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PubblicatoDario Martino Modificato 9 anni fa
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ISTITUTO COMPRENSIVO RIPI ISTITUTO COMPRENSIVO BOVILLE ERNICA BENVENUTI
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L’ISTITUTO COMPRENSIVO RIPI PRESENTA STEP BY STEP Costruiamo insieme il tuo futuro LOTTA ALLA DISPERSIONE SCOLASTICA
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PROGETTO Il progetto è stato presentato dall’I. C
PROGETTO Il progetto è stato presentato dall’I.C. di Ripi ( Scuola capofila) finanziato dall’U.S.P. Regione Lazio e coinvolge docenti, alunni e genitori dell’Istituto Comprensivo di Ripi e dell’Istituto Comprensivo di Boville Ernica.
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FINALITA’ Dare risposte più specifiche ai bisogni degli alunni
Consentire a ciascun alunno di valorizzare al massimo le proprie potenzialità Concentrare l’attenzione e le risorse sui bisogni e sulle esigenze degli alunni in funzione delle prospettive di vita Rendere socialmente autonomo l’alunno in funzione del suo inserimento nella collettività locale Valorizzare le sue preferenze, i suoi interessi e le sue attitudini Renderlo gradualmente partecipe di un progetto di vita che si definisca nel tempo ed in relazione alle sue attitudini
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Classi e docenti coinvolti I.C. Ripi
Scuola classi Ore extra Ore curricolari docenti Primaria Torrice 3A – 3B 5A - 5B 36 Palani (h12 curricolari) De Santis (h12 curricolari) Noce Giovanna ( h12 curricolari) Primaria Ripi 2A- 3 sg 5A - 5Sg 5 73 Noce Nadia (h 8 curricolari) Ceccarelli Fiorella h 8 curricolari) Guglielmi Giuseppina(h16 curricolari) Caserta Ivan(h15 curricolari + 5 extracurricolari) Perciballi Filomena(h10 curricolari)
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Classi e docenti coinvolti I.C. Ripi
Scuola classi Ore extra Ore curricolari docenti Secondaria Torrice 2A 10 25 Fiorella Beatrice (h 10 curricolari) Fiorini Angelica (h 10 curricolari + 5 extra)extracurricolari) Minicilli Valeria (h curricolari + 5 extracurricolari) Secondaria Ripi 2A-2B 5 Donnini (h10 curricolari) Simonelli (h1o curricolari) Nagipal (h 5 curricolari + 5 extra)
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Classi e docenti coinvolti I.C. BOVILLE
Scuola classi Ore extra Ore curricolari docenti Primaria Capoluogo A. Di Cosimo 2B 3 20 Grimaldi Angelina (h15 curricolari) Ottaviani Flora (h5 curricolari) Scarano Annunziata (ore extracurricolar) 5A-5B 40 Reali Gaita ( h 15 curricolari) Russo Eleonora (h 15 curricolari) Ottaviani Flora ( h 10 curricolari Sirizzotti Catia (h 10 curricolari) Scarano Annunziata (h 3 extracurricolari
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Classi e docenti coinvolti I.C. BOVILLE
Scuola classi Ore extra Ore curricolari docenti Primaria Casavitola Giovanni Paolo II 5A 3 20 Verrelli Stefania (h 10 curricolari) Sirizzotti Catia (h 10 curricolari) Scarano Annunziata ( h 3 extracurricolari) Primaria Scrima F. De Andrè 3A Perciballi Annunziata (h10 curricolari) Russo Angela Dora (h10 curricolari) Scarano Annunziata (h3 extracurricolari)
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Classi e docenti coinvolti I.C. BOVILLE
Scuola classi Ore extra Ore curricolari docenti Sec I G. G. Armellini IIC 11 20 Villa Rita (h 10 curricolari) Fiorni Emilio (h 10 curricolari) Scarano Annunziata (ore extracurricolari) IIIE Polsinelli Sara (h 10 curricolari) Colasanti Augusto (h 10 curricolari) I.C. Boville E. Coordinamento organizzativo e didattico Iori Viviana
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PERCORSI PERCORSO CON I DOCENTI: E…MOTIVA…MENTE
2. PERCORSO CON GLI ALUNNI: DAMMI UN BUON MOTIVO 3. PERCORSO CON I GENITORI: TU CHIAMALE SE VUOI…EMOZIONI…
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PERCORSO CON I DOCENTI E…MOTIVA…MENTE
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CORSO DI FORMAZIONE Ripi sede Centrale
12 Novembre 2014 16: :00 La nuova emergenza educativa: gestire la classe Molteplicità dei bisogni Comportamenti inadeguati a scuola Strategie di prevenzione
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25 novembre 2014 sede centrale Ripi 16:00 – 18:00
Comportamenti inadeguati: cause scolastiche Ruolo dell’insegnante e strategie Strumenti operativi
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3 dicembre 2014 sede centrale Ripi 16:00 – 18:00
Gestire le dinamiche di classe Problem solving meta-cognitivo Punto della situazione
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13 gennaio 2015 sede centrale Ripi 16:00 – 18:00
Imparare cooperando Punto della situazione e analisi dei laboratori avviati.
