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SCHEMA: unita’ organizzativa della conoscenza che si trova in memoria 1)Applicazione in condizioni ambientali diverse ma che contengono le stesse variabili.

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1 SCHEMA: unita’ organizzativa della conoscenza che si trova in memoria 1)Applicazione in condizioni ambientali diverse ma che contengono le stesse variabili 2)Interpretazione di eventi e fenomeni in cui si interagisce e che permettono di fare previsioni su oggetti non direttamente osservabili 3)Rendere conto dei dati osservati come procedure informatiche contenute in un software 4)Individuazione di una struttura che fornisca un significato ad una frase

2 CARATTERISTICHE SCHEMA 1)Avere delle variabili 2)Compenetrazione di uno schema in un altro 3)Rappresentazione delle conoscenze anche astratte 4)Attivazione durante l’elaborazione attiva (studio) 5)Valutazione della loro adeguatezza ai dati da elaborare ANALISI PERCETTIVA: spiegazione dei dati sensoriali in base al contesto (riconoscimento di oggetti e colori) Processi Bottom-Up e Top-Down. Formazione di ipotesi che vengono poi verificate.

3 PROCESSI BOTTOM-UP Sono governati esclusivamente dall’input sensoriale PROCESSI TOP-DOWN Governati dalle conoscenze e dalle aspettative dell’osservatore

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5 SCRIPT Sequenze di azioni determinate e stereotipate. Procedure professionali (1˚, 2˚, 3˚, ecc…) MODELLI MENTALI Regolarita’ strutturali dell’esperienza comune (confronto di oggetti per misurarli). Proiezione analogica della conoscenza.

6 SCHEMI e APPRENDIMENTO Apprendimento per accrescimento: Introduzione di nuove informazioni in schemi gia’ presenti in un soggetto. Nessuna modifica dello schema e apprendimento molto semplice. Apprendimento per sintonizzazione: Necessarie modifiche degli schemi esistenti per interpretare le nuove conoscenze. Miglioramento dell’applicabilita’ dello schema. Apprendimento per ristrutturazione: Creazione di nuovi schemi o di una nuova organizzazione degli stessi. Scoperta autonoma di analogie e/o modelli. Apprendimento raffinato e dispendioso.

7 APPRENDIMENTO come processo Costruttivo Schemi pre-esistenti vengono modificati per rappresentare la nuova conoscenza. Carattere dinamico dell’acquisizione della conoscenza per arricchimento ma anche per revisione. Aspetti motivazionali, culturali e sociali dell’apprendimento. Apprendimento costruttivo come cambiamento concettuale, anche radicale, di conoscenze ingenue per spiegare la realta’.

8 APPRENDIMENTO come processo Strategico Processo attivo di apprendimento che implica strategie per apprendere (memorizzazione). Scelta della strategia piu’ adeguata e modificazione di una strategia per renderla piu’ efficiente. Strategia diversa da capacita’ (span di memoria di lavoro). Soggetti piu’ giovani hanno a disposizione un numero limitato di strategie. Deficit di PRODUZIONE nell’applicazione di una strategia; deficit di MEDIAZIONE nel mancato miglioramento della prestazione in seguito all’utilizzo di una strategia. Funzione educativa del processo strategico dove lo studente puo’ “gestire” il proprio apprendimento (es: lettura: inizialmente come traduzione di segni e successivamente come comprensione e quindi acquisizione di significato.

9 APPRENDIMENTO come processo Strategico “Saper studiare”: imparare dal testo scritto come esempio dell’apprendimento strategico. Leggere, comprendere e memorizzare implicano l’uso di strategie da applicare per orientare e controllare il proprio apprendimento.

10 APPRENDIMENTO come processo Interattivo Interazione insegnamento-apprendimento: 1.Caratteristiche individuali: abilita’ conoscenze di base, motivazione, emozioni 2.Attivita’ cognitive richieste: strategie per svolgere i compiti 3.Natura e presentazione dei contenuti: metodologia dell’insegnante, organizzazione e presentazione del materiale da apprendere, relazione e comunicazione 4.Verifica dell’apprendimento: domande chiuse per riconoscimento e richiamo dalla memoria; domande aperte per abilita’ di argomentazione; problemi per abilita’ di ragionamento. Qualita’ del risultato educativo come interazione di queste variabili. Costruzione della conoscenza.

11 APPRENDIMENTO come processo Interattivo Non mera traduzione della realta’ ma organizzare e interpretare l’esperienza. Auspicio per una ricerca ecologicamente valida dell’apprendimento: utilizzo di strumenti e compiti realistici e piu’ correlati di quelli solitamente usati negli esperimenti da laboratorio.

12 DIFFERENZE CULTURALI Cultura e processi cognitivi Universalista: non ci sono differenze fra culture Universalista in una cultura: universalita’ all’interno di una cultura a seguito dell’adattamento di un gruppo specifico Contestualista: la differenza nelle prestazioni cognitive e’ da riferirsi al contesto e non a differenze culturali.

