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RICERCA BIBLIOGRAFICA: STRUMENTI E STRATEGIE

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Presentazione sul tema: "RICERCA BIBLIOGRAFICA: STRUMENTI E STRATEGIE"— Transcript della presentazione:

1 RICERCA BIBLIOGRAFICA: STRUMENTI E STRATEGIE

2 LA SEQUENZA "IDEALE" DI UNA RICERCA BIBLIOGRAFICA
stabilire l’oggetto della ricerca; tracciare un piano provvisorio, formulando una serie di quesiti intorno all’argomento da trattare; individuare le parole chiave che serviranno da guida nella consultazione degli strumenti di cui ai punti seguenti, costruendo una mappa concettuale; utilizzare bibliografie per una prima individuazione di documenti pertinenti la propria ricerca; ricercare attraverso il catalogo per autori/titoli delle biblioteche le opere individuate mediante le bibliografie; individuare le opere presenti nella biblioteca inerenti l’oggetto della ricerca, mediante il catalogo per soggetti (cioè per argomenti) allargare gli obiettivi e ripartire per nuove ricerche bibliografiche oppure considerare conclusa la ricerca bibliografica dando forma definitiva al proprio progetto

3 BIBLIOGRAFIE E CATALOGHI
- una bibliografia elenca tutti i documenti che possiedano determinate caratteristiche, ma senza indicare dove recuperarli per poterli leggere; - un catalogo [di biblioteca] include tutti i documenti di cui una determinata biblioteca o un gruppo di biblioteche possiedono almeno un esemplare, indicando per ciascuno di essi dove poterlo recuperare» I cataloghi, dunque, danno accesso ai documenti che si trovano (materialmente o virtualmente) dentro una biblioteca o un gruppo determinato di biblioteche: servono quindi a orientare la ricerca all’interno della collezione posseduta da quella biblioteca (includendo ormai nel concetto di collezione tanto l’insieme dei materiali bibliografici conservati in loco, quanto le risorse on-line delle quali la biblioteca ha diritto d’uso). Le bibliografie, invece, mirano a sondare l’universo dei documenti pubblicati nel mondo e disponibili per la ricerca scientifica: esse permettono al ricercatore di selezionare e identificare documenti in base ad un interesse specifico, indipendentemente dal fatto che siano o meno disponibili presso questa o quella biblioteca. Si tratta di strumenti che qualche volta, a un primo approccio, possono apparire relativamente poco amichevoli, ma la cui funzione acquista sempre maggiore importanza al crescere dell’informazione disponibile.

4 I CATALOGHI Il catalogo o i vari cataloghi di una biblioteca costituiscono il mezzo più efficace per trovare i libri e gli altri materiali bibliografici che essa conserva Più precisamente, essi permettono di sapere: se in una determinata biblioteca sia disponibile un certo libro, o una rivista, o un CD-ROM, o una risorsa on-line, di cui l’utente conosca già i dati bibliografici: autore, titolo, edizione (utilizzando la ricerca per autore o per titolo); se quella biblioteca possieda libri o altri materiali sull’argomento cui si è interessati (a questo scopo si utilizzano la ricerca per soggetti e per indice di classificazione, e nel catalogo elettronico la ricerca per parola chiave). Una volta accertata la presenza in biblioteca di materiale di proprio interesse, dal catalogo si viene poi informati della collocazione fisica dei documenti desiderati, in modo da poterli avere subito in lettura o in prestito.

