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Introduzione TFA A037- A345/346- A.A.2014/15 I BES.

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1 Introduzione TFA A037- A345/346- A.A.2014/15 I BES

2 LABORATORIO LAVORARE CON I BES Dott.ssa Anna Maria Iuliano
Unical- 27/06/2015 I BES

3 I BES

4 I BES

5 Tipologie di BES DISABILITA’ SVANTAGGIO DSA E SOCIO-ECONOMICO
DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO LINGUISTICO CULTURALE I BES

6 Fase dell’esclusione(fino al 1960)
Fasi dell’introduzione della diversità nella scuola italiana Fase dell’esclusione(fino al 1960) Fase della medicalizzazione( ) Fase dell’inserimento( ) Fase dell’integrazione( ) Fase dell’inclusione (dal 1999 a oggi) I BES

7 Fase dell’ esclusione Agli inizi del ‘900 le persone disabili vengono definite indegne di vivere ,handicappate, inabili, minorati Nel periodo nazista, addirittura, si concede la morte per grazia ai malati considerati incurabili e indegni di vivere La prima disposizione normativa riguardante l’inserimento di alunni portatori di deficit nella scuola è la legge n del 1923(Riforma Gentile) L’istruzione dei minorati sensoriali (ciechi e sordomuti), si realizza in scuole speciali in seguito al R.D.786 del 1933 I BES

8 Fase della medicalizzazione
Istituzione di scuole speciali e classi differenziali negli anni sessanta ( accolgono allievi con disabilità gravi o con lievi difficoltà di apprendimento). Si parla di disadattati scolastici. Lo stesso DPR n.1518 del 1967 ribadisce la necessità della frequenza a scuole speciali di soggetti con anormalità somato-psichiche e alle classi differenziali per disadattati ambientali e per soggetti con anomalie del comportamento. Le classi speciali e differenziali vengono abolite con la nascita della figura dell’insegnante di sostegno, nel 1977, che favorisce l’integrazione in classi comuni dell’alunno con disabilità. I BES

9 Fase dell’inserimento
La L.118/1971 rappresenta una norma a favore dei mutilati e invalidi civili (abbattimento delle barriere architettoniche e obbligo d’istruzione nelle classi comuni della scuola statale, salvo casi gravi La scuola ,cosi come previsto dalla L.820/71, istituendo il tempo pieno, di fatto consentiva l’apertura delle classi nonché la collegialità dell’insegnamento Viene emanata la legge 360/76 che consente alle famiglie di bambini non vedenti di operare una scelta sull’istruzione dei propri figli in scuole speciali o classi ordinarie di scuola comune I BES

10 Fase dell’integrazione ( 1977/1999)
I BES

11 Integrazione A livello normativo il termine è stato ufficializzato dalla L.517/77 integrazione nelle classi normali degli alunni con disabilità Applicazione del principio di uguaglianza sostanziale (art.3 comma 2 della Costituzione) I BES

12 Privilegia la persona umana
LEGGE N.104 DEL 5 FEBBRAIO 1992 LEGGE QUADRO PER L’ASSISTENZA,L’INTEGRAZIONE SOCIALE E I DIRITTI DELLE PERSONE HANDICAPPATE Privilegia la persona umana Trova nell’educazione il momento prioritario dello sviluppo e della maturazione di ciascun soggetto Esprime un atteggiamento di cura educativa nei confronti degli allievi con disabilità che si esplica in un percorso formativo individualizzato al quale partecipano più soggetti istituzionali , ponendo particolare attenzione all’apprendimento piuttosto che all’insegnamento ATTO DI INDIRIZZO D.P.R. 24 febbraio 1994 Specifica le funzioni della D.F., del PDF e del PEI I BES

13 FASE DELL’INCLUSIONE I BES

14 D.M. 22 marzo 1999, n.71 Orientamenti generali per una nuova politica dell’integrazione (tetto massimo di allievi in una classe, con la presenza dell’allievo con disabilità, nelle scuole materne , elementari e medie; massimo 25 alunni nella scuola secondaria di II grado Legge 59/97 e D.P.R. 275/99 riconoscono e garantiscono forme di flessibilità didattica e organizzativa per favorire l’integrazione LA LEGGE N.53/2003 (nota come Riforma Moratti) sancisce i principi di personalizzazione e individualizzazione dell’apprendimento a favore di tutti gli studenti I BES

