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Dott.ssa Vanda Forcella Resp. Ufficio Qualità ASS 1 Triestina

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Presentazione sul tema: "Dott.ssa Vanda Forcella Resp. Ufficio Qualità ASS 1 Triestina"— Transcript della presentazione:

1 Dott.ssa Vanda Forcella Resp. Ufficio Qualità ASS 1 Triestina
INTRODUZIONE ALL’ECM Dott.ssa Vanda Forcella Resp. Ufficio Qualità ASS 1 Triestina

2 EDUCAZIONE CONTINUA IN MEDICINA
I programmi di educazione continua in medicina,presenti con modalità organizzative ed operative diverse in molti Paesi, sono stati istituiti con l’obiettivo di standardizzare la valutazione delle iniziative formative garantendo i professionisti sanitari della loro qualità e utilità.

3 Programma nazionale ECM
Nel nostro Paese l’elaborazione del programma ECM è stata affidata, come stabilito da D.L.229/1999 ad una Commissione nazionale per la formazione continua, istituita con decreto del Ministero della Salute del 5/7/2000 con il compito di definire i crediti formativi e i requisiti per l’accreditamento degli eventi formativi e dei provider della formazione.

4 Commissione nazionale per la formazione continua
La commissione è costituita da: Ministro della Salute 4 vicepresidenti 25 membri ( tra cui i Presidenti degli Ordini e Collegi di tutte le professioni sanitarie )

5

6 Obiettivo generale Una formazione di qualità per un’assistenza efficace, a garanzia e tutela della salute dei cittadini

7 valori della formazione
la formazione è un diritto-dovere di ogni professionista è un requisito indispensabile all’attività professionale

8 valori della formazione
ogni professionista deve avere ampia possibilità di scelta (principio del self-directed-learning) con più occasioni formative

9 valori della formazione
garantire l’omogenea applicazione della E.C.M. in tutto l’ambito nazionale, integrato con l’Europa assicurare criteri di trasparenza nei rapporti tra Provider di Formazione e Sponsor

10 Ruolo e funzioni dei soggetti coinvolti
Ministero della Salute ha il compito di indirizzo e vigilanza, affinché il sistema abbia la sua coerenza sul territorio nazionale e possa integrarsi con quello europeo

11 Commissione nazionale per la FORMAZIONE CONTINUA definisce:
1 – Gli obiettivi formativi di interesse nazionale, con particolare riferimento alla elaborazione, diffusione e adozione delle linee guida e dei relativi percorsi diagnostico-terapeutici;

12 Commissione nazionale per la FORMAZIONE CONTINUA definisce:
2- I crediti formativi che devono essere complessivamente maturati dagli operatori in un determinato arco di tempo; 3 - Gli indirizzi per l’organizzazione dei programmi di formazione predisposti a livello regionale;

13 Commissione nazionale per la FORMAZIONE CONTINUA definisce:
4 - I criteri e gli strumenti per la valutazione delle esperienze formative; 5 - I requisiti per l’accreditamento delle società scientifiche, nonché dei soggetti pubblici o privati che svolgono attività formative;

14 Commissione nazionale per la FORMAZIONE CONTINUA
ha il compito di: 6 - Procedere alla verifica della sussistenza dei requisiti stessi.

15 REGIONI Alle Regioni è affidato il compito di promuovere sul proprio territorio il sistema per la formazione continua, mediante appropriate forme di partecipazione degli Ordini e dei Collegi professionali

16 REGIONI Provvedono alla programmazione e alla organizzazione dei programmi regionali per la formazione continua. Concorrono alla individuazione degli obiettivi formativi di interesse nazionale. Accreditano i progetti di formazione di rilievo regionale. Elaborano gli obiettivi formativi di specifico interesse regionale.