5 TIPI DI CATALOGO La forma fisica tradizionale del catalogo di biblioteca è quella di uno schedario a cassetti contenente un insieme di schede cartacee. Più precisamente, si tratta di vari tipi di cataloghi, che mirano tutti a rendere accessibili, in modi diversi, i medesimi documenti, in base alle esigenze dell’utente nonché alle informazioni di cui egli è già in possesso. Così, nel catalogo per autori e titoli le schede relative ai libri della biblioteca sono disposte nei cassetti secondo l’ordine alfabetico dei cognomi degli autori (o dei titoli nel caso di opere di più di tre autori). L’utente vi potrà dunque cercare pubblicazioni di cui conosce già l’autore o il titolo. Nel catalogo per soggetti, invece, le schede sono ordinate secondo la sequenza alfabetica degli argomenti (es.: Aristotelismo, Biblioteche, Critica letteraria, Ditirambo, Elegia, ecc.) che formano l’oggetto di pubblicazioni presenti in biblioteca. L’utente potrà dunque interrogare questo tipo di catalogo quando, essendo interessato a un certo argomento, non disponga ancora di una lista di titoli o autori ben identificati. Non vengono censite in questo catalogo le opere letterarie-creative, né le edizioni anteriori al Novecento, perlomeno nella tradizione italiana. Nel catalogo classificato, invece le intestazioni delle schede (che costituiscono punti di accesso) saranno costituite da voci corrispondenti a discipline o branche del sapere (Letterature, Letteratura greca, Letteratura Latina) e alle loro suddivisioni interne.

6 CATALOGHI ELETTRONICI
Oggi, alla forma tradizionale dei cataloghi cartacei si è affiancato il formato elettronico: il catalogo conserva dal punto di vista concettuale tutte le proprie caratteristiche, ma si presenta in una forma mediata dall’elaboratore Le funzioni restano sostanzialmente le medesime: individuare e localizzare i libri presenti in una data biblioteca o in un gruppo di biblioteche; cambiano invece le modalità di ricerca, risultando spesso molto più efficaci Il catalogo su supporto elettronico, o OPAC (On-line Public Access Catalogue), è un database residente su un grande computer, contenente le schede (records) relative ai libri posseduti da una biblioteca o di un gruppo di biblioteche; può essere interrogato dall’utente secondo le tradizionali chiavi di ricerca (autore, titolo, soggetto, indice di classificazione), ma anche mediante parole chiave presenti nelle schede catalografiche, usate per descrivere i documenti.

7 OPAC Così come qualsiasi risorsa internet pubblica, l'OPAC è raggiungibile e consultabile da qualsiasi terminale connesso alla rete, in tutto il mondo, senza bisogno di recarsi fisicamente in biblioteca. Il Catalogo Collettivo Bicocca-Insubria comprende circa record bibliografici, relativi a tutte le pubblicazioni monografiche e periodiche possedute o in fase di acquisizione delle biblioteche dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca e dell'Università dell'Insubria a partire dal 1998, anno di fondazione delle due istituzioni. Nel catalogo figura anche una parte dei libri della Biblioteca della Civica Scuola Regionale per Operatori Sociali del Comune di Milano. Consultando l'OPAC puoi verificare se un'opera è posseduta, in quale biblioteca è collocata e - in tempo reale - se è disponibile per il prestito.

8 OPAC Per quanto riguarda i periodici è possibile effettuare la ricerca per titolo della rivista o per parole in esso contenute, poiché nell'OPAC non figurano gli autori e i titoli dei singoli articoli o contributi, che puoi trovare invece nelle basi di dati; per gli abbonamenti correnti l'OPAC ti permette di conoscere quali fascicoli della rivista sono presenti in Biblioteca. Ricorda che oltre ai periodici cartacei la Biblioteca possiede molti periodici elettronici, che consentono l'accesso al documento full text. La funzione Ricerca dell'OPAC permette di trovare record attraverso parole chiave o frasi. Sono disponibili cinque diversi tipi di ricerca: 1) per scorrimento; 2) base; 3) multi-campo; 4) avanzata; 5) CCL.

9 LE RISORSE ELETTRONICHE DELLA BIBLIOTECA DI ATENEO
La Biblioteca d'Ateneo dispone di un'ampia collezione di risorse elettroniche costituite da: periodici elettronici basi di dati Entrambi sono consultabili in ordine alfabetico o per area disciplinare

10 PERIODICI ELETTRONICI
I periodici elettronici o e-journal sono pubblicazioni seriali in formato elettronico, che possono avere o meno un equivalente cartaceo, e sono accessibili on line. Sono consultabili attraverso l'apposito database che presenta l'elenco dei titoli per liste (alfabetica, per area disciplinare, per editore) oppure consente la ricerca per parola del titolo attraverso un'apposita maschera di ricerca. Per ciascun titolo, oltre al link che permette l'accesso diretto all'interrogazione, c'è un rimando alla pagina dell'editore che consente la ricerca sull'intero pacchetto di riviste. Sono accessibili da tutti terminali connessi alla rete di Ateneo, ad eccezione di quelli che riportano l'indicazione "accesso limitato", per i quali è necessario rivolgersi alla biblioteca. Le due principali tipologie di e-journal sono: i periodici elettronici copia più o meno fedele dell'originale a stampa; i periodici elettronici disponibili solo in formato elettronico in Internet.