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10 febbraio 2015 Sede centrale Ripi 16:00 19:00
Conclusione dei lavori
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INSIEME PERCHE’?
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EMERGENZA EDUCATIVA GESTIONE DELLA CLASSE chi cosa molteplicità di bisogni Azione dell’insegnante che include tutte le cose che mette in atto per promuovere l’INTERESSE e la PARTECIPAZIONE dell’allievo nei confronti delle attività di classe e per stabilire un produttivo e significativo ambiente di apprendimento Come?
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LA GESTIONE DELLA CLASSE
Di che cosa si occupa In che cosa consiste Che cosa richiede
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LA GESTIONE DELLA CLASSE
Di che cosa si occupa Di affrontare la complessità del gruppo classe e delle sue dinamiche
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LA GESTIONE DELLA CLASSE
In che cosa consiste Fare scelte organizzative e didattiche Promuovere l’interesse Incoraggiare la partecipazione Conoscere le variabili che influenzano la gestione
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LA GESTIONE DELLA CLASSE
Che cosa richiede Porre attenzione ai bisogni degli alunni (i vissuti, le attese, l’autodetermionazione, il coinvolgimento, la competenza e gli stati emotivi) Occuparsi dell’ambiente fisico e sociale dell’aula Ripensare il ruolo dell’insegnante
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GESTIRE LA CLASSE Significa soprattutto saper motivare
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MOTIVAZIONE SCOLASTICA
COMPONENTI: INTRINSECA: bisogno di conoscenze, competenze, autonomia ESTRINSECA: - bisogno di realizzazione personale - bisogno di approvazione (genitori, insegnanti, compagni…) - bisogno di rinforzo estrinseco (voto)
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VALORE DEL COMPITO E MOTIVAZIONE
VALUTAZIONE POSITIVA VALUTAZIONE NEGATIVA
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VALUTAZIONE POSITIVA PRIMA DELL’ESECUZIONE DURANTE L’ESECUZIONE
SENSO DI FORZA, DESIDERIO D’ACQUISIRE NUOVE CONOSCENZE ED ABILITA’ DIVERTIMENTO , PIACERE SENSO DI GRATIFICAZIONE IL COMPITO E’ PERCEPITO COME QUALCOSA CHE CONSENTE DI RAGGIUNGERE OBIETTIVI PIU’ IMPORTANTI CONCENTRAZIONE RILASSATA CONSAPEVOLEZZA METACOGNITIVA DELLE RICHIESTE DEL COMPITO
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VALUTAZIONE NEGATIVA PRIMA DELL’ESECUZIONE DURANTE L’ESECUZIONE
RESISTENZA , SENSO D’ESTRANEITA’ SCARSO DESIDERIO DI ACQUISIRE NUOVE CONOSCENZE RABBIA, TIMORE DISINTERESSE (IL COMPITO E’ VISSUTO COME PUNIZIONE) CONFLITTO TRA QUANTO IL COMPITO RAPPRESENTA E LA PROPRIA PERCEZIONE DI SE’ ANTICIPAZIONE DELLE CONSEGUENZE INDESIDERATE NELLO SVOLGERE IL COMPITO RISENTIMENTO E SCARSA CONCENTRAZIONE, CONSAPEVOLEZZA DI ESSERE COINVOLTI IN ATTIVITA’ SPIACEVOLI O IRRILEVANTI
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Per aiutare gli alunni a valorizzare se stessi e l’apprendimento gli insegnanti devono orientare gli studenti a lavorare sul “Ciclo del pensiero” (Cfr. S. Cacciamani Psicologia per l’insegnamento)
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CICLO DEL PENSIERO DI CACCIAMANI
(ad es. questo compito è troppo difficile per me) 4. RISULTATO SENTIMENTI ED (fallimento o EMOZIONI rimprovero) ( ad esempio rabbia, ostilità) 3. COMPORTAMENTO ( ad es. azioni distruttive o aggressive in classe)
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DAL CICLO VIZIOSO AL CICLO VIRTUOSO
Non si può pensare di cambiare gli altri senza impegnarsi a cambiare se stesso(B. Rossi,Pedagogia degli affetti,Laterza& figli). DAL CICLO VIZIOSO AL CICLO VIRTUOSO Un insegnante appassionato e competente nella propria materia si rileva una variabile determinante per consolidare la motivazione allo studio e trasformare cicli viziosi in cicli virtuosi.