17 ORDINI e COLLEGI Gestione e certificazione dei crediti formativi acquisiti dai singoli professionisti in un determinato arco di tempo Provider per quanto attiene all’etica ed alla deontologia

18 AZIENDE SANITARIE Provider della formazione in sede locale
sviluppo di una rete di formatori per la crescita di capacità e competenze in sede locale valutazione e acquisto di proposte formative formulazione di piani formativi annuali e pluriennali perseguimento del miglioramento continuo ai vari livelli attraverso il collegamento delle iniziative formative ad obiettivi organizzativi concreti

19 Situazione attuale Dal 1 gennaio 2002 inizio “fase a regime”
Per il 2002 ogni professionista coinvolto deve registrare 10 crediti formativi Il 60% di questi crediti dovranno rispondere agli obiettivi di formazione indicati dalla commissione nazionale

20 Credito formativo Unità di misura quali-quantitativa della formazione, inteso come valore specifico da assegnare ad ogni evento o attività di formazione

21 Crediti formativi Acquisiti partecipando ad attività di formazione accreditate in ambito ECM Sia in qualità di discente che di docente Registrati nell’Albo Professionale gestito dall’Ordine

22 Crediti formativi 2002 : 10 crediti ( con un minimo di 5 e un massimo di 20) 2003: 20 crediti ( con un minimo di 10 e un massimo di 40 ) 2004: 30 crediti 2005: 40 crediti 2006: 50 crediti

23 Procedura di accreditamento
L’accreditamento di un evento formativo, con la relativa attribuzione dei crediti, lo fa rientrare nel programma nazionale ECM. Il punteggio viene attribuito attraverso una griglia di valutazione costituita da una serie di indicatori quali l’esistenza di un sistema di valutazione, la durata, la rilevanza degli argomenti rispetto agli obiettivi formativi stabiliti dalla commissione nazionale, la presenza di relatori di livello internazionale ecc.

24 Cosa viene accreditato
Attività formative residenziali (congresso, conferenza, seminario,progetto formativo aziendale ecc.) Attività formative a distanza (si tratta di programmi che possono essere svolti sul luogo di lavoro o a domicilio utilizzando materiale cartaceo o informatico)

25 Opportunità della FAD Incrementare l’offerta formativa di ECM
Facilitare l’accesso all’ECM da parte di tutti gli operatori sanitari coinvolti Consentire l’accesso ad una formazione sempre aggiornata Ridurre i costi di produzione ed erogazione della formazione

26 Progetto nazionale di e-learning nelle aziende sanitarie
E’ un progetto che coinvolge circa 50 aziende sanitarie e consiste nell’erogazione di corsi in modalità e-learning di diversa complessità tecnologica : Livello base: auto istruzione con assistenza di tutor asincrono Livello medio: classi on line asincrone Livello alto: aula virtuale: 100 posti in contemporanea

27 Criticità dell’operazione ECM
non tutte le Regioni sono in grado di svolgere i nuovi compiti e hanno scarsità di risorse umane preparate non vi sono finanziamenti vincolati per la formazione e ogni Azienda Sanitaria assegna un budget alla formazione dal proprio bilancio di esercizio

28 Criticità dell’operazione ECM
è valorizzato l’aspetto individuale della professionalità che spesso mal si coniuga con la formazione continua in un contesto organizzativo emerge da alcuni tratti una visione accademica della formazione ( ad esempio nella griglia di valutazione è attribuito un peso maggiore ad un docente internazionale, meno ad un docente nazionale e locale)

29 Aspetti positivi aver posto con fermezza l’attenzione dei professionisti sulla necessità di un continuo adeguamento della propria formazione professionale, tecnica e culturale alle richieste degli utenti e ai continui progressi tecnologici aver introdotto un sistema di valutazione omogeneo aver costretto i provider ad adeguarsi regolando un mercato quasi selvaggio che non offriva alcuna garanzia qualitativa

30 FONTI ECM, L. Pressato ,La formazione dei professionisti della salute nell’Europa delle Regioni delle Regioni S.Bono Il caso della formazione sanitaria tra regolamentazione e competizione Tendenze nuove 2/2002 Progetto nazionale di sperimentazione di e-learning nelle aziende sanitarie FIASO FederSanità ANCI, luglio 2002 per le informazioni sugli eventi formativi organizzati dal CFA dell’ASS 1 Triestina


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