11 BANCHE DATI Le basi di dati o banche dati sono archivi elettronici di informazioni organizzate secondo criteri che ne consentono il recupero attraverso un software di interrogazione. Possono essere: on line: con diverse modalità di accesso: dal dominio UNIMIB, cioè da tutti i terminali presenti in Ateneo; dalla biblioteca, cioè solo da i terminali presenti in una delle sedi della biblioteca; con password, per cui bisogna rivolgersi al personale bibliotecario su cd/dvd (basi di dati locali): per conoscere quali sono presenti in biblioteca è sufficiente verificare nel catalogo on-line, ma per la consultazione è necessario rivolgersi ai bibliotecari;

12 BANCHE DATI Solitamente si distinguono in due tipologie
bibliografiche: raccolta di informazioni bibliografiche o citazioni descrittive di un documento, le cui fonti primarie sono periodici e/o monografie (es. Psychinfo) full text: raccolta di informazioni primarie in cui i documenti sono presenti in forma (es. Psycharticles) Cosa offrono: - spoglio della letteratura periodica internazionale - abstract degli articoli - indicizzazione coerente, precisa e rilevante (tramite thesaurus) - copertura "dall’inizio" a oggi, con update frequenti - abstracting e indexing realizzati da esperti Le basi di dati possono servire: per effettuare ricerche su un certo argomento; per verificare una citazione bibliografica incerta o incompleta; per reperire dei dati (leggi, dati statistici, etc.).

13 COME SI CONSULTA UNA BANCA DATI
Dalla pagina della Biblioteca d’Ateneo si va a Risorse Elettroniche e poi si sceglie se effettuare la ricerca partendo dalla pagina “Basi di dati”, che elenca in ordine alfabetico tutte le basi di dati, o dalla pagina “Per area disciplinare”, in cui basi di dati ed e-journal sono suddivisi per materia Ogni banca dati, o “famiglia di banche dati” prodotte o distribuite dallo stesso soggetto ha un proprio linguaggio di interrogazione ma le principali funzionalità sono costanti: le tecniche di information retrival più diffuse e comuni a varie banche dati sono: - l’uso di operatori booleani - il Thesaurus

14 INFORMATION RETRIEVAL
Insieme di tecniche per il recupero mirato di informazioni elettroniche da banche dati, bibliografie e cataloghi. Ogni banca dati, o “famiglia di banche dati” prodotte o distribuite dallo stesso soggetto ha un proprio linguaggio di interrogazione ma le principali funzionalità sono costanti: è ampio il ricorso a operatori booleani, operatori relazionali e di prossimittà

15 OPERATORI BOOLEANI E THESAURUS
Gli operatori booleani servono per affinare la ricerca e se ne utilizzano 3 AND: tra due parole (chemistry AND environmental) indica che si stanno ricercando documenti contenenti entrambe le parole OR: tra due parole (chemistry OR environmental) indica che si stanno ricercando documenti contenenti almeno una delle parole o valori. NOT: tra due parole (chemistry NOT environmental) significa che si stanno cercando documenti contenenti la prima parola o valore e non la seconda. Un thesaurus è un dizionario di termini controllati e correlati fra loro, utilizzato per indicizzare, ovvero compiere un’analisi concettuale di un documento e individuarne i concetti più significativi che lo compongono. Importanti sono i collegamenti tra i termini stessi del thesauro, strutturati tramite cinque tipi di relazioni, abbreviate dai simboli in uso negli standard internazionali: BT (Broader Term) Termine sovraordinato, NT (Narrower Term) Termine subordinato, RT (Related Term) Termine genericamente correlato (analogo al rinvio “VEDI ANCHE” in uso nei cataloghi cartacei), UF (Used For) Sinonimo preferito, US (Use) Sinonimo non preferito (analogo al rinvio “VEDI” in uso nei cataloghi cartacei)

