in ottemperanza della previsione normativa (DLgs. N. 226/05 e Indicazioni regionali) circa la valutazione intermedia dei risultati di apprendimento
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regole di compilazione
si riportano solo le determinazioni (punteggi / livelli) complessive (i “totali”) per periodo, ovvero i risultati dello scrutinio le determinazioni sono attribuite ad ogni singola competenza e non all’ambito di acquisizione (disciplina, stage, area flessibilità, altro)
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si certificano le competenze dello standard e NON:
oggetto si certificano le competenze dello standard e NON: altre competenze non standard, obiettivi didattici o altro abilità o conoscenze (non riferite alla competenza) blocchi di competenze / parti di competenza elementi di processo (n. di ore; attività; ecc.) discipline / ambiti di acquisizione
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livelli di competenza i livelli di competenza corrispondono a livelli di padronanza sono interni al III° e IV° livello EQF sono identificabili in base a indicatori di risultato specifici di competenza fondamentalmente riconducibili ad output e performance determinati in rapporto a tipologie / cluster = “elementi di accertabilità”
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