15 F R A N C E S O Ha Una 4 ruote I BES

16 Ratificò la Convenzione ONU per i diritti delle persone disabili
LA VERA SVOLTA CULTURALE SI HA CON LA LEGGE 3 MARZO 2009, N.18 Ratificò la Convenzione ONU per i diritti delle persone disabili Abbandona un approccio alla disabilità focalizzato solo sul deficit e passa ad un modello sociale della disabilità Valorizza il contesto culturale e sociale inteso come una risorsa potenziale che favorisce il processo di autonomizzazione delle persone con disabilità Richiama esplicitamente la Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute(2001 OMS) I BES

17 C.M. 6 marzo 2013,n.8 Indicazioni operative D.M 27 dicembre 2012.
7agosto 2009 Linee guida sull’integrazione degli allievi con disabilità, varate dal Ministro Gelmini Presentano indicazioni operative per la piena integrazione degli studenti disabili LEGGE 170/2010 Nuove norme in materia di Disturbi Specifici di Apprendimento in ambito scolastico Luglio 2011 Linee guida per il diritto allo studio degli alunni con DSA (Decreto attuativo della L.170/2010) D.M. 27 dicembre 2012 Strumenti di intervento per gli alunni con BES e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica, varata dal Ministro Profumo C.M. 6 marzo 2013,n.8 Indicazioni operative D.M 27 dicembre 2012. I BES Nota Ministeriale n.1551, 27 giugno PAI Nota Ministeriale 2563 del 22 novembre 2013 Strumenti di intervento per alunni con BES Febbraio 2014 Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri

18 svantaggio e deprivazione sociale Svantaggio familiare
BES Bisogni Educativi Speciali Disabilità Area dello svantaggio socio-economico,linguistico e culturale Disturbi evolutivi specifici Ritardo mentale Disturbi generalizzati dello sviluppo Patologie della motricità, sensoriali, neurologiche o riferibili ad altri disturbi organici Disturbi specifici dell’appr. Disturbi del linguaggio Disturbi del comportamento Disturbi della coordinazione motoria svantaggio e deprivazione sociale Svantaggio familiare Svantaggio psicologico Svantaggio linguistico e culturale I BES

19 Disabilità intellettiva
Funzionamento intellettivo al di sotto della media Significative limitazioni nel comportamento Sintomi prima dei 18 anni 1)Ritardo mentale ritardo mentale lieve medio grave gravissimo Sindrome di Down(SD) o Trisomia 21 I BES

20 2) Disturbi generalizzati dello sviluppo DSP
Disturbo autistico Disturbo di Rett Disturbo disintegrativo della fanciullezza Disturbo di Asperger Disturbo generalizzato dello sviluppo NAS-non altrimenti specificato I BES

21 Deficit sensoriali( cecità, sordità,plurimenomazioni sensoriali)
Patologie della motricità, sensoriali, neurologiche o riferibili ad altri disturbi organici Deficit motori più o meno estesi(paralisi cerebrali infantili, lesioni midollari spinali Deficit sensoriali( cecità, sordità,plurimenomazioni sensoriali) Deficit neurologici( lesioni prodotta da traumi, patologie neurologiche come l’epilessia, incidenti neurologici post-natali malattie degenerative Patologie organiche che rendono difficoltosa la vita scolastica e l’apprendimento I BES

22 BIBLIOGRAFIA L.Collacchioni,A.Marchetti,L’inclusione degli alunni con bisogni educativi speciali.Dalla normativa alla relazione educativa,Aracne,Roma 2013 A.M.Favorini,I problemi di comportamento a scuola.Interventi pedagogici e inclusione,Carocci,Roma2014 D.Milito,Inclusione, integrazione e disabilità, Ed.Anicia,Roma,2012 MIUR,Linee guida per l’integrazione scoloastica degli alunni con disabilità,Agosto 2009 D.Ianes,La speciale normalità.Strategie di integrazione e inclusione per le disabilità e i BES,Erickson,Trento 2013 D.Pegoraro,Bisogni Educativi Speciali,Per una scuola a misura di allievo,SEI,Torino2014 L.Tuffanelli,La diversità come risorsa, in D.Ianes,S.Cramerotti (a cura di),Ed.Erickson,Trento 2013 I BES


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