13 ZOPED Interazione istruzione-apprendimento ZOPED: zona di apprendimento prossimale = distanza fra prestazione in un compito affrontato da soli e la prestazione nello stesso compito affrontato con la collaborazione di un adulto o di un coetaneo. ZOPED come misura del potenziale individuale per “mettere in moto” l’apprendimento che non deve limitarsi a seguire lo sviluppo ma deve introdurre una novita’ che anticipa lo sviluppo. L’istruzione deve agire nelle possibilita’ del soggetto che apprende. In particolare per soggetti con ritardo che devono essere stimolati ad andare in una direzione in cui non andrebbero naturalmente (pensiero astratto vs. pensiero concreto)

14 ZOPED L’aiuto o la collaborazione di adulti con bambini non conduce sempre a risultati positivi: 1.Sensibilita’ dell’adulto nel riconoscere le esigenze del bambino: assenza di collaborazione o aiuto eccessivo deprivano il bambino del sostegno necessario. 2.Limite individuale del bambino a sfruttare l’aiuto offerto: caratteristiche individuali (limite!!!) 3.Relazione adulto-bambino: fiducia nell’aiuto e nel sostegno che puo’ ricevere dall’adulto.

15 CONTESTO (ambiente di apprendimento) Contesto, collaborazione e costruzione: Interazioni sociali nei contesti permettono la costruzione di nuove abilita’ individuali che favoriscono, a loro volta, la collaborazione con la comunita’ per la costruzione di nuove abilita’ piu’ avanzate…….. APPRENDIMENTO COGNITIVO Apprendimento attraverso l’esperienza guidata nella risoluzione di compiti complessi. Modellamento: costruzione di una rappresentazione (modello) dei processi cognitivi in seguito all’osservazione di un esperto (apprendimento osservazionale)

16 Allenamento: sostegno e supporto di un esperto durante l’esecuzione di un compito da parte di un “apprendista” per raggiungere una prestazione elevata (es. Attenzione su aspetti trascurati dall’apprendista - sommario del significato di un testo). Supporto: Aiuto con suggerimenti e/o supporti materiali durante l’esecuzione di un compito. Soluzione di una parte complessa del compito da parte dell’esperto ma prontezza ad “allontanarsi” quando l’apprendista e’ in grado per abilita’ acquisita a svolgere il compito da solo. Articolazione: Organizzazione di ogni tipo di conoscenze, ragionamenti e processi di problem- solving. Riflessione: Confronto che l’apprendista fa della propria prestazione con quella di altri compagni o con quella di un esperto.

17 Esplorazione: privato del sostegno l’apprendista si “muove” nell’ambito in cui apprendere usando strategie di esplorazione. Formulazione di nuovi interrogativi, problemi e soluzioni.

18 AIUTO RECIPROCO TRA PARI (eta’) Apprendimento collaborativo: lavoro di gruppo o a coppie fra soggetti con lo stesso livello di competenza Tutoring tra pari: un soggetto della stessa eta’ dell’apprendista ma piu’ esperto lo guida per alzare il livello di competenza. Efficacia del lavoro di gruppo nel favorire l’apprendimento e la comprensione di un problema sia quando e’ co-costruzione che quando e’ contrapposizione. La relazione con i pari afferma il proprio ruolo sociale e aiuta la costruzione del senso del se’. Nel tutoring in eta’ scolare la relazione e’ vantaggiosa anche se la differenza e’ minima.

19 AIUTO RECIPROCO TRA PARI (eta’) Risulta vantaggiosa anche per l’esperto. Tentando di spiegare un problema e la relativa soluzione al meno esperto chiarisce meglio il tutto a se’ stesso. Non basta pero’ essere in presenza di un esperto o di un adulto. Devono essere garantite alcune condizioni: l’esperto e’ tale solo se ha compreso veramente a fondo il problema; non deve dominare la situazione limitando lo “spazio di manovra” dell’apprendista; deve essere sensibile agli sforzi dell’apprendista e fornire il giusto feedback e sostegno per farlo progredire. Simile quindi al tutoring adulto-bambino.

20 APPRENDIMENTO ISTITUZIONIALE ed EXTRA- ISTITUZIONALE L’apprendimento istituzionale e’ prevalentemente individuale e viene valutato come tale. All’esterno il rendimento in un preciso compito dipende molto spesso da molte persone e quindi e’ il risultato di una collaborazione. Apprendimento e valutazione istituzionali si basano sul puro “pensiero” senza cioe’ supporti esterni. All’esterno invece le attivita’ lavorative sfruttano proprio l’uso di strumenti che permette a persone, anche poco istruite, di raggiungere livelli di prestazione complessi. L’apprendimento istituzionale e’ basato su simboli e procedure scollegate con gli eventi e gli oggetti reali. All’esterno invece e’ fortemente contestualizzato e connesso agli eventi.

21 APPRENDIMENTO ISTITUZIONIALE ed EXTRA- ISTITUZIONALE Scopo principale dell’apprendimento istituzionale e’ l’acquisizione di abilita’ e principi teorici generali che presentano, quindi, un’ampia generalizzazione e applicabilita’ e trasferibilita’ attraverso diversi apprendimenti. All’esterno invece risulta fondamentale possedere competenze molto specifiche e adatte alle situazioni concrete. EFFICACIA E INNOVAZIONE Integrazione fra apprendimento istituzionale ed extra- istituzionale per favorire la collaborazione, l’inserimento dei meno competenti e la strutturazione contestualizzata sull’esperienza.


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