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Apparato Riproduttore

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Presentazione sul tema: "Apparato Riproduttore"— Transcript della presentazione:

1 Apparato Riproduttore

2 Apparato Riproduttore Maschile
L'apparato genitale maschile è l'insieme di organi e di strutture che permettono la riproduzione sessuale negli organismi animali di sesso maschile. L'apparato genitale maschile si sviluppa parzialmente verso l'esterno con il pene e lo scroto, contenente i testicoli e gli epididimi. Non sono invece visibili gli altri organi, ovvero le vie spermatiche, le vescicole seminali, le ghiandole bulbo uretrali e la prostata. Testicoli Il testicolo è un organo pari di forma ellissoidale che rappresenta la gonade maschile; misura 4–5 cm in lunghezza, 2,5 cm in larghezza e 3 cm nel suo diametro anteroposteriore e pesa solitamente sui 10,5-14 grammi. Il testicolo di sinistra si trova solitamente più in basso del testicolo di destra ed entrambi sono separati da un setto chiamato setto scrotale. Sono situati nella borsa scrotale, sotto il pene. Ciascun testicolo risulta mobile e la sua posizione dipende dal rilasciamento e dalla contrazione del muscolo cremastere e della parete della borsa scrotale. Ha una consistenza molle elastica e un colorito bianco-azzurrognolo[2]. Risultano ricoperti da tre tonache, dall'esterno all'interno: la vaginale, l'albuginea e la vascolare. I testicoli sono responsabili della produzione dello sperma e del testosterone. Prostata La prostata è un organo ghiandolare posto inferiormente alla vescica e all'orifizio uretrale interno e circonda la prima porzione dell'uretra, definita pertanto uretra prostatica. Ha la forma, le dimensioni e la consistenza di una castagna]. È avvolta da una densa capsula fibrosa, mentre strutturalmente il parenchima prostatico è costituito da un insieme di ghiandole tubulo alveolari, circondate da un tessuto fibroso contenente cellule muscolari lisce che si contraggono al momento dell'eiaculazione. La prostata produce e secerne un liquido poco viscoso, alcalino e lattescente che serve a stimolare la motilità degli spermatozoi. È responsabile della produzione di circa il 15% del liquido seminale.

3 | modifica wikitesto] Vascolarizzazione
           Vascolarizzazione L’arteria più importante per il testicolo è l’arteria spermatica o testicolare. Quest’ultima nasce dalla faccia anteriore dell’aorta addominale a livello della L2 (stesso livello dell’origine del testicolo), in sede retro-peritoneale e fa parte dei rami pari (i rami dell’aorta addominale si dividono in pari e impari). Continua nella sua discesa lungo la parete addominale posteriore accompagnata dalla corrispondente vene e incrocia, sia a destra che a sinistra, l’uretere. Continuando la sua discesa passa al di sotto del peritoneo della cavità pelvica e si inserisce nel canale inguinale. Prima di raggiungere il testicolo, l’arteria spermatica cede dei rami all’epididimo che sono: un ramo anteriore, che va ad irrorare la testa dell’epididimo e un ramo posteriore, che va ad irrorare corpo e coda dell’epididimo. Raggiunge quindi l’organo e si divide in ramo mediale e laterale per le corrispondenti facce. Il ramo posteriore che irrora il corpo e la coda dell’epididimo, in corrispondenza della coda, andrà ad anastomizzarsi con l’arteria deferenziale che, come dice il nome, irrora il dotto deferente ed è un ramo della arteria vescicolodeferenziale . Il testicolo è raggiunto da tre arterie in tutto: l’arteria spermatica, l’arteria deferenziale, l’arteria funicolare cremasterica. Quest’ultima nasce dall’arteria epigastrica inferiore e scende insieme al funicolo spermatico fino alla porzione inferiore del deferente dove partecipa all’anastomosi con l’arteria deferenziale e il ramo posteriore dell’arteria spermatica. L’arteria funicolare cremasterica è molto importante per la vascolarizzazione delle tonache che circondano il testicolo. Per quanto riguarda il ritorno venoso, le vene che nascono dal testicolo e dall’epididimo vanno a formare un ricco plesso, il plesso pampiniforme, che si posiziona in parte anteriormente al dotto deferente, prendendo il nome di plesso predeferenziale (più voluminoso), e in parte posteriormente, prendendo il nome di plesso postdeferenziale. Questi plessi, che hanno anche una funzione termoregolatrice nei confronti del testicolo, si dirigono verso l’alto andando a far parte del cordone spermatico e subiscono poi due destini differenti: il plesso postdeferenziale, il meno voluminoso, si raccoglie in vene che andranno a confluire nella vena iliaca esterna; il plesso predeferenziale invece si raccoglie per formare la vena spermatico testicolare, la quale percorre il canale inguinale, fuoriesce dall’orifizio addominale, segue il decorso dell’arteria testicolare, incrociando l’uretere. Qui il destino delle due vene spermatiche è diverso (caratteristica delle vene genitali in generale, quindi anche quelle ovariche hanno lo stesso destino): la vena spermatica o testicolare di destra, come ci si aspetta, terminerà nella vena cava inferiore; la vena spermatica o testicolare di sinistra si porterà nella vena renale di sinistra, che a sua volta terminerà nella vena cava inferiore.


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