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CICLO DEL PENSIERO VIRTUOSO
(ad es. posso farcela) 4. RISULTATO SENTIMENTI ED (successo anche solo per essersi EMOZIONI Avvicinato alla meta ( ad esempio: serenità GRATIFICAZIONE) concentrazione rilassata e fiducia) , 3. COMPORTAMENTO ( ad es. azioni collaborative ed autonomia di lavoro)
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NEL 1983 JHON KELLER HA IDEATO UN MODELLO PER SUSCITARE ADEGUATE MOTIVAZIONI NEGLI ALLIEVI
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L’ AUTORE INDIVIDUA DUE PREREQUISITI FONDAMENTALI PER INVOGLIARE GLI ALLIEVI ALL’IMPEGNO: - RICONOSCIMENTO DEL VALORE DELL’ ATTIVITA’ PROPOSTA - CONSAPEVOLEZZA DELLA POSSIBILITA’ DI FARCELA
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IL MODELLO E’ ARTICOLATO IN 4 DIMENSIONI 1. ATTENZIONE 2. RILEVANZA 3
IL MODELLO E’ ARTICOLATO IN 4 DIMENSIONI 1. ATTENZIONE 2. RILEVANZA 3. FIDUCIA 4. SODDISFAZIONE
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1. ATTENZIONE L’INSEGNANTE DEVE ESSERE CAPACE DI
Mantenere viva l’attenzione e modificare stili didattici, diversificare materiali e strumenti, adottare atteggiamenti educativi improntati all’OTTIMISMO
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2. RILEVANZA Per essere rilevanti le attività formative devono acquisire senso. L’attività deve rispondere ai bisogni degli allievi e si attiva anche grazie all’ENTUSIAMO mostrato dal docente.
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3. FIDUCIA Ogni allievo per impegnarsi ha bisogno di avvertire stima e considerazione nei suoi confronti. Bisogna proporre prima attività a basso rischio di fallimento ispirandosi ad un principio graduale di complessità. L’insegnante deve mostrarsi FIDUCIOSO
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4. SODDISFAZIONE Strettamente collegata ai rimandi POSITIVI dell’insegnante e all’efficacia pratico-aperativa di quanto appreso
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CHE FARE? Vogliamo risposte pratiche…
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Rischio delle ricette facili, pronte all’uso e del metodo…
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L’ABBIAMO SEMPRE FATTO…
Sappiamo che “ le esperienze che hai fatto non puoi trasmetterle e che l’esperienza degli altri non serve a nessuno, tanto meno ai giovani che devono fare la propria”. U.Galimberti
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“Non c’è niente di più pratico che cominciare con una buona teoria” ( Kurt Lewin)
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LE TEORIE APPROCCIO COMPORTAMENTISTA IL COGNITIVISMO
LA TEORIA DI PIAGET VYGOTSKIJ E L’APPROCCIO SOCIO-CULTURALE BRUNER: LA CULTURA E LO SVILUPPO STADIALE GARDNER: LA TEORIA DELLE INTELLIGENZE MULTIPLE COSTRUTTIVISMO
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PERCORSO CON GLI ALUNNI DAMMI UN BUON MOTIVO…
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“LA FACCIA E’ LO SPECCHIO DELLA MENTE E GLI OCCHI SENZA PARLARE CONFESSANO I SEGRETI DEL CUORE” (SAN GIROLAMO)
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UNITA’ DI APPRENDIMENTO ISPIRATE A MOLTEPLICI FILONI TEORICI E CHE DIVENTANO FECONDI QUANDO STIMOLANO APPLICAZIONI PRATICHE CHE GLI INSEGNANTI CONCEPISCONO SU MISURA DELLE PROPRIE PECULIARI SITUAZIONI
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GLI INSEGNANTI ACCRESCONO LA PROPRIA PREPARAZIONE E RENDONO LA SCUOLA UN LABORATORIO
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IDEA GUIDA RENDERE GLI ALUNNI CONSAPEVOLI DELLE PROPRIE EMOZIONI E CAPACI DI GESTIRLE
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LA CAPACITA’ DI GESTIRE LE EMOZIONI
E’ LA CONDIZIONE ESSENZIALE PER METTERLE IN GRADO DI STAR BENE CON SE STESSI E CON GLI ALTRI, E QUINDI DI AFFRONTARE IN MODO POSITIVO LE ESPERIENZE DI APPRENDIMENTO PROPOSTE DAI DOCENTI
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PERCORSO CON I GENITORI
TU CHIAMALE SE VUOI…EMOZIONI…
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INCONTRO CON I GENITORI 9 DICEMBRE 2014 18.00-20.00 SEDE CENTRALE RIPI
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SPAZIO ASCOLTO Sportello ascolto famiglie in collaborazione con l’equipe psicopedagogica del Comune di Ripi
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GRAZIE PER L’ATTENZIONE !
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