16 PSYCHINFO Cos’è: è una banca dati bibliografica (non full-text) edita dalla American Psychological Association (APA) che offre uno spoglio di millequattrocento tra periodici, libri e tesi che risale fino al 1872 Cosa contiene: vi si possono trovare citazioni e riassunti di documenti provenienti dalla letteratura scientifica e riguardanti la psicologia e discipline correlate come psichiatria, educazione, scienze sociali, neuroscienze, medicina, farmacologia, fisiologia, linguistica, antropologia, puericultura, scienze del comportamento, igiene mentale, management, economia e giurisprudenza.

17 CSA Illumina CSA (Cambridge Scientific Abstract) Illumina è un’interfaccia di ricerca che permette di interrogare in modo uniforme numerose banche dati, che sono per l’area social sciences: - PsycARTICLES - PsychINFO - Social Services Abstracts - Sociological Abstracts - EconLit - ERIC L'interfaccia CSA Illumina dà la possibilità di eseguire tre tipi di ricerca: - quick search - advanced search - command search Per la nostra esercitazione potete cercare su Psychinfo Per iniziare è sufficiente fare una ricerca veloce o avanzata Alcune parole che potete usare per la ricerca: “organizational culture”; “Schein”; “organizationl change” Usando parole chiave in italiano avrete meno risultati ma troverete contributi in italiano

18 ALCUNI SERVIZI OFFERTI DALLA BIBLIOTECA DI ATENEO
Reference (consulenza bibliografica): consiste in un'attività di supporto fornita dal personale bibliotecario per effettuare una ricerca bibliografica (su cataloghi, basi di dati, riviste elettroniche, siti internet). E’ possibile richiedere assistenza per lo svolgimento di ricerche tematiche, come quella richiesta per la stesura della tesi di laurea. Soprattutto in quest'ultimo caso, trattandosi di una ricerca impegnativa, è necessario prendere un appuntamento con il personale Prestito interbibliotecario: permette di richiedere in prestito ad altre biblioteche italiane libri che non siano posseduti dalla Biblioteca di Ateneo o da biblioteche di Milano che effettuano il servizio di prestito gratuitamente (esempi: Biblioteca Nazionale di Brera, Biblioteca Sormani, biblioteche dell'Università degli Studi di Milano). Prima di avvalersi di questo servizio si deve quindi verificare che il libro non sia già in possesso di una delle biblioteche suddette, consultando il catalogo elettronico di ateneo e quelli delle altre biblioteche oppure il MetaOpac Azalai Italiano, che interroga simultaneamente i cataloghi delle biblioteche italiane disponibili in Internet con la possibilità di selezionare un comune, una provincia o una regione Carrels: possono usufruire di questo servizio i laureandi. Sono spazi riservati per attività individuali di studio e ricerca.

19 GOOGLE SCHOLAR Google Scholar offre un modo semplice per effettuare un'ampia ricerca sulla letteratura accademica. Consente di effettuare ricerche tra molte discipline e fonti: documenti approvati per la pubblicazione, tesi, libri, abstract e articoli di case editrici accademiche, ordini professionali, database di studi non ancora pubblicati, università e altre organizzazioni accademiche. Come vengono classificati gli articoli? Google Scholar mira ad elencare gli articoli in base alla stessa classificazione adottata dal mondo scientifico, ossia valutando il testo completo di un articolo, l'autore, la pubblicazione in cui è riportato e il numero di volte in cui viene citato in altri documenti accademici. I risultati più pertinenti vengono sempre visualizzati nella prima pagina. L’utilizzo delle basi di dati è indispensabile per svolgere una adeguata ricerca bibliografica –ad esempio per una tesi di laurea- ma per iniziare a familiarizzare con le tecniche di information retrieval potete usare Google scholar


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